Benevento | Aggressione dipendente comunale, i consiglieri d’opposizione: “Esprimiamo solidarietà e condanniamo ogni violenza”

Benevento | Aggressione dipendente comunale, i consiglieri d’opposizione: “Esprimiamo solidarietà e condanniamo ogni violenza”

Politica

“Esprimiamo solidarietà al dipendente del Comune di Benevento vittima di aggressione”. Così i consiglieri comunali di opposizione Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Francesco Farese, Floriana Fioretti, Angelo Miceli, Angelo Moretti, Luigi Diego Perìfano, Vincenzo Sguera e Maria Letizia Varricchio commentano la notizia della denuncia da parte di un impiegato per aggressione, minacce e tentata estorsione per fatti avvenuti nelle date del 7 e 22 agosto scorso, durante lo svolgimento delle proprie funzioni e per questioni afferenti al suo ufficio.

“Condanniamo ogni forma di violenza e manifestiamo la nostra vicinanza a chi ne è vittima. Saranno gli organi competenti ad accertare l’accaduto ma invitiamo l’Amministrazione Mastella, di cui sulla vicenda non abbiamo sentito ancora nessuna voce e posizione pubblica, ad attivare ogni azione volta alla tutela della sicurezza di tutti i dipendenti comunali.

Il Comune è sempre più l’unico e più diretto punto di contatto fra cittadini e Pubblica Amministrazione. Una funzione, anche sociale, di prossimità delle istituzioni al territorio possibile grazie all’impegno quotidiano del personale dipendente che va pertanto salvaguardata da patologici episodi di violenza assicurando ai dipendenti condizioni di lavoro adeguate”

Violenza al Carcere di Benevento: aggredite due poliziotte

Violenza al Carcere di Benevento: aggredite due poliziotte

BeneventoCronaca
Sappe: “Inaccettabile questo attacco allo Stato”.

“Quel che è avvenuto questa mattina nel carcere di Benevento è semplicemente incredibile ed inaccettabile: lo Stato non può più assistere passivamente al degrado ed alla violenze di una frangia di detenuti che pensa e crede di poter fare, nella detenzione, quel che vuole”. È senza appello l’atto di accusa di Donato Capece, che del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria è il segretario generale, alla violenza che si è consumare questa mattina nella Casa circondariale Capodimonte. Giuseppe Cimino, segretario nazionale del SAPPE, informa infatti che “una detenuta di media sicurezza, trasferita da Salerno al Reparto femminile dell’istituto beneventano per ordine, sicurezza e aggressione a personale di Polizia, per futili motivi, sembrerebbe per un cambio cella, si è resa responsabile di un aggressione nei confronti di due Ispettori donna di Polizia Penitenziaria, colpendole a calci in modo violento. Alle due poliziotte contuse, che si trovano ancora in ospedale per gli accertamenti che auspichiamo non abbiano conseguenze gravi, va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà,”.

Si è consumato un gravissimo attacco allo Stato ed a chi lo rappresenta in carcere”, denuncia il segretario generale Capece: “ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali e della Nazione: siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che non vogliono e non in un carcere! Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali:in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalleIstituzioni”. 

Il SAPPE esprime la vicinanza alle poliziotte contuse a Benevento ed a tutte le colleghe ed i colleghi del carcere”, sottolinea Capece, “ma siamo davvero alla frutta: i detenuti rimangono impuniti rispetto alla loro condotta violenta e fanno quello che si sentono fare, senza temere alcuna conseguenza. Urgono contromisure per prevenire gli atti violenti ai danni dei poliziotti”, conclude il leader nazionale del SAPPE: “lo stato comatoso dei penitenziari non favorisce il trattamento verso altri utenti rispettosi delle regole né tantomeno la sicurezza”.

