Cia Campania: riposta attesa da tempo per le 1500 domande in overbooking.
Finalmente! La Cia in solitudine e da sempre e in solitudine sta sostenendo che bisognava dare una risposta a circa 1500 giovani che avevano presentato domanda con il vecchio Psr, e rimasti in graduatoria senza copertura finanziaria, finanziando almeno il premio della 611 di 50.000 euro macroarea Ce D, 45.000 euro macroarea A e B.
Con l’istituzione di questo fondo di oltre 61 milioni di euro si può scorrere la graduatoria del premio una tantum della 611 del PIG.
Il presidente della Cia Campania Raffaele Amore ritiene importante che la Regione finalmente abbia dato in parte una risposta a tutti questi giovani.
Da sempre la Cia ha avanzato e portato soluzioni alla Regione per risolvere il problema di tutti questi giovani.
In quanto a differenza di tutti gli altri progetti di investimento possono essere ripresentati, il premio una tantum non prevede nuove candidature: si tratta di un contributo che può essere concesso a tutti i giovani che hanno meno di 40 che si iscrivono per la prima volta in agricoltura.
Inoltre il direttore regionale della Cia Mario Grasso sottolinea che la Confederazione è stata l’unica a scendere in piazza quando si stava creando questo problema, proprio per evitare che si potesse replicare quanto avvenuto con le vecchie graduatorie del PSR.
Ma adesso non stiamo qui a cercare i colpevoli o perché si è creata un’attesa a tanti giovani non soddisfatta.
Oggi è importante che la Regione Campania riesca a trovare anche se in parte una soluzione per questi ragazzi che hanno deciso di investire il loro futuro in agricoltura.
“Primo insediamento Giovani in agricoltura, sbloccati 62milioni di euro”
“Impegno assunto dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Nicola Caputo qualche mese fa da noi a Futuridea ed oggi l’impegno è stato mantenuto: la Giunta regionale del Presidente De Luca ha stanziato 61.780.000,00 euro per riconoscere il premio al primo insediamento alle attività di giovani agricoltori che risultino effettivamente insediate e che abbiano mantenuto le condizioni giuridiche e di fatto che hanno consentito il loro inserimento nella Graduatoria Definitiva Unica Regionale della tipologia di intervento 6.1.1. del PSR Campania 2014/2020 bando del 2017”.
Ad annunciarlo Francesco Nardone, Responsabile rapporti istituzionali di Futuridea “L’assessore Caputo ci aveva tranquillizzato sul raggiungimento del risultato. Pertanto ringraziamo sia l’assessore che il Presidente De Luca per l’ottimo lavoro che stanno portando avanti con determinazione.
L’agricoltura si conferma una risorsa strategica per lo sviluppo territoriale – conclude Nardone – e devono essere proprio i giovani i protagonisti di tutto ciò affinché possano diventare i veri custodi del territorio”.
Progetto V.In.Te.S. e le strategie di difesa sui modelli previsionali. Incontro del Comitato Scientifico
Siamo nel pieno delle attività in campo per le imprese vitivinicole del Sannio, in piena stagione vegetativa, nel periodo in cui è maggiore il rischio di malattie ed è necessario intervenire con i trattamenti fitosanitari. Questo il motivo principale delle due giornate di incontro del Comitato tecnico scientifico del progetto V.In.Te.S. “Viticoltura ed Innovazione per i Vini del Sannio” al fine di discutere e pianificare la strategia di difesa da mettere in campo sulla base dei modelli previsionali delle malattie e valutare i risultati che si possono ottenere in termini di riduzione di numero di trattamenti e di interventi in vigneto presso le aziende partner di progetto. Quello dei fungicidi e del loro impatto ambientale è ormai argomento noto e dibattuto. In Europa la viticoltura utilizza solo il 3% del territorio ma ben il 65% del totale dei fungicidi impiegati in agricoltura. Nel Sannio, dove la viticoltura è molto concentrata – con circa il 45% delle uve prodotte in Campania – è evidente l’impatto dei fungicidi sul territorio sia dal punto di vista ambientale che sociale. Da qui la necessità di rendere il ciclo produttivo più sostenibile e la nascita del progetto V.In.Te.S. “Viticoltura ed Innovazione per i Vini del Sannio” – finanziato dal PSR Regione Campania, Misura 16.1 azione 2 a sostegno di progetti operativi di Innovazione – che, con la sua infrastruttura tecnologica, acquisisce, analizza e mette a disposizione delle aziende partner, dati e informazioni di vario tipo: dati meteorologici, previsioni climatiche, dati sull’attività vegetativa, informazioni sul rischio di malattie e necessità di intervento.
