
Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro, i presidenti rispondono a Di Rubbo: “Attacco Gratuito alle Istituzioni Montane”
AttualitàDalla ProvinciaI presidenti della Comunità Montana del Titerno e Alto Tammaro, Pasquale Di Meo, della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina e della Comunità Montana del Taburno, Gennaro Caporaso, mediante una nota congiunta, hanno inteso replicare al comunicato diffuso da Alfredo Di Rubbo, segretario regionale della Uila-Uil.
“Non possiamo esimerci – spiegano i tre presidenti degli enti montani sanniti – dal controbattere alle affermazioni di Di Rubbo, che contengono una serie di nesattezze e rappresentano un attacco gratuito e senza alcuna logica alle istituzioni montane del territorio e a chi le governa tra mille difficoltà e con scarse risorse a disposizione”.
“Da ciò che lascia trasparire l’articolo sembra che Di Rubbo viva sulla luna e che sia totalmente scollegato dalla realtà. Eppure proprio lui – prosegue la nota – dovrebbe essere il primo a conoscere lo stato in cui versano le Comunità Montane, dato che i rappresentanti della sua sigla sindacale partecipano a tutte le riunioni, sia quelle convocate dalla Regione Campania, sia quelle convocate dalle Comunità Montane e ne condividono i relativi verbali, oltre ad essere presenti al Tavolo di Partenariato sulla Forestazione”.
“In merito alla stabilizzazione degli OTD, gli Operai a Tempo Determinato, la Regione Campania ci ha indicato tassativamente di evitare di procedere alle assunzioni in maniera autonoma, considerato che spetta al Tavolo di Partenariato Forestale fissare gli indirizzi per la conversione dei rapporti di lavoro a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Oltretutto, sono ancora in corso richieste, sempre da parte della Regione, di ulteriori informazioni e documenti (che i nostri enti hanno provveduto a trasmettere in tempi record). Il Tavolo di Partenariato Forestale si è riunito di recente e si sta ancora riunendo per dirimere la questione: la prossima convocazione, peraltro arrivata anche alla Uila-Uil che Di Rubbo rappresenta, è stata stabilita per il 5 marzo alle 16.00 con il seguente ordine del giorno: ‘Procedure Stabilizzazione OTD – Analisi delle Problematiche’. Come mai nel suo intervento Di Rubbo non ne fa riferimento? Per questa ragione, la sua uscita appare fuori luogo, tendenziosa e orientata solo a generare becero populismo in un momento particolarmente delicato”.
“Quanto agli stipendi – sottolineano i tre presidenti – è bene evidenziare come fino ad oggi, tutti gli enti delegati della Campania, siano fermi all’accredito del 20% dell’importo relativo ai fondi 2024 da parte della Regione Campania pur avendo contabilizzato una cifra fino a circa l’ 80% del totale in attesa del saldo. E questo Di Rubbo non può non saperlo. Tanto per fare un esempio lo scorso 12 febbraio, presso la Comunità Montana del Fortore si è tenuto un incontro sul tema forestazione per affrontare le problematiche del settore, allargato alle organizzazioni sindacali: per la Uila-UIl era presente Antonio Paolozza. Ora delle due l’una: o Di Rubbo e Paolozza, pur essendo della stessa sigla sindacale, tra loro non si parlano, oppure Di Rubbo sta disconoscendo pubblicamente il ruolo del suo delegato”.
“Perché altrimenti – incalzano Di Meo, Spina e Caporaso – la terza ipotesi è che stia cercando di strumentalizzare le problematiche degli operai forestali, al solo scopo di farsi pubblicità. Ricordiamo a Di Rubbo che gli enti delegati della Regione Campania sono 25, suddivisi in 5 Province e 20 Comunità Montane e, sono tutte, non solo quelle del Sannio, nelle stesse condizioni: il suo intervento denota ignoranza della problematica oppure malafede, ed omettendo questa condizione generale, mira a far emergere che le tre Comunità Montane del Sannio vivono in una bolla, oltre a farle apparire come gli unici enti delegati a versare, passivamente, in questa situazione. Le sue considerazioni, oltre ad essere ingenerose e faziose, ci lasciano completamente esterrefatti perché fondate su false convinzioni”.
“Di Rubbo – concludono i tre presidenti – pensasse a fare battaglie serie per implementare i fondi e velocizzare le procedure piuttosto che esibirsi in sterili lagnanze e ululati al vento: gli sia ben chiaro che i nostri enti, impegnati quotidianamente a combattere, in prima linea, tra mille difficoltà per assicurare tranquillità e serenità ai dipendenti del comparto forestale, si riservano di tutelare, in tutte le sedi opportune, la propria immagine e il buon operato delle rispettive amministrazioni”.