Juve Stabia-Benevento 1-0, le pagelle dei giallorossi
Benevento CalcioCalcioCade in trasferta il Benevento contro la Juve Stabia, nel derby d’alta classifica valido per la sedicesima giornata al Menti.
La Strega, alla seconda sconfitta nelle ultime tre partite, non è riuscita a sfruttare le occasioni create al Menti ed è stata affondata da un gol di testa di Bellich sugli sviluppi di un calcio di punizione al 13esimo del primo tempo. I giallorossi, dopo questa partita, restano terzi in classifica a 29 punti, a -6 dalla Juve Stabia capolista e gli stessi del Picerno secondo, a +2 sulla Casertana quarta e a +3 sull’Avellino, quinto: queste tre squadre, però, devono ancora disputare i match validi per il sedicesimo turno.
Paleari 6: Nel complesso una prestazione sufficiente quella fornita dall’estremo difensore giallorosso al Menti. Incolpevole sul gol decisivo di Bellich, è reattivo sulle incornate dello stesso Bellich e di Buglio. Risponde presente anche su Andreoni, trema come la traversa dopo la conclusione di Candellone ma dimostra di continuare a offrire garanzie al reparto difensivo.
El Kaouakibi 5,5: Meno brillante rispetto alle prestazioni che è in grado di fornire, soprattutto sotto il profilo della proposta di gioco. Si perde Buglio in occasione del gol, ma bisogna anche riconoscere i meriti degli avversari: se Bellich è alla quinta marcatura stagionale non è certo un caso. Dal 31’s.t. Ciano 5: Mister Andreoletti, alla vigilia, aveva detto che il fantasista di Marcianise lo aveva messo in grande difficoltà nel corso della settimana ma il suo ingresso tardivo sembra indicare altro in tal senso, nonostante le spiegazioni del post-gara. Non riesce a incidere come vorrebbe e come noi tutti ci aspetteremmo da lui, prova a inventarsi qualche giocata ma raramente riesce a trasformarla in qualcosa di proficuo.
Capellini 6: Non è il play-basso che Andreoletti vuole proporre, ormai è evidente, ma con i suoi lanci prova a scardinare la compatta retroguardia gialloblù anche se non vanno sempre a buon fine. Bravo negli anticipi e nei contrasti, dai quali esce spesso vincente e in modo pulito.
Berra 6: Torna titolare, e con lui sembra tornare anche la compattezza difensiva. A sinistra, nonostante lui sia destro, la Juve Stabia riesce raramente a sfondare. Anche a quattro, da centrale, riesce a mostrare le sue qualità e la sua crescita in un ruolo in cui non è nato.
Improta 6: Si muove sulla corsia di destra e prova a sfruttare quei (pochi) spazi che la difesa gialloblù gli concede, cercando anche di servire un isolato Ferrante. Ha sicuramente il merito di presentarsi più volte davanti a Thiam, ma d’altro canto ha il demerito di non riuscire mai a piazzare il colpo vincente a tu per tu con il portiere senegalese.
Talia 5,5: Non è al top della condizione, lo si sapeva, ma riesce comunque a lottare in un centrocampo dove l’intensità la fa da padrone. Smista palloni e, anche se a volte pecca di precisione, dà il suo fondamentale apporto alla prestazione giallorossa. Dal 9’s.t. Pinato 5,5: Il suo ingresso in campo porta sicuramente fisicità e struttura, oltre che esperienza, al centrocampo del Benevento. Bene gli inserimenti, malissimo nell’occasione per l’1-1 a tempo scaduto: avrebbe avuto tutto il tempo di stoppare il pallone e calciare in porta.
Agazzi 5: Dopo la buona prestazione contro il Monterosi Tuscia ci si aspettavano conferme, ma così non è stato. Lento, macchinoso e spaesato, non riesce a essere il faro di gioco che la Strega da lui cerca. Sovrastato fisicamente e a livello di ritmi, è in ombra per l’intera durata della partita. Dal 23’s.t. Marotta 6: El Diablo conferma le sue caratteristiche: generosità, aggressività e determinazione. In coppia con Ferrante occupa l’area e fa a sportellate con chiunque gli capiti davanti. A volte forse eccede, come negli ultimi minuti quando un cross dalla destra era finito sui piedi di Masciangelo ma l’arbitro aveva fermato il gioco per le sue sbracciate in area avversaria.
Karic 6: Prezioso in fase di equilibrio, mancano i suoi inserimenti in zona offensiva soprattutto nel primo tempo. Una partita perfetta per lui, che sicuramente quest’anno non si risparmia a livello energetico e di capovolgimenti di fronte da una parte all’altra del campo. Si crea un’occasionissima per l’1-1 75esimo: solamente un formidabile Thiam, nonostante la deviazione di Bachini, riesce a negargli la gioia del gol.
Benedetti 5,5: Si preoccupa, e non poco, della fase difensiva. Spesso costretto a passare il pallone all’indietro, non riesce quasi mai a sfondare sull’out mancino, complice ovviamente la grande compattezza della rosa gialloblù. Spaesato, raramente riesce a farsi vedere nella trequarti avversaria e, quando lo fa, i suoi cross sono fuori misura. Dal 31’s.t. Masciangelo s.v.: Entra in una fase dell’incontro in cui la squadra si spinge in avanti alla ricerca del pari, ma non riesce a entrare quasi mai nel vivo del gioco.
Bolsius 5,5: I suoi strappi ne caratterizzano il gioco, spesso riesce a portare con sé uno o due difensori avversari ma difficilmente il servizio ai compagni è illuminante. Non si eclissa mai totalmente dall’incontro, ma va a sprazzi e questo ne condiziona non poco la prestazione. Nel secondo tempo vive una fase calante, l’unico suo squillo è un tiro deviato in corner.
Ferrante 6: Solo, troppo solo nel primo tempo per poter far male alla Juve Stabia in un’azione costruita palla a terra. Spesso è chiamato a lottare su palloni alti in mezzo a due difensori, compito tutt’altro che semplice. Si sacrifica, sfiora il gol da punizione con un gran destro dalla distanza. La musica cambia leggermente nella ripresa, quando trova un partner d’attacco in grado di assecondarne i movimenti ed essergli d’appoggio.
Andreoletti 5,5: Il Benevento esce dal Menti sconfitto e arrabbiato, ma non avrebbe affatto demeritato il pareggio nonostante un primo tempo fitto di lanci lunghi nel tentativo di saltare il centrocampo. Poche le idee, e prova ne sono i tanti cross facili preda del portiere delle Vespe. Eccezion fatta per il gol subito e per la traversa di Candellone, però, non ci sono stati momenti in cui la Strega sembrava in balia del gioco e delle occasioni avversarie. I giallorossi, anzi, sono stati spesso in grado di confrontarsi a pari livello con i gialloblù: è mancata la lucidità e la freddezza negli ultimi metri, oltre che un po’ di fortuna davanti a un imbattibile Thiam. La questione delle due punte, come dichiarato dal tecnico bergamasco, è l’assenza di riserve di alto livello. Domenica prossima, nel derby casalingo contro l’Avellino, ci si aspetta una reazione: non solo sotto il profilo dell’atteggiamento o del gioco ma anche del risultato perché ora, soprattutto contro dirette avversarie, i punti cominciano a pesare.
Foto: Screen YouTube Lega Pro