“Esprimiamo preoccupazione per quanto dichiarato nei giorni scorsi dalle associazioni territoriali rispetto alla questione “ambulanze demedicalizzate”.
Esordiscono così i consiglieri di San Giorgio Protagonista, Maurizio Bocchino, Antonella Rinaldi e Giancarlo Bruno.
“Tali associazioni – proseguono -, sulla scorta delle contestazioni mosse da una rappresentanza politica trasversale, dai Sindacati, da diversi Sindaci, dall’Ordine dei Medici e dai cittadini attraverso petizioni popolari, lamentano la mancanza dell’impegno preso dai vertici dell’Asl di Benevento, dell’istituzione di un tavolo di confronto permanente finalizzato al monitoraggio dell’assetto organizzativo del 118”.
“Il nostro Gruppo Consiliare “San Giorgio Protagonista” – evidenziano Bocchino, Rinaldi e Bruno – condivide le perplessità rispetto al nuovo modello organizzativo del 118, che prevede la progressiva demedicalizzazione delle ambulanze su tutto il territorio provinciale e chiaramente anche della postazione SAUT di via Manzoni in San Giorgio del Sannio”.
“Registriamo purtroppo nel merito la totale assenza di prese di posizione del Sindaco Ricci e dell’Amministrazione comunale di San Giorgio del Sannio”, concludono i consiglieri.
Demedicalizzazione, le associazioni: “Delusi dal dg per mancato coinvolgimento”
“Rammarico e delusione per il mancato impegno del Direttore Generale a coinvolgere il ”Tavolo permanente” e il “Comitato di Partecipazione” con le associazioni”, è la sintesi della nota che segue.
Scrivono le associazioni “Movimento Civico per l’Ospedale di Sant’Agata (Maria Rosaria Oropallo)“, “Salute e Territorio (Alfredo Lavorgna)“, “AVO BN (Mario Domenico Rossi)“, “SannioCuore (Amedeo Ceniccola)“, “SPI CGIL Valle Telesina (Domenico De Blasio)“, “No demedicalizzazione 118 Fortore Miscano (Giuseppe Fusco)“, “Rete UCCP San Giorgio del Sannio (Attilio Petrillo)“, “Comitato SOS Sanità Valle Vitulanese (Angelo Piazza)”: “Esprimiamo profondo rammarico perché il Direttore Generale della ASL, per l’ennesima volta, non dà seguito agli impegni di coinvolgere le Associazioni, come stabilito nell’incontro di fine Giugno 2024, nell’ istituire un tavolo di confronto permanente finalizzato al monitoraggio dell’assetto organizzativo del 118. Siamo inoltre delusi per la mancata istituzione del Comitato di Partecipazione sul quale, parimenti, il Direttore Generale aveva condiviso la necessità di coinvolgere il mondo dell’associazionismo con funzioni di consultazione”.
“Da una parte – prosegue la nota -, solo con le parole, ma mai con i fatti, si fa finta di aprirsi al dibattito, dall’altra invece la Direzione dell’ASL continua il suo piano di smantellamento di un servizio pubblico con la demedicalizzazione di tutte le ambulanze del 118 e l’attivazione di sei auto mediche. Si tratta di una riorganizzazione sulla quale le Associazioni, in sintonia con le contestazioni di Sindacati, Sindaci, rappresentanza politica trasversale, Ordine dei medici, cittadini con petizioni popolari, si erano già espresse con parere contrario evidenziando un peggioramento del servizio con eventi avversi drammatici e significativi squilibri di copertura territoriale con evidente perdita di chances per la sopravvivenza dei pazienti critici che ricorrono al 118.
Si sottolinea che particolarmente devastante si è rivelata la decisione di implementare il servizio 118 con le automediche probabilmente funzionali nelle aree metropolitane ad elevata densità abitativa, ma che si sono rivelate assolutamente inadeguate per il territorio della ASL di Benevento caratterizzato da aree a popolazione sparsa, zone montagnose a viabilità difficile, lontananza da strutture ospedaliere.
L’auto medica non può trasportare pazienti e richiede sempre l’uso contemporaneo delle ambulanze nel caso di ricovero dei pazienti con codici di maggiore gravità. L’utilizzo di due mezzi su un unico paziente determina un inaccettabile prolungamento dei tempi di soccorso. Dagli organi d’informazione si apprende del paziente colpito da un attacco cardiaco soccorso in ritardo perché l’auto medica e l’ambulanza competenti per territorio erano contemporaneamente impegnati per il trasporto in ospedale di una paziente (due mezzi per un solo paziente!), l’uomo morirà dopo circa due ore durante il trasporto in ambulanza; dell’incidente stradale dove l’auto medica attende quasi mezz’ora l’arrivo dell’ambulanza per trasportare una paziente che, in gravissime condizioni, resta tra le lamiere ed esposta al freddo esterno del mese di Dicembre, si perdono minuti preziosi e la paziente morirà a distanza di poche ore in ospedale. Altri esempi appresi dagli organi d’informazione riguardano il caso dell’ambulanza demedicalizzata intervenuta su paziente che muore dopo circa mezz’ora senza alcuna terapia e medico che arriverà dopo circa un’ora soltanto per fare la constatazione del decesso. Clamore ha suscitato anche la notizia del soccorso a paziente con insufficienza cardiorespiratoria deceduto con l’ambulanza demedicalizzata, diversamente dal paziente soccorso con l’ambulanza con medico a bordo.
