Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa di Gesesa.
Si rappresenta che, a decorrere dalle 16:00 di venerdì 15 marzo e sino alle ore 16:00 di domenica, salvo imprevisti, sarà sospesa l’erogazione idrica nelle seguenti zone relative del comune di Benevento, per risoluzione interferenze IN610-IN612-IN613 della nuova linea ferroviaria A.V. Napoli – Bari (tratta Cancello – Benevento) e opere accessorie con esistente condotta dell’Acquedotto Campano DN 500:
Zona Capodimonte IACP e intero quartiere compresa zona di Ponte Valentino (compreso ASI) fino a contrada Saglieta;
Zona Cancelleria, Coluonni, San Cumano e Piano Cappelle;
Contrade Nord (Francavilla, Bonavita, Lammia, Caprarelle, Imperatore, Roseto, Murata, San Chirico, San Domenico, Acquafredda, Cardoni, Ciofani, Capoiazzo, Corvacchini, Camerelle, Pestecchia, Piano Borea, San Francesco, Spezzacatene, Sponsilli ed Olmeri);
Zona Torre Palazzo, San Vitale, Contrada Olivola e Sant’Angelo a Piesco;
Zona San Liberatore e Monteguardia;
Distretto Via Avellino e traverse, via Perasso e traverse, Piazza Risorgimento e traverse, Via Sandro Pertini, Via Domenico Mustilli, Viale dei Rettori e traverse, via Colle Vaccino fino alla rotonda di San Pasquale e traverse, Piazza Castello e la parte alta del Corso Garibaldi (fino a Piazza Federico Torre, Via Annunziata dalla Rocca dei Rettori a Via Rampa Annunziata (compresa), Piazza Arechi II e traverse, Piazza Piano di Corte (parte destra in direzione Sant’Agostino), Piazza Vari, Via Michelangelo Schipa;
Distretto Viale Atlantici e traverse, Viale Mellusi e traverse, Via Calandra e traverse, Via Pietro Nenni e traverse, Via Tommaso Bucciano e traverse, Via Meomartini e traverse fino a Cretarossa, compreso;
Distretto Pacevecchia (tutta la zona), Via F. Rosselli e traverse, Via Cifaldi e traverse, Via Alfredo Paolella, Viale Aldo Moro e traverse, Via A. Gramsci e traverse, Via Pacevecchia e traverse, fino a contrada Ponte delle Tavole, compreso;
GESESA SpA onde attenuare i disagi derivanti dall’interruzione idrica ha predisposto un servizio sostitutivo di autobotti ad uso potabile che è stato recepito e messo a disposizione dai soggetti che dovranno realizzare i lavori indicati in oggetto.
Di seguito si riporta l’elenco degli orari e dei punti di stazionamento dei servizi sostitutivi di autobotti certificate per l’uso potabile previsti nel comune di Benevento:
Presidio Fisso P.zza Risorgimento area Mercato operativa dalle ore 16:00 del giorno 15.03.24 fino alle 16:00 del giorno 17.03.24;
Presidio Fisso, inVia Benito Rossi (zona Via Avellino)operativa dalle ore 16:00 del giorno 15.03.24 fino alle 16:00 del giorno 17.03.24;
Zona Capodimonte, presidio fisso, nel parcheggio antistante la Chiesa di S. Giuseppe Moscati, operativa dalle ore 16:00 del giorno 15.03.24 fino alle 16:00 del giorno 17.03.24;
Zona Pacevecchia, presidio fisso, in Via A. Gramsci, operativa dalle ore 16:00 del giorno 15.03.24 fino alle 16:00 del giorno 17.03.24.
Si prevedono inoltre due autobotti che, a richiesta, alimenteranno i compensi delle utenze sensibili a cui è stata inviata una specifica comunicazione in tal senso.
