Addio a Bruno Pizzul, storica voce della Nazionale e icona del giornalismo sportivo

Addio a Bruno Pizzul, storica voce della Nazionale e icona del giornalismo sportivo

CronacaItalia

Bruno Pizzul, per ben 16 anni voce ufficiale della Nazionale italiana di calcio, si è spento oggi all’età di 86 anni. Con lui se ne va una delle figure più rappresentative del giornalismo sportivo italiano, capace di raccontare con passione ed eleganza alcune delle pagine più emozionanti della storia del calcio azzurro.

Nato a Udine l’8 marzo 1938, Pizzul aveva inizialmente intrapreso la carriera calcistica, vestendo le maglie di squadre come Cormonese, Pro Gorizia, Catania, Ischia, Udinese e Sassari Torres. Parallelamente, conseguì la laurea in giurisprudenza, ma la sua vera vocazione era quella della comunicazione sportiva. Entrato in Rai nel 1969, esordì come telecronista nello spareggio di Coppa Italia tra Juventus e Bologna. Da quel momento, la sua voce divenne il sottofondo imprescindibile delle imprese calcistiche della Nazionale italiana, raccontando cinque Mondiali e quattro Europei, fino al 2002.

Un giornalista sobrio, garbato e competente, Pizzul si distinse per il suo stile mai sopra le righe, ma sempre capace di trasmettere emozione. Indimenticabili le sue telecronache di momenti epocali, come la vittoria azzurra ai Mondiali del 1982 e la tragedia dell’Heysel nel 1985, quando riuscì a mantenere compostezza e professionalità in un contesto drammatico.

Oltre alle telecronache, Pizzul fu anche conduttore di programmi sportivi come “Domenica Sprint” e “La Domenica Sportiva”, contribuendo a diffondere la cultura del calcio in Italia. Negli ultimi anni, rientrato nella sua amata terra friulana, collaborava ancora con varie testate giornalistiche e televisive, senza mai perdere la passione per il calcio.

Pizzul aveva anche un legame particolare con Benevento. Fu, tra le altre cose, anche ospite della trasmissione “Totalmente Dipendente”, che andava in onda proprio sui social di BeneventoNews24.it e condotta dal direttore, Gerardo De Ioanni, ai tempi della straordinaria cavalcata della Strega guidata da Filippo Inzaghi, che per lui era semplicemente “Pippo”. Un’ulteriore testimonianza della sua vicinanza e del suo affetto per il calcio italiano in tutte le sue declinazioni.

La sua scomparsa ha suscitato numerosi messaggi di cordoglio dal mondo dello sport, del giornalismo e delle istituzioni. Il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, ha voluto ricordarlo con un omaggio sui social: “Signori all’ascolto, buonasera. Ci ha lasciati Bruno Pizzul, storica voce dello sport italiano. Da vecchio giornalista del GR1 sport, esprimo le mie condoglianze ai suoi cari e a tutta la Rai, che per oltre trent’anni è stata la sua casa. Riposi in pace”.

Con la morte di Bruno Pizzul, l’Italia perde una delle sue voci più amate e riconoscibili, capace di unire generazioni di tifosi con la sua narrazione precisa, appassionata e mai banale. Il suo ricordo resterà indelebile nella storia del giornalismo sportivo.