Accademia di Santa Sofia…a “passi di Jazz” con Beatrice Valente Quartet e il concerto “Play what you feel”

Accademia di Santa Sofia…a “passi di Jazz” con Beatrice Valente Quartet e il concerto “Play what you feel”

AttualitàBenevento Città

Venerdì 13 gennaio, alle ore 19:00, presso l’Auditorium San Vittorino di Benevento, arriva il secondo imperdibile appuntamento con “Jazz steps – I venerdì del Jazz”, cartellone inserito nell’ambito della poliedrica Stagione concertistica 22/23 dell’Accademia di Santa Sofia, realizzata in sinergia con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio di Benevento, sempre sotto la direzione artistica di Marcella Parziale e Filippo Zigante, e con la consulenza scientifica di Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock. Mentre il consulente artistico della bella rassegna Jazz è il M° Umberto Aucone.

Protagonista della serata sarà il Beatrice Valente Quartet con il concerto “Play what you feel”.

Beatrice Valente, classe ’93, è una contrabbassista, bassista e cantante italiana. Nata e cresciuta in una famiglia di musicisti e artisti, respira musica e jazz fin dalla culla. A quattordici anni si innamora del basso elettrico.

Si diploma presso il Conservatorio Statale di musica di Benevento in Contrabbasso classico con il Mº Giuseppe Rutigliano. Segue i corsi del grande e compianto maestro Rino Zurzolo, prematuramente scomparso, del quale è assistente presso il Conservatorio di Benevento, e poi del maestro Aldo Vigorito e del maestro Tommaso Scannapieco. Nel 2010 da vita al suo progetto Beatrice Valente trio, si esibisce in importanti jazz club i festival taliani e internazionali tra cui: Pozzuoli Jazz Festival, Pomigliano Jazz Festival, Summer Live Tones, Barga Jazz Festival, Jazz Per l’Aquila, Polistena Jazz Festival, Bèlvarosi festival di Budapest, Festival dei due Mondi di Spoleto, Bach Internetional festival di Las Palmas de Gran Canaria.

Nel 2014 vince il premio di musica jazz “Bruno Rotoli” e prende parte allo spettacolo teatrale “Cercando Segnali d’amore nell’Universo” come contrabbassista e cantante insieme alla Band di Marco Zurzolo.

Dal 2014 al 2016 lavora come contrabbassista presso “L’orchestra acustica del Pausilypon” collaborando come musicista e cantante al primo disco dell’orchestra intitolato “Orchestra Acustica del Pausilypon VOL. I”.

È stata bassista e cantante della band “Batà Ngoma” di Paolo Bianconcini con la quale ha registrato il disco “Don’t stress” uscito a dicembre 2018.

Da gennaio 2017 suona come contrabbassista con l’orchestra televisiva Rai del “Concerto dell’Epifania” diretta dai Maestri Renato Serio ed Adriano Pennino.

Nel 2017 è stata bassista; contrabbassista e cantante nel tour “Millevoci” di Francesco Cicchella con la regia di Gigi Proietti. A febbraio 2019 è semifinalista nel programma televisivo “Italia’s got Talent”.

Ad agosto 2019 riceve il Premio “Arte in Movimento” sezione “Best talent, musica Jazz” organizzato dall’associazione Saranno Vietresi e patrocinato dalla regione Campania.

È regolarmente invitata nell’ambito di trasmissioni televisive tra cui il “Concerto di Pasqua” di Rai2, al programma televisivo “Questa è vita” di Tv2000. Affianca all’attività artistica anche quella di insegnante.

Ha insegnato canto e contrabbasso all’Istituto Pontano di Napoli, teoria della musica, solfeggio e musica d’insieme presso l’Accademia Musicisti Associati.

Ha diversi progetti all’attivo tra cui “The Swing strings duet” con Carlo Lomanto; “Jazz Ladies” con la pianista e cantante Ivana Muscoso; “Riccardo Arrighini in 3/4” con il pianista Riccardo Arrighini e il batterista Piero Borri, con i quali ha inciso il disco “Anima”; è contrabbassista e cantante nella Vesuvian Jazz Society di Leonardo De Lorenzo.

