Benevento, Puleo (Resp. Settore Giovanile): “Siamo una società che lavora in modo serio e sereno”

Benevento, Puleo (Resp. Settore Giovanile): “Siamo una società che lavora in modo serio e sereno”

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Simone Puleo, Responsabile e Coordinatore del Settore Giovanile del Benevento, premiato pochi giorni fa al Festival del Calcio Italiano proprio per il suo ottimo lavoro all’interno della società giallorossa, ha rilasciato un’intervista a La Casa di C svelando qualche segreto del settore giovanile della Strega.

Il nostro lavoro nasce dalla grande volontà del presidente di continuare ad attingere dalla Primavera e dal settore giovanile. Ci stiamo togliendo tante soddisfazioni, non è da tutti prendere una scelta del genere“, ha affermato Puleo.

C’è molto dialogo tra noi e la prima squadra, anche grazie al presidente del settore giovanile, Diego Palermo. Lavoriamo molto in sintonia insieme al ds Carli e Gaetano Auteri, che io ho avuto anche come allenatore quando giocavo. Noi andiamo a vedere loro e viceversa. C’è molta libertà di pensiero e voglia di condividere idee“.

“Siamo una società che lavora in maniera seria e serena. E’ un contesto perfetto per crescere. Il nostro obiettivo è lavorare con i ragazzi a livello tecnico, ma anche, e soprattutto, a livello umano. Non vendiamo sogni, ma solide realtà, come diceva la pubblicità (ride, ndr). Io lo dico sempre alle famiglie e ai ragazzi quando ci parlo: fare il calciatore è difficile, ha aggiunto il Responsabile e Coordinatore del Settore Giovanile del Benevento.

Su un’esempio del modus operandi vigente all’interno del settore giovanile giallorosso, Puleo ha citato un perno della Strega quest’anno: “Un esempio di come lavoriamo è Angelo Talia. In U-15 giocò pochissime partite, ma noi eravamo convinti del suo talento. Pazientare con lui ha dato i frutti sperati e adesso è uno dei giocatori più importanti della rosa della Prima squadra”.

Infine, parlando dell’importanza dei giovani nel calcio, Puleo ha concluso: “Il settore deve essere una risorsa per i club, non una spesa. Le società devono capire che i giovani sono una risorsa preziosissima, non un obbligo“.

Foto: Galà del Calcio/La Casa di C