Benevento, Auteri: “Il Picerno è una squadra forte, dobbiamo avere ancora più continuità e convinzione del solito”

Benevento, Auteri: “Il Picerno è una squadra forte, dobbiamo avere ancora più continuità e convinzione del solito”

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L’allenatore del Benevento, dopo l’allenamento odierno e prima della partenza per la Basilicata, ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della quattordicesima giornata della Serie C 2024-25 contro il Picerno.

Gaetano Auteri ha presentato così la trasferta lucana tra giallorossi e rossoblù, analizzando anche la condizione di alcuni singoli e delle tattiche della squadra in generale.

Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’incontro valido per la quattordicesima giornata di Serie C, in programma al Donato Curcio domani alle 17:30:

SULLA SETTIMANA CORTA DI LAVORO: “Abbiamo fatto degli allenamenti, i primi 2-3 giorni, cercando di dosare i carichi di lavoro a seconda di chi aveva giocato più o meno. C’era qualche piccolo acciacco ma sono tutti recuperati, compresi Manconi e Acampora; quella di Ferrara era una banalità. Abbiamo preparato la partita, la squadra complessivamente sta bene“.

SULLE INSIDIE DEL MATCH DEL “CURCIO”: “L’ambiente tiene alla propria squadra, ma quello di Picerno è sempre stato un ambiente corretto. Il terreno di gioco va bene, non ci sono particolari problematiche. Il Picerno ha una squadra importante, tecnicamente e tatticamente, e dovrebbe avere più punti di quello che ha. Non è più una sorpresa, hanno preso giocatori con qualità importanti che venivano da 1-2 annate non adeguate. Sono una squadra forte, lo dobbiamo sapere. Sarà una sfida dentro il campo, le tattiche contano poco: dobbiamo alzare i ritmi, è ciò che sappiamo fare meglio, contro una squadra che ha caratura. Dobbiamo fare una grande partita, con ancora più continuità e convinzione rispetto a quanto fatto fino ad ora”.

SUGLI AVVICENDAMENTI E SULLA FORZA DEL GRUPPO: “Gli avvicendamenti dell’ultima partita sono legati al fatto che in tanti ruoli abbiamo giocatori di egual valore. Guardo sempre a tutti, quello che ho fatto dipende solo dal dare pari motivazione a tutti. Le opportunità le avranno tutti perché so che avremo bisogno di tutti e che è fondamentale giocare da squadra. Nessuno di noi è indispensabile, neanche l’allenatore, ma tutti insieme possiamo essere utili alla causa. Per fortuna c’è la società che ci dà una grande mano ed è sempre vicino, questa è l’unica cosa imprescindibile. Ci sono giocatori che hanno avuto meno spazio, ma siamo appena agli inizi del campionato e i valori anche di alcune squadre non sono ancora venuti fuori. Dobbiamo restare in massima allerta: senza essere presuntuosi ma neanche avere paura. Abbiamo dei criteri e vanno fatti sempre, si affrontano le partite di volta in volta contro avversari diversi e con una motivazione importante. Mai pensare che siamo superiori e che non dobbiamo alzare i ritmi per vincere. Non ci sono diritti acquisiti, li dobbiamo acquisire in campo“.

SULLE SCELTE CONDIZIONATE DAL TERRENO DI GIOCO: “Il terreno di gioco, che sia due metri più stretto, non è determinante. Ci siamo preparati in questi giorni su superfici idonei, non sarà un problema. Indipendentemente dal terreno di gioco, il Picerno gioca molto corto e in modo aggressivo. Dobbiamo rispondere con le stesse armi, l’unica cosa determinante sarà come le due squadre si confronteranno in campo. Hanno meno punti rispetto al valore che ha, i valori non sono stati ancora espressi da parte di tutti con continuità“.