Il Comitato tecnico scientifico V.In.Te.S. col suo responsabile Paolo Storchi, i ricercatori del Centro Ricerca Viticoltura ed Enologia di Arezzo, Ettore Varricchio e i ricercatori del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università degli Studi del Sannio e Valentino Salvatore di Agrodigit, startup e soggetto capofila, hanno valutato l’andamento complessivo del progetto V.In.Te.S., effettuati i rilievi di tipo fitopatologico e fenologico e messo a punto la strategia di intervento di difesa sulla base dei modelli previsionali.
«Questo incontro è molto importante e cade in un periodo in cui la vite è in stato fenologico particolarmente sensibile» – spiega Mauro D’Arcangelo fitopatologo e tecnologo del CREA di Arezzo – «scopo dei rilievi è di verificare se esistono le sintomatologie riconducibili ai tre funghi più dannosi per la vite: la peronospora, oidio e la botrite».
Accanto ai rilievi in campo sono state accuratamente studiate le informazioni e i dati che il sistema di supporto alle decisioni (DSS) elabora sulla base dei modelli previsionali al fine di razionalizzare gli interventi e i trattamenti fitosanitari.
Ciascuna delle aziende partner del progetto V.In.Te.S.- Il Poggio Vini, Cantina Morone e Azienda Agricola Torre dei Chiusi – ha in campo una stazione agrometeorologica che rileva dati di piovosità, temperatura,umidità relativa dell’aria e bagnatura fogliare. Il DSS registra costantemente e interpreta automaticamente questi dati e, per mezzo di modelli previsionali, suggerisce quando intervenire con i trattamenti fitosanitari.
«I DSS sono ormai abitualmente utilizzati in agricoltura e particolarmente in viticoltura» – spiega Rita Perria, ricercatrice del CREA di Arezzo – «per prendere delle decisioni a lungo o medio termine in un contesto che presenta vari tipi di problemi e in cui trovare delle soluzioni non sempre è semplice e lineare. I DSS si basano su modelli matematici e aiutano il viticoltore e l’agricoltore a prendere decisioni ma non si sostituiscono all’uomo e alle sue competenze e conoscenze sul campo».
La lettura di queste informazioni assieme a quanto conosciamo sullo sviluppo dei patogeni attraverso la letteratura scientifica, consentono di intervenire con una difesa non più calendarizzata bensì variabile in base all’andamento dell’infezione e paragonata allo stato di protezione del vigneto.
Il progetto V.In.Te.S. ha già dimostrato nel corso delle attività degli anni 2020/2021 che l’utilizzo corretto di questi strumenti permette di ottenere una drastica riduzione dei trattamenti fitosanitari annuali con un evidente miglioramento della sostenibilità complessiva, non soltanto economica ma anche sociale e ambientale e di aumentare il livello qualitativo dei vini prodotti in un territorio già ad alta vocazione e dal notevole potenziale.
“Caro guerra”: la Commissione propone una misura eccezionale di sostegno agli agricoltori
La Commissione Europea – scrive la segreteria provinciale Dipartimento agricoltura del Partito Democratico – ha proposto l’attivazione nei PSR di una misura eccezionale, finanziata attraverso il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), per consentire agli Stati membri di erogare un contributo una tantum agli agricoltori e alle imprese attive nel settore agroalimentare interessate da aumenti significativi dei costi di produzione a causa dell’invasione Russa dell’Ucraina [Comunicazione Com(2022) 242 final del 20 maggio 2022].