Benevento, aggredisce e minaccia i Carabinieri: arrestato 24enne

Benevento, aggredisce e minaccia i Carabinieri: arrestato 24enne

Benevento CittàCronaca

Alle prime luci dell’alba, in una zona centralissima della città, un equipaggio del dipendente N.O.R. – Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Benevento, nel corso dell’espletamento di un servizio di controllo del territorio, notava un giovane, in forte stato di agitazione, che stava danneggiando un’autovettura parcheggiata, con calci e pugni. Immediato l’intervento dei militari fermatisi per accertare cosa stesse accadendo e per cercare di riportare alla calma il ragazzo. L’uomo, già conosciuto alle FF.OO., appariva molto irrequieto e, alla richiesta dei Carabinieri di fornire le proprie generalità, inveiva contro i militari, minacciandoli di morte e strattonandoli ripetutamente, salvo poi lanciarsi contro l’autovettura di servizio danneggiandola con calci e pugni. Il 24enne veniva subito bloccato e tratto in arresto per i reati di resistenza a un Pubblico Ufficiale, danneggiamento e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale.

Il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento, veniva tradotto presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari.

L’aumento del numero delle pattuglie dell’Arma da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento, impegnate costantemente nel servizio di controllo del territorio, è finalizzato soprattutto alla prevenzione dei reati in genere e alla repressione dei vari fenomeni delinquenziali e degli episodi di microcriminalità e, in questa circostanza, ha consentito di individuare e subito trarre in arresto l’autore del reato.

Nell’occasione, si raccomanda ai cittadini di segnalare immediatamente persone e mezzi sospetti al Numero di Emergenza 112.

L’uomo tratto in arresto è, pertanto, allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Serie C, shock a Crotone: giocatori aggrediti in spiaggia con spranghe e bastoni

Serie C, shock a Crotone: giocatori aggrediti in spiaggia con spranghe e bastoni

Calcio

Episodio folle in casa Crotone: ieri quattro calciatori rossoblù, in spiaggia con le proprie fidanzate, sarebbero stati aggrediti da un gruppo di oltre 20 persone con spranghe e bastoni. Stando a quanto riportato dai media parrebbe che uno dei giocatori, il più giovane del gruppo, avrebbe subito anche la frattura di uno zigomo.

Un day-after la sconfitta contro il già retrocesso Brindisi inaccettabile per gli Squali, attualmente noni in classifica con 48 punti ma a cui la vittoria manca ormai da un mese. Anche la società rossoblù, ovviamente, si è schierata al fianco dei giocatori coinvolti con la seguente nota ufficiale.

Il Presidente Gianni Vrenna, il direttore generale Raffaele Vrenna e tutto il Football Club Crotone, appreso dell’episodio inaccettabile di cui sono state vittime alcuni tesserati nella giornata di ieri, intendono esprimere la piena solidarietà per i ragazzi coinvolti e condannare fermamente qualsiasi manifestazione e forma di violenza.

Il periodo difficile che la squadra sta vivendo – afferma il presidente – di cui siamo i primi ad essere rammaricati, non può mai essere una giustificazione per gesti del genere. La violenza non è mai la soluzione, nello sport come nella vita, e questo è un concetto che dobbiamo ribadire senza indugi, impegnandoci anzi a diffonderlo“.

Foto: Screen RaiSport

Benevento, lite in famiglia: giovane picchia lo zio, poi minaccia di uccidere tutti con un coltello

Benevento, lite in famiglia: giovane picchia lo zio, poi minaccia di uccidere tutti con un coltello

BeneventoCronaca

Nel cuore della notte arriva al numero di emergenza 112 una chiamata per una violenta lite in famiglia nel centro di Benevento, immediato l’invio di due pattuglie dell’Arma dei Carabinieri che, giunte sul posto, vedono un uomo riverso per terra e soccorso dai sanitari del 118; l’uomo ferito racconta di essere stato picchiato dal nipote con numerosi pugni al volto e che il nipote, già conosciuto alle FF.OO., dopo averlo aggredito era fuggito via. Immediate le ricerche del giovane di 21 anni che veniva rintracciato poco dopo a casa dei genitori, dove in forte stato di agitazione, minacciava di uccidere tutta la sua famiglia e, all’arrivo dei militari, afferrava un grosso coltello e brandendolo nei confronti dei Carabinieri li minacciava di morte se si fossero avvicinati. I militari riuscivano senza indugio a bloccarlo e a trarlo in arresto.

Lo zio veniva trasportato presso Ospedale San Pio di questo centro e tenuto in osservazione a seguito delle lesioni subite. 

Il giovane, tratto in arresto nella flagranza del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e minaccia, su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di questo centro.