Comune di Ponte
Il comune di Ponte è fornito quasi esclusivamente dall’adduzione regionale del Biferno al serbatoio principale Ripa e da poche risorse endogene ancora in uso;
Per tutto il territorio comunale, ad esclusione di ASI, zona Piana, via San Dionigi e via Francigena che non subiranno interruzioni, sarà sospesa l’erogazione idrica dalle 16:00 del 15 marzo alle ore 16:00 del 17 marzo;
È previsto il servizio sostitutivo a mezzo presidio fisso di autobotte, certificata per l’uso potabile, dalle 16:00 del 15 marzo alle ore 16:00 del 17 marzo, ovvero fino alla normalizzazione del servizio. L’autobotte sarà posizionata in prossimità del campo sportivo comunale.
Comune di Melizzano
Il Comune di Melizzano è servito dall’acquedotto Regionale su alcune prese in località Torello e sui serbatoi principali del centro Urbano.
Sfruttando i compensi disponibili a servizio dell’area urbana ed il pompaggio in rete dal pozzo Torello sarà possibile in fase emergenziale definire il seguente assetto:
Zona Torello: servizio garantito h24 (ad esclusione delle prese regionali);
Zona centroUrbano: l’erogazione sarà sospesa dalle 16:00 del 15 marzo alle ore 16:00 del 17 marzo (in caso di riduzione del periodo di emergenza e/o in caso di maggior volume di compenso residuo disponibile, gli orari di sospensione dell’erogazione potranno subire variazioni in diminuzione).
Si prevede un servizio sostitutivo a mezzo presidio fisso di autobotte, certificata per l’uso potabile, che sarà installata nelle vicinanze della sede comunale dalle ore 16:00 del giorno 15 marzo e fino alla fine dell’emergenza.
Comune di Frasso Telesino
Il Comune di Frasso è alimentato principalmente da risorse idriche addotte dall’adduzione del Biferno e da condotta Alto Calore.
Per tale ragione si potrà sopperire all’emergenza aumentando, nelle 24 ore della durata della stessa, l’alimentazione da adduzione ramo Alto Calore che andrà a rimpinguare i volumi di compenso dei serbatoi di testa principali.
In caso di eventuale prolungarsi dell’emergenza o di eventuali imprevisti dovuti a consumi anomali e/o riduzione della fornitura Alto Calore si valuterà eventuale chiusura notturna nell’intervallo temporale di disservizio del Biferno (dalle ore 16:00 del giorno 15 marzo alle ore 16:00 del 17 marzo).
All’Istituto De La Salle inaugurato un distributore green
Si tratta di un dispenser per l’erogazione di acqua potabile filtrata, collegato direttamente alla rete idrica.
Con il taglio del nastro, si è tenuta presso l’Istituto De La Salle di Benevento l’inaugurazione di un dispenser per l’erogazione di acqua potabile filtrata, collegato direttamente alla rete idrica, e realizzato dalla S.T.E.I. (Soluzioni e Tecnologie per l’Eco-compatibilità ed Inclusione) che, grazie al supporto delle aziende del territorio sannita, Russo alluminio, Sanav (gestione rifiuti liquidi), Geo-In srl, Metalplex e ThermoHabitat, ha anche distribuito a studenti, docenti e personale scolastico borracce in alluminio da utilizzare in sostituzione delle bottigliette di plastica il cui uso si deve e, soprattutto, si vuole eliminare.
Un momento significativo, simbolo di una transizione verso una società più sostenibile e attenta. Un progetto che l’Istituto De La Salle persegue ormai da molti anni nella propria progettazione didattica dalla Scuola dell’Infanzia alla Secondaria di II grado.
Il progetto “L’acqua che insegna alla sete” realizzato dalla STEI e dai numerosi imprenditori virtuosi che hanno aderito all’iniziativa- ha asserito la Coordinatrice didattica dell’Istituto De La Salle, Prof.ssa Angela Meola – rappresenta un tassello fondamentale per la costruzione di un percorso didattico rivolto all’ecosostenibilità, un percorso che l’Istituto De La Salle pone al centro della propria progettazione didattica.
