Dal Comune: “I dati confermano che l’acqua immessa nelle rete idrica è sempre stata potabile”

Dal Comune: “I dati confermano che l’acqua immessa nelle rete idrica è sempre stata potabile”

Politica

Convocata dal sindaco Clemente Mastella, questa mattina si è tenuta una riunione per fare il punto sulla questione dell’acqua a cui hanno partecipato assessori e dirigenti dei settori Ambiente, Servizi Sanitari, Affari Generali e Finanze e i rappresentanti di Gesesa e di Artea (organo tecnico della Gesesa incaricato anche di effettuare il piano di caratterizzazione).

Il dirigente del settore Ambiente, Maurizio Perlingieri, ha riferito che sono stati posti in essere tutti gli atti per la prosecuzione del piano di caratterizzazione grazie all’incremento delle risorse finanziarie stanziate dalla Regione Campania. A tal proposito ha anche evidenziato che il Comune, al fine di accelerare l’effettuazione del piano, ha già provveduto ad effettuare una variazione di bilancio per anticipare le somme necessarie. Somme che verranno poi recuperate quando la Regione stanzierà materialmente i fondi.

Per quanto riguarda, invece, la questione della potabilità dell’acqua, dall’analisi dei dati forniti da Arpac/Asl e da Gesesa è stato confermato che l’acqua proveniente dai pozzi di Pezzapiana è sempre stata potabile e abbondantemente al di sotto dei limiti stabiliti per quanto attiene il parametro del tetracloroetilene. Un dato che si evince in particolare dalla serie storica dei prelievi effettuati presso le fontane pubbliche, ovvero nella rete di distribuzione, che sono sempre stati prossimi al valore di 1 microgrammo per litro.

Per quanto attiene la contaminazione delle falde acquifere, fermo restando le incongruenze rilevate tra i dati forniti da Gesesa, dai vari laboratori intervenuti e quelli di Arpac/Asl, è emerso che le stesse incongruenze emergono anche all’interno degli stessi dati in possesso di Arpac e Asl.

Il 17 novembre, infatti, secondo i dati Arpac/Asl alla bocca di pozzo, ovvero prima dell’immissione dell’acqua in rete e prima del trattamento di clorazione,  si sono registrati valori di tetracloroetilene pari a 62,2 microgrammi per litro; al punto di prelievo post-clorazione, e sempre prima dell’immissione dell’acqua nelle rete idrica, il valore registrato era  di 47,5 nel campionamento effettuato da Arpac mentre nel campionamento effettuato dall’Asl (ed esaminato dall’Arpac) il valore era pari a 250 milligrammi per litro. Viceversa, le risultanze dei campioni prelevati presso i fontanini di piazza Basile e viale San Lorenzo erano rispettivamente di 1,3 e 1,1 microgrammi al litro. Valori che quindi attestavano la piena potabilità dell’acqua.

Di qui la scelta da parte del Comune di affidare l’interpretazione dei dati al Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli studi del Sannio al fine di dirimere definitivamente la questione e acclalare la costante potabilità dell’acqua.

Potabilità che, in ogni caso, è confermata dalla stessa Arpac nella relazione inviata alle autorità competenti e al Comune, dove si legge: “I risultati analitici hanno evidenziato in tutti i campioni esaminati un valore di tetracloroetilene conforme al valore limite di 10 microgrammi per litro e pari a 1,1 microgrammi per litro (pozzo 628EMBN), a 1,5 microgrammi al litro (piazza Basile 629EMBN), a 0,9 microgrammi al litro (viale San Lorenzo 630EMBN) e a 0,8 microgrammi al litro (via Piccinato (631EMBN).”

Gesesa incontra le Associazioni dei Consumatori e i Comitati di Quartiere: illustrati grafici, documenti e dati

Gesesa incontra le Associazioni dei Consumatori e i Comitati di Quartiere: illustrati grafici, documenti e dati

AttualitàBenevento Città

Ieri Gesesa ha incontrato le Associazioni dei Consumatori e i Comitati di Quartiere e, in totale trasparenza, ha illustrato documenti, dati e grafici con lo scopo di spiegare quanto accaduto tra il 17 ed il 19 novembre e ribadire la correttezza dell’operato di GESESA in quei particolari frangenti.

In un confronto serio e costruttivo GESESA ha confermato inoltre la potabilità delle acque emunte dai pozzi di Pezzapiana e ha anche illustrato, in modo puntuale, tutte le azioni di efficientamento adottate e quelle in programma in un prossimo futuro.

