Il Governatore campano al fianco degli agricoltori per il “No”.
A sostegno di agricoltori e consumatori, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, su invito del vicepresidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello, ha firmato in mattinata la petizione di Coldiretti a sostegno del processo legislativo aperto dal disegno di legge, approvato in Consiglio dei Ministri, che prevede il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici in mancanza di adeguate garanzie per la sicurezza alimentare e ambientale.
La sottoscrizione è avvenuta a Benevento in occasione di un convegno sul tema che si è tenuto nell’ambito di “Campanialleva Expo 2023”, la più grande fiera zootecnica del Sud, che si chiude questa sera.
La Campania, già nel novembre scorso, aveva espresso un secco no al cibo sintetico con l’approvazione all’unanimità del Consiglio regionale di un ordine del giorno proposto dalla giunta.
Una scelta politica forte e bipartisan che conferma l’attenzione della Regione al valore strategico del settore agroalimentare. Un immenso patrimonio di biodiversità e di cultura del cibo che è riconosciuto in ogni angolo del pianeta.
La Campania esprime ben due patrimoni Unesco legati al cibo: la Dieta Mediterranea e l’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani.
Al via “Campania Alleva Expo 2023”: questa mattina il taglio del nastro (FOTO)
Sono oltre 600 gli animali, tra ovini, bovini e suini, presenti a “Campania Alleva Expo 2023”, l’evento dedicato alla zootecnica organizzato dall’Associazione Allevatori Campania Molise, con il patrocinio della Regione Campania.
Questa mattina il taglio del nastro presso la Cecas, struttura che ospita l’evento, con la tradizionale benedizione ad opera di Mons. Felice Accrocca.
Un evento dai numeri imponenti ed inediti: 15 mila metri quadrati espositivi coperti, 10 mila scoperti, 300 aziende coinvolte da 7 regioni del centrosud, 600 animali in esposizione, 3 mostre nazionali, 2 mostre interregionali, 3 mostre regionali, 4 esposizioni, 5 ring per valutazioni morfologiche e prove attitudinali.
Nella maxi fiera, di contrada Olivola, una vera e propria arca di Noè della biodiversità animale italiana: 4 razze bovine, 5 ovine, 5 caprine, 2 suine, 4 equine, 20 di conigli, 50 avicole, 50 canine.
Di seguito le foto dell’inaugurazione.
Confagricoltura Benevento, si è insediato il nuovo direttore
Si tratta di Giampiero Marotta, 53enne originario della Valle Telesina.
Si è ufficialmente insediato questa mattina il nuovo Direttore di Confagricoltura Benevento che il Consiglio direttivo dell’associazione ha votato all’unanimità nella giornata di ieri.
Si tratta di Giampiero Marotta, 53enne originario della Valle Telesina che ha svolto la sua attività professionale ultra trentennale nel comparto agricolo, ricoprendo svariati incarichi in altre province di Puglia, Campania, Basilicata, Toscana, Lazio.
A margine dell’insediamento il Presidente Antonio Casazza ha espresso il suo apprezzamento al neo Direttore “convinto che insieme riusciremo a dare ancora maggiore centralità alle produzioni alimentari, alle eccellenze di un territorio bello e salubre qual è il Sannio”.
“Sarò sin da subito al lavoro – ha sottolineato Marotta – per contribuire allo sviluppo delle imprese sannite, per creare servizi utili, all’avanguardia e competitivi alle imprese e ai cittadini sanniti. In particolare per dare sempre maggiori opportunità ai giovani che puntano a restare nella nostra provincia e con entusiasmo scelgono di intraprendere un percorso lavorativo nel settore agricolo.Sono convinto che per farlo sia necessario investire su una struttura fatta di persone preparate per offrire servizi e consulenze a tutte le comunità, ai lavoratori, ai pensionati e ai cittadini”
Comunità montana Fortore, indennizzi per i danni alle colture: tutte le info per richiederli
Il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina, rende noto che, da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, è stato attribuito il carattere di eccezionalità per i danni alla produzione causati dalla siccità nel periodo che va da maggio a settembre del 2022 e che ha interessato l’intero territorio dei dodici comuni di competenza dell’ente montano.