La decisione del Direttore Generale è da rivedere alla luce dei ripetuti eventi avversi che da mesi si verificano con preoccupante regolarità da quando è stato attivato il progetto sperimentale della demedicalizzazione e delle automediche. La programmata riorganizzazione del 118 della ASL di Benevento non appare in armonia con le regole e nulla esclude che potrebbe ravvisarsi una responsabilità ex art. 1218 c.c. in capo alla ASL di Benevento per insufficiente o inidonea organizzazione del servizio di emergenza.
La riorganizzazione del servizio 118 non può prescindere dalla corretta applicazione dei provvedimenti legislativi emanati negli ultimi mesi in cui si dispone che le Aziende e gli Enti del servizio sanitario nazionale possono utilizzare l’istituto contrattuale delle prestazioni aggiuntive per far fronte alla grave carenza d’organico e per ridurre le esternalizzazioni.
La decisione del Direttore Generale, di demedicalizzare tutte le ambulanze e di attivare le sei auto mediche, determina la riduzione e la eliminazione delle prestazioni aggiuntive (con minore assistenza medica sul territorio) e l’aumento delle esternalizzazioni (approvvigionamento di automediche). Esattamente il contrario rispetto alle indicazioni delle sopracitate disposizioni di legge”.
“Per quanto sopra esposto, proponiamo che la soluzione alla carenza d’organico del 118 sia affrontata coerentemente alle norme che prevedono l’acquisizione delle prestazioni aggiuntive e con l’attivazione delle ambulanze in sostituzione delle automediche rivelatesi inidonee a garantire il servizio”, concludono le summenzionate associazioni.
Tragedia in Valle Caudina, scontro tra auto e scooter: 17enne perde la vita
Ancora un incidente mortale in Valle Caudina. Questa volta, teatro della tragedia è Campizze di Rotondi, dove ha perso la vita Manuel, un 17enne di Montesarchio.
Il giovane caudino è rimasto vittima di un incidente stradale, avvenuto lungo la statale Appia. A scontrarsi uno scooter, sul quale viaggiava la vittima, e una autovettura.
Trasportato in ospedale in codice rosso, le condizioni del giovane sono apparse subito gravissime. A nulla sono valsi i tentativi dei medici: per lui non c’è stato nulla da fare.
Sul luogo dell’incidente, oltre ai sanitari del 118, anche i Carabinieri di San Martino Valle Caudina, che hanno immediatamente dato avvio alle indagini e agli accertamenti del caso.
Foto di repertorio
Grave incidente al Casale Maccabei: tre auto coinvolte. Feriti trasportati d’urgenza in ospedale
Questa sera al Casale Maccabei, in prossimità dei campi di calcetto, si è verificato un violento incidente che ha coinvolto tre automobili.
Immediati i soccorsi del 118, che hanno trasportato d’urgenza i feriti in ospedale. Stando alle testimonianze, le loro condizioni sembrerebbero critiche.
Intervenute anche le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco, con questi ultimi che hanno dovuto estrarre uno dei tre conducenti dall’auto nella quale era rimasto intrappolato.
Si cerca ora di ricostruire la dinamica dell’incidente e si attendono notizie riguardo alle condizioni dei feriti, la cui prognosi è ancora riservata.
Lite in classe: professore beneventano schiaffeggia e strattona uno studente
Il docente, un 37enne sannita, è stato sospeso in via cautelativa.
Avrebbe schiaffeggiato e poi strattonato uno studente: questa l’accusa per un 37enne professore sannita. L’episodio è accaduto ieri mattina nell’Istituto tecnico superiore Saraceno- Romegialli, a Morbegno, in provincia di Sondrio.
Stando alle testimonianze, a innescare la violenta reazione del docente sarebbe stato un attrito nato per via di una nota disciplinare.
L’alunno, infatti, avrebbe cercato di strappare dalle mani del docente il cellulare con il quale stava per mettergli una nota, così sarebbe stato dapprima schiaffeggiato e poi strattonato fino a cadere tra i banchi.
Per fortuna il ragazzo – soccorso nell’immediato dal 118 – sta bene e presenta solo qualche contusione. Il docente, invece, un 37enne beneventano in servizio dal 1° ottobre, è stato sospeso in via cautelativa e verrà probabilmente denunciato dallo stesso alunno, già 18enne.
Il preside dell’Istituto, il prof. Antonino Costa, ha raccontato che il 37enne era già stato segnalato all’ufficio scolastico per via di atteggiamenti poco empatici nei confronti degli alunni, ma nessuno aveva immaginato che arrivasse a tanto.
