Benevento, Vigorito: “E’ stata un’estate difficile. Di mercato se ne parlerà almeno tra due settimane”
Benevento CalcioCalcioIl Presidente del Benevento, intervenuto in qualità di Presidente di Confindustria Benevento al PMI Day svoltosi oggi all’Università Giustino Fortunato, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sul percorso della Strega nel campionato di Serie C 2023-24.
“Se mi fossi aspettato qualcosa di più sarebbe voluto dire che dopo 18 anni non ho capito niente“, ha esordito Oreste Vigorito sull’inizio stagionale. “Dovreste avere una pallida idea di che cosa significa ricostruire un fabbricato dopo un terremoto: prima bisogna togliere le macerie, poi ripulire l’area e infine ricostruire. Abbiamo fatto un mercato molto difficile, dove non ci davano soldi e non ci davano calciatori. I nostri giocatori venivano da un’annata nella quale avevano persino tolto le loro figurine dall’album della Panini tanto era inguardabili. Abbiamo dovuto cercare di mandarli da qualche parte, pur avendo ceduto 13-14 persone ora ne abbiamo ancora 33 in organico, praticamente 3 squadre. Se pensavamo che avremmo potuto fare di più, allora vuol dire che qualcuno ha sognato Padre Pio“.
“Mi fa piacere“, ha affermato il numero 1 giallorosso in merito al campionato di vertice delle squadre campane, “significa che prima o poi ci dobbiamo incontrare lo stesso. Se la nostra regione, almeno a livello calcistico, comincia una forma di rincorsa verso i traguardi che altre regioni già hanno, non può che fare piacere. Il calcio non è solo la partita la domenica, è occupazione e gioia di partecipazione, è socializzazione. Più i nostri centri si arricchiscono di sport in generale e di calcio in particolare e più significa che una terra, una regione, si è avviata verso una maggiore e migliore organizzazione“.
Non è mancato un riferimento alla sessione invernale di calciomercato: “Per sfoltire la rosa probabilmente si penserà a qualcuno che ha avuto poco spazio. Noi abbiamo tutti giocatori di proprietà, nessuno in prestito. Risolvere i contratti nel calcio è come trovare il bandolo della matassa nel labirinto del minotauro, è difficile. I nostri tecnici, il Dottor Carli e i suoi assistenti stanno guardando e facendo le loro esperienze, poi faremo una riunione e si vedrà se ci sono dei ruoli da ricoprire ma sostituendo. Carli qualche giorno fa ha detto ‘ci rafforziamo non cedendo nessuno’, è una frase bellissima. Stiamo lavorando per capire se e che cosa serve, ma ne parleremo credo non prima di un paio di settimane“.
“Noi come società non abbiamo mai scelto di andare lontano dai tifosi“, ha concluso il Presidente con un messaggio ai supporters giallorossi. “Mancava un’informazione: quando vengono i calciatori di Serie A, di prima o di terza fascia, la maggior parte di loro sono legati da contratti d’esclusiva quindi non puoi dir loro di andare in un posto perché magari ti dicono di sì ma lo fanno senza voglia. Questo sarebbe più affascinante per il tifoso, ma più difficile per la società. Oggi alcuni calciatori che pure hanno qualche trascorso di Serie A hanno capito che il calcio senza tifosi non è poi così bello. Spero che i tifosi capiscano che il calcio senza la squadra è ancora peggio. Queste due componenti devono stare insieme, come i binari di un treno: camminano vicino ma non si devono incrociare, qualche scambio dobbiamo farlo e speriamo che quest’anno arriveremo insieme così come siamo partiti. I tifosi sono da ringraziare, il sostegno alla squadra c’è e i calciatori lo sentono. Finché resterà questo binomio credo che possiamo solo fare bene e meglio. Nel fare meglio siamo i migliori di tutti, anche l’anno scorso siamo arrivati ultimi e non era facile. E’ stato un anno difficile anche per me, era il primo anno dopo 17 in cui mi sono ritrovato in zona retrocessione: avrò fatto degli errori, ma sono stato comunque soddisfatto perché ero lì a fare qualcosa. Chi si allontana non ha mai ragione“.