“Cortincarcere”, giovedì 11 aprile la presentazione della III edizione

“Cortincarcere”, giovedì 11 aprile la presentazione della III edizione

AttualitàBenevento Città

Giovedì, 11 aprile 2024, alle ore 11,30, presso i locali della Casa Circondariale di Benevento, sarà presentata la nuova edizione del progetto “Cortincarcere”, un’iniziativa che per il terzo anno consecutivo porta il cinema in carcere, come percorso di formazione e di riabilitazione socio-educativa.

“Cortincarcere”, attraverso il linguaggio cinematografico, inteso quale strumento di reinserimento sociale di persone sottoposte a limitazione della libertà personale, porta oltre le sbarre, insieme ai film, anche autori, attori ed esperti del settore. Si rinnova un progetto ambizioso, che sarebbe stato impossibile immaginare e realizzare senza l’apporto e la collaborazione di tutto il personale della Casa Circondariale.

A promuoverlo la Camera Penale di Benevento insieme all’APS Libero Teatro di Benevento, con il supporto tecnico-logistico della Direzione del carcere. La direzione artistica di “Cortincarcere” è affidata all’Associazione Libero Teatro, organizzatrice del Social Film Festival ArTelesia, Concorso internazionale del cinema sociale, giunto alla XVI edizione. Il percorso – che si svilupperà nell’arco di tre mesi e coinvolgerà i reparti maschile e femminile, comuni, alta sicurezza e sex offender – è strutturato in due parti: una, destinata a fornire le conoscenze di base dell’analisi dei cortometraggi, privilegiando un punto di vista tecnico, l’altra, finalizzata al dibattito sulle tematiche sociali oggetto dei film proiettati.

Dall’11 aprile al 27 giugno, nelle sale predisposte dalla Casa Circondariale, i migliori cortometraggi in concorso saranno proiettati e valutati da una giuria formata da detenuti, e presieduta da un professionista, che al termine del percorso conferirà al miglior lavoro cinematografico un premio che sarà consegnato in occasione del festival. Si tratta, dunque, di una manifestazione di grande apertura del carcere sul mondo del cinema, in un progetto comune di elevata contaminazione reciproca e di notevole qualità artistica che avrà ricadute positive anche sul territorio.

Non da ultimo, l’esperimento si propone di sensibilizzare istituzioni e legislatore sulla centralità per i detenuti delle attività culturali (teatrali, cinematografiche, artistiche, sportive, etc.) che ancora oggi risentono in termini normativi – pur dopo l’ultima riforma dell’ordinamento penitenziario – di una regolamentazione differenziata e limitante rispetto alle attività lavorative e di formazione scolastica, che conduce ad una irragionevole, e nociva, compressione delle prime.