L’aumento del numero delle pattuglie dell’Arma da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento, impegnate costantemente nel servizio di controllo del territorio, è finalizzatosoprattutto alla prevenzione dei reati in genere e alla repressione dei vari fenomeni delinquenziali e degli episodi di microcriminalità ed in questa circostanza ha consentito di individuare e subito trarre in arresto l’autore del reato.

Nell’occasione, si raccomanda ai cittadini di segnalare immediatamente persone e mezzi sospetti al Numero di Emergenza 112. 

L’uomo tratto in arresto è, pertanto, allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Benevento, arrestati gli ex giallorossi Perlingieri e Agnello

Benevento, arrestati gli ex giallorossi Perlingieri e Agnello

Benevento CalcioCronaca

Come riporta Il Mattino di Napoli i due ex calciatori giallorossi, Francesco Perlingieri ed Emanuele Agnello, avrebbero picchiato in strada per futili motivi un 19enne vicino al clan Gionta e avrebbero aggredito i carabinieri conseguentemente intervenuti. I fatti si sarebbero verificati nella tarda serata di martedì 16 gennaio a Torre Annunziata, di cui entrambi sono originari.

Il primo, terzino classe 2002, ha risolto il proprio contratto che lo legava al Benevento lo scorso novembre ed è attualmente svincolato. Per il secondo invece, centrocampista classe 2003, la risoluzione con la Strega è arrivata tre giorni fa, venerdì 19 gennaio (in una data dunque successiva ai fatti), e nello stesso giorno è stato raggiunto anche l’accordo con il Locri, in Serie D.

Per i due, arrestati per l’aggressione al giovane e per resistenza a pubblico ufficiale, il procuratore di Torre Annunziata ha disposto gli arresti domiciliari per poi rilasciarli immediatamente. La decisione è stata confermata del giudice.

Foto: Screen OttoChannel

Trascina per i capelli l’ex e pesta l’uomo con cui si frequenta: nei guai 46enne

Trascina per i capelli l’ex e pesta l’uomo con cui si frequenta: nei guai 46enne

CronacaProvincia

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, militari della Stazione CC di Paupisi, nella serata del 17 u.s., hanno eseguito l’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima, oltre al divieto di comunicare con la parte offesa attraverso qualsiasi mezzo, emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un 46enne gravemente indiziato dei delitti di cui agli artt. 612 bis, 628 e 582 – 585 c.p. nei confronti della moglie, dalla quale era separato di fatto da alcuni mesi.

Le indagini consentivano di acquisire gravi indizi in ordine alla circostanza che, dopo la separazione e il successivo trasferimento della moglie presso l’abitazione dei genitori, l’indagato aveva preso a molestarla mediante ripetuti contatti telefonici e WhatsApp, al punto da costringerla a bloccare il suo contatto; in conseguenza del blocco telefonico, le aveva fatto recapitare numerosi messaggi intimidatori ed offensivi tramite la sorella e le figlie.  

Si era reso anche autore di un violento pestaggio ai danni di un uomo che la ex moglie aveva iniziato a frequentare. Costantemente la seguiva negli spostamenti, fino ad arrivare al giorno 7.01.2024, quando, dopo averla intercettata per l’ennesima volta, la costringeva a scendere dall’auto, l’afferrava per i capelli e la trascinava a terra per alcuni metri, poi le strappava il telefonino dalle mani e, con lo stesso apparecchio, le sferrava un colpo alla testa, poi se ne impossessava e lo portava nella propria auto; al tentativo della donna di recuperarlo, la picchiava nuovamente, determinandosi ad interrompere la violenza solo grazie all’intervento della sorella della vittima e dei passanti che nel frattempo si erano fermati in strada.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Aggressione e offese a studenti cinesi: 24enne accusato di lesioni con aggravante dell’odio razziale

Aggressione e offese a studenti cinesi: 24enne accusato di lesioni con aggravante dell’odio razziale

BeneventoCronaca

Nella mattinata odierna, all’esito di intensa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un ventiquattrenne gravemente indiziato di plurimi delitti di lesioni personali con l’aggravante dell’aver commesso il fatto per finalità di discriminazione ed odio razziale.

