ZES Unica, Lampugnale: “Eliminare soglia minima di 200mila euro per le micro e piccole imprese che investono in aree interne”

ZES Unica, Lampugnale: “Eliminare soglia minima di 200mila euro per le micro e piccole imprese che investono in aree interne”

Economia

“Gli ultimi dati sull’andamento della popolazione giovanile relativi alle aree interne della Campania sono estremamente preoccupanti. I numeri parlano chiaro: dal 2014 al 2024, la popolazione giovanile (15-34 anni) dell’Irpinia e del Sannio è diminuita di circa 30mila unità. Due i fattori principali: spopolamento e denatalità. E’ evidente che quanto fatto fino ad ora non è sufficiente e che la cura per contrastare questa emorragia è una sola: creare opportunità di lavoro”. A dichiararlo è Pasquale Lampugnale, CEO di Sidersan, già Presidente di Piccola Industria Confindustria Campania.

“Non è più tempo di interventi frammentari. Lavoro e fiscalità di vantaggio sono gli strumenti essenziali per attrarre nuovi investimenti e frenare l’emigrazione giovanile. Bisogna abbattere il limite minimo di investimento di 200mila euro per le micro e piccole imprese nelle aree interne, consentendo loro di accedere ai benefici della ZES Unica, come ho già proposto con gli emendamenti alla Legge di Bilancio da Componente del Comitato Scientifico dell’Intergruppo Parlamentare Sviluppo Sud, Aree Fragili e Isole Minori”, continua l’imprenditore sannita.

“La Regione Campania deve dimostrare maggiore attenzione verso le aree interne, con il sostegno anche del Governo. Sannio e Irpinia devono ottenere un posto centrale nel nuovo piano strategico nazionale (PSNAI), che va completamente riscritto, e avere una strategia condivisa per attrarre investimenti e ottenere incentivi incrementali. E’ una questione nazionale che riguarda non solo il Mezzogiorno ma anche vaste aree del Nord del Paese e per questo devono essere coinvolte tutte le forze politiche” conclude Lampugnale.