Dramma in città per la morte di un 13enne: il giovane è deceduto nel primo pomeriggio di oggi domenica 5 maggio.
Stando a una prima ricostruzione, il tredicenne sarebbe deceduto per le complicanze di una febbre molto alta.
Purtroppo a nulla sono serviti i tentativi dei sanitari del 118 e della Croce Rossa di evitare il triste epilogo. Così come la corsa in ospedale: per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
Comprensibilmente sconvolta la famiglia e tutti coloro che lo conoscevano.
Vicenda 118, vertice a Palazzo Mosti. Mastella: “Presto nuovo piano operativo per evitare demedicalizzazione”
All’incontro hanno preso parte associazioni e rappresentanti dell’Asl.
Il sindaco Clemente Mastella, in qualità di presidente del Comitato di rappresentanza dei sindaci dell’Asl, ha presieduto stamane a Palazzo Mosti un vertice con associazioni e rappresentanti dell’Asl sulla questione della riorganizzazione del servizio 118.
All’incontro hanno partecipato le associazioni Cittadinanza Attiva, Salute e Territorio, SannioCuore, No demedicalizzazione 118 Fortore Miscano, Rete Uccp San Giorgio del Sannio.
Al termine dell’incontro il sindaco Mastella ha chiesto ai rappresentanti delle associazioni di realizzare un piano operativo per sperimentare la possibilità di evitare la demedicalizzazione di alcune ambulanze del 118 tramite l’effettuazione delle prestazioni aggiuntive da parte dei medici. Le associazioni presenti, ringraziando il sindaco Mastella per la sensibilità dimostrata, hanno garantito la redazione di un documento di proposta che sarà successivamente esaminato e valutato in un tavolo tecnico con il direttore generale dell’Asl che il Sindaco di Benevento si occuperà di promuovere.
Nel corso dell’incontro è stato altresì garantito che la Rete Uccp di San Giorgio del Sannio proseguirà nella sua normale attività.
Benevento, avvocato si accascia a terra e muore: tragedia in via Perasso
Stava passeggiando in via Perasso, a due passi da piazza Castello, quando si è accasciato a terra. Una vera e propria tragedia questa mattina a Benevento: così ha perso la vita l’avvocato Carlo Paglia.
Stimato civilista, l’avvocato aveva 56 anni.
Probabilmente, ad essere fatale è stato un malore: come detto, l’uomo si è improvvisamente accasciato al suolo; così, alcuni passanti hanno provato a prestargli soccorso e a far scattare l’allarme.
Purtroppo, però, per lui non c’è stato nulla da fare: quando sono arrivati i soccorsi e le Forze dell’Ordine, il suo cuore aveva già smesso di battere.
Sul posto il medico legale, il magistrato di turno, la polizia e la polizia municipale per le indagini del caso.
S. Giorgio del Sannio| Demedicalizzazione 118, Bocchino: “Decisione Asl da condannare fermamente”
Di seguito la dichiarazione Dr. Maurizio Bocchino, presidente Associazione Culturale “Uniti per San Giorgio del Sannio”.
“Condanniamo fermamente – scrive Maurizio Bocchino – la decisione della ASL di lasciare senza medico l’ambulanza del SAUT di San Giorgio del Sannio proprio nella giornata del Lunedi in Albis in cui era facile prevedere un maggior numero di richieste d’intervento.
Il turno poteva essere coperto con i medici disponibili ad effettuare la sostituzione con l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive. Da quanto riferito dalle organizzazioni sindacali sulla stampa e dai dibattiti organizzati sull’argomento risulterebbe che la ASL demedicalizza e lascia scoperti i turni perché impedisce ai medici di raggiungere il limite massimo delle 48 ore settimanali di lavoro come consentito dalle disposizioni di legge. Esprimiamo forte preoccupazione anche per il rifiuto della ASL ad adempiere all’obbligo di istituire il Piano delle emergenze in cui prevedere la pronta disponibilità, istituto contrattuale che garantisce la continuità assistenziale in caso di assenza improvvisa del medico in turno.
Non è tollerabile che si possa perpetrare l’ennesimo scippo di pezzi di Sanità nel Distretto Sanitario di San Giorgio del Sannio. Ci faremo promotori delle iniziative più opportune nelle sedi competenti per garantire la permanenza dell’emergenza 118 inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza che il Servizio Sanitario Nazionale ha l’obbligo di garantire in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale.