“Abbiamo avuto un confronto franco e costruttivo con tutti i presenti – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di GESESA Salvatore Rubbo -, un confronto che, per quanto era nelle competenze di GESESA, ha chiarito tanti aspetti ed ha consentito, alle persone presenti in platea, di approfondire determinate tematiche legate al servizio idrico di Benevento. Raccogliendo le istanze dei presenti all’incontro, confermo che è mia intenzione consolidare questo dialogo con incontri specifici e periodici con i rappresentanti dei cittadini”.   

Benevento, crisi idrica: Mastella chiede ad Asl, Arpac e Gesesa report e analisi acque da ottobre a oggi

Benevento, crisi idrica: Mastella chiede ad Asl, Arpac e Gesesa report e analisi acque da ottobre a oggi

Politica

Il sindaco Clemente Mastella, in qualità di massima autorità sanitaria cittadina e al fine di fare ulteriore e necessaria chiarezza su quanto accaduto, questa mattina ha richiesto con carattere di massima urgenza all’Asl, all’Arpac e alla Gesesa un report relativo alle campionature e successive analisi delle acque prelevate presso i seguenti punti, con riferimento specifico al parametro del tetracloroetilene e con decorrenza dal 1° ottobre ad oggi:

– Pezzapiana pozzo 1 boccapozzo;

– Pezzapiana pozzo 1 postclorazione;

– Pezzapiana pozzo 2 boccapozzo;

– fontana sita in piazza Basile;

– fontana sita in viale S. Lorenzo;

– fontana sita in via Piccinato

“Sarà vostra cura – si legge nella richiesta inviata dal primo cittadino – di indicare nel report le modalità di prelievo, se esse sono state eseguite in contraddittorio con altro ente e presso quali laboratori sono stati processati i campioni”.

UniSannio farà uno studio sulla problematica dell’acqua

AttualitàBenevento Città

Il sindaco Clemente Mastella rende noto che il Comune ha affidato al Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli studi del Sannio l’incarico di effettuare una relazione di chiarimento sulla problematica dell’acqua e di approfondimento sui report delle campionature e successive analisi delle acque effettuate da Asl, Arpac e Gesesa.

Il sindaco Mastella rende altresì noto che il Comune ha inoltrato alla Regione Campania una richiesta di incremento del finanziamento e contestuale rimodulazione del quadro economico rispetto al progetto precedentemente presentato per la realizzazione dell’impianto di filtrazione a carboni attivi G.A.C. a servizio della centrale idrica di Pezzapiana.

Ciò alla luce delle significative variazioni di prezzo delle materie prime legate alle straordinarie condizioni del mercato mondiale.

Crisi idrica, Città Aperta: ”Necessaria verifica di precise responsabilità: Mastella si assuma le sue senza scaricabarile”

Crisi idrica, Città Aperta: ”Necessaria verifica di precise responsabilità: Mastella si assuma le sue senza scaricabarile”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma di Città Aperta, che interviene sulla questione dell’acqua.

“Davanti ad una vicenda di gravità inaudita, come quella che da diverse ore sta interessando la nostra Città – si legge – , Clemente Mastella, nelle sue dichiarazioni alla stampa locale, prova a buttare come sempre la palla in tribuna.

Ai cittadini non interessa affatto il pietoso scarico di responsabilità tra enti pubblici – che contribuisce solo ad alimentare e consolidare sfiducia nella politica e nelle istituzioni – ma sapere perché, nonostante il sito dove si attinge l’acqua erogata a gran parte della città è da anni inquinato, non sono stati ancora individuati i soggetti inquinatori e non si è ancora proceduto alla relativa bonifica.

La Regione ha dato il via libera agli accertamenti sin dal luglio 2020, e l’attività, di competenza del Comune di Benevento, si doveva concludere entro gennaio 2021.

Perché sino ad oggi non si è proceduto? Abbiamo sentito farfugliare qualche scusa implausibile, tipo la difficoltà di reperire in bilancio le somme occorrenti all’esecuzione del piano di caratterizzazione. Stiamo parlano di 70.000 euro: ebbene, il Comune spende tanti soldi, a volte anche per manifestazioni futili, e non trova le risorse per affrontare e risolvere un problema di tale importanza, che riguarda la salute di gran parte della popolazione amministrata?

Peraltro, una volta accertata la matrice dell’inquinamento, gli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino gravano esclusivamente sul responsabile della contaminazione, cioè sul soggetto che ha causato il danno ambientale.

