Faicchio| Di Leone (FI) “Dalla Conferenza Stato-Regioni ulteriori fondi per opere nel Mezzogiorno non completate entro il 2023”

Faicchio| Di Leone (FI) “Dalla Conferenza Stato-Regioni ulteriori fondi per opere nel Mezzogiorno non completate entro il 2023”

Politica

“La Conferenza Stato – Regioni ha dato parere favorevole all’incremento del Programma di azione e coesione complementare al Pon Infrastrutture e reti 2014-2020 gestito dal Mit, rendendo così disponibili ulteriori 140 milioni di euro per il completamento degli interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno che non sono stati completati entro il 31 dicembre 2023. Un risultato raggiunto grazie al nostro Sottosegretario di Stato al Mit, Tullio Ferrante, che in rappresentanza del Ministero ha partecipato alla seduta della Conferenza Stato – Regioni e che ringraziamo per l’ottimo lavoro che sta svolgendo”.

Così Angelo Di Leone, consigliere comunale di Faicchio ed iscritto di Forza Italia, che aggiunge:

“Ieri, sentendo anche il nostro Deputato on. Francesco Rubano, mi è stato annunciato che con questo via libera sarà possibile ultimare le opere già incluse nel parco progetti del Pon che avevano registrato ritardi attuativi a causa delle ricadute negative del contesto post pandemico e degli effetti del conflitto russo-ucraino. In particolare, l’on. Rubano mi ha evidenziato che 120 milioni sono destinati al completamento degli interventi riguardanti la digitalizzazione delle reti idriche per la riduzione delle perdite in Basilicata, Campania e Sicilia. Pertanto – continua Di Leone – grazie all’incremento dei fondi, nelle Regioni del Sud si potranno portare a termine progetti strategici, capaci di incrementare la competitività e modernizzare le infrastrutture al servizio dei cittadini e del tessuto produttivo”.

“Quindi, ancora una volta, ci troviamo di fronte a traguardi positivi raggiunti dal Governo di centrodestra grazie anche all’ottimo lavoro dei parlamentari di Forza Italia che rimettono al centro dell’agenda la crescita economica e la coesione sociale”, conclude Di Leone.