Alloggi via Saragat, Chiusolo risponde a Corona: “Dovrebbe ridimensionare la sua vocazione al moralismo”
Politica“La nota di Gabriele Corona sugli alloggi di Via Saragat offre l’opportunità a tutta la città di invocare finalmente un confronto sociale che non sia più nella disponibilità di chi si traveste da società civile, per poi perseguire gli interessi politici dei soliti notabili.
Corona, sconfitto clamorosamente alle elezioni, dovrebbe ormai ridimensionare questa sua vocazione al moralismo. Il sistema da lui adottato è stato smascherato e bocciato. La galassia di sigle e false associazioni con cui ha provato a condizionare il confronto anche in queste ultime settimane è stata impegnata in prima linea alle elezioni e, tutta unita in una sola lista, ha collezionato l’uno (1!) per cento: per alcuni dei protagonisti di questi anni, nemmeno un voto per ogni comunicato stampa inviato.
Oggi chiede conto dell’intesa su Via Saragat perché sia modificata: eppure esponenti della stessa area, questa volta vestendo i panni di sindacato degli inquilini, hanno recentemente messo in dubbio anche l’esistenza dell’accordo. Ora scrivono che bisogna modificarlo.
E’ paradossale che trovino spazio coloro che tanto manifestamente non solo violano le regole democratiche della rappresentanza, ma proseguono in una sorta di gioco delle tre carte, anche dopo la recente e solenne bocciatura.
Benevento ha bisogno di un confronto serio basato sugli interessi dei cittadini e non sulle aspirazioni dei soliti noti che provano a riciclarsi per continuare a prestare i propri servigi ai potenti della città.
Mentre Corona pensa di poter leggere sempre lo stesso libro, Benevento ha voltato pagina: i cittadini hanno testimoniato un preciso orientamento, e noi amministratori dobbiamo attenerci ai ruoli democraticamente assegnati. Se ne faccia una ragione Corona, con questo modo di fare al massimo potrà ottenere un po’ di spazio sui media locali, ma mai riuscirà a contribuire davvero alla risoluzione delle problematiche dei cittadini”. Così, nella nota diffusa alla stampa, Molly Chiusolo.