Benevento, Improta: “In estate c’è stata una svolta che ci ha permesso di ripartire. Amo questa maglia”
Benevento CalcioCalcioIl duttile esterno del Benevento, ospite della trasmissione Focus Serie C in onda su OttoChannel e match-winner dell’ultima sfida contro il Messina, ha parlato della stagione della Strega e non solo.
Queste, quindi, le dichiarazioni di Riccardo Improta, che ha raccontato alcuni retroscena estivi e ha presentato il derby di lunedì contro il Giugliano:
SUL GOL-VITTORIA CONTRO IL MESSINA: “Al di là della categoria, segnare un gol così importante fuori casa è stato fondamentale per me e per la squadra. Questo è il sesto anno che sono a Benevento, conoscete l’affetto e l’amore che ho per questa maglia e cerco di dimostrarlo in campo. Non sono un ragazzo di tante parole ma sono una persona che ci tiene tanto a dimostrare chi sono, al di là della categoria“.
SULLE CONTENDENTI JUVE STABIA E AVELLINO: “Le ho seguite molto, se devo temere qualcosa penso alla continuità della Juve Stabia. Sta meritando per ora il primo posto, ma saremo lì attaccati fino all’ultimo respiro. Il mio primo anno di Serie B l’ho fatto a Castellammare“.
SUGLI OBIETTIVI DEL BENEVENTO: “Noi puntiamo ad arrivare primi, a vincere il campionato: è inutile nascondersi. Abbiamo una rosa importante, un Presidente che ci crede e un Direttore che ha costruito un’ottima squadra con ottimi ragazzi. L’aria di Benevento è cambiata e ci voleva: dopo la retrocessione dalla Serie A, l’anno di B in cui abbiamo perso i play-off e la retrocessione in C, ci voleva una svolta. Sarà un cammino lungo e complicato, ci sono squadre importanti tra cui il Catania anche se è partito in sordina, ma dobbiamo fare più punti possibili“.
SUL DERBY CONTRO IL GIUGLIANO: “La partita la cominciamo a preparare domani (oggi, ndr), ma il Benevento come rosa, mentalità e città in un derby deve essere cattivo, aggredendo gli avversari. Sono sicuro che il Mister la preparerà così, soprattutto in casa dobbiamo sfruttare il nostro campo e il nostro tifo. Ripartiamo dalla vittoria di Messina, su un campo non facile, dobbiamo essere aggressivi e chiudere la partita il prima possibile che è una cosa che non stiamo riuscendo a fare“.
SUL SUO LEGAME CON BENEVENTO E SULLA FASE DIFENSIVA E OFFENSIVA: “Stiamo vivendo giorno per giorno, è stato un inizio di stagione particolare perché il Direttore ha dovuto gestire varie situazioni. Il mio legame con il Benevento è indissolubile, presto arriverò a 200 partite con la maglia giallorossa in 6 anni quindi è un traguardo importantissimo per me. Gestire uno spogliatoio nuovo con tanti giovani, un Mister giovanissimo, al primo campionato in Serie C non è facile. Dobbiamo lavorare giorno per giorno perché questa squadra ha ampi margini di miglioramento sia in fase offensiva che difensiva. La forza vera di non prendere gol è quella che ti porta più in alto possibile: ricordo l’annata di Inzaghi, l’anno dei record, che non prendevamo mai gol. La cosa importante è avere un’ottima difesa, poi dobbiamo migliorare quella offensiva“.
SUL NON CHIUDERE LE PARTITE: “Dobbiamo lavorare tantissimo in settimana su questo, dobbiamo essere più cattivi anche in allenamento nell’11vs0. Per il gol si lavora, non è solo un discorso di attaccanti ma di organizzazione di squadra. In quasi tutte le partite meritavamo almeno il 2-0, invece abbiamo rischiato di prendere il gol del pareggio che non meritavamo“.
SUL SUO ESSERE DUTTILE: “Sono arrivato qui come esterno d’attacco, poi ho fatto quasi tutti i ruoli. Giocando come quinto mi trovo meglio a destra, sono destro e forse riesco ad avere più qualità nei cross e nella gestione della palla. Ce la metto tutta in tutti i ruoli“.
SUI RUMORS ESTIVI E SULLA MENTALITA’ DI SERIE C: “La possibilità di andare al Cosenza era la più concreta. C’è stata una riunione tra tutti dopo la chiusura del mercato, con Mister, giocatori e Direttore. Il Benevento ha avuto tanti problemi verso fine mercato, la sconfitta contro la Turris è stata anche frutto di diverse situazioni vissute in estate. Dopo quella partita ci siamo tutti azzerati, chi ci crede e vuole lottare per questo campionato deve metterci di tutto e di più. Puoi essere anche un giocatore di Serie A, ma se non ti cali nella mentalità della Serie C e non ci metti la giusta attenzione non riesci a effettuare ottime prestazioni. Questo è stato il cambiamento in quella settimana, anche in allenamento, la coesione del gruppo uniti verso un obiettivo e questo sta facendo la differenza“.