Si legge nella comunicazione che «tali aumenti dei prezzi, in particolare per l’energia, i fertilizzanti e i mangimi stanno sconvolgendo il settore agricolo e le comunità rurali, causando problemi di liquidità e flusso di cassa agli agricoltori e alle piccole imprese rurali attive nella trasformazione, commercializzazione o sviluppo di prodotti agricoli». Criticità che vanno risolte attraverso un sostegno «per affrontare le turbative del mercato e contribuire così alla sicurezza alimentare globale».
Una volta adottata da Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue, la misura eccezionale darà la possibilità agli Stati membri di utilizzare risorse finanziarie pari fino al 5% del proprio bilancio del Feasr per il biennio 21-22 per il sostegno diretto al reddito degli agricoltori e delle Pmi attive nella trasformazione, commercializzazione o sviluppo dei prodotti agricoli. In altri termini, gli Stati membri disporranno, nell’ambito dei Psr, fino ad un massimo di 1,4 miliardi di euro per supportare i sistemi agroalimentari messi a dura prova dagli effetti del conflitto russo-ucraino.
Gli Agricoltori e le Pmi potranno ricevere rispettivamente fino a 15mila e 100mila euro e i pagamenti dovranno essere effettuati entro il 15 ottobre 2023. Per poter erogare questo sostegno una tantum, gli Stati membri dovranno presentare alla Commissione una proposta di modifica ai PSR che preveda, appunto, l’introduzione della misura eccezionale e dovranno anche comunicare il livello mensile delle scorte di cereali, semi oleosi, riso e semi certificati di questi prodotti detenuti da produttori, grossisti e operatori interessati.
Il presidente di Cia Campania Raffaele Amore incontra il Governatore De Luca con i presidenti provinciali Cia
Questa mattina l’incontro negli uffici di Palazzo Santa Lucia con i rappresentanti della Confederazione Agricoltori Italiani per fare il punto sui temi più significativi del comparto.
Questa mattina la delegazione regionale di Cia Campania guidata dal presidente Raffale Amore e dal direttore regionale Mario Grasso, unitamente ai presidenti provinciali di Cia Avellino Stefano di Marzo, Cia Salerno Gaetano Pascariello, Cia Benevento Carmine Fusco, e Cia Napoli Daniela Nunziata Rega, hanno incontrato il Presidente Vincenzo De Luca negli uffici di Palazzo Santa Lucia.
Si tratta del primo incontro del presidente regionale a colloquio con il Governatore Campano, a cui è stata ufficialmente presentato il nuovo organo esecutivo della Confederazione campana. Infatti si è trattato di un incontro fortemente voluto dagli organi dirigenziali della Cia, per aprire un confronto diretto con il Governatore e sottoporre alcuni punti di prioritaria importanza.
L’apertura manifestata dal Governatore con risposta puntuale sui temi sollevati gratifica la delegazione, pronta a impegnarsi con rinnovato slancio, consapevole di un supporto istituzionale attento e collaborativo. La prima sollecitazione è arrivata dal direttore regionale Mario Grasso, in merito al gap da recuperare sulla digitalizzazione e semplificazione del rapporto del mondo agricolo con la Regione. A tale proposito De Luca conferma un ritardo della regione, e garantisce un recupero attraverso la sburocratizzazione, di coinvolgere le strutture tecniche delle OO.PP. per velocizzare e snellire le istruttorie, di realizzare una piattaforma digitale.
Queste sono le precondizioni per avere un organismo pagatore regionale. Altro tema di particolare importanza che è stato portato all’attenzione del Governatore è il problema brucellosi. Su questo De Luca conferma la linea adottata dal piano di eradicazione, con una zona cluster. Il Presidente Amore ha posto il problema dei cinghiali e del rischio della peste suina, per chiedere al Governatore un maggiore protagonismo della Regione Campania nella risoluzione definitiva del problema.