Pertanto, le imprese agricole ricadenti nei comuni di Apice, Baselice, Buonalbergo, Castelfranco in Miscano, Castelvetere in Val Fortore, Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti possono proporre domanda di aiuto, indirizzata alla Comunità Montana del Fortore entro e non oltre il termine perentorio del 28 gennaio 2023 al fine di ottenere i previsti interventi compensativi.
Per la relativa modulistica, è possibile consultare il sito del fondo di solidarietà nazionale della Regione Campania (http://www.agricoltura.regione.campania.it/assicurazioni/interventi_compensativi.html). “Non possiamo che essere soddisfatti – spiega il presidente Spina – delle tempistiche con cui è stato attestato il carattere di eccezionalità agli aventi calamitosi dell’estate scorsa.
Di solito passano anni, stavolta invece, anche grazie alle ripetute sollecitazioni da parte della Comunità Montana del Fortore mediante la struttura tecnica e il Rup Pietro Giallonardo, il riconoscimento è avvenuto solo dopo pochi mesi. Invito pertanto tutte le aziende agricole e i coltivatori diretti che fanno impresa che insistono sul territorio sotto l’egida dell’ente montano, a presentare nei termini le domande per ricevere gli indennizzi economici per i danni incassati dalle colture e dalle produzioni”.
Tra i requisiti di ammissibilità della domanda di aiuto l’iscrizione nel registro delle imprese agricole (codice Ateco 01), titolarità del fascicolo aziendale debitamente compilato e aggiornato, essere in regola con gli obblighi previdenziali/contributivi, conto corrente bancario/postale implementato nel fascicolo aziendale SIAN. Per ulteriori informazioni e delucidazioni, c’è la facoltà di contattare l’ufficio agricoltura della Comunità Montana del Fortore dal lunedì al venerdì al numero 0824 967088 o via mail all’indirizzo info@cmfortore.net oppure recarsi in sede a San Bartolomeo in Galdo (Corso Roma n.5).
Consumo di suolo e sostenibilità ambientale: l’esperienza di Bio.Gran.Sannio
“Consumo di suolo e sostenibilità ambientale: l’esperienza di Bio.Gran. Sannio” è questo il tema della prima giornata dimostrativa del progetto Bio.Gran. Sannio che si svolgerà lunedì 21 novembre alle ore 10,00, presso Tenuta Caretti Agriturismo a San Giorgio la Molara.
L’evento si svolge nell’ambito delle attività divulgative e promozionali previste dal progetto finanziato dal PSR Regione Campania, Misura 16.1 azione 2 a sostegno di progetti operativi di Innovazione.
L’appuntamento sarà l’occasione per agricoltori, agronomi, studenti e tecnici del settore per ritrovarsi, conoscere e approfondire gli obiettivi e le finalità del progetto, fare il punto sull’avanzamento degli studi e del lavoro e focalizzare l’attenzione in particolare sull’aspetto del suolo: un tema quanto mai attuale e priorità delle politiche internazionali e comunitarie.
Gli obiettivi del progetto Bio.Gran Sannio – di cui il soggetto capofila è l’ente Agricoltura è Vita Campania – sono la salvaguardia della biodiversità cerealicola mediante processi produttivi sostenibili di precisione e la produzione di semole e farine con importanti proprietà nutrizionali e nutraceutiche.
Parlare di sostenibilità nell’ambito della filiera cerealicola necessita di un approccio globale che tiene conto della correlazione tra le azioni partendo quindi dal ripristino della naturalità dei suoli e dal recupero della loro funzionalità. Non a caso il team che porta avanti il progetto è composto da ben sedici aziende del settore cerealicolo mentre i partner di Ricerca sono l’Università del Sannio con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie; Genus Biotech – spin off dell’Università – che partecipa con l’esperienza maturata nel campo della genetica, nella ricerca industriale, sviluppo sperimentale e trasferimento tecnologico e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici con le competenze del personale del Dipartimento di Ispezione degli Alimenti, Unità Operativa “Frodi Alimentari e Tipizzazione Molecolare Matrici Alimentari”.
