Guerra in Ucraina, il Comune di Cerreto Sannita aderisce al sistema di accoglienza e<br>di integrazione della rete “SAI”

Guerra in Ucraina, il Comune di Cerreto Sannita aderisce al sistema di accoglienza e
di integrazione della rete “SAI”

AttualitàDalla Provincia

Il Comune di Cerreto Sannita aderisce alle misure urgenti di accoglienza ordinaria della rete SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.

Il protrarsi della guerra e della crisi umanitaria in Ucraina ha indotto il “Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione” a comunicare agli enti locali l’avvio della procedura per il finanziamento del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo inerente l’ampliamento del sistema di accoglienza di carattere ordinario della rete SIPROMI/SAI, da destinare in tutta Italia all’ospitalità di nuclei familiari o monoparentali ucraini in fuga dalla guerra.

Il modello SAI è un servizio di accoglienza e di integrazione, promosso dal Ministero dell’Interno e dagli Enti Locali, che offre ai richiedenti asilo, ai rifugiati e ai titolari di protezione umanitaria, nei limiti delle disponibilità, un supporto di tipo alloggiativo e un aiuto nell’avvio di un percorso di integrazione sul territorio nazionale, grazie alla presenza di figure professionali specifiche, specialistiche e multidisciplinari, per le azioni richieste (operatori sociali, assistenti sociali, avvocati e operatori legali, psicologi, mediatori
interculturali).

Un’azione sociale ed amministrativa puntuale per il Comune di Cerreto Sannita, in quanto perseguirà alcuni fondamentali obiettivi, quali la realizzazione di una buona accoglienza integrata (generata da formazione professionale, inserimento abitativo e scolastico e apprendimento della lingua e della cultura italiana) e l’attuazione del principio di sussidiarietà che “valorizza l’autonomia e l’integrazione di stranieri presenti sul territorio nazionale e fornisce risposte comunitarie al bisogno sociale”.

De Luca: “In questo momento abbiamo un flusso di profughi da accogliere. Covid? Bisogna essere prudenti perché…”

De Luca: “In questo momento abbiamo un flusso di profughi da accogliere. Covid? Bisogna essere prudenti perché…”

AttualitàDalla Regione

Nel corso del consueto appuntamento del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato della guerra in Ucraina e di come la Regione stia operando in termini di accoglienza, nonché della battaglia al Covid che De Luca sottolinea non essere ancora terminata. Queste le sue parole:

In questo momento abbiamo un flusso di profughi che dobbiamo accogliere. Abbiamo istituito un Unità di Crisi, come quella per il Covid, dando la responsabilità al Dirigente della Protezione Civile. Come Regione siamo impegnati sul versante sanitario del problema. La situazione è sotto controllo, all’Ospedale del Mare sono arrivate 1.653 persone. Abbiamo fatto 1.600 tamponi e sono risultate positive 203 unità. Il livello di vaccinazione è bassissimo quindi dobbiamo fare attenzione affinché non si diffondano focolai Covid. Abbiamo, inoltre, un livello elevato di altre patologie, in modo particolare tubercolosi ed epatite. Chiedo al Consolato, ai Comuni e alle famiglie ucraine da tempo nella nostra regione di darci una mano per fare i controlli. Garantiremo la massima accoglienza e solidarietà sul piano sanitario, soprattutto per quanto riguarda i bambini, che saranno accolti al Santobono, garantendo anche interventi chirurgici“.

Sul fronte Covid, invece, De Luca ha dichiarato quanto segue: “Stiamo seguendo con attenzione quello che sta succedendo in Gran Bretagna perché anticipa di due settimane quello che succederà nel resto d’Europa. Si registra una ripresa dei contagi causata dalla variante Delta. Di quelli che si sono contagiati, i nostri virologi hanno verificato che il contagio c’è stato dopo cinque mesi dalla terza dose. Probabilmente, secondo i virologi, per primavera non avremo una nuova ondata ma se prosegue questo fenomeno Delta, rischiamo che si ripeta ciò che è avvenuto nell’autunno del 2020. Speriamo che non sia così ma dobbiamo sapere che è possibile. L’uso della mascherina deve rimanere diffuso come atto di autotutela e responsabilità. Vi prego di essere prudenti“.