Torrecuso, bilancio più che positivo per Vinestate: migliaia di enoturisti nel Borgo ai piedi del Taburno

Torrecuso, bilancio più che positivo per Vinestate: migliaia di enoturisti nel Borgo ai piedi del Taburno

Eventi

Con un meraviglioso spettacolo di ‘Giochi di Luce’ e con l’incendio del Castello si è chiusa con un bilancio più che positivo la 49esima edizione di Vinestate la rassegna dedicata ai vini del Taburno, svoltasi lo scorso weekend a Torrecuso. La manifestazione ha centrato pienamente l’obiettivo: migliaia di enoturisti hanno raggiunto il grazioso Borgo ai piedi del Taburno. Una kermesse organizzata dal Comitato Vinestate con il Comune di Torrecuso, con il patrocinio della Regione Campania – Assessorato all’Agricoltura, della Provincia di Benevento, del Gal Taburno, dell’Ente Parco Taburno-Camposauro, in sinergia con le varie associazioni territoriali e con il contributo della Regione Campania nell’ambito della Legge Regionale dell’8 agosto 2018, n° 28.

La manifestazione è stata un‘importante vetrina per gli appassionati di vino e anche per i buongustai che hanno assaporato le ottime pietanze all’interno degli stand enogastronomici. Tra i visitatori c’è da segnalare la presenza numerosa di giovani che hanno deciso di avvicinarsi al mondo del vino. Tutti consumatori ‘attenti’ che hanno apprezzato il vino delle 23 cantine partecipanti, a partire dalle etichette ottenute da uve Aglianico, proseguendo con i calici da uve Falanghina e da quelle di altri vitigni storici della terra sannita. Ottima la partecipazione alle degustazioni guidate a cura dell’Ais, molti i bambini che hanno partecipato al momento formativo ‘Piccoli Passi nel Vino’ e grande successo l’appuntamento ‘Letture in sorsi’ a cura di Borghi della Lettura di Torrecuso con la presentazione di alcuni libri.

Interessante il dibattito della domenica mattina dove è stata presentata La Guida di Torrecuso, numero zero ed è stata evidenziata l’importanza dell’iscrizione della ‘Vite a raggiera’ del Taburno nel registro nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali del Ministero dell’Agricoltura. Un prezioso riconoscimento per il territorio poiché la ‘Vite a raggiera’, pur avendo origini storiche, continua a svolgere un forte ruolo culturale per il Taburno. Poi non sono mancati spettacoli musicali, mostre, allestimento di accampamenti medievali e della cucina longobarda.

“Sono alquanto soddisfatto – afferma Angelino Iannella sindaco di Torrecuso – non solo perché il nostro Borgo ha accolto migliaia di visitatori durante l’evento, ma anche perché nei giorni di Vinestate ci sono stati importanti momenti tecnici durante i quali sono state trattate tematiche utili per il territorio. Bisogna sostenere sempre più l’impegno produttivo delle nostre aziende promuovendo i vini di un territorio da sempre legato alla viticoltura di qualità. Quest’anno abbiamo avuto 23 cantine partecipanti più il banco del ‘Sannio Consorzio Tutela Vini’ – continua il sindaco – e debbo dire che sono rimasto sorpreso per le tante donne entrate nelle imprese del vino o al timone delle aziende, ma anche per le nuove generazioni che si stanno facendo largo nel panorama vitivinicolo portando avanti una filosofia comune basata sulla qualità sempre maggiore dei vini prodotti. Si sta infatti assistendo al ricambio generazionale in aziende storiche, con nuove leve che prendono in mano la cantina di famiglia, ma anche alla nascita di nuove realtà fondate proprio da giovani imprenditori che decidono di investire nel territorio. E a Torrecuso – continua Iannella – sono diverse le cantine di giovani produttori e di sintesi di tante esperienze virtuose e di passaggio generazionale. Come già più volte ho avuto modo di evidenziare – spiega ancora il sindaco – quest’anno Vinestate è stata una tappa importante, un’edizione ‘ponte’ verso il traguardo dei 50 anni del 2025 in vista dei quali Torrecuso ha scelto quest’anno di raccontarsi nei giochi e nelle sfide costruendo momenti collettivi di confronto e di condivisione, destinati ai bambini e agli adulti. L’obiettivo è stato e sarà sempre quello di rafforzare il senso della comunità e proiettarsi nel futuro”.

Non solo eccellenze vitivinicole ma a Torrecuso ci sono anche eccellenze sportive: “Nel corso di Vinestate – continua il primo cittadino – abbiamo premiato con una targa ricordo la nostra giovane concittadina 15enne, Lucia Pia Bucciano, campionessa nazionale di pattinaggio artistico per la costanza, la passione e la dedizione allo sport che l’hanno portata, seppur giovanissima a ‘volare sui pattini’ ”.

Un momento importante è stato il Wine Art Fest, il Format del MAVV (Museo dell’arte del vino e della vite) di Portici che quest’anno ha approdato a Torrecuso come unico appuntamento nella provincia sannita. All’interno del Format, oltre lo spettacolo musicale VinCantium del trio vocalist Le Armonie accompagnato dal maestro Antonello Cascone e presentato da Ida Piccolo, sono stati consegnati due prestigiosi premi In Vino Veritas e Dea Vitae. Il Premio In Vino Veritas è’ stato attribuito al dottor Antonio Cocchiaro e al professore Emerito dell’Università degli Studi di Cagliari Pietro Ciarlo. Il Premio Dea Vitae, dedicato ad una donna di cultura, non poteva non andare alla Professoressa Maria Cristina Donnarumma, Amica della Domenica del Premio Strega.

Conclude il sindaco: “Ringrazio tutto il Comitato Vinestate per la organizzazione e per il grande lavoro fatto, grazie alle Cantine che hanno partecipato, a tutti i responsabili dei punti enogastronomici e ai tanti volontari. Grazie alle forze dell’ordine e a tutte le associazioni territoriali che si sono impegnate per l’ottima riuscita della kermesse. Un grazie ai tanti visitatori che hanno raggiunto il nostro bel Borgo per degustare i nettari delle aziende espositrici e un grazie ai cittadini di Torrecuso per l’accoglienza riservata agli enoturisti. Appuntamento al 2025 con un grande evento per la 50° edizione di Vinestate, già siamo a lavoro e nelle prossime settimane – conclude Iannella – avvieremo iniziative che avranno il loro epilogo, appunto, con il mezzo secolo di vita di Vinestate”