Benevento, Andreoletti: “Nessun alibi, la mancata vittoria è una nostra responsabilità ma non è un punto da buttare”

Benevento, Andreoletti: “Nessun alibi, la mancata vittoria è una nostra responsabilità ma non è un punto da buttare”

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Il tecnico del Benevento ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della tredicesima giornata del campionato di Serie C 2023-24 di questa sera contro il Giugliano, terminata 2-2.

Mister Andreoletti si è detto dispiaciuto per il pareggio raccolto questa sera e ha individuato i punti in cui la squadra ha bisogno di migliorare, per poi commentare la gestione dei cambi e non solo.

Di seguito, quindi, l’analisi dell’allenatore della Strega nel post-gara del derby del Vigorito tra giallorossi e gialloblù in conferenza stampa:

SUL PAREGGIO CONTRO IL GIUGLIANO: “Se analizziamo l’episodio nel finale c’è rammarico, dobbiamo imparare a gestire la partita. Da una parte mi tengo stretto l’atteggiamento e la voglia di andarla a vincere, dall’altra ci vuole un po’ più di esperienza e di mestiere perché in quel momento è meglio ripartire con un uomo in meno ed essere più equilibrati. Dal campo è più complicato, ma credo che non sia un punto da buttare contro una squadra che ha una valutazione importante. Ho visto per 25 minuti uno dei migliori Benevento della stagione, ha fatto un approccio alla gara importantissimo: propositivi, efficaci, puliti in costruzione, bravi in conclusione. Nella seconda parte siamo stati meno bravi a reggere la pressione avversaria, ci erano venuti a prendere molto più alti e siamo andati un pochino in difficoltà. Il secondo tempo la partita è stata molto meno tattica, c’erano molti ribaltamenti di fronte e lì bisogna crescere per essere più equilibrati. Ci siamo fatti un po’ prendere dall’ansia di volerla vincere e non abbiamo gestito la partita con personalità. In questo campionato, comunque, un punto non è mai da buttare“.

SULL’ATTEGGIAMENTO DEL GIUGLIANO: “Ha cambiato la partita. Fin dai primi minuti ho visto un Giugliano che ci aspettava e ci permetteva di giocare, lì siamo stati molto bravi. Una volta subito il gol hanno cambiato atteggiamento, sono stati molto aggressivi e ci venivano a prendere molto alti. Dovevamo essere bravi a capire che la partita era cambiata, cercando di cambiare la pressione e allungare qualche minuto. Dobbiamo migliorare su questo. Non abbiamo letto bene l’aspetto tecnico-tattico con qualità. Non abbiamo non-vinto questa partita per i calci d’angolo o per le marcature, anche se non c’è il Var, ma per demerito nostro: è una nostra responsabilità, non cerco alibi che non portano da nessuna parte. Dopo i primi 25′ ci sono venuti a prendere, lì saremmo dovuti andare maggiormente in verticale per farli spaccare ed evitare che si rifacessero sotto. E’ una lettura importante, ma mi aspetto che una squadra forte come la nostra possa leggere queste situazioni”.

SUL CAMBIO PINATO-TALIA: “C’erano continui ribaltamenti di fronte con occasioni da gol da una parte e dall’altra, abbiamo scelto di passare al 3-5-2. Karic mezz’ala nel suo ruolo, Agazzi si sarebbe dovuto far dare la palla e Pinato come mezz’ala d’inserimento. Stavamo pensando di inserire anche Terranova con El Kaouakibi quinto, ma non c’è stato tempo. La ritenevo una soluzione importante per alzare la squadra e lo rifarei, è un giocatore con maggiore esperienza, di struttura e con maggiore gamba anche se non al meglio perché al rientro. Non è stata una mossa vincente, col senno del poi posso dire che non me lo aspettavo“.

SULLE SOSTITUZIONI: “Sarebbe limitante pensare che chi entra deve segnare per fare bene. Io credo che Bolsius sia entrato in modo brillante, deve migliorare sotto il profilo della concretezza ma ha spezzato la partita ed è quello che deve fare. Entrare dalla panchina non è mai facile, soprattutto in partite così poco tattiche e in cui regna la confusione. Mi dispiace per Ciciretti, lo stavo inserendo per vincere la partita; lo dobbiamo recuperare in tutti i modi e ha bisogno di spezzoni da giocare, ma devo pensare alla squadra. Se uno si fa prendere dalla concitazione dei cambi non può fare l’allenatore, sono state scelte diverse da quelle che magari avevo pensato inizialmente ma dettate dal fatto che eravamo passati in vantaggio. Le scelte sono figlie di ragionamenti e razionalità“.