In particolare, l’attività d’indagine traeva origine dall’episodio verificatosi, nel centro storico di Benevento, all’esterno di un locale pubblico, nella nottata dello scorso 13 maggio 2023, allorquando quattro persone di nazionalità cinese subivano un’aggressione, sia fisica che verbale, da parte di un giovane che, nell’occasione, pronunciava pure diverse espressioni discriminatore a sfondo razziale nei loro confronti; trasportate presso il locale ospedale “Fatebenefratelli”, alle vittime venivano diagnosticate contusioni su varie parti del corpo con prognosi di guarigione dai due ai tre giorni.

Le indagini svolte, fin da subito, dai militari della Stazione Carabinieri di Benevento e del Nucleo Operativo e Radiomobile, attraverso l’analisi delle telecamere della zona e dei video registrati dalle vittime e l’escussione dei testimoni, compresi abitanti della zona, consentivano di ricostruire quanto accaduto e di identificare il giovane ventiquattrenne, pregiudicato, che aveva aggredito le vittime mentre si trovava in compagnia terzi, allontanatisi, a bordo di un’autovettura, pochi istanti prima rispetto all’intervento delle forze dell’ordine.

Sulla scorta degli elementi raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, condividendo la richiesta di questa Procura, emetteva il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del ventiquattrenne, in considerazione del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quelli accertati.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Benevento| Aggredisce e minaccia la madre per farsi consegnare soldi: nei guai 43enne

Benevento| Aggredisce e minaccia la madre per farsi consegnare soldi: nei guai 43enne

BeneventoCronaca

All’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento,  Ufficiali e Agenti della Stazione CC di Benevento nella giornata odierna hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse con obbligo di mantenersi ad una distanza di 500 mt dalle persone offese e dall’abitazione familiare e con la modalità di controllo del braccialetto elettronico emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 43enne abitante in Benevento e gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia nei confronti dei genitori ed estorsione aggravata nei confronti della madre.

Le indagini venivano avviate a seguito della querela della madre dell’indagato: la stessa unitamente al coniuge, riferiva nell’occasione il grado di pressione psicologica che subiva oramai da mesi l’intero nucleo familiare in virtù delle condotte del figlio che adottava un comportamento sempre più oppressivo, aggressivo e intimidatorio nei loro confronti.  

Le condotte dell’uomo, nella specie, si verificavano oramai con cadenza giornaliera costringendo i genitori a vivere quotidianamente nell’angoscia e nella paura delle azioni e delle reazioni del figlio.   

Peraltro, secondo quanto emerso, da ultimo l’uomo aveva altresì aggredito verbalmente la madre con minacce molto gravi sfogando la sua rabbia sulle suppellettili domestiche per costringerla a consegnargli anche alcune somme di denaro, così alimentando ancora di più la prostrazione psicologica della donna.

  L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni delle persone offese nonché di altri familiari a conoscenza dei fatti e nello svolgimento di accertamenti di polizia giudiziaria a riscontro, permetteva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico dell’indagato, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese a carico dell’indagato che abitualmente costringeva l’intera famiglia a vivere in uno stato di soggezione quotidiana.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Minaccia l’ex con un bastone, 34enne denunciato

Minaccia l’ex con un bastone, 34enne denunciato

CronacaProvincia

Si era reso irreperibile dopo aver speronato più volte per le vie del centro cittadino la ex compagna con l’intento di bloccarla, non riuscendovi in quanto la giovane è riuscita a raggiungere la Caserma dei Carabinieri, dove è andata a denunciarlo.

E successo nella notte scorsa per le vie di Vitulano.  La donna in sede di denuncia riferiva ai militari le vessazioni psicologiche subite dall’uomo negli ultimi mesi, e mai denunciate, un 34enne del posto che non accettava la fine della loro relazione sentimentale e che per tale motivo l’aveva anche minacciata più volte con un bastone in legno.

I militari, prontamente intervenuti, dopo aver rintracciato l’uomo in un paese limitrofo, all’esito di un’accurata perquisizione rivenivano nella disponibilità del predetto anche il bastone in legno usato per porre in essere le minacce.

Il 34enne, su disposizione del P.M. di Turno, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Benevento per i reati di stalking e possesso di oggetti atti ad offendere.