Si vuole proteggere qualcuno, sia dalle responsabilità che dagli ingenti costi che ne derivano? In tal caso ricordiamo che, ove il responsabile non sia individuabile o non provveda (e non provveda spontaneamente il proprietario del sito o altro soggetto interessato), gli interventi che risultino necessari vanno adottati dalla P.A. competente”.

“Nell’uno o nell’altro caso – conclude la nota -, siamo quindi di fronte a precise ed inconfutabili responsabilità: soggettive ed oggettive. E di tanto si dovrà dar conto! Senza inutili e stucchevoli vittimismi”.

Crisi idrica, la Maggioranza: “Campagna d’odio contro il sindaco Mastella: ora basta, è ingiustificabile”

Crisi idrica, la Maggioranza: “Campagna d’odio contro il sindaco Mastella: ora basta, è ingiustificabile”

Politica

“Ora basta: è intollerabile, ingiustificata e immorale la campagna di denigrazione e squadrismo verbale che molteplici ambienti politici e pseudo-civici, chiaramente ostili all’amministrazione, hanno messo in campo nelle ultime 48 ore avventandosi come avvoltoi su una vicenda complessa e con contorni tutti da chiarire, come quella del picco anomalo di tetracloroetilene riscontrato a Pezzapiana. Picco poi smentito dopo poche ore da una raffica di analisi successive che hanno fortunatamente condotto ad una rapida normalizzazione dell’erogazione idrica in città”, così in una nota congiunta gli assessori della Giunta Mastella e tutti i consiglieri di maggioranza a Palazzo Mosti.

“Avere alimentato irresponsabilmente una vera e propria campagna d’odio contro il sindaco Mastella ha generato un clima che ha portato a una raffica d’insulti e minacce sui social. Giustamente il sindaco ha denunciato in conferenza stampa questo stillicidio: a chi ha soffiato sul fuoco, a chi ha instillato ansie tra i cittadini, a chi ha evocato Chernobyl o parlato di rischi di tumori, diciamo con chiarezza che deve semplicemente vergognarsi! Così come vergognosa è la forma indegna di sciacallaggio politico di chi evoca le dimissioni: il sindaco e i vertici di Gesesa, la società che gestisce il servizio idrico, hanno lavorato ininterrottamente per far fronte a una faccenda le cui altrui responsabilità sono tutte da chiarire e dove molti, anche appartenenti ad enti di controllo, dovranno rendere conto dell’incredibile assenza di collaborazione istituzionale e della superficialità con cui è stata gestita la fase iniziale della vicenda, quella cruciale”.

“L’acqua della città di Benevento è potabile – proseguono gli assessori e i consiglieri comunali – e lo ha certificato l’Arpac regionale che ha messo nero su bianco come proprio i certosini e continui controlli di laboratorio, che si perpetuano da anni, non lascino spazio a dubbi e paure.

La vicenda del singolo, valore anomalo registrato giovedì è stata gestita con il massimo della responsabilità: il sindaco Mastella ha fatto ciò che la legge e la coscienza imponevano con lo stop precauzionale alla potabilità, ma dall’istante successivo ha lavorato per uscire dall’emergenza che è cessata infatti in meno di 48 ore. Un doveroso ringraziamento va al Prefetto di Benevento che ha dimostrato grande senso di responsabilità e spirito di collaborazione istituzionale”.

“Stigmatizziamo inoltre in modo netto il disvalore, penalmente sanzionato, della condotta di chi, perseverando scientemente e deliberatamente nel ‘procurare allarme’, anche al solo ‘fine di protesta’, non fa altro che ostacolare e sviare, piuttosto che favorire, la realizzazione dell’interesse generale a garantire la sicurezza dei cittadini, che si vuole assicurare anche contro tutti i falsi allarmi, che distolgono l’Autorità costituita dalle attività essenziali per il bene generale”.

“Altra cosa è il ragionamento politico sulle soluzioni strutturali sulle quali siamo pronti ad un confronto civile e a proposte concrete, finora latitanti. Il sindaco ha sollecitato la Regione e come annunciato il piano di caratterizzazione – bloccato da una serie di veti non imputabili al Comune – e l’impianto a carboni attivi per Pezzapiana, insieme  alla strada alternativa dei pozzi di Solopaca dovrebbero entrare in un imminente pacchetto d’interventi atteso in settimana in Giunta regionale. Quanto all’evocazione del Pnrr, alcune prediche professorali denotano la solita supponenza: il grande progetto sulla potabilizzazione della diga di Campolattaro è già realtà come uno dei grandi asset del Recovery. In attesa di ciò, forse è ora che i corvi rientrino nei loro nidi”.