SULL’EFFETTUARE CAMBI ALL’INTERVALLO: “Ci avevo pensato, avrebbe permesso di tenere i tre slot. Sinceramente però avevo sensazioni positive, non volevo che per alcuni giocatori potesse sembrare una bocciatura. Mi piace dare una seconda chance nella ripresa dopo i correttivi dell’intervallo, se cambio al 45esimo vuol dire che penso non ci sia molto da fare ma totalmente da cambiare“.

SULLA CONDIZIONE FISICA: “Credo che non ci siano partite così dispendiose se non quando le squadre si spaccano perché lì devi correre da una parte all’altra. Per questo probabilmente nel finale siamo stati meno brillanti”.

SULL’ADAGIARSI DOPO ESSERE PASSATI IN VANTAGGIO: “Penso sia una questione di personalità più che di superficialità. A quel punto dobbiamo gestire la partita, poi si creano gli spazi per attaccare. Stiamo giocando sempre dopo gli altri e abbiamo sempre la pressione di dover vincere, è innegabile, ma è una cosa che dobbiamo gestire meglio, con maggior raziocinio e capendo i momenti della partita“.

SULLA MINOR SOLIDITA’ DIFENSIVA: “L’analisi più facile è dire che mancava Berra, che sta facendo un campionato straordinario. Sapevamo che gli esterni del Giugliano potessero farci male, ma credo sia tutto una questione di equilibrio. E’ lo stesso motivo per cui non possiamo giocare con 4-5 attaccanti. Oggi abbiamo forzato in verticale facendo meno giro palla destra-sinistra, a inizio gara abbiamo fatto molto bene: più hai la palla tu e meno soffri quindi meno difendi“.

SULLA REAZIONE CHE SI ASPETTA DALLA SQUADRA: “Mi fa strano parlare di reazione al dodicesimo risultato consecutivo. Mi sarebbe piaciuto vincere questa sera, c’erano i presupposti, e saremmo anche diventati primi in classifica. Mi aspetto reazioni quando vedo una squadra morta o che ha preso una scoppola, sinceramente ho sempre visto una squadra viva: a volte ha fatto meglio e altre peggio, a volte si è difesa meglio e altre peggio, ma parlare di reazione davanti a una squadra che lascia il cuore in campo ogni partita mi fa strano. Quello che voglio è la continuità, che questa squadra non abbassi mai l’attenzione. Lo stanno facendo e penso che i risultati, non solo dal punto di vista numerico e della classifica, in campo si vedano. C’è tanto da lavorare, anche oggi ho visto mille spunti su cui crescere, ma voglio continuità più che reazione. Questa squadra ci mette il cuore, sempre“.

SU KARIC: “Troppo facile elogiarlo questa sera dopo una prestazione di questo livello. Karic è questo giocatore qui, ha queste caratteristiche fisiche e disponibilità, ha un cuore grande e ci mette l’anima per tutti. L’ho visto dai video fin dalla prima volta. A volte deve fare gol, per questo lo martello. Karic è un tuttocampista, con prestazioni sufficienti o di alto livello come questa sera. Sono convinto che giocatori come lui ci fanno fare il salto di qualità“.

SU CIANO E BOLSIUS: “Su Ciano ci frega, almeno a me frega, il fatto che pensiamo possa farci vincere la partita da un momento all’altro. Quando non lo fa pensiamo abbia fatto una prestazione insufficiente, ma è un giocatore da cui ci aspettiamo moltissimo soprattutto per quanto riguarda le rifiniture, l’ultimo passaggio e la conclusione. Sta facendo un pochino di fatica, è innegabile, ma ci sta mettendo l’anima anche lui quindi secondo me è solo una questione di tempo. Il fatto di aiutare in fase difensiva gli fa perdere qualcosa in fase di possesso, ma è una richiesta che faccio a tutti. Dobbiamo dargli fiducia, può accendere la luce in qualsiasi momento. Bolsius non è entrato male, ha guizzo e spunto anche se deve migliorare in concretezza. Quando entra, però, ti dà la sensazione che possa determinarla da un momento all’altro“.