Su questo aspetto De Luca si è impegnato a legiferare nel merito, e in presenza di vincoli nazionali, di farsi promotore per superare questi ostacoli. Il presidente Amore si è pronunciato anche sul Piano di sviluppo rurale, sottolineando la necessità di una integrazione con gli altri fondi, conquistando la piena condivisione del presidente De Luca, che ha condiviso anche proposta di cofinanziamento regionale sui contratti di filiera, previa verifica sulle disponibilità di bilancio. Il Presidente di Cia Salerno Gaetano Pascariello invece ha posto il problema non ancora risolto del cinipide sulla castanicoltura, e sul prezzo del latte vaccino dove gli allevatori non riescono a spuntare nemmeno i soldi per garantire da mangiare alle mandrie. Il presidente prende atto di queste gravi problematiche.
La Presidente di Cia Napoli Daniela Nunziata Rega ha posto l’attenzione dei prezzi dei prodotti agricoli e della poca forza di contrattazione nelle trattative. Un ulteriore aspetto che pure trova la piena condivisione del Presidente, e su cui ha garantito di farsi carico personalmente, anche con investimenti sulla catena del freddo per permettere alle singole aziende agricole di avere più tempo per trattare i prodotti deperibili. Sugli interventi attesi per la diga di Campolattaro si è pronunciato il Presidente di Cia Benevento Carmine Fusco, che elogia l’opera ma sottolinea che bisogna aggiungere altri 11 mila ettari da irrigare su Benevento.
Su questo aspetto, Carmine Fusco incontra la comprensione di De Luca sull’importanza dell’ampliamento dell’opera per tutta l’economia agricola del territorio, e si impegna a mettere in campo fin da subito la progettazione per irrigare gli ulteriori 11mila ettari, impegnandosi a recuperare i fondi per la realizzazione. Prende la parola il Presidente di Cia Avellino Stefano Di Marzo, il quale evidenzia che la Campania, sino all’avvento della pandemia, ha generato flussi turistici importanti, sino a raggiungere vette di 17 mln di visitatori, confermandosi la prima regione del sud, per presenze turistiche. Il Presidente Di Marzo evidenzia, inoltre, la sperequazione nella distribuzione di questi flussi nelle aree interne della Regione rispetto alle aree costiere. La proposta sta nella richiesta, all’amministrazione regionale, di legiferare nella direzione della valorizza delle aree interne, in modo da regolare il rapporto tra agricoltura e turismo. Iniziando da una legge regionale sull’Enoturismo.
Il Presidente De Luca apprezza questa proposta e si impegna a regolamentarla ed a trovare canali di finanziamento. Infine il processo di fusione della Camera di Commercio di Avellino e Benevento, come chiesto nelle settimane precedenti dai presidenti di Cia Avellino e Cia Benevento, con il supporto di Cia Campania. Come preannunciato in conferenza stampa congiunta ad Avellino e a Benevento, i due presidenti provinciali hanno avuto l’opportunità di chiedere la fine al commissariamento della Camera di Commercio di Irpinia-Sannio, con l’azzeramento o con la conferma ufficiale degli attuali consiglieri. La questione ha trovato la risposta attesa: il Presidente De Luca ha confermato l’impegno che in breve tempo ratificherà l’azzeramento delle cariche per la nomina dei nuovi consiglieri.
Agricoltura, siglato CCNL operai agricoli e florovivaisti: soddisfazione dei sindacati
E’ stato siglato nella notte a Roma, presso la sede di Confagricoltura, il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti, scaduto a dicembre 2021 e in vigore fino al 2025, che interessa un milione di lavoratrici e lavoratori del comparto.
Ne danno notizia le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil
Nel rinnovo contrattuale è previsto un aumento salariale del 4.7% nel biennio che sarà erogato in tre tranche: il 3% a partire da giugno 2022, l’1,2% da gennaio 2023 e lo 0,5 a giugno 2023. Elemento innovativo è l’impegno ad incontrarsi a settembre 2023 per verificare l’inflazione reale del biennio e rivalutare l’adeguamento economico.
Tra i punti qualificanti del rinnovo si conferma il modello contrattuale che si articola a livello nazionale e provinciale. Per evitare ulteriori futuri ritardi nei rinnovi dei CPL, è stato definito che gli effetti economici abbiano decorrenza nell’ambito del biennio di riferimento.