Per il progetto “Play what you feel”, nuovo disco di composizioni inedite che ascolteremo venerdì, suonano con lei, contrabbasso e voce; Ergio Valente, pianoforte; Rocco Sagaria, batteria; e Massimo Barrella, chitarra. Il quartetto nasce con il desiderio di comunicare nuove atmosfere sonore, vibrazioni e ritmi incalzanti provenienti dalle singole esperienze fuse insieme nella gioia di fare Musica. Un viaggio musicale che parte dalle sonorità di New Orleans fino ad arrivare al calore di Rio De Janeiro, senza trascurare le irrinunciabili radici partenopee.

L’ingresso è gratuito e si consiglia la prenotazione.

Accademia Santa Sofia, successo per la rassegna “Jazz Steps – I venerdì del Jazz”

Accademia Santa Sofia, successo per la rassegna “Jazz Steps – I venerdì del Jazz”

Cultura

Con Accademia di Santa Sofia, ha preso il via anche la rassegna “Jazz Steps – I venerdì del Jazz”, con il primo Venerdì sera all’insegna del Jazz di gran classe, grazie all’eleganza, al gusto e alla misura del Pietro Condorelli Trio, con il suo concerto intitolato Visions, protagonista del terzo appuntamento della ricca e variegata Stagione Concertistica 2022/23, proposta in efficace cooperazione da Accademia di Santa Sofia, Università degli Studi del Sannio e Conservatorio di Benevento, sempre con la consulenza scientifica di Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock e sotto la direzione artistica di Filippo Zigante e Marcella Parziale che, come sempre ha rivolto a tutti i presenti, calorosi saluti iniziali di benvenuto insieme a Maria Buonaguro, Presidente Amici dell’Accademia.

Nella serata di ieri, dunque, in un Auditorium San Vittorino gremito di amanti del jazz, Pietro Condorelli, il rinomato Signore della chitarra Jazz, con Emiliano De Luca al contrabbasso e basso elettrico e Claudio Borrelli alla batteria, ha portato sul palco la sua ultima fatica discografica, “Visions”, figlia della pandemia e registrata con tutte le complicazioni, pratiche e psicologiche, del lock down.

Grazie al Maestro sassofonista Umberto Aucone, che ne cura la direzione artistica, è iniziata, con un primo gustosissimo successo, anche la terza costola del cartellone musicale 22/23 di Accademia Santa Sofia, una rassegna che, come ha spiegato il M° Aucone nella sua introduzione – …nel nome “Jazz Steps – I venerdì del Jazz”, richiama proprio un celebre disco del sassofonista John Coltrane, Jant Steps, album pubblicato nel 1960, che, oltre che il suo primo grande successo, rimane uno dei suoi capolavori nonché uno dei dischi più importanti della storia del jazz. Il brano che dà il nome all’album, Giant Steps ossia “passi da gigante” è costruito su una progressione armonica basata su intervalli di terza maggiore (i passi cui si riferisce il titolo), una progressione molto insolita e di grande difficoltà per i solisti. Questa sua ricerca e innovazione sulle progressioni armoniche, fondamentale nella tecnica dell’improvvisazione e nella storia dell’evoluzione del jazz, è detta ancora oggi “Coltrane Changes” -.

Pietro Condorelli con la sua fidata chitarra affiancato da Emiliano De Luca al contrabbasso e basso elettrico e da Claudio Borrelli alla batteria, fin da subito immerge il pubblico di Benevento in un’accogliente capsula del tempo fatta di swing, ritmo ed emozioni dal sapore vintage, calore umano e precisione tecnica, sapiente interpretazione ed entusiasmante improvvisazione, iniziando dal raffinato “Tenderly”, celebre standard del 1946, portato al successo da Rosemary Clooney (sì proprio la zia di George) e da tantissimi artisti tra cui tre mostri sacri, le indimenticabili Voci di Sarah Vaughan e Nat King Cole, e il pianoforte di Bil Evans.

