Benevento | “Magia in musica – Tango e dintorni”: stamani la conferenza stampa

Benevento | “Magia in musica – Tango e dintorni”: stamani la conferenza stampa

Eventi

In mattinata, nel foyer del teatro “Vittorio Emanuele” di Benevento, si è tenuta la conferenza stampa dell’evento “Magia in musica – Tango e dintorni“, che si terrà il 31 ottobre (Teatro Vittorio Emanuele) con due spettacoli (19.30 e 21.30) da non perdere assolutamente. Un viaggio in musica attraverso il fascino del tango. 

“E’ un’iniziativa molto bella  – afferma l’assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini  – che abbina l’emozione della musica alla danza. Ci auguriamo che la cittadinanza possa apprezzare il valore culturale e rievocativo che questo evento porta con sé, perché nel tango c’è anche molta spiritualità. Benevento accoglie un candlelight che avremmo dovuto proporre da tempo, ma aspettavamo la giusta proposta poichè questa non è una semplice serata, ma un trionfo di arte, cultura e poesia. Per quanto mi riguarda, il tango è poesia in musica”.

Francesco Tuzio, presidente dell’Accademia delle Opere Aps, si è occupato dell’intera produzione dell’evento: “In effetti  – ha dichiarato  – a Benevento è la prima volta che portiamo il candlelight intorno al quale è stato costruito l’intero spettacolo. Vorrei ringraziare anche Linda Ocone che ha curato la regia. Naturalmente il mio ringraziamento va anche all’insegnate di danza Carmen Castiello che sarà presente con una parte di danzatori che fanno parte del suo corpo di ballo. Questo è un viaggio in musica. Tornando al candlelight – continua Tuzio –  sono felice di portarlo a Benevento per la prima volta. Per me è un po’ la data del cuore e, grazie alla joint venture con il Comune di Benevento, abbiamo realizzato questa serata in un teatro che è un vero gioiellino. Ci saranno  delle sorprese che adesso non posso annunciare”.

Insieme ad candlelight ci sarà anche il quintetto d’ archi dell’ Orchestra Internazionale della Campania, con la direzione del maestro-concertatore Veaceslav Quadrini: “E’ un evento – afferma il maestro  – che mi trasmette sensazioni positive. Mi aspetto una grande presenza di pubblico. Il candlelight è una sperimentazione iniziata lo scorso anno con un evento realizzato insieme a Francesco Tuzio. Con il fisarmonicista Flavio Feleppa, invece, collaboriamo dal 2014. Naturalmente abbiamo ottimizzato la formazione di musicisti. Per quanto riguarda la musica, alcuni arrangiamenti sono frutto di un lavoro che ho realizzato prettamente per il quintetto di archi. La fisarmonica di Flavio Feleppa  – conclude – aggiungerà ulteriore magia a questa serata”. 

Presente anche il consigliere comunale Marcello Palladino, componenete della commissione Cultura:  “Mi fa molto piacere quando ci sono eventi ben curati e in grado di abbinare musica e cultura. E’ un evento che ha una certa originalità ed è caratterizzato da un genere affascinante come il tango, che abbraccia una larga fascia di pubblico. Guardo sempre con molto piacere a iniziative che danno alla città proposte di qualità. L’obiettivo è quello di creare tante opportunità  in grado di dare a molte persone la possibilità di esprimere la loro arte in ogni sua forma”. 

Di poche ma sentite parole l’intervento dello special guest  Flavio Feleppa“Ringrazio Francesco Tuzio per avermi coinvolto in questo progetto. Sarà sicuramente una grande emozione e un viaggio in musica. E’ bello ed emozionante suonare in un’atmosfera fantastica, che il candlelight è in grado di creare”.

Al Teatro Romano l’omaggio a Pino Daniele nel concerto “Sciò live”

Al Teatro Romano l’omaggio a Pino Daniele nel concerto “Sciò live”

Cultura

Notte magica quella vissuta al Teatro Romano di Benevento nella serata di venerdì 6 settembre, gli Area Medina hanno infatti rapito il numerosissimo pubblico presente, parliamo di sold aut, riproponendo l’album “Sciò live” dell’indimenticabile cantautore, chitarrista e compositore italiano Pino Daniele.

Voluto e organizzato fortemente da “Musica Insieme” e dall’ “Accademia delle Opere APS” con la direzione di Ferdinando Creta, direttore Artistico del Museo Arte Contemporanea Arcos Bn e quella tecnica di Francesco Tuzio, Presidente dell’Accademia delle Opere Aps, il concerto ha riproposto tutta la scaletta del memorabile album del 1984  “Sciò live” di Pino Daniele.