Il progetto Bio. Gran. Sannio, pertanto, non ha trascurato lo studio del suolo, della necessità di aumentare il contenuto di sostanza organica e di adottare pratiche conservative per la gestione sostenibile dei nutrienti minerali, applicando principi di agroecologia e di circolarità nel flusso dei nutrienti.
Il momento partecipativo della giornata dimostrativa assume particolare rilievo e importanza per un progetto così complesso e articolato.
Carlo Iannace lancia l’allarme: “Prezzi troppo bassi per le uve, si crei fondo ad hoc”
“Mi associo anche io al grido di allarme dei produttori di uva. Pochi giorni fa ho incontrato alcuni agricoltori con le lacrime agli occhi. Sono ormai ad un passo dal collasso”. Così Carlo Iannace nel pieno della vendemmia 2022.
“Abbiamo i Rincari dei costi di produzione, la guerra in Ucraina, lo stato di calamità sono alcuni dei problemi che stanno avendo impatti traumatici sulle aziende agricole. Ma primo fra tutti – continua Iannace – i prezzi dell’uva sono veramente ridicoli. Tutte le varietà, anche quelle pregiate, stanno riscontrando prezzi di mercato bassissimi toccando i 30/35 euro al quintale ma le varietà comuni stanno subendo prezzi stracciati da 16/17 euro al quintale. È un offesa vera e propria a chi per tutto l’anno lavora in una vigna per poi portare a frutto un’uva di livello che a sua volta produce vino di livello.
Ormai il quadro della situazione è chiaro, i prezzi impazziti dell’energia, del gas, dei materiali, dei trasporti, della logistica sono sotto gli occhi di tutti. Questo tsunami – afferma Iannace – si è abbattuto a valanga anche sui bilanci degli agricoltori, costretti quindi a produrre a costi non compensati da prezzi di vendita adeguati.
È il momento dunque di lavorare su un’operazione che deve essere ben più ampia di un aiuto e di un sostegno. Abbiamo il dovere di fermare ogni presunta forma di speculazione sui costi dell’uva – afferma ancora Iannace – . Servono provvedimenti urgenti per il presente e poi per l’immediato futuro ed è per questo che lancio un appello alla Regione Campania affinché crei qualche fondo ad hoc e poi al Governo e all’Europa per trovare delle immediate soluzioni per l’intero comparto. Ridiamo a queste persone – conclude Iannace – un minimo di dignità e di rispetto”.
Comunità Montana del Fortore, la Regione ha riconosciuto i danni prodotti dalla siccità
La Giunta regionale della Campania, in seguito ad una richiesta da parte della Comunità Montana del Fortore, ha riconosciuto i danni prodotti della siccità nel periodo maggio-settembre 2022. Per adesso si tratta soltanto di una presa d’atto che tuttavia sarà presto foriera di uno stanziamento di risorse per tutti i Comuni sanniti che rientrano nel territorio dell’ente montano, non prima però d’aver inviato la relativa documentazione al Ministero delle Politiche Agricole che dovrà poi effettivamente stanziare le somme.
L’entità delle perdite è stata quantificata, attraverso una approfondita indagine, in 30.865.000, relativamente a colture di cereali, mais, leguminose, oleaginose, tabacco, foraggere e agricole. “Non possiamo che essere soddisfatti per questa presa d’atto della Regione Campania – spiega il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina – resa possibile grazie anche alle nostre sollecitazioni all’assessore regionale Nicola Caputo.
Quella con cui chiedevamo lo stato di calamità è stata la prima delibera varata dalla Giunta subito dopo il mio re-insediamento. Tuttavia, come ho avuto più volte occasione di sottolineare, sarebbe necessario rimpinguare i fondi ma soprattutto snellire la procedura, che è ancora un po’ farraginosa. L’Istituto giuridico della calamità naturale è difatti un po’ arcaico, e così com’è concepito rischia di vanificare l’effetto risarcitorio del contributo, perché passa troppo tempo tra il periodo in cui si registra il danno e la liquidazione delle somme spettanti. A quel punto gli effetti del problema sulle colture si sono propagati e amplificati e quelle somme non coprono più, per intero, l’ammanco che si registra”.