Crisi idrica, la minoranza: “Gestione poco trasparente, bisogna far luce su quanto accaduto”

Crisi idrica, la minoranza: “Gestione poco trasparente, bisogna far luce su quanto accaduto”

Politica

Di seguito nota stampa dei consiglieri comunali Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Rosetta De Stasio, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Angelo Miceli, Angelo Moretti, Luigi Diego Perifano, Luigia Piccaluga, Vincenzo Sguera, Marialetizia Varricchio. 

“La gestione della emergenza acqua potabile è stata caotica, inefficiente e soprattutto poco trasparente. Tra improvvise chiusure e repentine riaperture delle condotte, analisi di laboratorio diffuse e poi contraddette, comunicazioni istituzionali non prive di momenti di comicità, la cittadinanza ne sa meno di prima. Vi è un clima di incertezza e sfiducia che può essere superato solo facendo piena luce su quanto accaduto. Urge chiarezza per accertare eventuali responsabilità. Vogliamo sapere se le analisi di laboratorio dell’Arpac, quelle che hanno originato l’ordinanza sindacale del 17 novembre, sono corrette o meno.

Chiediamo pubblicamente all’Arpac di dichiarare se quei dati restano validi o erano errati, e in ogni caso di rendere noti i risultati delle analisi degli ultimi dieci giorni. Se non riceveremo risposta, nelle prossime ore presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica”.

Mastella non ci sta: “Non accetto quanto avvenuto in queste ore, ci sono stati tanti sciacalli. Pronto a querelare chi…”

Mastella non ci sta: “Non accetto quanto avvenuto in queste ore, ci sono stati tanti sciacalli. Pronto a querelare chi…”

AttualitàBenevento Città

“Non posso accettare quanto avvenuto in questi giorni: lo sciacallaggio nei miei confronti non mi tocca più ormai, ma certi comportamenti anche da parte dell’opposizione non mi sono piaciuti”, è evidentemente risentito delle polemiche che lo hanno coinvolto a causa della crisi idrica, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

“Il tetracloroetilene – afferma il sindaco in conferenza stampa – non lo scopro io ma è qualcosa che si gestisce da anni, come capita anche in Emilia – Romagna. Sia la Gesesa, che noi, controlliamo sempre: chi dice che abbiamo bevuto l’acqua avvelenata lo querelerò”.

Mastella, poi, cerca di spiegare le dinamiche delle ultime ore: “Sono intervenuto dopo una lettera inviatami dall’Asl, da cui rilievi risultava 250mg per litro (di tetracloroetilene ndr), roba che manco a Solofra. Quando mi è stato detto di chiudere, ho chiuso”.

“Nella riunione con il Prefetto – confida il sindaco – abbiamo scoperto che la fonte era inquinata a 250 ma i fontanini erano buoni: allora, voglio capire come si può passare da 250 alla fonte a fontanini liberi dall’inquinamento. Prima era non potabile, poi l’Asl mi dice che bisognava chiudere tutto. Giustamente la gente è arrabbiata ma se la prende con il sindaco, il quale ha solo un compito ovvero quello di chiudere se gli viene detto di farlo.

L’Arpac alla riunione è arrivata senza i dati: ancora adesso non abbiamo i dati in una situazione emergenziale come questa?!”.

Ore non facili, le ultime per Mastella, che ne ha un po’ per tutti, opposizione compresa: “Ho chiesto alla Finanza e alla Polizia Locale di controllare e sanzionare gli esercenti che, in una situazione del genere, hanno tenuto comportamenti di sciacallaggio aumentando il prezzo dell’acqua minerale. Condanno fortemente questa campagna allarmistica di corvi, cornacchie”.

Sul confronto intervenuto in mattinata con Bonavitacola, dice: “Martedì la Regione ci darà un pacchetto di misure per l’acqua di Benevento per oggi e per il domani, in modo che possiamo essere tutti più tranquilli. Uno riguarda la caretterizzazione di Campo Mazzoni e Pezzapiana: l’acqua che c’è a Benevento è talmente tanta che prima di perderla dobbiamo pensarci bene e vedere di fare il possibile. Non possiamo sempre andare al Biferno. D’estate, poi, lì non sempre c’è l’acqua e, inoltre, la portata è limitata a determinati metri cubi di acqua perché la condotta è antica.  Appena abbiamo provato ad aumentare la portata, è scoppiata la condotta”.

