Milleproroghe, il presidente Spina e ANPCI Campania in Prima Commissione del Senato
PoliticaIeri mattina il presidente nazionale Franca Biglio e il presidente regionale della Campania, Zaccaria Spina, hanno partecipato, in rappresentanza di ANPCI, l’Associazione nazionale che raggruppa i comuni italiani fino a 5.000 abitanti, all’audizione presso la Prima Commissione del Senato (Affari Costituzionali), sul DDL 1337 di conversione in legge del DL 27 dicembre 2024, n. 202, recante “Disposizioni Urgenti in Materia di Termini Normativi”, il cosiddetto “Milleproroghe”, del quale da Palazzo Madama hanno avviato l’esame dal 7 gennaio scorso.
Biglio e Spina hanno innanzitutto preso atto, con grande soddisfazione, dell’abrogazione degli articoli relativi all’esercizio associato delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni. “Dopo ben 13 proroghe dei termini – hanno spiegato i due esponenti di ANPCI – che prevedevano l’obbligo della gestione associata delle funzioni fondamentali da parte dei comuni con meno di 5000 abitanti o 3000 abitanti (se appartenuti a Comunità Montane), e dopo la sentenza n. 33 del 2019 della Corte costituzionale (ben 6 anni fa), si ammette finalmente l’irragionevolezza di una norma”.
L’audizione ha rappresentato l’occasione per far emergere sostanzialmente tre argomenti preponderanti, sui quali sollecitare attenzione e riflessioni.
In primis il decreto-legge n. 202/2024, che prevede all’art. 1, comma 1, disposizioni in materia di proroga delle facoltà assunzionali. “A tal riguardo – hanno spiegato Biglio e Spina – si rileva che il medesimo decreto non ha disposto la proroga della deroga alla disciplina ordinaria in materia di mobilità volontaria nel pubblico impiego. Tale norma, vigente negli ultimi anni, consentiva alle amministrazioni pubbliche di procedere all’indizione di concorsi pubblici senza l’obbligo preliminare di esperire le procedure di mobilità volontaria”. “In virtù di tale disposizione, le pubbliche amministrazioni sono nuovamente obbligate a verificare, attraverso le procedure di mobilità volontaria, la possibilità di coprire i posti vacanti con personale già in servizio presso altre amministrazioni, prima di procedere all’indizione di nuovi concorsi pubblici. Questa disposizione, originariamente contenuta nell’art. 3, comma 8, della legge n. 56/2019, qualora non dovesse essere prorogata, inciderà negativamente su tutti quei comuni che avevano programmato le assunzioni per l’anno in corso, ma che non sono riusciti a bandire i concorsi entro il 31.12.2024.
Pertanto – hanno concluso i vertici di ANPCI – sarebbe auspicabile prevedere un’ulteriore proroga della citata disposizione fino al 31 dicembre 2025”.
E’ stata espressa inoltre preoccupazione per la mancata proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (c.d. BIM). “Il che – hanno osservato Biglio e Spina – potrebbe portare a un notevole rallentamento delle attività tecniche propedeutiche alla realizzazione delle opere pubbliche. Pertanto, anche in ordine a questa problematica, si richiede di valutare la proroga relativa all’entrata in vigore del citato obbligo”.
Infine, è stata ravvisata la necessità di reiterare la proroga, in particolare in favore dei comuni fino a 5.000 abitanti, delle disposizioni di cui all’articolo 16-ter, commi 9 e 10, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, che consentono, nei Comuni privi di segretario comunale titolare, di nominare il vicesegretario comunale per una durata massima di 36 mesi.
In ultima analisi, Biglio e Spina hanno chiesto un maggiore coinvolgimento nel processo di revisione del TUEL, per portare l’esperienza e il contributo di proposte e buone pratiche di ANPCI.