
Latina-Benevento 1-1, le pagelle dei giallorossi
Benevento CalcioCalcioIl Benevento pareggia 1-1 contro il Latina al Francioni, nel match del sabato alle 17:30 valido per la ventottesima giornata della Serie C 2024-25, la nona del girone di ritorno.
La Strega di Mister Pazienza, alla terza sfida alla guida dei sanniti, fa registrare la settima gara consecutiva senza successi, conquistando il secondo pareggio di fila. I giallorossi restano quarti in classifica, a -1 dal Monopoli (impegnato domani) e a -4 dall’Avellino; il Cerignola capolista è a 6 punti, ma domani potrebbero diventare anche 9.
Pronti e via, i giallorossi passano subito in vantaggio: dopo tre minuti punizione perfetta di Prisco per la girata di Lanini che fulmina Zacchi e porta in vantaggio i suoi. Ancora sanniti in avanti al sesto, ancora sugli sviluppi di una punizione di Prisco: colpo di testa di Perlingieri, blocca senza problemi il portiere neroazzurro. Al 19esimo, poi, arriva il pareggio dei pontini: cross dalla sinistra di Riccardi, ennesima disattenzione difensiva e Scravaglieri insacca per l’1-1. Il Benevento prova a reagire, ma è il Latina a sfiorare il vantaggio: cross dalla destra di Rapisarda, Oukhadda anticipa Ekuban nel cuore dell’area di rigore e spedisce in corner. Al 45esimo arriva una grande occasione per la Strega: cross perfetto di Lamesta dalla destra per l’inserimento di Pinato, il cui sinistro da ottima posizione termina clamorosamente alla sinistra della porta difesa da Zacchi. La ripresa è inizialmente avara di emozioni, fino al 68esimo: Perlingieri ha il tempo di controllare la sfera servitagli da Pinato, ma calcia debole e centrale da ottima posizione e cestina una grande occasione per il vantaggio. Girandola di cambi per entrambi gli allenatori, ma la storia del match non cambia. Nel finale altro tentativo giallorosso: tiro-cross di Carfora dalla sinistra, palla che colpisce il palo e attraversa l’area di rigore.
Manfredini 6: Chiamato a sostituire Nunziante con pochissimi minuti di preavviso, inizialmente non appare molto concentrato tanto da uscire quasi a vuoto su una punizione di Petermann. Nulla può sul gol del definitivo 1-1 di Scravaglieri, viene impegnato solamente con qualche conclusione della distanza.
Oukhadda 5,5: Sulla corsia destra è molto vivace, chiamato a dividersi tra fase offensiva e difensiva. Spinge tanto, soprattutto nelle prime fasi di gioco, peccando a volte in precisione e scelte. Si fa superare da Riccardi nel cross che porterà all’1-1. Nella ripresa è più ordinato e fa il suo, ma senza incidere.
Capellini 5: Confermato Capitano del Benevento in virtù della scelta di Mister Pazienza di tenere fuori Berra nonostante il rientro dalla squalifica, non riesce a guidare la Strega verso la vittoria. Anzi, è protagonista della dormita difensiva che consente a Scravaglieri di segnare il gol che deciderà il match.
Tosca 5,5: Schierato titolare praticamente a sorpresa dal tecnico pugliese, viene disturbato da Ekuban nell’azione del gol. Il centravanti del Latina gli crea non pochi problemi, tanto che il rumeno è spesso costretto a ricorrere al fallo. Qualche errore di troppo in impostazione, appare a volte distratto.
Pinato 5+: Disputa 90′ più recupero nell’inedito ruolo di terzino sinistro e, probabilmente per la sorpresa nel vederlo in quel ruolo, i compagni tendono spesso a ignorarlo. Alla fine si destreggia anche bene, senza commettere errori particolari. Pesa tanto, però, il sinistro spedito sul fondo a fine primo tempo.
Talia 6: Quando c’è, anche se non ancora al meglio, si sente. E non è un caso che la Strega abbia vissuto un periodo buio senza di lui. Combatte su ogni pallone, corre e lotta senza sosta e consente alla squadra di avanzare il proprio baricentro. Mancano ancora i suoi inserimenti, spesso decisivi, ma torneranno.