E’ fondamentale che i giovani sviluppino una sensibilità appropriata su temi del benessere personale e comunitario e sull’adozione di stili di vita eco compatibili attraverso un’istruzione incentrata appunto sulla sostenibilità. Il distributore evidenzia inoltre per gli studenti i vantaggi di una corretta idratazione, fondamentale per il loro benessere fisico e mentale, per la concentrazione e le capacità cognitive. Nel contempo il progetto della S.T.E.I. stimola una riflessione sull’utilizzo dell’acqua, sulla sua disponibilità nei Paesi in via di sviluppo e sullo spreco della stessa, promuovendo un atteggiamento consapevole nei confronti di un bene prezioso e troppo spesso sottovalutato, specialmente dai giovani. La scelta di installare un dispenser green, in sintesi, riflette un impegno educativo e sociale verso un futuro più sostenibile che dovrebbe rientrare tra gli obiettivi prioritari di ogni istituto scolastico.
Gesesa, conclusi i progetti di efficientamento idrico in 4 comuni sanniti: interventi per oltre 800.000 euro
L’efficientamento del servizio idrico integrato nel territorio Sannita rappresenta uno degli obiettivi su cui GESESA continua ad intervenire al fine di ridurre la dispersione della risorsa idrica e nell’ottica di gestione sostenibile. In tale direzione si è orientata la proposta progettuale di GESESA per quattro dei comuni in cui gestisce il servizio idrico integrato, ovvero, Castelpagano, Foglianise, Morcone e Telese Terme.
L’investimento ha puntato a potenziare gli attuali sistemi di gestione con strutture più innovative ed efficienti, in un’ottica di economia circolare.
Per il comune di Castelpagano l’oggetto del lavoro è stato, la sostituzione di tratti di condotte della rete idrica urbana nelle Contrade Conca d’Oro e Sciumara. L’obiettivo era quello di sostituire i tratti di condotte vetuste e in cattivo stato funzionale della rete idrica locale per giungere ad un miglioramento dell’efficienza idraulica dell’infrastruttura e ridurre drasticamente la dispersione idrica nelle aree interessate.
Per il comune di Foglianise l’intervento ha avuto per oggetto la sostituzione di alcuni tratti di condotta idrica. Lo scopo, anche qui, è stato quello di ottimizzare il funzionamento della rete idrica locale, riducendo le perdite al minimo. I rami di condotta da sostituire sono stati determinati sulla base delle osservazioni dei dati storici del numero di perdite idriche riscontrate sulla rete di distribuzione comunale. Le nuove condotte sono tutte in polietilene PEAD PFA 25 e diametri nominali compresi tra i 32 e i 63mm per un totale complessivo di 2.700 mt. comprensivo di rifacimento di allacci esistenti all’utenza.
A Morcone, storicamente a partire dal mese di Agosto e fino al mese di Dicembre le fonti endogene che alimentano la rete idrica comunale fanno registrare un severo decadimento di produzione di risorsa idrica che non risulta, molto spesso, sufficiente a soddisfare la richiesta dell’utenza (in particolar modo quella residente nel centro storico cittadino) e per cui GESESA è stata costretta ad operare turnazioni orarie del servizio idrico per tutto il periodo temporale su citato. Proprio per effetto delle criticità sopra indicate si è reso indispensabile rintracciare una nuova fonte da attivare nel periodo stagionale critico per colmare il divario tra la richiesta d’utenza rispetto ai volumi idrici immessi disponibili.
L’intervento oggetto dei lavori, per cui GESESA ha curato direttamente anche la fase di progettazione e direzione dei lavori, è consistito quindi nella realizzazione di un nuovo pozzo (profondo 100 mt) sito alla località Piana (Ponte Stretto), da attivare prevalentemente nel periodo critico (Agosto – Dicembre) con configurazioni di emungimento regolabili in funzione delle diverse esigenze di alimentazione. Ciò rende disponibile una portata massima di circa 5 litri al secondo.
