San Giorgio del Sannio, crisi idrica: nuova diffida del sindaco Ricci ad Alto Calore
PoliticaUna seconda diffida ad Alto Calore è quella che, a distanza di un mese dalla prima (per la precisione datata 13 Luglio e restata inevasa), è stata prodotta dal sindaco di San Giorgio del Sannio Giuseppe Ricci. Un iniziativa che il sindaco ha posto in essere alla luce del perdurare dei profondi disagi legati alla carente fornitura idrica.
“La riduzione dell’erogazione idrica come da voi comunicata nelle ore notturne – viene esposto nella lettera inviata da Ricci ad Alto Calore – avviene non già dalle ore 22 ma a partire dalle ore 17 del pomeriggio fino alle ore 6 del giorno seguente, fatto questo gravissimo, che espone una rilevante platea di cittadini a pesantissimi disagi, oltre poi considerare le gravissime limitazioni a cui sono soggette le decine e decine di attività commerciali, produttive e ristorative”.
Riferimento anche ad un aspetto alquanto centrale quale quello relativo ai lavori del nuovo serbatoio di accumulo in località Toppa “Le attività di diretta competenza del Comune di San Giorgio del Sannio – spiega in merito Giuseppe Ricci – risultano tutte eseguite restando ad esclusivo carico dell’Alto Calore Servizi Spa i soli lavori di allaccio al partitore principale, in modo da poter convogliare la risorsa idrica all’interno del nuovo serbatoio ed implementare l’attuale sistema di stoccaggio”. Come stabilito in materia di gestione dei fondi POR Campania FESR 2014-2020, aggiunge Ricci, “si rende necessario ed improcrastinabile provvedere alla dichiarazione di funzionalità piena dell’opera entro e non oltre il primo bimestre 2025, pena la restituzione del finanziamento di cui ha beneficiato il Comune di San Giorgio del Sannio per la realizzazione del serbatoio di accumulo”
Alla luce di quanto detto, la diffida ad Alto Calore
“a provvedere con immediata celerità all’esecuzione delle operazioni di collegamento del nuovo serbatoio al partitore principale, segnalando che oltre il generale e gravissimo disagio arrecato ai cittadini, l’Ente rischia la restituzione dell’intero finanziamento non potendo operare nei termini di legge, la chiusura delle attività rendicontative finali di propria competenza. In tale ottica, se vi sono impedimenti o fatti ostativi il Comune si rende sin d’ora disponibile ad operare in luogo di Alto Calore alla esecuzione degli interventi di propria competenza”. Altresì si diffida l’Azienda “dal voler effettuare chiusure pomeridiane ad orari incontrollati assolutamente non aderenti a quanto dichiarato nelle proprie precedenti comunicazioni, tale fatto riveste assoluta gravità, estrema mancanza di rispetto nei confronti dell’intera comunità sangiorgese, e si configura quale interruzione di pubblico servizio, azione questa, che induce l’Ente a valutare la segnalazione di tale ingiustificato comportamento presso gli organi competenti”.