Il Maestro Antonio Pappano e la OFB incantano il pubblico del Comunale di Benevento

Il Maestro Antonio Pappano e la OFB incantano il pubblico del Comunale di Benevento

Cultura

E’ assodato che la musica mette in azione tutta la sensorialità umana, suscita un ampio spettro di emozioni, coinvolge a livello fisico “innescando brividi” che hanno la capacità di aiutare a rilassare, ad esorcizzare paure e innescare gioie profonde spesso dimenticate, ebbene la musica dell’OFB e la direzione artistica di Sir Antonio Pappano, esibitesi nella serata di domenica 22 dicembre al Teatro “Vittorio Emmanuele di Benevento, hanno innescato nel pubblico in sold aut, quei brividi profondi  simili ad esperienze trascendenti ed estetiche che, oltre il godimento, hanno regalato un potente strumento di coesione sociale.

Lo straordinario concerto, che si è ripetuto nella serata in due tempi diversi, è stato il momento inaugurale della XI stagione OFB, fase iniziale di una ricca attività artistica e musicale che prolungherà il suo programma fino a maggio del 2025.

Straordinari i musicisti dell’OFB che, guidati da un eccelso direttore d’orchestra, al momento Direttore Emerito dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, già alla guida di numerose e prestigiose orchestre in tutto il mondo, hanno trascinato il pubblico attento alla scoperta di brani musicali di J. Brahms, con al suaSinfonia n. 1 in do minore”,  di R. Vaughan Williams e la sua  “Fantasia on Greensleeves” , di Leroy Anderson , con la sua “Sleigh”, fino a P.I. Tchaikovsky, con “Suite dallo Schiaccianoci”.

Caloroso ed entusiastico l’applauso che ha accolto sul palco l’orchestra dei giovani talenti dell’OFB e Pappano, entusiasmo presto appagato dall’esecuzione dei vari brani, tutti presentati con perizia tecnica e passione musicale, il tutto in una totalità di armonie e gesti armonici abili accompagnati da evidente passione interpretativa.

I gesti empatici con cui il Maestro Pappano ha diretto, sono apparsi come emblema di una simbiosi tra corpo e mente, gesti seguiti con competenza dagli strumenti dell’Orchestra Filarmonica di Benevento che sembravano prendere vita sull’onda delle varie melodie.

Accattivanti i passaggi armonici eseguiti, dal lento al veloce, dal quasi sommesso, all’urlo degli acuti strumentali, dal suono ritmato quasi scherzoso, alla voce della musica travolgente, dal silenzio dei violini che hanno sollevato le bacchette in alto per intensificare anche visivamente la pausa, all’accattivante melodia di un’orchestra maestra di musica corale.

Tanta bella musica quella ascoltata nella magica serata in un teatro altrettanto magico, musica che, guidata  da un Maestro della direzione orchestrale, ha spezzato l’aria riempendo e trascinando lo spazio e le menti dei presenti in un viaggio di amore, sentimento, ricordi di viaggi interiori, speranze, timori e gioie mai dimenticate.

Un Pappano rapito nella musica sua amica e amante, decisi i suoi gesti nel guidare i vari strumenti verso la giusta interpretazione, il corpo a volte eretto ed altre piegato dall’andamento musicale, le mani con gesti imperiosi all’indirizzo di suoni e strumenti, il viso e le labbra abbandonati a seguire le note che hanno interpretato articolandosi di volta in volta, il tutto in un connubio di conoscenza del pezzo ed il suo assaporarne il messaggio, in gesti simili a chi  accarezza l’andamento musicale , quasi ad interpretare il  rapporto della vita fra cielo e terra.

Musica entusiasmante dunque simile ad un percorso fuori dalla quotidianità, momento di poesia e vita che ha regalato ad ognuno dei presenti, uno spazio desiderato e ritrovato dopo il viaggio affannoso del presente.

Conoscere la musica o scoprirla e viverla intensamente è un dono che solo l’armonia degli strumenti sa offrire, quella regalata dall’OFB, con la direzione travolgente del Maestro Pappano, è stata davvero unica, essi sono stati capaci, infatti, di trasformare le note in calde parole di fratellanza che sono riuscite a penetrare l’animo di ognuno regalando, in prossimità del Natale, quella pace e serenità che ciascuno ha fatto sue come un dono prezioso.