Il trio entra poi nel vivo del concerto e del disco Visions, eseguendo due composizioni, “Longtime Friendship”, un’accattivante bossanova che richiama subito stile e voce della chitarra di un fuoriclasse come George Benson e “Song For Galbright” dedicata a un altro eccezionale chitarrista, Paul Galbraith, geniale docente e strumentista purtroppo poco conosciuto. Condorelli gli rende omaggio con un solo trascinate, di soave complessità e perfetta leggerezza, caratteri peculiari che riconosciamo poi anche nelle successive esecuzioni.  

Il quarto brano, “Notte che va” è un omaggio al cuore, all’anima, al gusto musicale, al genio compositivo, alla napoletanità, e alla poesia di Pino Daniele. E Condorelli con il suo trio, ne fa un ritratto fedele dalle pennellate precise e vibranti, una sintesi impressionante e commovente, con sprazzi di puro realismo nel ricordo dell’artista che traspare tutto dai colori sorprendentemente vivi che riescono a evocare i tre magistrali interpreti.

Il quinto pezzo si intitola MLM ed è una emozionante dedica ai musicisti che sono venuti a mancare durante la pandemia. È impressionante e ipnotico, ritmico ed estraniante, tutto affidato alle percussioni e al poliedrico talento del batterista Claudio Borrelli e al contrabbasso di Emiliano De Luca, altra voce portante e importante della composizione. Sezione ritmica eccezionale per un duo affiatato, ricettivo e pronto alle reciproche suggestioni, dove la chitarra di Condorelli rimane sullo sfondo, elegantemente ai bordi delle emozioni da loro scatenate, a disegnarne i delicati contorni, con sottili tratti in punta di dita e di chitarra.

Come sesto brano in scaletta, il trio propone un altro standard, elegante e sofisticato come “It Had To Be You”, celeberrima canzone di straordinario successo composta nel 1924, cantata da decine di artisti famosi, oggi i più la ricordano soprattutto nella colonna sonora del film “Harry ti presento Sally”, del 1989.

È il turno finalmente del brano che da il titolo a tutto il disco, “Visions”, e un orecchio attento riconosce immediatamente il linguaggio inconfondibile dei Weather Report. Infatti il brano è ispirato proprio alla musica di Joe Zawinul, pianista e compositore, fondatore, insieme al sassofonista Wayne Shorter (altri due mostri sacri!), del leggendario gruppo, pietra miliare del genere Fusion negli anni settanta e ottanta. E quindi in “Visions” emerge, proprio come in un sintetico spettacolare compendio, tutto il lavoro di profonda conoscenza, curiosa ricerca e perfetta assimilazione, che Condorelli mette in atto nei confronti del jazz, dagli albori ai giorni nostri, dalla tradizione all’innovazione, attraverso la sua personale rilettura dei generi, delle correnti, e dei diversi stili dei più grandi maestri della chitarra jazz. Domina, nel brano, affinatissima e nitida la sua mirabile tecnica di Fingerpicking.

Calorosi applausi scroscianti e fervidi complimenti convincono gli artisti a eseguire l’effervescente bis intitolato “Sean Connery” dove il Condorelli Trio volge uno sguardo alle atmosfere swing, fumose e conturbanti dei film polizieschi, noir e di spionaggio degli anni ‘50/’60 (più genere Alfred Hitchcock che saga 007 per intenderci), citando tutta la migliore produzione sullo stile di Henry Mancini, maestro del genere, sempre in perfetto equilibrio tra composizione e improvvisazione, strizzando anche un occhio, in più di un passaggio, a See you later Alligator, rock and roll reso famoso da  Bill Haley e a Summertime di George Gershwin. Magico Jazz.

Accademia Santa Sofia, venerdì al San Vittorino il Jazz del Pietro Condorelli Trio

Accademia Santa Sofia, venerdì al San Vittorino il Jazz del Pietro Condorelli Trio

Eventi

Venerdì 9 dicembre Accademia di Santa Sofia, per il suo terzo appuntamento in cartellone, rilancia con il Jazz di gran classe del Pietro Condorelli Trio.

Venerdì infatti alle ore 19:00, all’Auditorium San Vittorino, arriva Pietro Condorelli, il rinomato Signore della chitarra Jazz, con il concerto intitolato Vision. Con lui suoneranno Emiliano De Luca al contrabbasso e basso elettrico e Claudio Borrelli alla batteria. Una formazione che prende il nome proprio dal progetto Vision, con cui il leader torna sulle scene dopo vent’anni e…una pandemia.