Per Telese Terme l’intervento eseguito ha avuto come effetto la sostituzione di tratti di condotte della rete idrica urbana nelle principali strade che attraversano il comune termale:via Lago, via Casino Brizio e via Lamparelli, il tutto comprensivo di rifacimento di allacci esistenti all’utenza e per un totale di 700 mt.
Anche in questo caso l’obiettivo è stato quello di sostituire i tratti di condotte vetuste e in cattivo stato, al fine di giungere ad un miglioramento dell’efficienza idraulica dell’infrastruttura e ridurre drasticamente la dispersione idrica nelle aree interessate.
Al termine di questa elencazione GESESA ringrazia i Sindaci e le Amministrazioni Comunali coinvolte con i relativi Uffici Tecnici per la fattiva collaborazione che ha consentito di ultimare gli interventi nel termine previsto del 31 dicembre 2023.
Baselice, il sindaco Ferella: “La politica idrica della Campania non può essere quotata in Borsa”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Lucio Ferella, sindaco di Baselice, in merito all’incontro di pochi giorni fa presso gli Uffici della Regione Campania tra i rappresentanti dei Comitati Acqua Bene Comune e il Presidente Vincenzo De Luca.
“La mobilitazione popolare sul tema della risorsa idrica dell’intera regione, dovrebbe essere un campanello d’allarme per l’apparato politico regionale. Le attuali scelte della Giunta De Luca sembrano in contraddizione con quanto da sempre sostenuto oltre che suonare come un ulteriore tradimento del referendum del 12 e 13 giugno 2011dove 26 milioni di italiani sancirono che sull’acqua non si sarebbe più potuto fare profitto.
Pochi giorni fa l’incontro presso gli uffici della Regione Campania tra i rappresentanti dei Comitati Acqua Bene Comune e il Presidente Vincenzo De Luca, a cui ha fatto seguito una manifestazione che ha visto la presenza di padre Alex Zanotelli e la mia partecipazione, in qualità di Sindaco di Baselice, unico comune della Regione che ha promosso un ricorso al TAR avverso le scelte del Distretto Idrico Sannita.
Al centro del dibattito l’intenzione della Regione Campania di gestire le grandi opere degli acquedotti e della depurazione, costruite dalla Cassa del Mezzogiorno e trasferite successivamente alla Regione, mediante una società per azioni mista pubblico-privata.
Una scelta che vede contrapporsi il volere popolare, rappresentato dai vari Comitati che hanno raccolto ad oggi circa 35 mila sottoscrizioni per l’Acqua Pubblica.
La Delibera di Giunta n. 32 del 31.05.2023 (Bollettino ufficiale della Regione Campania n. 46 del 19.06.2023) sostanzialmente delinea la scelta di affidare la gestione della Grande adduzione idrica campana, costruita dalla Cassa del Mezzogiorno e trasferite alla competenza alla Regione a partire dal 1976, attraverso una società una società per azioni mista pubblico-privato. Un socio privato e verosimilmente con una quota del 49% che – a leggere il deliberato – possa garantire – tra l’altro – l’anticipazione del finanziamento di opere.
Questo appunto vuol dire che il socio privato anticipa soldi per realizzare opere per poi recuperali – insieme ad un giusto guadagno – sulle tariffe pagate dai cittadini.
Sono evidenti una serie di questioni che necessariamente andrebbero affrontate, e che non si possono nascondere sotto il tappeto.
Innanzitutto quel “SI” tracciato sulla scheda referendaria doveva aver messo la parola fine alla “adeguata remunerazione del capitale investito”, che significava niente più margini, finanza speculativa o business. La ‘nuova‘ tariffa, così come immaginata dal Referendum, si sarebbe dovuta determinare tenendo conto della “qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari” e “dell’entità dei costi”, in modo che venisse assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e del “chi inquina paga”. Nessuna “remunerazione”, dunque, ma solo la “copertura integrale dei costi”.
