Bct, la spumeggiante ironia di Paolo Bonolis rapisce il pubblico di piazza Roma (FOTO E VIDEO)
AttualitàBenevento Città“Sordi per noi romani è un po’ come per voi Mastella”, tra le battute sarcastiche del presentatore romano, ospite della quarta serata del Festival.
Paolo Bonolis, conduttore televisivo, showman ed autore di molte felici trasmissioni, è stato protagonista della quarta serata del Bct, il festival del cinema e della televisione di Benevento, nell’incontro predisposto dall’organizzazione in suo onore a Piazza Roma.
Accolto da un caloroso applauso, l’artista, fedele al suo personaggio, ha immediatamente intrattenuto il numerosissimo pubblico presente, in un racconto, tra la memoria e l’esilarante descrizione di momenti particolari della sua vita artistica e personale, memorie che ben presto hanno coinvolto i presenti in una specie di diretta televisiva durante la quale sono stai numerosi i momenti di ilarità e risate.
Intervistato dalla giornalista della redazione spettacoli di Sky Tg24 Martina Riva, in merito al successo della sua carriera, Bonolis, dopo aver salutato tutti i “beneventini”, ammette, con sarcasmo, di voler continuare il suo lavoro finchè “il fascino sottile della decomposizione delle carni” non gli impedirà di farlo.
Racconta di aver iniziato il suo lavoro con i bambini, con la trasmissione “Bim Bum Bam”, programma nel quale ha voluto parlare ai piccoli non nel modo smielato della tradizione, ma con immediatezza e realtà, con un procedere che ha decretato il successo del programma stesso, continuando poi con l’altra trasmissione “3,2,1…contatto” diretto ai ragazzi.
Continua a raccontare, sempre con simpatia, di aver poi continuato con gli adulti e, scherzando con se stesso ed il pubblico, ha ammesso che gli manca solo “frontiere dello spirito” e poi ammette di avere chiuso il cerchio della sua professione.
Alla domanda se al ricordo della sua attività da giovane avesse più nostalgia o tenerezza, egli ammette che, avendo tutti un passato, è bello però godersi il presente, senza malinconia, cosa che finisce con l’intristire.
Ammette ancora di non aver pensato da giovane di fare il mestiere che poi lo ha reso famoso, voleva fare la carriera diplomatica, laureandosi in Scienze Politiche…per poi cambiare mestiere, rivela con grande ironia.
L’intervista è stata spesso momento di interazione con il pubblico che di sovente è intervenuto dalla sala per chiedere o suggerire possibili risposte.
Racconta poi del suo primo libro “Perché parlavo da solo”, composto da suoi scritti integrati da interviste ed in cui racconta alcuni episodi della sua vita ed accenna al suo secondo lavoro “Notte fonda”.
Parla poi dei suoi viaggi, fra cui quello alle isole Galapagos ed il suo “incontro/scontro” con due leoni marini e l’esilarante rapporto con i due animali.
Ricorda ancora la sua balbuzie da bambino e di come sia riuscito a vincerla attraverso la recitazione, che gli ha fatto superare “l’affollarsi dei pensieri” e la sua “zagaia”, come si dice simpaticamente in romanesco.
Alla domanda sul fatto che sembra che lui si diverta durante le sue trasmissioni, Bonolis risponde che è certo che per divertire gli altri devi prima essere tu a divertirti, perché a lui piace vedere che le persone stanno bene e se lo fanno per suo merito ne è felice.
Ammette poi di aver amato la comicità surreale di Cochi e Renato, ma coloro che hanno fortemente influenzato la sua vita professionale sono stati, ammette, certamente, Corrado Mantoni con la sua divertente trasmissione “La Corrida – dilettanti allo sbaraglio”, da cui si è ispirato per il suo programma “Avanti un altro”, e Raimondo Vianello. Di quest’ultimo racconta un paio di episodi capitati durante alcuni incontri che gli hanno fatto apprezzare il cinismo e la sua sottile ed intelligente ironia.
A seguire sono stati proiettate clip di alcune sue trasmissioni come “Ciao Darwin” e “Avanti un altro”, ma soprattutto durante quest’ultimo estratto del programma, l’interazione con il pubblico di allora durante la trasmissione, ha letteralmente fatto sciogliere i presenti in risate fragorose e contagiose.
Non poteva, per Bonolis, mancare il ricordo di Alberto Sordi, di un attore maestro di recitazione ed ironia – racconta che alla sua morte i romani abbiano esposto uno striscione con su scritto “a Marchese rialzati, basta co sti scherzi”, un personaggio importante per i romani “come per i beneventani Mastella” continua con divertito sarcasmo.
Simpatici i ricordi di suo padre, milanese di nascita, ma poi diventato romano verace, del quale rammenta l’esilarante episodio di un tamponamento da lui subito ed al quale il papà ha risposto con un termine volgare e romanesco di grande valore di comicità.
Altro aneddoto divertente che racconta è quello che ha per protagonista Mike Buongiorno e Alberto Sordi durante i festeggiamenti per i venti anni di Canale 5, momento a cui lui era presente da giovane artista, un incontro di due “mostri dello spettacolo”, come lui li definisce, che si sono canzonati sull’età e all’affermazione di Buongiorno in merito al fatto che lui faceva attività fisica di diverso genere e del perché lui, Sordi, non facesse lo stesso, quest’ultimo ha risposto con fine sarcasmo : “’a Mike, la vecchiaia è una brutta bestia, a chi le piglia le gambe e a chi gli piglia la testa!”
Dopo un ricordo di Enzo Bottesini a “Rischiatutto”, che durante la trasmissione, presentandosi come sub professionista, si è sentito rispondere da Mike che anche lui era un “sub..normale!” ed uno affettuoso a Luca Laurenti, collega e fratello d’arte e di vita, la serata è scivolata piacevolmente ed allegramente verso la sua conclusione, fino alla premiazione di Bonolis da parte di Antonio Frascadore, direttore artistico del Bct, per il suo impegno televisivo e professionale.