Amorosi| La Giornata Internazionale della Donna a Palazzo Maturi: emozioni, cultura e speranza (FOTO)

Amorosi| La Giornata Internazionale della Donna a Palazzo Maturi: emozioni, cultura e speranza (FOTO)

AttualitàDalla Provincia
Un evento che ha celebrato la forza delle donne e la potenza della cultura.

Sabato sera, la cornice di Palazzo Maturi ha ospitato una serata indimenticabile in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Un mix perfetto di parole, musica e sentimenti che hanno toccato il cuore dei presenti.

Sabato sera, la magica atmosfera di Palazzo Maturi ha fatto da sfondo a un evento che ha saputo toccare le corde più profonde dell’anima. La Giornata Internazionale della Donna è stata celebrata con una serata di rara intensità, dove cultura e emozioni si sono intrecciate in un abbraccio che ha unito tutti i presenti, in un tributo a quelle donne che, ogni giorno, lottano, amano, resistono.

La serata ha avuto il sapore di un viaggio emozionale, guidato dalla potente voce di Domenico Riccio, che ha letto con straordinaria intensità le parole di Alessandro Baricco. Le sue parole, già pregne di significato, sono diventate ancora più vive e forti grazie alla passione con cui sono state restituite. A queste si sono unite le note evocative di Zaira Cesare al violino, che, in perfetta sintonia con la chitarra di Ernesto Iannuzzo e la tromba di Raffaele Morgillo, hanno donato respiro e profondità a ogni frase, ogni accento, ogni silenzio.

Un’atmosfera che non era solo da ascoltare, ma da vivere. La cultura, infatti, ha avuto la capacità di rendere quella serata non un semplice evento, ma un’esperienza che ha parlato a tutti, senza distinzione. Un messaggio che è stato chiaramente espresso dalle parole del sindaco Carmine Cacchillo: “Quando si tratta di celebrare, costruire, condividere, noi ci siamo. Sempre.” Una dichiarazione che ha risuonato forte nel cuore di chi, con impegno e passione, ha reso possibile la realizzazione di questa iniziativa. La Biblioteca Comunale e i ragazzi del Servizio Civile, con la loro dedizione, hanno creato un’occasione di incontro dove la cultura è stata l’elemento che ha unito, e non separato.

Eppure, tra le luci di quella serata, non sono mancati i riferimenti a chi, nella società, preferisce restare nell’ombra. “Quando c’è da distruggere, sono presenti. Quando c’è da costruire, sono assenti,” ha sottolineato il sindaco, rimarcando come alcune voci siano sempre pronte a criticare e a spegnere la luce di iniziative di questo tipo. Ma, in quel sabato sera, le assenze non hanno avuto spazio. La luce di quella serata è stata troppo intensa per essere oscurata.

Le donne sono state le vere protagoniste. “C’era la forza delle donne, di quelle che lottano, che amano, che resistono,” ha affermato Cacchillo, dando voce a un popolo di donne che, nonostante le difficoltà, non smettono di sperare e di combattere. La serata è stata un omaggio a tutte le donne che, ogni giorno, affrontano le difficoltà della vita con coraggio, ma anche un tributo a quelle che non ci sono più, a quelle che hanno subito violenze inaudite e che non possono più raccontare la loro storia.

Ma, al di là del ricordo e della commemorazione, quella serata ha portato con sé anche un messaggio di speranza. Un futuro migliore è possibile, e quel futuro ha il volto di una donna che non si arrende, che lotta per i propri diritti, per la propria dignità, per la propria libertà. Il futuro è di chi ha scelto di esserci, di chi ha deciso di non piegarsi.

Al termine della serata, le parole del sindaco sono risuonate come un sentito ringraziamento a chi ha reso possibile tutto questo. Un grazie che va oltre il semplice gesto di cortesia, un grazie profondo e autentico, rivolto a chi ha partecipato, a chi ha dato voce a ogni parola, a ogni nota, a ogni emozione.

Perché la cultura è un atto di resistenza, è una forza che unisce e che, in momenti come questi, dimostra tutta la sua potenza. E la Giornata Internazionale della Donna a Palazzo Maturi è stata la conferma che, nonostante tutto, la bellezza e la cultura sono strumenti di libertà.