Un altro straordinario appuntamento da non perdere, dunque, questo concerto al San Vittorino, che fa parte della rassegna, curata artisticamente del Maestro Umberto Aucone, “Jazz Steps – I venerdì del Jazz”, terza costola della ricca e variegata Stagione Concertistica 2022/23 proposta in efficace cooperazione da Accademia di Santa Sofia, Università degli Studi del Sannio e Conservatorio di Benevento, sempre sotto la direzione artistica di Marcella Parziale e Filippo Zigante e con la consulenza scientifica di Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock.

Pietro Condorelli, nato nel 1962 a Milano ma di origini casertane, dopo aver ottenuto il diploma in chitarra classica e una laurea al DAMS, dal 1980 svolge attività concertistica e professionale sia in Italia sia all’estero. Collabora con importanti mostri sacri del Jazz internazionale come Lee Konitz, Paolo Fresu, Franco Cerri, Giulio Capiozzo, Gary Bartz, George Cables, Jimmy Wood, Fabrizio Bosso, Charles Tolliver, Bob Mover, segnalandosi come uno dei migliori chitarristi jazz italiani.

Nel 1988, fonda il Sonora Art Quartet insieme a Marco Sannini, Salvatore Tranchini e Ares Tavolazzi, con il quale suona negli Stati Uniti e registra l’album “Sonora”. Il Sonora Art Quartet vedrà poi nel tempo l’alternarsi di nuovi componenti tra i quali: Dario Deidda, Pietro Iodice, Maurizio Gianmarco, Massimo Urbani.

Collabora stabilmente, dal 1994 al 1996 con lo storico gruppo di jazz e progressive rock degli Area, chiave di volta del panorama musicale italiano dagli anni 70. Nel 1997 vince il referendum della critica “Top jazz” (Musica Jazz) come miglior nuovo talento.

Oltre alla carriera musicale ha al suo attivo un’intensa attività didattica. Le collaborazioni con scuole private sono numerosissime e importanti e numerosi sono i seminari e workshop organizzati con diversi chitarristi di fama internazionale come Mike Stern, Mick Goodrik, Jim Hall, insomma un bel pezzo di storia della chitarra jazz.

Nel 2011 si aggiudica la prima posizione – per la categoria “chitarra jazz” – del Jazzit Award 2011, il concorso indetto ogni anno dalla rivista musicale Jazzit.

La critica lo ha definito “eccellente chitarrista da sempre concentrato in certosino lavoro di ricerca sulle varie possibilità comunicative dell’universo chitarristico, attraverso molteplici approcci stilistici, dalla musica etnica al funk, dal jazz al rock” e poi “la sua tempra stilistica, il suo tocco mediterraneo son evidenti, così come il suo complesso vissuto esistenziale e le sue percezioni dell’humus jazzistico italiano e mondiale”.

Di sé stesso ha detto “Non mi reputo semplicemente un chitarrista, sono, piuttosto, una persona che spende il suo tempo a tradurre in musica le sue emozioni”.

È attualmente titolare della cattedra di jazz presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.

Questi gli album pubblicati: Guitar Style Journey’ (1996), On my browser (1998), Quasimodo (2000), Easy (2005), Wild cats difficult to Bo… ed altre storie (2010), Jazz, Ideas & Songs [DVD] (2017).

L’ingresso al concerto è gratuito e si consiglia la prenotazione: accademiadisantasofia@alice.it, 0824-1901208, 339-4363315.

Benevento, all’Accademia di Santa Sofia arrivano le stelle della musica internazionale

Benevento, all’Accademia di Santa Sofia arrivano le stelle della musica internazionale

Eventi

Il violino di Linda Hedlund e il pianoforte di Francesco Nicolosi. A Benevento con Accademia di Santa Sofia arrivano le stelle della musica internazionale.