Proprio nei giorni scorsi la nostra associazione “Uniti per San Giorgio del Sannio” ha proceduto a sollecitare il Commissario Prefettizio, Dr. Salvatore Guerra, affinché si occupi prioritariamente delle questioni della salute e della protezione sociale dei nostri concittadini essendo fondamentale in questo momento la rivendicazione nei confronti della Azienda Sanitaria Locale di Benevento”.
Postilla di carattere politico alla luce delle elezioni comunali di giugno.
“A seguito delle dimissioni dalle deleghe da Vicesindaco e da Assessore del Comune di San Giorgio del Sannio, con il conseguente scioglimento del Consiglio Comunale, appare evidente che non sia mai mancato l’impegno diretto del sottoscritto nella politica sangiorgese, come è testimoniato, ad esempio, dal ricorso al TAR Campania contro la delibera di adesione del nostro Comune alla costituenda società “Sannio Acque s.r.l.”, che ne ha poi determinato l’annullamento.
È palese rispetto a determinate tematiche, come la demedicalizzazione del 118, la miopia di chi più o meno apertamente si candida alla conduzione del nostro Paese per il prossimo quinquennio. Resta, per sottoscritto e per chi ha a cuore realmente San Giorgio, questo atteggiamento inaccettabile, e pertanto siamo l’alba della ufficializzazione di quella “fase nuova” iniziata ad ottobre 23.
Servirà la collaborazione di tutti coloro i quali vogliano far crescere il nostro Paese in autonomia ed in autostima attraverso un nuovo patto civico con i nostri concittadini. Nelle prossime settimane ci saranno i dovuti ed importanti aggiornamenti”.
S. Giorgio del Sannio, scontro tra auto e moto: due feriti
Incidente questa sera a San Giorgio del Sannio. Lungo la strada che collega la cittadina del Medio Calore a Calvi, infatti, una Fiat Punto e una moto Ducati sono finite allo scontro.
Ancora da accertate l’esatta dinamica del sinistro.
Due i feriti, trasportati in ospedale dalle ambulanze accorse sul posto. A destare maggiori preoccupazioni sono le condizioni del centauro, un 33enne di San Giorgio del Sannio, che sembrerebbe rimasto seriamente ferito.
Sul posto anche i Carabinieri per gli accertamenti e i rilievi del caso.
Valle Vitulanese, nasce il Comitato “Sos Sanità”: un “no” convinto alla demedicalizzazione delle ambulanze
“Il programma di demedicalizzazione delle ambulanze – scrive Angelo Piazza per il Comitato “Sos Sanità” – messo in campo dall’Azienda Sanitaria Locale di Benevento impatta gravemente anche sul comprensorio della Valle Vitulanese.
Una situazione che rischia di lasciare completamente scoperta un’area che soffre già della decentralizzazione del presidio di continuità assistenziale, e che ora rischia di pagare un prezzo altissimo dal taglio del personale medico a bordo delle ambulanze.
Appare evidente l’importanza del servizio di emergenza urgenza sul nostro territorio, in particolare la presenza del medico nel team si configura in molti casi come indispensabile, specie in termini di tempestività e riuscita stessa dell’intervento. Non sempre infatti si dispone di tempo sufficiente all’arrivo dell’auto medica in supporto al personale infermieristico, che seppur esperto e professionalmente preparato, potrebbe non essere sufficiente.
Il comitato intende da subito farsi promotore di una serie di manifestazioni a cui saranno invitati tutti i sindaci e le rappresentanze del territorio, nonché tutte le associazioni e i cittadini della Valle, in modo da riaffermare il ruolo di primaria importanza del servizio di emergenza urgenza in loco”.
“Già nella giornata di oggi – conclude Angelo Piazza, presidente del neocostituito comitato- inoltreremo una nota al Dg Gennaro Volpe chiedendo il differimento dell’imminente intervento di demedicalizzazione previsto per il 118 di Vitulano”.
Dipartimento Provinciale Sanità Fratelli d’Italia Benevento: “118, ecco le nostre proposte”
“Prendiamo atto delle soluzioni che sono state prospettate per quel che riguarda la gestione del servizio 118 da parte del Direttore generale Asl e comprendiamo anche come sia stato profuso il massimo impegno in tal senso ma, ovviamente, come Fratelli d’Italia non possiamo ritenerci soddisfatti”. Lo fa presente il Dipartimento Sanità di Fratelli d’Italia in seno al Coordinamento provinciale di Benevento.
