FOTO – Solfrizzi e Natoli con una briosa “Anatra all’arancia” incantano il teatro Comunale di Benevento

FOTO – Solfrizzi e Natoli con una briosa “Anatra all’arancia” incantano il teatro Comunale di Benevento

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Scoppiettante messa in scena, nella serata di domenica 17 novembre al teatro Vittorio Emmanuele” di Benevento, della commedia “L’anatra all’arancia” dell’autore scozzese  W. D. Home trasformata dal drammaturgo francese M. G. Sauvajon.

Protagonisti del classico feuilleton Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, splendidamente affiatati nel presentare una storia che ti afferra immediatamente e ti trascina in un vortice di battute sagaci che appaiono casuali solo apparentemente, ma sono l’espressione della partita a scacchi che è la vita con i suoi rapporti di relazione con gli altri e, soprattutto, con chi ti sta più a cuore.

Per la seconda rappresentazione del programma di “Città Spettacolo Teatro” del corrente anno, i due attori, accompagnati sul palco da Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e Antonella Piccolo, hanno dato vita ad una briosa storia di ironia, di sarcastico adulterio comune, ma anche di taciuto amore, espresso attraverso sottintesi, atteggiamenti e sguardi che hanno trascinato il pubblico presente in una storia intrigante e canzonatoria che ha divertito e coinvolti tutto il teatro in sold aut.  

Lisa e Livio Stefani sono una coppia agiata in crisi in cui, la confessione del tradimento di lei con Jean-Claude, un francese ricco e affascinante, finisce per trasformarsi in una bomba che piomba nel rapporto come una deflagrazione e porta Livio a destreggiarsi per apparire calmo e consapevole dei bisogni della compagna.

In realtà il loro rapporto è ormai agli sgoccioli, anche per i ripetuti tradimenti di lui che però escogita un espediente per ridimensionare il ruolo di Jean-Claude nella vita della moglie. Decide di assumersi la responsabilità del loro imminente divorzio invitando nella loro casa tanto Jean-Claude che Patrizia, detta Patty, sua disinibita segretaria e con la quale decide di farsi trovare in intimità da Teresa, la loro cameriera, per poter offrire a Livia un valido motivo della separazione.

In fondo Livio, così dice ironicamente e con arguzia, sa “che mettere le corna è molto più doloroso che farsele mettere”.

Lisa però è furiosa per la relazione di Livio con la giovane e avvenente Patty, ma cerca di rimanere calma mentre in casa aleggia il profumo del piatto del giorno: l’anatra all’arancia, già consumato dai coniugi in viaggio di nozze e che Lisa ritiene piatto adatto al nobile e ricco Jean-Claude.

I due coniugi cercano intanto di screditare i rispettivi amanti dei due disegnando i loro difetti ed esagerando  anche i propri, in un gioco di ambiguità costruito attraverso battute ed allusioni che hanno deliziato e coinvolto il numeroso pubblico.

La storia si dipana tra divertenti equivoci tra i quattro accompagnati dalla gelosia che provano a vicenda Lisa e Livio. Quando quest’ultimo fa notare alla moglie la differenza esistente tra lui e Jean-Claude, uomo fin troppo pacato nei comportamenti e nelle abitudini quotidiane, quasi un “coniglio con le bretelle”, la donna comincia dubitare della sua decisione di partire per Parigi con il suo amante.

Livio dichiara allora la sua contrizione per i passati comportamenti e la sua voglia di recuperare il suo rapporto con Lisa, proponendole l’undicesimo viaggio di nozze.

Quando Jean-Claude si rende conto che la sua storia con Lisa è terminata, riparte accompagnato da Patty che, nel frattempo, gli ha fatto una lezione sull’essere “marito” e “amante” ,facendogli scoprire la necessità dell’essere disinibiti nella vita quotidiana.

Bravi e coinvolgenti tutti gli attori nella presentazione di una trama briosa che è apparsa un divertente feuilleton con un intreccio complesso ma in fondo lineare, ricco di emozioni con personaggi per i quali il bene ed il male si sono intrecciati fino a far trionfare, nel finale della storia, i buoni sentimenti.

Commedia costruita e presentata con brio e velocità, spesso giocata su tempi e controtempi che soprattutto Solfrizzi rende appieno.

Caloroso l’applauso offerto agli artisti dal pubblico alla conclusione della loro performance.