Sabato 3 dicembre, alle ore 19:00, presso l’Auditorium San Vittorino di Benevento (che per questa occasione sostituisce la Chiesa di Santa Sofia, indicata invece in cartellone), torna la grande musica con il secondo appuntamento della Stagione Concertistica 2022/23 proposta da Accademia di Santa Sofia, in fruttuosa sinergia con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio Statale di Musica “N.Sala” di Benevento.

Dopo il “furor di popolo” scatenato con lo spettacolo di Peppe Barra all’Auditorium S.Agostino, la nuova ricchissima kermesse, che vede sempre Filippo Zigante e Marcella Parziale alla direzione artistica, e Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock, alla consulenza scientifica, passa ora a un altro luogo simbolo di Benevento, per tutti gli amanti della musica, e rilancia con due virtuose eccellenze internazionali della musica classica.

A esibirsi, sul palco del San Vittorino, infatti, saranno due stelle internazionali di prima grandezza, la giovane violinista finlandese Linda Hedlund e il “sommo” pianista siculo/napoletano Francesco Nicolosi.

Linda Hedlund ha studiato violino all’Università di Musica e Arti dello Spettacolo di Vienna, laureata nel 2002, ha conseguito il dottorato in violino nel 2010 alla Sibelius Academy di Helsinki. Già da allora si esibisce in tutto il mondo, con le più prestigiose formazioni internazionali, come solista e musicista da camera. Molto attiva anche come insegnante e conferenziera, ha tenuto numerose masterclass negli Stati Uniti, Sud America e Asia.

Francesco Nicolosi, definito “uno dei migliori pianisti viventi al mondo” o “il pianista capace di cantare”, si è diplomato in Conservatorio giovanissimo con il massimo dei voti e la lode. All’età di diciassette anni, lascia la sua Catania alla volta di Napoli dove incontra Vincenzo Vitale, riconosciuto insegnante tra i migliori della tradizione pianistica italiana. Ben presto diventa uno dei suoi migliori allievi tanto da essere considerato a tutt’oggi uno dei massimi esponenti della scuola pianistica partenopea. La sua grande carriera internazionale, che lo ha visto protagonista nelle più importanti sale da concerto del mondo, lo consacra come uno dei pianisti più interessanti della sua generazione e lo porta a vincere i più importanti premi nazionali e internazionali.

Il programma, piacevolissimo, della serata prevede due giganti a confronto, con due gioielli della storia musicale mondiale, composti appositamente per valorizzare le singole, differentissime, peculiarità e le reciproche potenzialità, indagando nel profondo le infinite e meravigliose possibilità di dialogo tra due strumenti egocentrici come violino e pianoforte: la Sonata n. 5 in Fa maggiore op. 24 denominata “La Primavera”, di Ludwig van Beethoven, e la Sonata in La maggiore di César Franck.

Il consueto preludio allo spettacolo vedrà protagonista la Professoressa Silvana Rapuano, con un bellissimo intervento dedicato agli scavi e ai ritrovamenti del sito archeologico dell’ex chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea a Benevento.

L’ingresso è gratuito e si consiglia la prenotazione: accademiadisantasofia@alice.it, 0824-1901208, 339-4363315.

Peppe Barra incanta il Sant’Agostino: grande successo per la Prima della Stagione Artistica dell’Accademia di Santa Sofia

Peppe Barra incanta il Sant’Agostino: grande successo per la Prima della Stagione Artistica dell’Accademia di Santa Sofia

AttualitàBenevento Città

Con il mattatore napoletano Peppe Barra, foltissimo pubblico e tutto esaurito per la Prima della Stagione Artistica 2022-2023 proposta ieri sera, da Accademia di Santa Sofia, in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio Statale di Musica “N.Sala” di Benevento.

Inizia con un Auditorium Sant’Agostino gremito fino al massimo della sua capienza, che ha visto esauriti tutti i posti a sedere (e più di qualcuno, purtroppo, che, non avendo prenotato, acquistando biglietto o abbonamento, è rimasto fuori), la nuova ricchissima kermesse, frutto della collaborazione tra i tre Enti cittadini, che vede sempre Filippo Zigante e Marcella Parziale alla direzione artistica, e Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock, alla consulenza scientifica.

