Jureskin, Mastella: “Complimenti alla Polizia per aver subito individuato gli autori dell’aggressione”

Jureskin, Mastella: “Complimenti alla Polizia per aver subito individuato gli autori dell’aggressione”

AttualitàBenevento Città

“Complimenti al Questore e alle forze di polizia che hanno individuato con prontezza gli autori della vile aggressione al calciatore croato del Benevento Roko Jureskin”.

Così in una nota il sindaco d Benevento Clemente Mastella.

“È stato un episodio isolato, sono convinto che la città affronterà con compostezza e sportività il finale di campionato”, conclude Mastella.

La moglie si rifiuta di dormire insieme e lui la prende a calci: nei guai 46enne di Benevento

La moglie si rifiuta di dormire insieme e lui la prende a calci: nei guai 46enne di Benevento

BeneventoCronaca

A seguito di una attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura, nel pomeriggio di ieri, hanno dato esecuzione  ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 46enne del posto, gravemente indiziato del delitto di maltramenti in famiglia.

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta dalla parte offesa il 28 dicembre del 2022, la quale ha riferito di essere vittima di numerosi e gravi episodi di aggressione e vessazioni verificatisi anche dopo la separazione avvenuta nel 2008.

Come dichiarato dalla vittima, negli ultimi tempi il 46enne si era reso responsabile di comportamenti sempre più gravi. In particolare, aveva colpito la moglie con calci alle gambe solo perché non voleva andare a dormire con lui, in un’altra occasione, dopo una lite, le aveva lanciato contro un piatto contenente cibo e l’aveva scaraventata contro un mobile, provocandole lividi e dolori alla schiena e, infine, minacciata e ingiuriata augurandole la morte.

Infine, nell’ottobre del 2022, nel corso di un incontro ottenuto per vedere le figlie, si era ancora scagliato contro la moglie, afferrandola per i capelli e minacciandola di morte.

L’attività di indagine ha consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico dell’indagato, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, ritenuta necessaria per frenare l’ira dell’indagato.

Carcere di Benevento, detenuto prende a schiaffi poliziotto

Carcere di Benevento, detenuto prende a schiaffi poliziotto

BeneventoCronaca

Ancora aggressioni nel carcere di Benevento dove un detenuto napoletano ha preso a ceffoni il poliziotto penitenziario di turno. L’agente è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari in ospedale.

A denunciare le violenze, avvenute ieri, è Claudio Marcangeli, segretario generale dell’AS.P.PE, organizzazione sindacale della Polizia Penitenziaria confederata con CON.SI.PE.

“Con molta facilità e ripetutamente – sottolinea Marcangeli – i poliziotti penitenziari beneventani sono oggetto di aggressioni e ciò ha messo fuori controllo l’ordine e la sicurezza del penitenziario sannita”.

Per il segretario regionale Campania AS.P.PE confederata CON.SI.PE Luigi Castaldo “purtroppo il sistema penitenziario è imploso a discapito dell’immagine di un Corpo dello Stato che ogni giorno è bersaglio di criticità e difficoltà certamente non addebitabili all’umile servitore dello Stato di turno aggredito”.

“Sono all’ordine del giorno le aggressioni a Benevento – ricorda il vice regionale Asppe Campania confederata Consipe Tommaso De Lia – che stanno demotivando il personale in prima linea che è oggetto di bersaglio di soggetti rivoltosi e facinorosi”.

“Queste difficoltà operative – conclude Marcangeli – costringono questa organizzazione sindacale a programmare una manifestazione al carcere di Benevento, affinché i vertici dell’amministrazione Penitenziaria adottino provvedimenti idonei a ripristinare ordine e sicurezza all’interno del Capodimonte”.

San Pio, familiari aggrediscono sanitari: interviene la Polizia

San Pio, familiari aggrediscono sanitari: interviene la Polizia

BeneventoCronaca

Momenti di tensione stamane al Pronto Soccorso dell’ Ospedale San Pio di Benevento. I familiari di un 44enne ricoverato e prontamente assistito per una grave patologia hanno iniziato ad inveire contro i sanitari senza un apparente motivo.