Ma da uno studio di qualche anno fa sui bilanci di tre importanti multi-utility (riconducibili a Acea, A2a e Smat spa) Paola Ceretto e Remo Valsecchi hanno mostrato come la “remunerazione” si sia trasformata grazie all’ARERA in “oneri finanziari del gestore” finiti ovviamente nella tariffa. “In teoria dovrebbe trattarsi del costo del denaro che il gestore mette a disposizione per la società -chiarisce Remo Valsecchi-. Ma tale non è perché nel conto economico delle società non appare. Lo ritroviamo semmai nel risultato finale, che poi è l’utile d’esercizio. Quindi siamo di fronte a una ristabilita remunerazione tout court”.
Possiamo dunque affermare che dopo 12 anni dal Referendum non solo quella promessa non è stata mantenuta ma le attuale scelte della Regione Campania rischiano un aggravio maggiore.
Ritengo che è proprio sulla politica ambientale della Regione Campania si giochi la vera partita del terzo mandato a De Luca. Nonostante il PD di fatti c’è da colmare una distanza ancora troppo grande tra l’urgenza degli interventi e l’orientamento di molte delle scelte in campo per quanto riguarda la gestione dell’acqua, il consumo di suolo e le politiche energetiche in Campania.
L’ottima iniziativa sulla bonifica del Volturno, dei Regi Lagni, come anche il Centro di Monitoraggio ambientale (con tecnologie di Intelligenza Artificiale) nel Real Sito di Carditello, e il supporto alla nascita di Comunità Energetiche non devono e non possono essere mortificate da una scelta arrendista a favore di una gestione sostanzialmente privata dell’acqua.
È forse giunto il momento, dopo quasi 8 anni di attività, di avviare una seria riflessione anche sull’Ente Idrico Campano, sulla frammentarietà dei 7 Distretti Idrici (Napoli Città, Napoli Nord, Sarnese Vesuviano, Irpino, Sannita, del Sele, Caserta), della situazione in cui versano – dalla mancanza di soggetti gestore da Napoli Nord a quello Sannita dove è in corso anche un ricorso al TAR, nel Salernitano con i consorzi salvaguardati e alle vicende di Alto calore per quello Irpino – e delle scelte molto localistiche di ognuno di loro.
Le scelte di oggi della Giunta della Regione Campania ricadranno sui vari Distretti territoriali, e graveranno sui cittadini. È il momento di operare scelte che vadano nella direzione di modelli organizzativi più avanzati. Una società regionale interamente pubblica, in grado di accelerare la creazione di società pubbliche tra i vari Comuni e con una partecipazione in queste compagini societarie. Dopotutto in un quadro europeo la Direttiva 2000/60 riafferma il bacino come elemento di tipizzazione delle acque e il distretto idrografico come elemento di governo, pianificazione e gestione.
L’acqua non è una commodity e la sua gestione non può essere relegata al paradigma del mercato. Nella stessa direzione anche la conferenza episcopale che ci invita a vegliare affinché l’acqua non venga identificata come una merce, un bene di scambio, uno strumento di speculazione alla stregua di altri.
Occorre una svolta coerente nella politica ambientale regionale. Una legge sull’Ambiente che cambi davvero la Campania, che fermi il consumo di suolo, che sia promotrice di una nuova strategia per le città come per le aree interne, dall’energie rinnovabili, dall’agricoltura, il cibo sostenibile e all’acqua per davvero pubblica”.
Frasso Telesino e Sant’Agata de’ Goti, questa sera interruzione idrica notturna
Comunichiamo – scrive Gesesa – che a causa di lavori di manutenzione da parte di Alto Calore Servizi che si terranno nella mattina di domani 13 novembre, al fine di assicurare un’ ottimale erogazione idrica nelle ore diurne, sarà necessaria la chiusura notturna questa sera 12 novembre per i comuni di Frasso Telesino e S.Agata de’Goti.
In particolare: dalle ore 22.00 alle ore 06.00 del serbatoio Sant’Agata Croce di Sant’Agata de’ Goti e dalle ore 22:30 alle 6:30 del serbatoio ACS di Frasso Telesino.
Ricordiamo che per segnalare Emergenze e Guasti è sempre attivo il numero verde gratuito sia da cellulare che da telefono fisso 800511717.
