Palasperanza, Fedele (ASD Calvi): “Basta giri di parole, giusto spiegare tutto nei dettagli”
CalcioCalcio a 5“Chi mi conosce, sa come sono fatto. Non amo le polemiche, preferisco i fatti alle chiacchiere. Per questo, in tutti questi mesi, ho preferito non intervenire mai sulla questione della gestione del “Palasperanza” e su tutte le polemiche ad essa connesse”.
Esordisce così il presidente dell’asd Calvi, Emilio Fedele, che parla per la prima volta della questione relativa alla gestione della tendostruttura “Palasperanza”.
“Dopo gli ultimi avvenimenti, però – spiega Fedele – mi vedo costretto a intervenire, non fosse altro per tutelare l’immagine della nostra società. Una società, voglio ricordare, che è dell’intero Paese, di Calvi tutta e che io ho l’onore di rappresentare.
Sono costretto ad intervenire soprattutto dopo aver letto quanto asserito dal sindaco di Calvi, Avv. Armando Rocco, che nel comunicato stampa con cui ieri rendeva nota la concessione della tendostruttura “Palasperanza” di Calvi all’Asd Benevento 5 dava delle motivazioni che ritengo di dover almeno commentare.
E’ doveroso da parte mia per spiegare ai tantissimi che hanno a cuore le sorti dell’Asd Calvi quanto effettivamente accaduto e gli sforzi che come società abbiamo messo in campo in questi mesi per far sì che le nostre squadre e soprattutto i nostri piccoli della scuola calcio guidata da mister Paolo Saviano potessero tornare a casa.
Come presidente del Calvi, voglio sottolineare che l’asd Calvi – società militante in Serie C2 – ha offerto 3.000 euro per la gestione del campo e una società di Serie A, quale l’asd Benevento 5, ne ha offerti 4.200€. Dunque, parliamo di 100 euro in più al mese per le casse comunali. Ciò almeno per far capire a tutti di cosa parliamo, senza fare troppi giri di parole o nasconderci dietro percentuali che dicono ben poco”.
“Quanto al presunto risparmio di costi di gestione che avrebbe ora il Comune con l’affidamento all’asd Benevento 5, mi preme sottolineare e chiarire che non rappresenta una novità oppure una eccezione. Difatti, anche qualora fossimo stati noi ad aggiudicarci la gestione della struttura avremmo dovuto provvedere al pagamento dei costi di gestione. Dunque, ciò non può essere utilizzato come “motivazione” perché anche noi avremmo pagato i costi di gestione e il Comune avrebbe conseguito il medesimo risparmio.
In merito, invece, alla possibilità per la nostra società di utilizzare comunque il Palasperanza vi è da chiarire un aspetto molto importante che, probabilmente, è sfuggito al sindaco Rocco. Come società abbiamo diritto ad utilizzare la struttura per due partite al mese e due allenamenti a settimana. Benissimo (è un eufemismo, chiaramente) e la scuola calcio? E’ del tutto evidente che le famiglie saranno costrette – come è da qualche mese ormai – a fare enormi sacrifici per far divertire i loro bambini, per assecondarli nelle loro attività sportive, dovendoli accompagnare fuori Paese ad allenarsi. Perché è chiaro che altrimenti avremmo bisogno di usufruire tutti i giorni della struttura per evitare tutto ciò. Ma ciò, chiaramente, non è possibile”, conclude Fedele.