La situazione è tornata alla normalità dopo l’intervento della Polizia di Stato e delle Guardie Giurate che garantiscono il servizio di sicurezza in Ospedale. 

Il problema delle aggressioni in ospedale, soprattutto al pronto soccorso è sempre più frequente, nonostante l’impegno e la competenza dei nostri sanitari nel garantire assistenza a tutti gli utenti.  Esprimo piena solidarietà al personale medico e paramedico e ringrazio le Forze dell’Ordine per la loro puntuale presenza” – afferma il Direttore Generale Maria Morgante”.

Picchia la moglie e le causa trauma cranico: nei guai 57enne di Benevento

Picchia la moglie e le causa trauma cranico: nei guai 57enne di Benevento

BeneventoCronaca

A seguito di una mirata e articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri di Benevento nel primo pomeriggio odierno, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 57enne di Benevento, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.

Le indagini venivano avviate a seguito dell’intervento delle forze dell’ordine presso l’abitazione domestica e della denuncia-querela sporta dalla moglie dell’uomo, la quale riferiva di essere vittima di abituali maltrattamenti da parte del coniuge che era solito mortificarla e offenderla quotidianamente con epiteti offensivi, svilendone la dignità e il decoro.

Le condotte dell’uomo, nella specie, si verificavano anche alla presenza del figlio minore di età e sfociavano talvolta in violente aggressioni fisiche; tra gli episodi l’indagato, in un’occasione, aveva aggredito la moglie con violenza cagionandole un trama cranico-facciale, ematomi e contusioni multiple.

L’attività di indagine permetteva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 57enne, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, ritenuta proporzionata alla gravità del fatto nonché idonea a prevenire il rischio di recidive a carico dell’indagato in relazione alla sua indole aggressiva  e prevaricatrice, volta a sottoporre la moglie a un sistema di vita quotidiano mortificante e insostenibile.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Fatebenefratelli, paziente si rifiuta di fare il tempone e aggredisce infermiera: la denuncia

Fatebenefratelli, paziente si rifiuta di fare il tempone e aggredisce infermiera: la denuncia

BeneventoCronaca

Un’infermiera del Fatebenefratelli è stata aggredita ieri per aver richiesto di effettuare un tampone a un paziente giunto in ospedale con alcuni suoi familiari. A denunciare l’accaduto è Pompeo Taddeo, coordinatore Fp Cgil Benevento.

“Avremmo voluto – spiega – non tornare più sull’argomento, dato il numero elevato di denunce a mezzo stampa, con le quali abbiamo più volte lanciato il nostro grido forte ad enti e autorità al fine di porre l’ attenzione sul problema delle aggressioni al personale sanitario, un odioso fenomeno che negli ultimi anni sta prendendo piede un po’ ovunque, complice anche la pandemia. E di fatto proprio ieri, all’ingresso del piccolo pronto soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli è andata in scena l’ultima vile aggressione ad una infermiera, colpevole solo di aver richiesto di effettuare un tampone al paziente giunto al nosocomio con i propri familiari. Al rifiuto di questi di sottoporsi al test come da protocollo, è scattata la violenza, gratuita, vile, insensata nei confronti della operatrice sanitaria alla quale giunge, naturalmente, la solidarietà e l’ appoggio di tutta la CGIL”.

“Ci siamo spesi più volte per la difesa degli operatori sanitari – prosegue la nota -, già sottoposti a carichi di lavoro estenuanti e insostenibili, oggi alle prese anche con le aggressioni, in particolare in questo piccolo pronto soccorso inserito nella rete di emergenza urgenza 118 al pari dei dea di secondo livello, dove arrivano codici di ogni tipo ad ogni ora, pertanto soggetto ad episodi di violenza come più volte abbiamo denunciato”.

“Dunque ribadiamo il coinvolgimento integrato di tutte le istituzioni, enti e autorità, a partire dal Prefetto, dalla Regione, dell’Asl e dall’azienda stessa, teso ad un rafforzamento delle misure di sicurezza, accompagnato dal potenziamento della struttura di pronto soccorso, con maggiori unità di personale, utile ad assecondare l’enorme mole di lavoro cui gli attuali operatori sono sottoposti e, al tempo stesso, a scongiurare il ripetersi di tali riprovevoli episodi che espongono ad un costante pericolo il già delicato lavoro del personale sanitario”, conclude Taddeo.