Serata davvero suggestiva e incantata nella quale gli Area Medina sono riusciti a trasmettere ad un pubblico appassionato e presente in ogni ordine di posti, la passione e l’amore per la musica di Pino Daniele, per le sue melodie, i suoi testi ed i suoi ritmi inimitabili, il tutto grazie anche alla presenza della sezione archi dell’Orchestra Internazionale della Campania diretta da Leonardo Quadrini.

Il gruppo Area Medina è composta da Antonello Rapuano (tastiere), Carmine Piccirillo (voce), Lorenzo Stabile (basso elettrico), Alessandro Calandri (chitarre), Fulvio Cusano (batteria), Francesco jr. Merola (percussioni), Pasquale Ciniglio (sax), con il supporto di Alessandro Tedesco (trombone), Peppe Fiscale (tromba), Alessandro Tumolillo (violino e mandolino), Marco Di Palo (viloncello) e con la partecipazione dello special guest Ezio Lambiase ( chitarra classica).

Gli Area medina sono la miglior cover band della musica di Pino Daniele, essi hanno portato in giro per l’Italia  la musica ed il repertorio del grande Daniele, riscuotendo grande successo di critica e pubblico in ogni loro esibizione.

Dopo 40 anni è dunque ritornato dal vivo, a riempire l’aria del Teatro Romano ed i cuori dei tanti appassionati, il concerto “Sciò live” di Pino Daniele, album in merito al quale, in occasione della sua pubblicazione, egli ebbe ad affermare: “ E’ stato il mio primo disco live, un doppio album ricco di ricordi e di incontri musicali d’eccezione, io non volevo che quest’album uscisse perché non ero soddisfatto delle registrazioni ( …..ma io non sono mai soddisfatto delle registrazioni!)”.

Le musiche di Pino Daniele, grazie all’interpretazione degli Area Medina, hanno riproposto le contaminazioni melodiche di cui egli è stato uno dei maestri, egli era un chitarrista di formazione blues e la sua tecnica strumentale e compositiva era stata fortemente influenzata dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, dalla chitarra di George Benson, ma soprattutto dall’andamento blues tipico dei canti delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni degli stati meridionali degli Stati Uniti.

Generi musicali diversi interpretati dal cantautore partenopeo in una contaminazione del tutto personale e creativa, fino a generare un nuovo stile da lui stesso denominato “tarumbò”, ad indicare la mescolanza di tarantella e blues, le sue culture di appartenenza, forma musicale reinterpretata poi magistralmente dagli Area Medina davanti ad un pubblico appassionato e desideroso di accompagnare i brani intonandoli insieme ai musicisti sul palco.

Carmine Piccirillo ha poi ricordato come Pino Daniele abbia utilizzato il codice linguistico della “parlesia”, un linguaggio inventato dai musicisti partenopei per poter comunicare in pubblico, ma senza frasi capire dai presenti, come ha fatto Daniele utilizzando la parola “Tarumbò” nell’omonimo brano. Locuzioni nate con i “posteggiatori”, gruppi di musicisti che si esibivano per strada.  

Sono stati presentati i 16 memorabili brani, tra i quali “Chillo è nu buono guaglione”, “Have you seen my shoes”, “Tarumbò”, “Viento ‘e terra”, “Terra mia”, “Chi tene  ‘o mare” , “Quanno chiove”, la famosa “Napul’è”, fino al completamento della scaletta dell’intero album.

Per ciascuno di essi il pubblico ha cantato insieme agli artisti sul palco, fino ad intonarne i più famosi, alzandosi in piedi ed accompagnando con le mani i ritmi concitati e memorabili dei pezzi di Pino Daniele.

E’ sembrato a tutti che la frequenza dell’anima del cantautore napoletano aleggiasse intorno ai presenti, quasi che egli stesso fosse tra il pubblico, magari nascosto tra i suoi ammiratori, soddisfatto dell’interpretazione che gli Area Medina stavano offrendo della sua musica e dei suoi testi, ma soprattutto sorridesse all’amore che tanti gli stavano tributando, quasi a richiamarlo nel presente per poterlo ancora ascoltare ed applaudire.

A fine spettacolo sono stati applauditi gli interventi del Creta, soddisfatto del numeroso pubblico, della bravura degli artisti e della serata di musica nello spettacolare Teatro Romano, ma anche di Tuzio che ha voluto precisare come amore e qualità della la musica e perfezione nell’organizzazione di eventi come il concerto degli Area Medina, siano il viatico principale per fare raffinata cultura e attimo di soddisfacente socialità.

 Poichè la musica, noi crediamo, rappresenta un linguaggio universale e fuga provvisoria dal dolore, come ci insegna Schopenhauer, essa ha regalato, nella serata in parola, grazie alle armonie musicali di Pino Daniele, quegli attimi di serenità di cui abbiamo bisogno e, nello stesso tempo, il piacere della memoria di un uomo e della sua arte che gli Area Medina hanno saputo riecheggiare con rara bravura.