Per chi non vuole rischiare di perdersi i prossimi appuntamenti al Sant’Agostino ricordiamo che il costo del biglietto è di dieci euro (due euro per studenti Unisannio e Conservatorio). Mentre l’abbonamento scontato sarà ricalcolato sui prossimi spettacoli. Per acquisto biglietti, abbonamenti e prevendita: ALL NET SERVICE srl, Lungocalore Manfredi di Svevia, 25 – Benevento, Tel. 0824.42711 / WhatsApp 328.8336989, Acquisti online: https://www.i-ticket.it.

Assoluto protagonista dello spettacolo, andato in scena ieri, venerdì 18 novembre, uno straordinario Peppe Barra, voce e cuore di Napoli, impertinente, ironico e trascinante interprete della tradizione popolare napoletana e della cultura musicale/teatrale partenopea più poetica e carnale, che come un vero leone, nonostante una non perfetta condizione di salute dovuta ai mali di stagione, con generosa energia, garbo, simpatia e napoletana sfrontataggine, durante lo spettacolo, ha sfoderato tutto il suo navigato mestiere, un effervescente miscuglio di affascinante talento e smisurata maestria, incantando il pubblico di Benevento con una sua personalissima lettura del capolavoro “Pierino e il Lupo” di Sergei Prokofiev (1891 – 1953) il versatile ed eclettico pianista e compositore russo, figura di primo piano del modernismo musicale novecentesco, che riuscì a sintetizzare con originalità le conquiste della musica europea e lo spirito della tradizione russa.

La sua celeberrima favola in musica per voce recitante e orchestra, per questo concerto, è stata rielaborata e diretta dal M° Giorgio Mellone, appositamente per un organico di otto elementi, gli affiatati e bravissimi: Armand Priftuli – violino, Carmine Caniani – viola, Aurelio Bertucci – violoncello, Gianluigi Pennino – contrabbasso, Marco Salvio – flauto, Gaetano Falzarano – clarinetto, Fabio Marone – fagotto, Pasquale Benincasa – percussioni.

Mentre la narrazione era affidata alla voce recitante, iconica e inconfondibile di Peppe Barra, giullare virtuoso e camaleontico cantore della moderna napoletanità, cantastorie e maestro indiscusso della tradizione popolare, che al termine del concerto ha voluto regalare al pubblico di Benevento proprio alcuni brani tratti da “La Cantata dei pastori”, celebre composizione tradizionale campana, i bilico tra sacro e profano, poetica devozione e oscena trivialità,  riscoperta ed elaborata nel 1972 quando entrò a far parte della Nuova Compagnia di Canto Popolare, e portata poi al successo mondiale proprio da lui nei decenni successivi della sua sconfinata carriera. Il pubblico entusiasta saluta gli artisti con applausi scroscianti.

Dopo i consueti saluti iniziali di Maria Buonaguro, Presidente Amici dell’Accademia S.Sofia, e di Marcella Parziale, il preludio allo spettacolo, ha visto protagonista proprio Gerardo Canfora – Rettore dell’Unisannio, con un interessante e accalorato intervento intitolato Umanesimo Digitale, un sintetico excursus dagli antichi egizi passando per Einstein, ai giorni nostri, su come le scoperte e le innovazioni tecnologiche debbano essere non rifiutate o demonizzate ma riconsiderate e poste, loro, al servizio dell’uomo, delle sue necessità e relazioni, e non il contrario con l’uomo asservito a merce e ai meccanismi del mercato digitale, in un processo educativo e formativo quanto più possibile precoce, completo e multidisciplinare che metta finalmente l’uomo al centro dello sviluppo tecnologico e non, viceversa, il guadagno o il vantaggio economico. 

Beppe Barra apre la Stagione Artistica 2022-2023 dell’Accademia di Santa Sofia

Beppe Barra apre la Stagione Artistica 2022-2023 dell’Accademia di Santa Sofia

Eventi

Con Peppe Barra, al via la Stagione Artistica 2022-2023 dell’Accademia di Santa Sofia, in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio Statale di Musica “N.Sala” di Benevento.

Una triplice collaborazione che sceglie tre luoghi d’elezione (Sant’Agostino, San Vittorino, e Santa Sofia), per un programma variegato dalle mille sfaccettature, sempre più ricco di nomi prestigiosi, incontri stimolanti e occasioni di arricchimento culturale, riflessione e divertimento.