“Il Dipartimento Sanità di Fratelli d’Italia Benevento – viene fatto presente – ha esaminato la questione in chiave propositiva elaborando delle possibilità che presto andremo a porre all’attenzione della Dirigenza Asl. In primo luogo proponiamo il seguente assetto: prevedere cinque figure di medici (e non sei) per ciascuna delle cinque automediche; quattro medici (anziché sei) per ciascuno dei due Psaut; Cinque medici (e non sei) nella Centrale operativa territoriale con la medicalizzazione di due ambulanze (cinque medici cadauno) – da muovere a rotazione sul territorio con una determinata alternanza territoriale. Altresì chiediamo che venga rivista la mappatura delle automediche dopo opportuna consultazione con i sindaci e che le automediche stesse muovano unitamente alle ambulanze anche in risposta a chiamata identificata come codice giallo e non solo in risposta ad un codice rosso. Chiediamo, ancora, che vengano incrementati corsi di formazione per abilitare i medici al servizio 118 e, alla luce del risparmio di spesa derivato dall’impiego di un numero di medici inferiore rispetto a quello previsto dalla pianta organica, investire nel servizio emergenza e urgenza. Si intende, ovviamente, che le ore mancanti sulle auto ed ambulanze debbano essere coperte con un minimo di prestazioni aggiuntive”.
“Questo è il contributo che ci sentiamo di dare come partito attesa l’estrema importanza della questione – concludono dal Dipartimento Sanità della dimensione provinciale di Fratelli d’Italia – Allo stesso tempo rinnoviamo l’invito al sindaco di Benevento a convocare l’Assemblea dei sindaci. Siamo molto attenti alle istanze del territorio e alle preoccupazioni che vengono espresse dai sindaci i quali, pertanto, devono avere la possibilità di poter esprimere la propria posizione nel contesto dell’Assemblea che, per questo, auspichiamo possa avere, con riferimento al tema sanitario provinciale, una diversa funzione consultiva”.
Anziano trovato morto all’interno della propria abitazione
“Le sottoscritte OO.SS. FIMMG, SNAMI, CISL, SMI, FMT, rappresentative dei medici di Medicina Generale e Continuità Assistenziale, e CIMO – si legge nella nota -in rappresentanza dei propri iscritti della Dirigenza Medica, esprimono la più netta contrarietà al piano di demedicalizzazione delle ambulanze del 118 che depotenzia l’assistenza medica sul territorio e non consente ai pazienti di poter beneficiare della corretta sequenza delle cure di cui avrebbero bisogno”.
“In questi ultimi mesi, con la demedicalizzazione di sole quattro ambulanze su dieci, si sono verificate preoccupanti criticità legate alla destrutturazione del servizio 118, con inevitabili conseguenti effetti negativi nelle prestazioni di soccorso sanitario soprattutto per le gravi patologie tempo-dipendenti.
In particolare risultano dilatati i tempi dell’intervento medico sui codici rossi e in molti casi i pazienti gravi sono stati trasportati verso l’Ospedale senza l’assistenza del medico a bordo. La funzione di filtro sul territorio è diminuita con impennata degli accessi impropri al PS ed ulteriore congestionamento delle strutture ospedaliere. Nel caso di incidenti stradali e negli interventi ad elevato grado di mortalità, il medico deve spesso attendere l’ambulanza per mettere in sicurezza il paziente oppure è l’ambulanza che deve attendere il medico per somministrare la necessaria terapia salvavita. La riduzione dei tempi LEA di due minuti, di cui si vanta la ASL, non è correlata all’appropriatezze degli interventi che richiedono tempestività di diagnosi e terapia e succede spesso che, con grave rischio per il paziente, si debba attendere almeno un’ora per l’arrivo dei soccorsi con il medico. La Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) è attivata in modo del tutto inappropriato per sopperire alla mancanza del medico sull’ambulanza ed è evidente che tale figura professionale, non inquadrata nella disciplina dell’emergenza e non dotata di idonei dispositivi medico-chirurgici, non può essere ordinariamente utilizzata a svolgere le funzioni del medico 118 avendo un ruolo e competenze diverse nell’ambito dell’assistenza territoriale.
Il progetto di demedicalizzazione delle ambulanze della ASL ha suscitato ampia e diffusa protesta da parte delle rappresentanze istituzionali e della popolazione con petizioni popolari, contestazione di Sindaci, Consiglieri Comunali, Ordine dei Medici, Parlamentari di tutto l’arco politico, sindacati, associazioni dei medici, Tribunale del Malato, ANCI. Tali segnali di allarme non devono essere sottovalutati in quanto il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, non può in alcun modo essere messo in discussione.
