Benevento, Cassia: “Prepariamo tutte le partite per vincere, la classifica è giusta: dobbiamo continuare così”
Benevento CalcioCalcioL’allenatore in seconda del Benevento, ospite di OttoGol, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’ultimo successo contro il Sorrento e non solo.
Ecco, di seguito, le parole di Loreno Cassia nella trasmissione in onda su OttoChannel:
SUL RAPPORTO CON MISTER AUTERI: “Dopo anni e anni di amicizia si può dire che siamo una cosa sola, anche se alla fine è sempre lui il capo che prende le decisioni più importanti. Noi siamo di contorno, ma cerchiamo di essere utili alla causa“.
SUL RITORNO ALLA VITTORIA FUORI CASA: “Noi tutte le partite le prepariamo sempre per vincere, non in maniera diversa. Logicamente è capitato che siamo andati a giocare a Monopoli e abbiamo trovato una squadra chiusa in un campo che non ti permetteva il fraseggio perché la palla rimbalzava male. Stessa cosa a Messina. Quando troviamo questi campi abbiamo qualche difficoltà, ma secondo me a Monopoli non dovevamo perdere e ci poteva stare benissimo il pari. Una partita simile a quella contro il Sorrento è stata quella di Messina, il campo era molto asciutto e la palla non scorreva bene ma soprattutto all’inizio abbiamo avuto tante palle gol e avremmo potuto cambiare la partita. Ci teniamo i risultati acquisiti sul campo, a volte il campo ti toglie ma altre ti dà“.
SULLA CLASSIFICA E SULL’ORGANICO: “La nostra classifica è giusta, è accettabile e siamo molto fiduciosi. Questo, però, non ci deve portare a essere troppo boriosi: dobbiamo restare con i piedi per terra, dobbiamo continuare così perché abbiamo tante frecce da scagliare e dobbiamo farci trovare pronti tutti. I ragazzi stanno facendo bene, devono continuare così e farsi trovare pronti perché l’occasione capiterà a tutti. So che queste cose ci faranno andare avanti e ci porteranno lontano. Abbiamo 26 giocatori togliendo i portieri, 10 giocano titolari e 4/5 subentrano: fa 15, ma dobbiamo arrivare a 26 perché gli altri 10 magari possono essere scontenti perché giocano meno o non giocano. Sono convinto, però, che i giocatori che sono fuori in qualsiasi altra squadra potrebbero giocare benissimo e sono convinto che proprio questi ci daranno qualcosa in più“.
SUI PROGRESSI DI BERRA DA CENTRALE: “Può fare il centrale, per quelle che sono le sue caratteristiche. Forse sarebbe stato meglio per lui farlo ancora prima, in questo momento sarebbe stato ancora più avvantaggiato. Era partito a destra a inizio campionato, come programma, poi è stato dirottato tra i centrali ma il ruolo lo fa bene perché ha agonismo, grinta, corsa, stacco di testa e voglia. E’ completo come giocatore, sta ricoprendo il ruolo di centrale molto bene. Si è calato benissimo in questo ruolo, Berra potrebbe essere in questo momento uno dei punti fermi del reparto difensivo“.
SULLA TENSIONE IN PANCHINA DURANTE LE GARE: “Io sono abbastanza tranquillo, Auteri ha fatto molti progressi e lo vedo diverso. Mentre altre volte quando andava fuori di testa uno cercava di fermarlo e lui si agitava ancora di più, ora basta poco tra me e il Direttore o anche il Team Manager Cilento a calmarlo. Carli è molto più teso, la sente molto la partita e si lascia trasportare tanto. Tutto sommato siamo una panchina tranquilla. Il Presidente, invece, non dice una parola: ogni tanto si gira e fa qualche mossa, tipo a Messina quando abbiamo sbagliato qualche gol. Assiste alla partita e guarda con attenzione tutto, ma non parla pur non sfuggendogli nulla“.
SULLA VOLONTA’ DI TUTTI DI GIOCARE: “Se si è calciatore uno vuole giocare, è normale che ci possa essere un po’ di malcontento. Non posso digerire le pagelle o i podi, parlerei solo del Benevento. Se uno gioca bene è merito di tutti, è tutto l’insieme che va bene. In squadra ci sono giocatori importanti che possono dare una mano, ma parliamo sempre di squadra. Uno in cuor proprio sa chi ha fatto bene o chi ha fatto meno, ma il parlare e il dare classifiche sembra sminuire un po’ il lavoro che c’è dietro nella squadra. Per questo preferisco parlare del Benevento e dargli 7“.
SULLA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE BRAVI: “Non c’è stata una partita in particolare che ci ha dato questa consapevolezza. Da quando siamo partiti, con la sconfitta in Coppa Italia, la squadra ha avuto sempre una crescita, partita dopo partita. Si sono trovati più meccanismi ed è aumentata l’aggressività, questo è frutto del lavoro che c’è dietro nel coordinare i movimenti della squadra. Per arrivare a questo c’è voluto un po’ di tempo per inculcarlo ai giocatori, non è semplice. Questo è un modo di giocare del Mister e in altre situazioni, come abbiamo visto, siamo partiti in un modo e poi la squadra è cresciuta. Il Benevento sta avendo una crescita, e il merito va anche ai calciatori: loro seguono l’allenatore, sono predisposti, e quindi crescono. Anche i calciatori vogliono quel tipo di atteggiamento, gli sta piacendo e non lo rifiutano: questo è importante. Si divertono, eccome. In questo momento stiamo facendo bene, aiutati forse dal fatto di riuscire a sbloccare subito il risultato. Ci stiamo riuscendo, ma la cosa più importante è che riusciamo a giocare le partite dimostrando di avere un’anima, di tenere alla causa e di non tirarci mai indietro. Cose che magari l’anno scorso un pochettino erano meno frequenti, l’abbiamo conquistato dopo e quest’anno siamo avvantaggiati. Veniamo da una riconferma, da giocatori che già conoscevamo. Lavoriamo tantissimo e i ragazzi a volte bestemmiano, ma non si fermano mai e sono sempre lì: questa cosa è importante, i calciatori si stanno calando in questa realtà e speriamo di resistere il più a lungo possibile“.