“Abbiamo richiesto di utilizzare l’acqua di Solopaca – spiega ancora il sindaco – che verrà fatta arrivare attraverso una nuova rete. Passerà un po’ di tempo ma cercheremo di fare il prima possibile in modo che queste acque direttamente a Benevento. Tutto ciò in attesa della soluzione finale della Diga di Campolattaro”.

Non nasconde, Mastella, un certo dispiacere, misto a risentimento per gli attacchi ricevuti nelle ultime ore: “Io ho tutelato la comunità di Benevento, la mia comunità: gli altri hanno pensato a fare gli sciacalli senza pensare a una soluzione. A quelli che oggi dicono “perché non avete fatto questo o quello” rispondo ma perché non l’avete fatto voi?!. Avvieremo anche, d’intesa con la Regione, un piano di sicurezza per le acque per il 2025. Perché ci sia questa sicurezza che scandisca il rapporto tra il cittadino-utente e il gestore.”

Benevento, l’acqua torna potabile

Benevento, l’acqua torna potabile

AttualitàBenevento Città

Crisi idrica rientrata: l’acqua torna potabile. Questo il dato più significativo emerso nel corso della conferenza stampa indetta dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella, sull’emergenza idrica che ha colpito la città dopo l’alto livello di tetracloroetilene rilevato sui pozzi di Pezzapiana, poi chiusi per qualche ora nella giornata di ieri.

Il livello di tetracloroetilene, così come riscontrato dall’Arcap, si è notevolmente abbassato attestandosi a 1 “virgola” su un massimo di 10.

A breve ulteriori dettagli.

Pozzi inquinati, Mastella: “C’è discrepanza tra le varie analisi: vogliamo capire. Attendiamo il monitoraggio”

Pozzi inquinati, Mastella: “C’è discrepanza tra le varie analisi: vogliamo capire. Attendiamo il monitoraggio”

AttualitàBenevento Città

“Innanzitutto è emerso che siamo tutti solleciti, come Comune in modo particolare, nonostante alcuni atteggiamenti di sciacallaggio inopportuni perché si tratta della salute dei cittadini a cui siamo interessati come gli altri e più degli altri”. Esordisce così il sindaco Mastella, che dopo la riunione con il Prefetto, l’Asl, l’Arpac e la Gesesa ha cercato di tranquillizzare, per quanto possibile, i cittadini colpiti dall’emergenza idrica che sta impazzando nelle ultime ore, in seguito all’elevato livello di tetracloroetilene riscontrato nelle falde.

“Abbiamo stabilito – prosegue il sindaco – che l’acqua viene erogata dai pozzi che si trovano in quella località ma al momento, in attesa di altri riscontri che devono esser fatti, soltanto per la non-potabilità. Vedremo poi il dato. Ho ringraziato il Prefetto per aver indetto una riunione per operare ai fini dell’incolumità della salute dei cittadini e della loro sicurezza sanitaria. Ci sono tre riscontri di tre agenzie che dicono che l’acqua che esce di là è normale pari a livello dieci, dall’altro lato c’è il riscontro dell’ARPAC che dice che è 250. Ho fatto anche un’altra cosa: ho chiamato un’agenzia neutra per fare un altro riscontro e capire chi ha ragione e chi ha torto. Io come faccio a decidere sotto questo punto di vista? Mi sto dando da fare per chiarire le incomprensioni che ci sono”.

“In questi anni – sottolinea Mastella – non abbiamo bevuto acqua avvelenata, come qualcuno ha detto: abbiamo bevuto acqua buona, pulita, senza problemi. Io come Sindaco ho dovuto ottemperare a una condizione: se l’ASL mi dice chiudi ho chiuso. Poi ho indetto una riunione con i dirigenti dell’ARPAC, della GESESA e dell’ASL e domani c’è una riunione che ho fatto indire dal vice-presidente Bonavitacola con tutti noi dirigenti locali di Benevento e le varie istituzioni per il da farsi su altri problemi che sono maturati. Alle due c’era stata una lettera da parte dell’ASL di chiudere la falda, e io ho chiuso immediatamente. E’ singolare che arrivano le analisi di tutti tranne che il documento ufficiale dell’ARPAC. Tutti ci siamo attivati e il risultato è stato il comunicato del Prefetto. Il problema potrà esistere, dobbiamo continuare a monitorare”.

“Abbiamo chiesto alla Regione – conclude – di venirci incontro, qualora succeda qualcosa di grave, secondo i piani istituzionali. Siamo in attesa del monitoraggio. Domani mattina avremmo un video-collegamento con il vice-presidente Bonavitacola”.