SULLE ASPETTATIVE DA QUI ALLA FINE DEL GIRONE D’ANDATA: “Dalla mia squadra mi aspetto che mettano in campo la voglia di provare a vincere le partite attraverso i criteri che siamo in grado di esprimere, ancora con maggior convinzione e determinazione. Da qui alla fine del girone, al 20 dicembre, le condizioni di equilibrio rimarranno. Poi da gennaio, dopo la pausa e con il mercato, ci saranno altre condizioni e le squadre potranno anche cambiare. Ci sarà equilibrio da qui alla fine, ma saremo solo alla fine del girone d’andata e ci sarà l’altro 50% di percorso da fare. L’equilibrio in questo girone è sacro, ci sono squadre che hanno qualità e che possono battere tutte. Siamo primi, ma non dobbiamo essere presuntuosi né pensare di essere i migliori“.

SUL SUO ESSERE ALLENATORE CHE HA SPOSATO LA LINEA VERDE: “Quello che stiamo facendo qui è figlio di una serie di scelte. Dove ho allenato, qui a maggior ragione, ho sempre fatto il dipendente, cercando di trasmettere le cose che so fare meglio dentro il campo, assieme a dei consigli di natura tecnica. Più in là non mi piace andare, ho sempre cerca di allenare e valorizzare le risorse che ho a disposizione. Perché no, poi mi piace sempre sfidare le squadre dentro il campo. Abbiamo un gruppo giovane, ma non abbiamo fatto salti nel buio e possiamo consolidarci ulteriormente. Ci potranno essere momenti in cui questi ragazzi potranno avere dei vuoti, avranno bisogno dei consigli giusti e di essere allenati bene. Poi, ed è fondamentale per diventare determinante, va inserito ogni elemento all’interno din un sistema di gioco in cui ciascuno possa far emergere le proprie caratteristiche. Ma non ci dobbiamo mai sentire primi della classe, mai: di fronte abbiamo avversari consistenti e per vincere dobbiamo fare prestazioni importanti. Nel calcio sono tante le cose che contano, dovremo essere bravi a farle“.

SUL SUPPORTO DEI TIFOSI IN BASILICATA: “I tifosi sono quelli che noi dobbiamo spingere. Dobbiamo essere contenti quando coinvolgiamo tanta gente, vuol dire che stiamo facendo bene e ci fa piacere. Tutti insieme si raggiungono obiettivi importanti, è sempre così, e all’interno del nostro stadio si è creata un’atmosfera diversa con tanta partecipazione. Abbiamo alzato un sentimento di solidarietà reciproco, è fondamentale. Dovremo essere bravi a farli diventare sempre di più attraverso il nostro impegno, le nostre partite e la nostra convinzione di fare risultato“.

SUI RAGIONAMENTI IN MERITO ALLA DIFFIDA DI PRISCO: “Abbiamo una partita domani, poi penseremo a quella che successiva. Non ci serve sperperare delle energie. Tutti siamo utili e nessuno è indispensabile. Non condivido questo tipo di ragionamenti, dobbiamo pensare ad andare a 100 all’ora domani e basta. Giocherà chi merita, non abbiamo energie da dedicare all’Avellino o alle altre. Mi sto sforzando di far capire queste cose a tutti, la cosa più immediata è la partita di domani: poi penseremo alla prossima“.

SULLE CARENZE E SUI RISCHI DELLE PALLE ALTE: “Noi grandi deficit strutturali, dal punto di vista del gioco aereo, non ne abbiamo. Abbiamo giocatori adeguati alla categoria anche nell’impatto fisico e nel gioco aereo. Non occorre essere alti due metri per essere forti sulle palle alte: basta essere reattivi ed esplosivi. Celiento, l’ho allenato, è un tappetto ma è una molla. Ci sono anche gli altri, domani saremo alla quattordicesima partita e su calcio piazzato abbiamo preso un paio di gol. Di grandi carenze non ne vedo, ma ci sono anche gli altri: abbiamo modelli organizzativi in tutte le situazioni di gioco, ma siamo adeguati alla categoria e abbiamo dimostrato di avere qualità. Possiamo migliorarle, abbiamo tempo: a patto di non perdere mai l’attenzione, la consapevolezza, il rispetto degli altri, il giocare un calcio intenso anche senza possesso. Questo garantisco che noi lo faremo sempre, ma poi ci sono anche gli altri. Domani c’è una partita importante, siamo pronti“.