SUL TENERE TUTTI SULLE SPINE: “Auteri ha fatto sempre così e continuerà a fare così. Ci sono state delle volte che ha avuto sorprese in formazione, quindi tutti si dovevano far trovare pronti. E’ il giusto metodo per andare avanti, fino alla fine prova sempre con 22 giocatori, due squadre fino al sabato mattina e anche la domenica quando giochiamo di sera. Andiamo a fare movimenti in previsione degli avversari, ma ci sono sempre due squadre mischiate e tutti provano il movimento da fare. Tiene tutti sulla corda. Quando ha qualche dubbio magari ne parliamo insieme, per il resto ormai si capisce. La formazione in linea di massima la si arriva a capire. La cosa buona è che tiene tutti sulla corda fino alla fine. A proposito di quelli che sono fuori parliamo sempre di Borello e Acampora, ma ci sono tanti altri giocatori che stiamo usando poco, anche giovani come Veltri che è un ragazzo di tante aspettative ma che purtroppo si sta trovando chiuso da Oukhadda. Anche Sena, Carfora che per un infortunio è stato fermo e ora ha ricominciato ma non ha nulla meno degli altri. La rosa che abbiamo è molto competitiva, se non commettiamo errori né noi né loro calciatori possiamo toglierci delle belle soddisfazioni“.
SULLLA RICERCA CONTINUA DELLA VITTORIA: “Noi cerchiamo di vincerle tutti, poi se viene il pari lo accettiamo. Di base vogliamo vincere, cerchiamo di vincere la partita ma quando non ci riusciamo accettiamo anche il pari, come accaduto a Messina. Ti resta il rammarico, ma ci può stare. Proviamo comunque sempre a vincerla. Certo, senza esporci all’avversario ma tenendo un po’ di equilibrio anche per non mandare segnali sbagliati alla squadra. Non si può prendere gol tenendo l’avversario il più lontano possibile dalla porta, è difficile a quel punto che perdi gol. A Sorrento nel finale la squadra non è stata offensiva, di questo si è lamentato un pochino anche il Mister: è stato un calo di attenzione in cui hai dato la possibilità di riaprire la partita“.
SUL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA: “E’ un progetto dei giovani, si va avanti e si lavora. Non ci sentiamo i primi della classe perché non lo siamo, ci prendiamo questo momento positivo che stiamo passando ma non ci deve distogliere dal nostro modo di lavorare. Sappiamo che ci sono squadre importanti come Catania, Avellino e Trapani, non ci sentiamo inferiori agli altri e ci giocheremo il campionato per quello che sarà. Vedremo come andrà, ci viviamo il campionato di settimana in settimana. Non possiamo dire che abbiamo il destino nelle nostre mani, siamo ancora alla decima giornata. Ora è troppo presto per parlare di fuga e dare posizioni acquisite, non c’è nulla di acquisito visto che il merito si acquisisce in campo. Abbiamo avversari attrezzatissimi: il Catania ha una squadra e una tifoseria importante e sarà una di quelle che darà filo da torcere fino alla fine, l’Avellino è partito male ma ha ritrovato Patierno e hanno dato la svolta cominciando a dare peso in avanti e a vincere le partite. Catania e Avellino le metterei sullo stesso piano per rosa e possibilità, poi il Trapani che è composto da giocatori di categoria che hanno fatto sempre la C e che conosco benissimo. Noi non ci sentiamo assolutissimamente in fuga, stiamo andando bene e cerchiamo di continuare, senza tralasciando nulla e continuano a lavorare come gruppo. Spero che la classifica possa rimanere così fino alla fine, soprattutto se guardandoci lì davanti possiamo prendere più entusiasmo: ma non deve essere fumo o annebbiamento“.
SULLO SVENTOLARE LA BANDIERA DEDICATA A IMBRIANI DOPO LE VITTORIE: “E’ iniziato in casa questo bel gesto, con il feeling ritrovato con i tifosi. I tifosi sono da apprezzare, ci seguono in casa e in trasferta. La squadra sta dimostrando di dare l’anima in campo, e i tifosi se ne accorgono al di là che si riesca a vincere o meno. Questa è una cosa che secondo me i tifosi apprezzano molto. Speriamo di continuare così e di vedere spesso questo gesto. Berra è il Capitano della squadra, è contento di quello che sta facendo e di come si comporta ma non dobbiamo dimenticare che è coadiuvato da persone più grandi come Meccariello, Tosca e Manfredini che sono parti integrante del gruppo anche se giocano meno“.
SU UN AGGETTIVO SU MISTER, D.T. E PRESIDENTE: “Su Auteri potrei dire anche più cose, però secondo me è impareggiabile. Carli è motivatore. Per Vigorito ce ne vorrebbero tanti, dico magnifico“.