Occorre quindi riformulare la riorganizzazione del servizio nella logica dell’equità nell’accesso all’assistenza, della qualità e appropriatezza delle cure tenuto conto che il medico a bordo dell’ambulanza aumenta in modo significativo le percentuali di sopravvivenza dei pazienti critici che ricorrono alle strutture deputate ad affrontare l’emergenza.
La ASL di BN propone di demedicalizzare tutte le ambulanze pur avendo la percentuale più alta di medici 118 attualmente in servizio, corrispondente al 62 % dell’organico previsto, mentre in tutte le altre ASL della Campania, con un numero di medici molto più esiguo, si assiste ad una demedicalizzazione parziale. Tutto ciò è paradossale se si considera che il contingente di 48 medici sui 78 previsti, con la corretta applicazione delle norme e degli istituti contrattuali, è ampiamente sufficiente a garantire la regolare funzionalità delle postazioni attualmente medicalizzate del 118 senza alcun bisogno di procedere ad ulteriori demedicalizzazioni delle ambulanze. È’ quindi del tutto evidente che la ASL non può giustificare la demedicalizzazione delle ambulanze con la carenza dei medici.
Per affrontare la problematica, è indispensabile che ASL proceda ad istituire un tavolo tecnico aziendale sull’emergenza 118 con la partecipazione dei medici che sono già sul campo e con le rappresentanze delle sottoscritte OO.SS. La demedicalizzazione non può essere la premessa per una riduzione della pianta organica da 78 a 48 medici, anche perché questo ridimensionamento non sarà mai più recuperabile in Regione Campania.
Per evitare il taglio delle prestazioni in emergenza e garantire l’equità di accesso alle cure occorre utilizzare al meglio i medici già a disposizione nonché predisporre una idonea formazione dell’emergenza-urgenza in modo da poter assicurare per tempo un maggior numero di medici correttamente formati in tal senso, senza tralasciare, come sembrerebbe scontato, la possibilità di indire nuovi concorsi per colmare questa grave lacuna.
La serie di effetti distorsivi generati dalla demedicalizzazione non persegue in alcun modo l’obiettivo di un reale miglioramento del sistema ed è per tale motivo che le scriventi OO.SS. preannunciano iniziative, non escluso lo stato di agitazione, finalizzate a garantire il diritto alla salute che, ovviamente, non può essere subordinato esclusivamente alle logiche del riequilibrio finanziario”.
Le Segreterie Aziendali:
FIMMG dr. Vincenzo Luciani
SNAMI dr. Alfredo Montefusco
CISL-Medici dr. Pasquale Speranza
SMI dr. Carlo Iannotti
FMT dr. Antonio Pacelli
FEDERAZIONE CIMO-FESMED dr Emilio Tazza
Apice| Limongelli: “Consiglio Comunale aperto necessario per affrontare questioni critiche come la salute pubblica”
“In qualità di candidato sindaco per la coalizione “Insieme per Apice”, voglio esprimere il pieno appoggio all’iniziativa promossa dai consiglieri comunali di opposizione Pietro Antonio Carbone, Angelo Giangregorio, Filippo Iebba e Gerardo Pellino, riguardante la convocazione di un Consiglio Comunale aperto per discutere la problematica della demedicalizzazione delle ambulanze del 118, sulla quale è doveroso interrogarsi in modo aperto e partecipato.
In un territorio come il nostro, l’accesso tempestivo a cure mediche qualificate non è solo un diritto, ma una necessità imprescindibile.
Pur riconoscendo l’importanza cruciale della tecnologia di punta e del personale infermieristico qualificato sulle ambulanze, va sottolineata l’indispensabilità della presenza medica diffusa. In condizioni critiche, l’intervento tempestivo di un team sanitario completo, con medico e infermiere, diventa essenziale per diagnosi e cure immediate. Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare con le autorità sanitarie, gli enti competenti e le associazioni per mantenere alti livelli di assistenza sul nostro territorio, valorizzando al meglio il contributo di ogni professionista nel rispetto del diritto alla salute.
Sostengo l’iniziativa messa in campo dai consiglieri di opposizione di Apice, a cui va il mio plauso: la richiesta di un Consiglio Comunale aperto è importante perché aumenta la trasparenza delle informazioni, permette la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni che li riguardano, e assicura che le voci della comunità siano ascoltate e prese in considerazione, specialmente su questioni critiche come la salute pubblica, che va tutelata con ogni mezzo a nostra disposizione”, così Donato Limongelli, candidato Sindaco della coalizione “Insieme per Apice” in merito alla richiesta di un consiglio comunale aperto avanzata oggi dai consiglieri di opposizione del Comune di Apice.
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