
Guardia Sanframondi, sfuma il finanziamento per la scuola: opposizione accusa la giunta
PoliticaIl finanziamento per la messa in sicurezza della scuola ‘A. De Blasio’ revocato. L’opposizione: “Un altro fallimento per l’amministrazione comunale”.
Dopo il caso dell’Istituto ‘Abele De Blasio’, il gruppo di opposizione denuncia la revoca di un finanziamento per l’adeguamento sismico ed energetico dell’ex edificio scolastico. Un progetto da 1,4 milioni di euro vanificato dalla negligenza amministrativa.
Il destino di una comunità segnata da un fallimento che potrebbe compromettere la sicurezza e il futuro delle giovani generazioni: questo è quanto emerso dall’ultimo comunicato del gruppo di opposizione consiliare “Guardia sei tu” di Guardia Sanframondi. Un’accusa che suona come una denuncia pesante nei confronti dell’attuale amministrazione, che, secondo i consiglieri, avrebbe gravemente negligato nella gestione di un importante progetto di messa in sicurezza dell’ex edificio scolastico “A. De Blasio”, oggi ‘Andrea Mazzarella’.
Il finanziamento di 1,475 milioni di euro, ottenuto dalla precedente amministrazione Panza, era destinato a rendere la struttura scolastica più sicura dal punto di vista sismico e energetico, due temi fondamentali per il benessere e la protezione degli studenti. Un progetto che avrebbe dovuto essere realizzato in tempi brevi, per rispondere alle necessità urgenti di adeguamento della scuola, situata in Piazza Campopiano.
Nel 2018, il decreto di finanziamento aveva posto le basi per quello che sembrava un progetto destinato a garantire la sicurezza delle future generazioni. L’importo cospicuo aveva fatto sì che l’appalto fosse affidato alla Stazione Unica della Provincia di Benevento, ma le cose, purtroppo, non sono andate come ci si aspettava.
“I lavori dovevano iniziare tempestivamente, ma nulla è accaduto”, denunciano i consiglieri di minoranza, “nel frattempo si sono susseguiti ricorsi legati alla progettazione, e nonostante una proroga concessa dal Ministero fino al 31 gennaio 2021, la progettazione è stata affidata solo il 28 dicembre 2020, a meno di un mese dalla scadenza”. Un ritardo che ha avuto conseguenze gravi: la gara per l’espletamento dei lavori non è mai partita, e l’incredibile ritardo ha portato alla revoca definitiva del finanziamento, il 5 luglio 2021, ben sei mesi dopo l’ultima proroga concessa dal Ministero dell’Istruzione (MIUR).
“Se almeno i lavori fossero cominciati, il Ministero non avrebbe avuto motivo di revocare il finanziamento”, affermano con disappunto gli esponenti del gruppo “Guardia sei tu”. Eppure, il danno non finisce qui: oltre alla revoca del finanziamento, l’amministrazione comunale si è vista obbligata a restituire l’anticipazione di 295mila euro ricevuti per avviare il progetto, e una parte dei costi del progetto, pari a 86mila euro, sono stati sottratti dal bilancio comunale. La beffa si materializza nelle tasche dei cittadini di Guardia Sanframondi, che, loro malgrado, si sono visti costretti a coprire il fallimento di una gestione amministrativa ritenuta inefficace.
“Questa è l’ennesima dimostrazione di come la gestione amministrativa del cambiamento non abbia prodotto alcun risultato positivo per la nostra comunità”, incalzano gli oppositori. “Si è perso un finanziamento fondamentale, ma ancora peggio, i cittadini hanno pagato di tasca loro per un progetto che non ha mai visto la luce. È una situazione inaccettabile!”.
Per “Guardia sei tu”, quanto accaduto è solo l’ultimo capitolo di un’amministrazione che continua a fallire negli obiettivi e a lasciare senza risposte la cittadinanza. Con un tale disastro amministrativo, il futuro della scuola e dei suoi studenti resta incerto. La domanda che sorge spontanea è: cosa è successo nel lungo periodo che è intercorso tra il settembre 2020 e il luglio 2021, periodo in cui non sono stati presi provvedimenti efficaci per dare il via al progetto?
In un clima di incertezze, il gruppo consiliare di opposizione lancia un appello: la cittadinanza di Guardia Sanframondi merita più trasparenza, più impegno e più concretezza. E, soprattutto, una gestione amministrativa che non metta a rischio il futuro della comunità.