Di Maria: “Estendere Superbonus anche alle abitazioni monofamiliari”
PoliticaIl presidente Antonio Di Maria ha chiesto al Governo che la legge di Bilancio, in corso di elaborazione, preveda l’estensione del Superbonus al 110% anche alle abitazioni mono-familiari senza riservarla, come si apprende dagli organi di stampa, ai soli condomini.
Di Maria ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi segnalando che «le politiche di transizione ecologica e, più in generale, di ripresa dell’economia dopo la stasi dovuta alla pandemia, debbono essere realizzate, nel concreto, con misure che non producano sperequazioni sociali ed economiche».
Per il presidente Di Maria, limitare ai soli condomini queste misure di vantaggio fiscale, negandole per le abitazioni mono-familiari, finirebbe «con il penalizzare ancora una volta in modo incisivo l’edilizia diffusa, caratteristica tipologia abitativa delle aree interne collinari e montane e dei piccoli borghi, peraltro ricompresi, molti di essi, nella fascia territoriale ad alto rischio sismico». Nel documento, trasmesso per conoscenza anche ai presidenti del Senato, della Camera, della Regione Campania, dell’UPI, dell’Anci e dell’Uncem, Di Maria afferma che è giunto il momento di riconoscere negli atti legislativi e nei provvedimenti amministrativi «le profonde diversità geo-fisiche, socio-economiche e strutturali presenti tra i comprensori del Paese». A titolo di esempio, Di Maria ricorda che nel Sannio, esteso per 2.000 kmq., quasi tutti collinari, a vocazione produttiva agricola e con la maggior parte dei Comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, «gli insediamenti delle unità produttive rurali sono sparsi sul territorio e che le stesse unità produttive hanno dimensioni tali da essere solo mono-familiari. In ambito rurale i condomini abitativi costituiscono una parte residuale delle aree interne collinari e montane: ciascuna di queste abitazioni, evidentemente bisognosi di fonti e strutture energetiche autonome per affrontare i rigori invernali, sopporta costi gestionali esorbitanti. L’estensione del Superbonus 110% a tali abitazioni non costituirebbe, dunque, soltanto un’azione di riqualificazione del patrimonio edilizio e di risparmio energetico, ma consentirebbe anche un abbattimento delle spese gravanti sui bilanci familiari consentendo la permanenza sul territorio degli abitanti». Di Maria sottolinea poi che il medesimo discorso va fatto anche per la riqualificazione del patrimonio edilizio-abitativo dei borghi dei piccoli Comuni che, per caratteristiche locali, sono quasi tutti unifamiliari. Il presidente della Provincia commenta sul punto: «Non riconoscendo tale opportunità fiscale, come Paese, io credo, perderemmo una grande occasione per favorire la riqualificazione e il rilancio delle piccole realtà delle aree interne che sono fondamentali per la ripresa dei territori e dell’Italia tutta». Secondo Di Maria, è ormai tempo di introdurre «un metro di giudizio che sia in grado di apprezzare le diversità territoriali presenti nel Paese: non possiamo perpetuare quelle politiche che hanno, di fatto, reso sempre più difficile e costosa la vita delle Famiglie nelle aree rurali e montane, e favorito, in tal modo, lo spopolamento e la desertificazione, nonché la mancata manutenzione del territorio stesso». La transizione ecologica, insieme ad altre politiche di fiscalità di vantaggio, nonché alla sburocratizzazione di procedure e pratiche amministrative nei territori montani, può dare il via dunque, a giudizio del presidente della Provincia di Benevento, a una nuova stagione, a una inversione della tendenza in atto alla desertificazione. Da qui la conclusione della nota al presidente del Consiglio, Draghi con l’auspicio che, nella prossima Legge di Bilancio, trovi spazio la proroga del Superbonus del 110% anche a favore delle abitazioni singole.