Maglione (impegno Civico) incontra la Cia: “Porterò a Roma le istanze degli agricoltori”
Dopo un incontro con il presidente della Cia Carmine Fusco, il direttore Pasquale Spitaletta e altri rappresentanti, nella sede di Benevento, il deputato di Impegno Civico Pasquale Maglione ha dichiarato quanto segue:
“E’ stata l’occasione per rinnovare quel rapporto di collaborazione e di stima reciproca cementato in questi anni”, commenta il deputato.
“In quanto membro della Commissione Agricoltura alla Camera, c’è stata una proficua e costante collaborazione con la CIA.
Durante la riunione si è parlato di quanto fatto e di quali possono essere le iniziative da intraprendere per il futuro per il territorio.
Tra queste una priorità è sicuramente l’uso irriguo delle acque della diga di Campolattaro rispetto alla quale bisogna sin da subito sollecitare la progettazione e la realizzazione delle infrastrutture secondarie utili a rendere disponibile l’acqua per gli agricoltori.
Ringrazio il presidente Carmine Fusco e tutta la dirigenza della Cia che in questi anni ho imparato a conoscere e apprezzare.
Naturalmente accolgo le proposte presentate e con immutato spirito di collaborazione che in questi anni ho dimostrato sul campo, farò in modo che abbiano seguito nelle istituzioni romane“, così conclude.
Si è svolto ieri, presso la sede provinciale CIA di Benevento, l’incontro tra il candidato alla Camera dei deputati per il centrodestra, Francesco Maria Rubano, e i vertici della CIA – Agricoltori italiani.
Tanti i temi affrontati durante l’incontro: emergenza energetica, emergenza idrica, investimenti PNRR nel settore agricolo, sostenibilità economica ed ambientale.
“Ho ascoltato con attenzione le proposte della CIA – Benevento. Molti dei punti discussi sono già nel programma del centrodestra, dedicato al rilancio del settore agricolo. La tutela delle eccellenze agricole italiane e la loro promozione sui mercati esteri, la lotta al nutri-score, la promozione di una filiera italiana e la valorizzazione delle piccole realtà locali di eccellenza sono solo alcuni dei temi discussi su cui intendiamo lavorare e offrire risposte concrete come forza di Governo.
L’obiettivo è rendere il settore innovativo e competitivo, promuovendo in modo particolare il Made in Sannio – dichiara Rubano. Se eletto, mi impegnerò a rappresentare le istanze del territorio presso le Istituzioni competenti con la serietà e il pragmatismo che il Sannio merita.
Ringrazio – conclude Rubano – il presidente, il direttore e la delegazione associativa presente, per la cortese ospitalità.” Così, il candidato alla Camera dei deputati, Francesco Maria Rubano.
Maltempo, Coldiretti: “Perdite fino a 80% raccolti”
Il maltempo con trombe d’aria, nubifragi, grandinate di dimensioni anomale e precipitazioni violente ha colpito a macchia di leopardo le campagne dal Lazio alla Campania, dalla Puglia alla Sicilia provocando vittime e danni con la perdita in alcune zone fino all’80% dei raccolti senza peraltro contribuire a sconfiggere la situazione di grave siccità.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti che esprime cordoglio per il quarantenne agricoltore siciliano morto colpito da un fulmine mentre andava a controllare le pecore mentre scatta l’allerta della protezione civile in 5 regioni del Sud in riferimento all’ultima ondata di perturbazioni che si è abbattuta sulla Penisola.
Campi allagati e raccolti devastati sono gli effetti del maltempo rilevati nelle campagne dal monitoraggio dell’associazione con la grandine che è stata l’evento climatico più grave per i danni irreversibili che ha provocato ai raccolti, visto che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno intero.
In Campania negli ultimi tre giorni, secondo il monitoraggio della Coldiretti, ci sono state almeno cinque violente grandinate che hanno devastato uva, olive e verdure di stagione tra Avellino, Benevento e Caserta con perdite fino all’80% mentre nel Salernitano una bomba d’acqua ha provocato l’allagamento dei campi di cipollotto azzerando la produzione. Mentre la Puglia, continua Coldiretti, ha dovuto fare i conti con un tornado che ha colpito il Salento nel Capo di Leuca e con un nubifragio nel Foggiano.
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