ESCLUSIVA BN24 – Ordine: “Il Benevento a Foggia troverà clima di contestazione. In vetta bagarre fino alla fine”
Benevento CalcioCalcioSidebar intervistaAbbiamo raggiunto telefonicamente il giornalista Francesco “Franco” Ordine, per avere una sua opinione riguardo alla stagione giallorossa e non solo.
Nato a Foggia (i rossoneri domani alle 15:00 ospiteranno il Benevento allo Zaccheria), Ordine dopo aver collaborato per Il Corriere dello Sport e La Gazzetta del Mezzogiorno nel 1987 viene assunto dal Il Giornale come inviato speciale per poi dal 1996 diventare capo redattore dello sport. Opinionista Mediaset e dell’emittente radio-televisiva Radio Radio, Ordine collabora come opinionista anche nella trasmissione Il Bello del Calcio in onda su canale 11 Televomero.
Salve Signor Ordine, partiamo dall’attualità: che sfida ci dobbiamo aspettare tra Foggia e Benevento? “Le squadre stanno vivendo due momenti completamente diversi. Il mercato del Foggia dà l’idea di un mercato in cui si ridimensiona la cifra tecnica della squadra, quello del Benevento è al momento fermo e mi sembra dia la conferma e la fiducia nei confronti del gruppo squadra.
Questa era una partita sentitissima nell’anno probabilmente con De Zerbi allenatore, ora mi sembra molto meno sentita anche per la classifica del Foggia. Sarà una partita favorevole al Benevento, ci sarà un clima di contestazione nei confronti della proprietà del Foggia e quindi sfavorevole anche nei confronti della squadra, dove ci sono anche da giovani esordienti“.
I giallorossi sono reduci dalla sconfitta di Potenza, che ha annullato il vantaggio in classifica nei confronti delle inseguitrici: crede che la Strega sia la favorita per la vittoria del girone C? “La bagarre in vetta continuerà fino alla fine della stagione. Lì davanti possono spuntarla squadre che obiettivamente nessuno di noi immaginava, come Potenza o Cerignola. Bisogna aspettarsi un lungo braccio di ferro che coinvolga 3-4 squadre. Dopo il mercato, poi, potrebbe esserci il recupero di qualche altra squadra che al momento insegue: non credo il Foggia, mi sento di escluderlo“.
Secondo lei la panchina di Auteri è davvero in bilico, come paventato negli ultimi giorni? “Non lo so, bisognerebbe conoscere bene le idee del patron del Benevento. Vigorito mi sembra una persona molto saggia, oltre che appassionata: è la vera ricchezza del calcio di Benevento. Il vero punto è capire se questa squadra ha margini di miglioramento e soprattutto se non si porta dietro un po’ troppe pressioni da parte dell’ambiente. Credo che questo sia il problema principale del Benevento quest’anno“.
Il Benevento non ha ultimato nessun trasferimento in entrata, anche se la rosa sembra avere delle lacune: che cosa dovrebbe fare il D.T. Carli nell’ultima settimana della sessione invernale? “Ho molta stima di Carli. Il mercato dura un mese, ma gli affari si faranno negli ultimi 2-3 giorni. Tra il 31 gennaio e il 3 febbraio, vedrete. La squadra che si sta rinforzando di più è l’Avellino, diventerà un’altra rivale, ma bisognerà vedere quali saranno le mosse definitive del club“.
Il Presidente Vigorito quest’anno ha confermato il progetto giovani, tra cui spicca anche il foggiano Nunziante: è d’accordo con questa scelta? “Il progetto giovani secondo me funziona. Se non nell’immediato, alla lunga sicuramente funzionerà. E’ una garanzia anche economica per la società, significa eventualmente poter vendere e recuperare soldi dalla cessione di alcuni giovani. Le figurine, con gente di 29-30-31-32 anni, alla fine ti rimangono solo i costi. Lo abbiamo visto negli anni scorsi in Serie A e in Serie B“.
Che cosa ne pensa delle situazioni in casa Taranto e Turris? L’esclusione è un rischio reale e si potrebbe così “falsare” il campionato? “Bisogna prendere atto che 3 gironi di Serie C non sono compatibili con l’economia del paese e di alcune città come Taranto e Torre del Greco. Prima o poi bisognerà capire questa realtà e adeguarsi, bisogna ridurre il numero di società partecipanti in Lega Pro. Si rischia di falsare il campionato.
Un altro aspetto sono le seconde squadre: possono essere retrocesse, è difficile che possano essere promosse e sono soltanto una ricchezza per la società. Significa avere una concorrente che ha come obiettivo solo quello di valorizzare giocatori da passare alla prima squadra“.
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