I carabinieri hanno ora aperto un’indagine per cercare di ricostruire con esattezza l’accaduto.
S. Giorgio del Sannio| Deceduta la 55enne caduta dal balcone di casa
Non c’è stato nulla da fare: è deceduta la donna di 55 anni che ieri sera è precipitata dal quarto piano.
La 55enne, per motivi ancora da accertare, è caduta dal balcone della sua abitazione sita in viale Aldo Moro, a San Giorgio del Sannio. Giunti sul posto, i sanitari del 118 hanno immediatamente traportato la donna in codice rosso al San Pio.
Lì si è cercato un intervento di urgenza ma purtroppo – come detto – non c’è stato nulla da fare, la situazione clinica era eccessivamente compromessa.
Da accertare, ora, attraverso le indagini dei Carabinieri, l’esatta dinamica dell’accaduto e se si tratti di un incidente oppure di un gesto estremo della donna.
Auto contro albero in contrada Cancelleria: tre feriti
Incidente stradale questa mattina in contrada Cancelleria. Una Peugeot, per cause ancora in corso di accertamento, è uscita fuori strada finendo la propria corsa contro un albero.
A bordo della vettura vi erano due donne e un uomo anziano, tutti di Apice.
Sul posto sono giunti, oltre ai sanitari del 118 per le cure del caso e il trasporto dei tre feriti in ospedale, anche i Vigili del Fuoco, il cui intervento è risultato determinante per estrarre l’anziano dall’abitacolo della Peugeot.
Benevento, beve alcol e si sente male: minore soccorsa dal 118
Disposta la sospensione dell’attività per 15 giorni di un disco-bar del capoluogo.
Nei giorni scorsi il Questore di Benevento ha adottato, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, un provvedimento con il quale è stata disposta la sospensione per la durata di quindici giorni dell’attività di un disco – bar del capoluogo.
Il provvedimento trae origine a seguito dell’intervento effettuato da personale dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico alle ore 01.00 circa dell’11 settembre u.s. dopo che alla Sala Operativa erano pervenute numerose segnalazioni di musica ad alto volume provenienti da un pubblico locale.
Sul posto la pattuglia verificava che era in corso una festa con musica ad alto volume riprodotta da un dj a cui stavano partecipando numerosi ragazzi quasi tutti minorenni, studenti di istituti scolastici del capoluogo, nonché veniva riscontrata la presenza di personale medico del 118 intervenuto per prestare soccorso ad una minore di anni 16 in stato di intossicazione alcolica.
A seguito di accertamenti si appurava che erano stati somministrati nel corso della serata bevande alcoliche a minorenni tra cui anche quella che aveva provocato il malore alla minorenne soccorsa dai sanitari.
Pertanto, per la necessità di prevenire l’illecita somministrazione di alcolici ai minori, al fine di tutelare la salute degli stessi nonché di prevenire la situazione di rischio e pericolo che il predetto fenomeno comporta per la sicurezza e l’incolumità pubblica, è stato adottato il sopra citato provvedimento.
Un violento scontro questa mattina sull’Appia, precisamente in Località Tufara Valle. Ad essere coinvolti nell’incidente un’auto ed una motocicletta.
Ad avere la peggio nel forte impatto è stato il centauro, ribaltandosi sul suolo insieme alla sua motocicletta, fortunatamente ora fuori pericolo.
Sul posto i sanitari del 118 di Airola che hanno soccorso il conducente dell’automobile e il centauro ferito, trasportando quest’ultimo in ospedale. Giunti sul posto anche i Carabinieri che procederanno, invece, agli accertamenti del caso per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro.
Foto: Il Caudino
Benevento, prima tenta suicidio e poi cerca di distruggere l’ambulanza: 30enne ricoverato in codice rosso
Perde il controllo di sé e in preda ad uno scatto d’ira tenta prima di lanciarsi dal ponte, poi si scaglia contro il personale sanitario del 118, arrecando danni anche all‘ambulanza. L’episodio è successo oggi a Benevento, sul lungo Sabato-Calore. L’autore del folle gesto è un 30enne del capoluogo sannita che, in un palese stato di alterazione psichica, ha iniziato a minacciare di suicidarsi, angosciando e spaventando pedoni e automobilisti che si trovavano a transitare nella zona. Stando alle indiscrezioni di qualche conoscente, l’uomo sarebbe un assuntore abituale di sostanze stupefacenti.
Allertati dai passanti, sono intervenuti sul posto Carabinieri e Polizia di Stato, i quali, con l’aiuto degli operatori del 118, hanno tratto in salvo il ragazzo. Nel tentativo di trasportarlo in ospedale per stabilizzarlo, l’uomo ha continuato ad agitarsi anche in ambulanza, dove ha colpito e danneggiato le attrezzature presenti in essa.
Giunti presso il San Pio di Benevento, l’uomo è stato ricoverato in codice rosso, tuttavia senza gravi lesioni. Si indaga intanto sulla vicenda e sulle possibili cause che lo hanno spinto al gesto estremo.
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