S. Agata de’ Goti, questa sera interruzione idrica notturna
Comunichiamo – scrive Gesesa – che a causa di un guasto in rete, che impedisce il corretto riempimento del Serbatoio Santa Croce questa sera 09 Novembre 2023 eseguiremo una chiusura notturna dalle ore 22.00 fino alle ore 06.00 di domani 10 novembre 2023 per consentire di recuperare un adeguato livello di riempimento che ci consentirà di fornire una corretta erogazione del servizio nelle ore diurne di domani 10 novembre.
Le zone interessate sono: Santa Croce, Longano, Discendente Santa Croce Chioppepe, Restinola, Cesco di Nece, Tassoni, Parte di via Pennino, Pozzilli e Mascone.
Ricordiamo che per segnalare Emergenze e Guasti è sempre attivo il numero verde gratuito sia da telefono fisso che da cellulare 800 51 17 17.
Manutenzione straordinaria sulla cabina AT-MT: domani diversi comuni del Sannio senz’acqua
GESESA comunica che nella giornata di Mercoledì 8 novembre 2023 tra le ore 9:00 e le ore 15:00 TERNA S.p.a., proprietaria della rete di trasmissione italiana (RTN) dell’elettricità in alta e altissima tensione, salvo condizioni meteo avverse, effettuerà un intervento di manutenzione straordinaria sulla cabina AT-MT presente nel Comune di Vinchiaturo che alimenta il più importante impianto di sollevamento gestito dall’Azienda Molise Acque.
Tale intervento comporterà la disalimentazione elettrica del sollevamento e di conseguenza l’interruzione di fornitura idrica nei serbatoi presenti nei comuni in indirizzo.
L’Azienda Speciale Molise Acque, in analogia a quanto già eseguito nell’interruzione del 25 ottobre 2023, effettuerà regolazioni idrauliche per evitare disservizi alle utenze servite dai serbatoi comunali. Potranno tuttavia verificarsi interruzioni di flusso idrico sulle utenze collegate direttamente alle condotte di adduzione.
Per GESESA i comuni interessati sono i seguenti: Castelpagano, Foiano, Molinara e San Bartolomeo in Galdo.
Si prevede di ripristinare il normale flusso idrico nella stessa serata di mercoledì 8 novembre 2023.
Montesarchio, riparato il guasto del Fizzo: in via di ripristino l’erogazione idrica
Sono terminati alle 17 e 15 i lavori per sanare il guasto elettrico agli impianti di sollevamento del Fizzo.
Lavori completati in via definitiva con gli impianti ora completamente funzionanti: le 5 pompe di sollevamento stanno funzionando a pieno regime alimentate da rete elettrica, non più da gruppi elettrogeni.
Via via che i serbatoi si riempiranno dunque si ripristinerà l’erogazione idrica a Montesarchio.
Di seguito riportiamo la comunicazione del Comune di Montesarchio, a seguito del black out elettrico della scorsa notte.
L’Amministrazione informa che gli operai sono al lavoro per ripristinare il guasto che nella notte ha riguardato la cabina elettrica delle pompe di sollevamento.
I black out della notte hanno creato un problema elettrico che ha impedito alle pompe di funzionare, portando in mattinata allo svuotamento dei serbatoi.
Dalla mattina i tecnici sono al lavoro per risolvere il guasto e ripristinare le pompe di sollevamento.
Benevento, guasto improvviso in contrada Acquafredda: possibili disservizi all’erogazione idrica
Comunichiamo – scrive Gesesa – che a causa di un guasto improvviso sulla rete in contrada Acquafredda saremo costretti a sospendere l’erogazione idrica dalle ore15.15 fino ad ultimazione lavori.
Le zone interessate sono: Piazza Gaetano Basile, contrada Ripamorta, parte di via Valfortore e contrada Acquafredda.
Ricordiamo che per segnalare Emergenze e Guasti è sempre attivo il numero verde gratuito sia da telefono fisso che da cellulare 800 51 17 17.
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