Benevento, disordini al San Pio: arrestato 32enne marocchino

Benevento, disordini al San Pio: arrestato 32enne marocchino

BeneventoCronaca

Prima si è rifiutato di lasciare il Pronto Soccorso, poi si è scagliato contro un poliziotto: un 32enne di origini marocchine è stato per questo dichiarato in arresto e tradotto presso la casa circondariale di Capodimonte.

Il tutto si è verificato ieri sera ed è iniziato al pronto soccorso del San Pio, dove l’uomo (senza fissa dimora), già noto alle forze dell’ordine, era stato trasportato in ambulanza dopo essere stato rinvenuto in strada. Ricevute le cure del caso, il 32enne era stato dimesso.

Di fronte all’intenzione di non lasciare la struttura, veniva più volte invitato ad abbandonare il pronto soccorso. Quando i suoi comportamenti hanno cominciato ad essere più aggressivi, gli agenti della Polizia hanno provato prima a calmarsi e, poi, lo hanno condotto in Questura.

L’agitazione dell’uomo è anche aumentata: il 32enne così ha aggredito anche un poliziotto, per il quale è prevista una prognosi di dieci giorni.

Come detto, il 32enne marocchino è stato, quindi, arrestato e tradotto in carcere.

Benevento| Piazza Arechi II, buttafuori aggredisce cliente: sospesa licenza a locale della movida

Benevento| Piazza Arechi II, buttafuori aggredisce cliente: sospesa licenza a locale della movida

BeneventoCronaca

Questa mattina, è stato eseguito dal personale della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura un provvedimento di sospensione, per la durata di giorni 15, della licenza relativa alla somministrazione di alimenti e bevande di un esercizio pubblico sito in questa piazza Arechi II.

La notte tra l’11 ed il 12 novembre scorsi, durante il servizio di controllo del territorio, agenti della “Volante” intervenivano a seguito di una segnalazione di aggressione verificatasi all’interno del locale in questione, in pregiudizio di un avventore.

Sul posto gli operanti individuavano, tra gli altri, un addetto alla sicurezza del locale che, regolarmente iscritto nel relativo data-base del Ministero dell’Interno, dalle preliminari dichiarazioni assunte risultava aver colpito al volto un giovane cagionandogli lesioni.

Gli operatori della Polizia di Stato, durante l’intervento, accertavano che l’impianto di videosorveglianza installato all’interno del locale al momento dei fatti in questione non era funzionante.

L’episodio, verificatosi nell’ambito spazio-temporale della cosiddetta movida cittadina, conseguente ad un diverbio per apparenti futili motivi tra due coppie di giovani avventori, ha dato vita ad un’aggressione con esiti lesivi, pregiudizievole dell’ordine e della sicurezza pubblica.

L’esercizio pubblico di cui trattasi, inoltre, risultava essere già stato oggetto di pregresso provvedimento di sospensione, nel luglio del corrente anno; nella circostanza, il personale addetto alla sicurezza era risultato privo di autorizzazione.

Benevento, 27enne in terapia intensiva: condanna a due anni (con pena sospesa) per 21enne

Benevento, 27enne in terapia intensiva: condanna a due anni (con pena sospesa) per 21enne

BeneventoCronaca

Affermò di aver agito per difendere un amico e se stesso, Francesco Cifiello, 21enne di Benevento, condannato a due anni di reclusione – con sospensione – per lesioni.

Il sannita, all’epoca 20enne, il 22 settembre 2021 ferì un 27enne: quest’ultimo rimase gravemente ferito e venne ricoverato in terapia intensiva.

Come scrive oggi “Il Sannio Quotidiano”, fu proprio il giovane – difeso dall’Avv. Antonio Leone – a costituirsi spontaneamente presso i Carabinieri in compagnia del legale.