La direzione artistica come sempre è affidata a Filippo Zigante e Marcella Parziale, mentre alla consulenza scientifica ritroviamo Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock.

Si parte dunque Venerdì 18 novembre, alle ore 19:00, presso l’Auditorium Sant’Agostino di Benevento, dove tutto è pronto per accogliere il primo imperdibile spettacolo della Stagione, il grande mattatore, Peppe Barra, voce e cuore di Napoli, interprete impertinente, ironico e trascinante della tradizione popolare napoletana e della cultura musicale/teatrale partenopea più poetica e carnale, che per l’occasione, regalerà al pubblico di Benevento una sua personalissima lettura del capolavoro per l’infanzia e non solo, “Pierino e il Lupo” di Sergei Prokofiev.

Pierino e il lupo” infatti è una favola in musica per voce recitante e orchestra con testo e musica di Sergej Prokof’ev.

Un racconto adatto a spettatori di ogni età, semplicissimo nella trama ma estremamente interessante nella forma musicale e nella struttura.

Narra la storia di un bambino – Pierino – che con l’aiuto di un uccellino e altri amici animali riesce a catturare un temibile lupo cattivo.

Alla musica è affidato il compito di descrivere caratteri e azioni dei personaggi, ciascuno collegato a un tema musicale e a uno strumento particolare.

Per l’occasione, l’opera, orchestrata e diretta da Giorgio Mellone, è stata rielaborata appositamente per un organico di otto elementi: Armand Priftuli – violino, Carmine Caniani – viola, Aurelio Bertucci – violoncello, Gianluigi Pennino – contrabbasso, Marco Salvio – flauto, Gaetano Falzarano – clarinetto, Fabio Marone – fagotto, Pasquale Benincasa – percussioni.

Mentre la narrazione è affidata alla voce recitante, iconica e inconfondibile di Peppe Barra.

Ricordiamo qui alcune tappe della sconfinata carriera di Peppe Barra, eclettico, virtuoso e camaleontico, cantore della moderna napoletanità e giullare della tradizione popolare che, da anni, rivisita con estro e spirito innovativo, instancabile narratore/riscopritore di storie antiche e di favole immortali.

Attore, musicista, cantante, cabarettista è, senza alcun dubbio, il più interessante artista contemporaneo che Napoli abbia regalato alla scena internazionale negli ultimi venti anni.

Figlio d’arte, nato a Roma nel 1944, da genitori procidani cantanti e artisti del varietà, cresce, sulle tavole del palcoscenico tra Procida e Napoli, allevato a musica e teatro.

Studia recitazione e lavora fin da subito in diverse compagnie. Successivamente entra a far parte della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Nella seconda metà degli anni settanta è protagonista della “Gatta Cenerentola”, l’opera teatrale di De Simone tratta da una fiaba del “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile.

La sua carriera continua poi con memorabili produzioni (Interpreta Sancho Panza nei frammenti teatrali del Don Chisciotte, diventato poi uno sceneggiato) e importanti incontri tra cui Gassmann, Scaparro, De Andrè, Benigni.

Lavora anche molto con la madre, la grande Concetta Barra.

Nel 2003 scrive con Massimo Andrei una fiaba in lingua italonapoletana intitolata Le vecchie vergini, e al teatro Trianon rappresenta “La Cantata dei pastori”, che resta uno dei suoi cavalli di battaglia.

Il 24 marzo 2014 gli viene conferito dall’Università Federico II di Napoli il master Honoris Causa in Letteratura, scrittura e critica teatrale.

Il preludio allo spettacolo di Peppe Barra, sarà un interessante intervento di Gerardo Canfora – Rettore Unisannio, intitolato Umanesimo Digitale.

