Latina, Padalino: “Dobbiamo trovare un risultato positivo per cambiare la rotta”
Benevento CalcioCalcioIl tecnico del Latina ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia del match valido per il nono turno della Serie C 2024-25 contro il Benevento, in programma domani alle 15:00 al Ciro Vigorito.
Di seguito, dunque, le parole di Pasquale Padalino in vista della sfida tra giallorossi neroazzurri:
SULLA SCONFITTA CONTRO IL GIUGLIANO: “Confermo e sottolineo i pregi che abbiamo avuto, ho rivisto la partita e invito a chi non lo fa di farlo. Ci sono stati anche difetti, ma se c’era una squadra che doveva vincere eravamo noi“.
SULLA SITUAZIONE INFORTUNI: “Cortinovis è rimasto in campo nell’ultima gara ma i primi tre giorni si è allenato in maniera differenziata, poi ieri e questa mattina si è avvicinato alla squadra. Vona domenica scorsa aveva finito con i crampi preferendo giocare in avanti perché non riusciva più a correre. Berman e Improta continueranno a portare la mascherina per le fratture, mentre Saccani giocherà con una ferita rimediata per una gomitata. Per il resto gli altri ci sono tutti“.
SULLA COPPIA NDOJ-PETERMANN A CENTROCAMPO: “Sono due calciatori che non hanno un grande cambio di passo ma dettano benissimo i tempi, hanno una gestione della palla facile. Si potrebbe ripetere questa coppia, anche perché ci ha visto dominare e non ho trovato una problematica su questo tema. Qualcosa va rivisto dal punto di vista fisico, fare le stesse cose con una velocità maggiore e una precisione maggiore. Non è vero che non abbiamo tirato in porta, ci sono stati 8/9 tiri da dentro l’area e non solo da fuori“.
SUL LAVORO SETTIMANALE E SULLA SQUADRA: “In settimana si può lavorare sulle cose che non sono andate, rivedendole e facendole vedere uno se ne rende conto. Questo fa la differenza, poi bisogna porre l’accento su quello che non va per poi creare su questo delle esercitazioni. Se volessi lavorare su 16 problematiche considerando un errore a calciatore ci vorrebbe una giornata di 85-88 ore, si cerca di fare un lavoro generale che richiami all’interno varie situazioni che non sono andate: prima per portarle all’attenzione, poi per risolverle. Poi vanno evidenziati anche gli aspetti postivi, al di là del risultato: quando vinci devi fare comunque un’analisi attenta e precisa per osservare i difetti o gli errori, quando perdi devi sottolineare gli errori per non ripeterli ma anche esaltare gli aspetti positivi. Nessuno ci ha mai messo sotto, questa squadra ha qualità che a oggi non sono state espresse pienamente. Bisogna trovare la via attraverso lavoro e attenzione per cambiare la rotta“.
SULLE ALTERNATIVE IN ATTACCO: “Mastroianni e Capanni si sovrappongono, gli altri invece hanno caratteristiche diverse. Bocic è uno di strappo, ma oggi forse sta pagando perché lui non è arrivato al massimo della condizione come altri. C’è chi si inserisce prima e aumenta prima il livello di condizione e chi no. Mastroianni non è sostituibile sotto questo punto di vista, Martignago è una seconda punta. Per quello che stiamo proponendo oggi va bene anche solo Capanni, poi vicino abbiamo giocatori da metterci e c’è anche Riccardi che nasce trequartista. Bisogna solo ritrovare un risultato positivo, poi tutte le ombre che oggi si vedono svaniranno. Abbiamo il peggior attacco con 4 gol, ma non la peggior difesa: la differenza non è quanti gol fai ma il contributo che danno nella partita. Sarei più preoccupato, però, se la squadra non creasse proprio le condizioni per segnare, cosa che comunque fa“.
SULLA DIFESA: “Sì, dobbiamo ri-inventare la difesa ma si tratta di giocatori che hanno già giocato. Il problema non è chi gioca, fa la differenza e averli tutti a disposizione sarebbe meglio ma di fronte agli infortuni non ci possiamo fare nulla“.
SUGLI ASPETTI SU CUI HA LAVORATO MAGGIORMENTE: “Oltre al lavoro occorre la serenità, sono un allenatore che non allena i tifosi e questa cosa qui da un lato non mi porta vantaggio. Io sono dalla parte della squadra e del mio lavoro quando ci sono i fatti, non i risultati, che me lo dimostrano. Abbiamo lavorato sull’aspetto fisico e su ciò che abbiamo sbagliato in queste gare, lavorando sulla velocità per essere più brillanti e avere un impatto diverso sui duelli individuali. C’era una certa tensione, che non aiuta ma ci deve essere quando ti trovi in una situazione come la nostra, non drammatica ma sicuramente inaspettata“.
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