Come si ricorderà, al Cifiello – spiega sempre Il Sannio – venne irrogato il divieto di accesso a tutti i pubblici esercizi di Piazza Piano di Corte nonché di stazionamento nelle immediate vicinanze di essi, per 2 anni, dalle ore 18.00 sino alle successive ore 06.00 di ogni giorno, in base a quanto previsto dall’art. 13 bis del Decreto Legge 20 febbraio 2017 nr. 14 (il D.Ac.Ur. – Divieto di Accesso alle Aree Urbane).

Ieri, dunque, l’esito del giudizio immediato con la condanna del 21enne a due anni di reclusione con sospensione e non menzione della pena. Questa la sentenza del Gip Loredana Camerlengo.

Carcere minorile di Airola, detenuto aggredisce tre agenti con una scopa

Carcere minorile di Airola, detenuto aggredisce tre agenti con una scopa

CronacaProvincia

Ha aggredito tre agenti della polizia penitenziaria col manico di una scopa ed ha danneggiato alcune suppellettili. Protagonista dell’episodio un giovane detenuto ristretto nel carcere minorile di Airola. L’episodio, avvenuto nella giornata di ieri, è stato denunciato dal Sappe, il sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria. A dare la notizia è Sabatino De Rosa, vicecoordinatore regionale per la Campania del Sappe: “un detenuto di origini albanesi, già responsabile nel passato di gravi eventi critici tesi ad alterare l’ordine e la sicurezza interna, ha aggredito tre agenti di polizia penitenziaria violentemente, anche avvalendosi di un manico di scopa con cui ha pure distrutto molte suppellettili dell’istituto. Nella concitazione, ha anche dato un pugno ad un vetro, ferendosi e ferendo a sua volta un agente con una scheggia”.

Momenti di tensione terminati grazie all’intervento degli agenti ai quali va il plauso del sindacato: “Stremati ormai da turni massacranti e continui per garantire un piantonamento esterno da oltre 15 giorni e in grave carenza di personale, hanno gestito egregiamente l’evento critico evitando sempre che accadesse il peggio. Queste problematiche, facendo alcune piccole statistiche, si stanno verificando da quando puntualmente vengono assegnati detenuti dal nord Italia, soprattutto stranieri, quindi lontani dalla famiglia provenienti da Milano, Torino e Bologna che stanno minando l’equilibrio che più o meno si era raggiunto presso l’Ipm di Airola”.

Sull’ennesimo episodio denunciato dal sindacato, interviene anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall’universo penitenziario minorile. Abbiamo registrato e registriamo, infatti, con preoccupante frequenza e cadenza, il ripetersi di gravi eventi critici negli istituti penitenziari per minorenni d’Italia e di Airola in particolare. È da sottolineare, infatti, che nell’ultimo periodo diversi detenuti dell’IPM di Airola provocano con strafottenza modi inurbani e arroganza i poliziotti penitenziari, creando sempre situazioni di grande tensione. Ed è per questo che ci stupiamo di chi ‘si meraviglia’ se chiediamo una revisione della legge che consente la detenzione di ristretti adulti fino ai 25 anni di età nelle strutture per minori”.

“I vari Governi che si sono alternati negli anni – denuncia Capece – attraverso l’Amministrazione della Giustizia minorile e di Comunità ed il Ministero della Giustizia, anziché adottare provvedimenti che garantiscono ordine e sicurezza nelle carceri hanno dato corso ad una riforma penitenziaria che hanno minato proprio la natura stessa di pena e carcere, affidando il carcere ai detenuti e depotenziando anche il ruolo della Polizia Penitenziaria. E questo è grave e inaccettabile”.

Una serie di situazioni insostenibili che hanno spinto il numero uno nazionale del Sappe a rivolgersi direttamente a Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri e a Carlo Nordio, neo ministro della Giustizia: “Non si può continuare così: la tensione che si vive nelle carceri è costante e lo sanno bene gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria che ogni giorno, nelle galere d’Italia, sono le vittime di aggressioni, umiliazioni, improperi, ferimenti, risse e colluttazioni da parte della frangia violenta dei detenuti. Servono con urgenza provvedimenti. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere, prevedendo che gli adulti non siano più ristretti nei penitenziari per minorenni e che il DAP assorba tutte le competenze della Giustizia minorile”.