Costo del biglietto: € 10

Abbonamento ai 12 spettacoli: € 100 (Settore Platea riservato agli abbonati)

Per acquisto biglietti, abbonamenti e prevendita:

ALL NET SERVICE srl

Lungocalore Manfredi di Svevia, 25 – Benevento

Tel. 0824.42711 / WhatsApp 328.8336989

Acquisti online: https://www.i-ticket.it

Accademia Santa Sofia | Stagione concertistica 2022 – 2023, al via la campagna abbonamenti

Accademia Santa Sofia | Stagione concertistica 2022 – 2023, al via la campagna abbonamenti

AttualitàBenevento Città

È iniziata la campagna abbonamenti della Stagione concertistica 22/23 dell’Accademia di Santa Sofia, realizzata in sinergia con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio di Benevento.

Quest’anno la programmazione si arricchisce di spettacoli e concerti, sempre sotto la direzione artistica di Filippo Zigante e Marcella Parziale, che oltre agli eventi, in vendita o in abbonamento, all’Auditorium Sant’Agostino, si svolgeranno, come tradizione, nella Chiesa di Santa Sofia e, novità di quest’anno, anche all’Auditorium San Vittorino, che accoglierà una brillante rassegna di Jazz curata e seguita artisticamente dal Maestro Uberto Aucone. Per queste due sedi è comunque consigliata la prenotazione.

Solo per gli appuntamenti presso l’Auditorium Sant’Agostino di Benevento, dunque, è previsto un biglietto di 10 euro per il singolo spettacolo o l’abbonamento di 100 euro, per tutti i dodici spettacoli che si terranno da novembre a maggio.

Affrettatevi dunque se non volete perdervi nessuno degli eventi in programma al Sant’Agostino. Ecco il Calendario:

Venerdì 18 novembre / ore 19:00

PIERINO E IL LUPO di S. Prokofiev

Elaborazione per ottetto a cura di Giorgio Mellone

voce recitante Peppe Barra

Sabato 17 dicembre / ore 19:00

VIAGGIO D’AMORE

Michele Placido

con Davide Cavuti

Sabato 21 gennaio / ore 19:00

LA GRANDE DANZA IN CONCERTO

Orchestra da camera Accademia di Santa Sofia

Suite da balletti: Giselle, Excelsior, Coppelia, Lo Schiaccianoci, Filomena Marturano

 Sabato 28 gennaio / ore 19:00

Le voci del Sud in QUALCUNO SULLA TERRA

Eugenio Bennato

Sabato 18 febbraio / ore 19:00

QUINTETTO DI FIATI DEI BERLINER PHILHARMONIKER

Musiche di P. Hindemith, W. A. Mozart J. Ibert

 Sabato 25 febbraio / ore 19:00

Orchestra da camera ACCADEMIA DI S. SOFIA

Francesco Nicolosi pianoforte

Musiche di G. Paisiello e A. Scarlatti

 Venerdì 10 marzo / ore 19:00

OMAGGIO A E. MORRICONE E A N. ROTA

Orchestra da camera ACCADEMIA DI S. SOFIA

Andrea Griminelli flauto

 Giovedì 23 marzo / ore 19:00

Orchestra Jazz del Conservatorio “N. Sala” di Benevento

Paolo Fresu

Direzione e arrangiamenti di Roberto Spadoni

 Sabato 15 aprile / ore 20:00

L’ANGELO ASTOR E IL DIAVOLO PIAZZOLLA

Orchestra da camera ACCADEMIA DI S. SOFIA

Riccardo Zamuner violino

Musiche di A. Piazzolla

 Sabato 29 aprile / ore 20:00

PER GRAZIA RICEVUTA

Tableaux vivants dall’opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio

Teatri 35

 Sabato 20 maggio / ore 20:00

IL VENTO DELL’EST

Orchestra da camera ACCADEMIA DI S. SOFIA

Musiche di A. Dvorak e I. Stravinski

 Sabato 27 maggio / ore 20:00

A. VIVALDI – LE QUATTRO STAGIONI

Orchestra d’archi del Conservatorio “N. Sala” di Benevento

Anna Tifu violino

Costo del biglietto per il singolo spettacolo: € 10

Abbonamento ai 12 spettacoli: € 100 (Settore Platea riservato agli abbonati)

Per acquisto biglietti, abbonamenti e prevendita:

ALL NET SERVICE srl

Lungocalore Manfredi di Svevia, 25 – Benevento

Tel. 0824.42711 / WhatsApp 328.8336989