Prisco 6: Preferito a Viviani in cabina di regia, dopo 3 minuti pennella una palla perfetta per il gol di Lanini. Prova a replicare tre minuti dopo, da posizione maggiormente defilata, ma Zacchi blocca il colpo di testa di Perlingieri. Fatica a campo aperto e in velocità, ma offre anche qualche spunto interessante. Dal 24’s.t. Viviani 5,5: Nonostante nel recente passato il suo impiego a gara in corso si sia rivelato spesso decisivo, questa volta entra in un momento chiave del match ma non riesce a dare l’attesa scossa alla squadra. Fatica a disegnare trame interessanti e a farsi vedere in avanti, limitandosi a gestire.
Acampora 5: Confermato titolare a centrocampo, al 17esimo impegna Zacchi e conquista un corner. Poi poco o nulla, il centrocampista partenopeo appare completamente avulso dal gioco e sbaglia di tutto tra appoggi e conclusioni. Passivo nell’azione del gol, dopo un buon avvio scompare inspiegabilmente. Dal 24’s.t. Manconi 5,5: Alla seconda panchina nelle ultime tre gare, subentra come accaduto contro la Juventus Next Gen ma non riesce a dare concretezza al reparto offensivo. Rifinisce un contropiede di Lamesta al 79esimo, servendo Lanini che però si fa murare da un avversario.
Lamesta 5,5: Più concentrato rispetto alle ultime apparizioni, appare meno nervoso del solito. Tornato titolare, dialoga bene con Oukhadda sulla corsia destra e con gli altri compagni. Spreca un contropiede alla mezz’ora, ma serve un’ottima palla a Pinato al 45′. Anche nella ripresa è vivace, ma non efficace. Dal 41’s.t. Borello S.V.: Scampoli per l’ex Monopoli, questa volta nel tridente offensivo e non da mezz’ala, ma il risultato non cambia: non riesce in alcun modo a incidere e i palloni toccati sono davvero pochi.
Perlingieri 5: Pronti e via, al sesto minuto ha l’occasione per raddoppiare subito il risultato ma trova l’opposizione di Zacchi. Successivamente scompare dalla zona gol, pur rimanendo nel vivo delle trame offensive giallorosse. Al 68esimo, poi, si divora il gol del vantaggio, con un tiro debole e centrale. Dal 36’s.t. Starita S.V.: Entra in campo con la solita voglia di incidere o quanto meno di lasciare il segno, cosa comunque sempre apprezzabile. Troverebbe anche la via del gol nel recupero, annullata per un’infrazione.
Lanini 6: Confermato nel tridente offensivo, spiega subito perché con una girata che non lascia scampo a Zacchi dopo appena 3′. Chiama tutti a raccolta nell’esultanza, quasi a voler unire anche fisicamente il gruppo. Poi, però, è abbastanza fuori dal gioco. Si fa rivede solo al 79′, quando il suo destro viene murato. Dal 36’s.t. Carfora S.V.: La buona notizia è sapere che il classe 2006 faccia ancora parte dell’organico giallorosso, visto che l’unica presenza stagionale prima di oggi risaliva al 26 settembre in casa del Monopoli. Entra in campo anche bene, sfiorando un gol rocambolesco con un cross.
Pazienza 5: Il “suo” Benevento continua a non saper vincere e, nonostante i diversi cambiamenti a livello tattico e di elementi, fatica davvero anche a convincere. Nelle tre gare con il tecnico pugliese in panchina la Strega ha raccolto solo due punti, frutto di due pareggi e una sconfitta, trovando la via del gol solo in un’occasione (oggi) e subendo invece ben tre reti. Un rendimento sicuramente al di sotto delle aspettative, alla luce anche del prolungato ritiro a Venticano, che ha contribuito alla discesa in classifica dei giallorossi e, possiamo ormai dirlo, ad abbandonare la lotta per il vertice. Tante le novità presentate al Francioni, da Pinato terzino all’esclusione dei vari Berra, Simonetti e Manconi: cose che però, alla luce del risultato, non sono bastate a dare una scossa. Ciò che lascia abbastanza dubbiosi, però, è l’atteggiamento e la qualità del gioco dei sanniti, che ora sembra affidarsi molto a folate estemporanee e a un giro-palla senza un fine preciso. La cosa da dover fare il prima possibile, insomma, è rimettere apposto le idee e dare ordine a quel caso che, ad oggi, il Benevento sembra incarnare.