Grande rilievo viene dato alla bilateralità e al ruolo degli Ebat, con una serie di misure che prevedono il rafforzamento dell’integrazione fra scuola e lavoro e l’accesso prioritario alla formazione e all’informazione sui temi della salute e della sicurezza. É stata inoltre inserita l’opportunità di effettuare un monitoraggio, anche attraverso l’Eban, per verificare le trasformazioni delle casse extra-legem in Ebat e viene rafforzato lo strumento delle convenzioni, utile alla salvaguardia e alla stabilizzazione occupazionale.
Tra le novità in tema di welfare, un’integrazione del 20%, che si aggiunge all’80% attualmente riconosciuto dall’INPS, per i cinque mesi di maternità obbligatoria; per gli operai a tempo indeterminato, il riconoscimento di un assegno di solidarietà non solo per gravi patologie ma anche per interventi chirurgici e l’istituzione della Cassa Rischio Vita; l’aumento da due a tre mesi dell’indennità per lavoratrici vittime di violenza di genere.
Un altro elemento fortemente richiesto dalle parti sociali, e inserito nel contratto, è l’aggiornamento di alcuni profili all’interno della classificazione, in particolar modo per gli operai florovivaisti.
“Esprimiamo soddisfazione per i risultati ottenuti in questo rinnovo che giunge a soli cinque mesi dalla scadenza – dichiarano Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – e che rappresenta un segnale importante per gli operai agricoli che si sono affermati come essenziali anche durante la pandemia. L’accordo raggiunto è il compimento di un percorso durante il quale avevamo avanzato nella piattaforma unitaria proposte responsabili e aggiornate al contesto economico del comparto agricolo. Apprezziamo la disponibilità e il buon senso dimostrato dalle controparti nel riconoscere le giuste tutele, anche dal punto di vista economico, necessarie per rafforzare la capacità di acquisto dei lavoratori, di fronte alle tante sfide dovute anche alla crisi internazionale”.
Futuridea, Assessore Caputo: “Cambio di passo in Regione dal mio insediamento”
Grande successo ieri a FuturIdea del convegno “Agricoltura del Futuro, Aree Interne e Nuovo PSR” moderato dal giornalista Angelo Cerulo e con le conclusioni di Nicola Caputo, Assessore Regionale all’Agricoltura.
Ad aprire i lavori Carmine Nardone, Presidente di Futuridea che nella sua relazione introduttiva ha evidenziato il ruolo centrale della sostenibilità e dell’innovazione in agricoltura come volano di sviluppo di un binomio sempre più stretto tra Cibo e Salute in cui il ruolo dei terreni e della loro qualità, mappata con strumentazioni satellitari, non solo consente di ottimizzare l’utilizzo delle risorse Idriche ed energetiche, con il ricorso all’AgriFotovoltaico, ma ne migliora anche le qualità delle produzioni.
“Nei tanti interventi, dei qualificati relatori che mi hanno preceduto – ha commentato L’Assessore Regionale Caputo – come quello di Nardone, di Roberto Costanzo, dei rappresentanti delle Associazioni di Categoria, Masiello per Coldiretti, Casazza per Confagricoltura e Fusco per la CIA, sono emersi tanti spunti di riflessione ed argomenti di confronto che, ho ritenuto opportuno evidenziare come aspetti del cambio di passo che stiamo mettendo in atto dal mio insediamento, con un taglio al passato su alcune distorsioni del sistema: dai bandi dei PSR, all’organizzazione degli uffici periferici a cui stiamo provvedendo con una operazione di change management organizzativo”.
Nel corso dell’intervento Caputo ha evidenziato “ l’importante ruolo degli Enti Delegati come i Consorzi di Bonifica e le Comunità Montane e il “Restyling” a cui sto lavorando per il loro efficientemento, così come per i Distretti. E poi il grande lavoro che sto mettendo in campo per la valorizzazione delle filiere”. Rivolgendosi poi al Consigliere Regionale Mino Mortaruolo ed al Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, presenti in sala, Caputo nelle conclusioni ha evidenziato l’importanza della sinergia istituzionale a sostegno delle imprese agricole e delle azioni a sostegno dell’intero settore agricolo regionale da mettere in campo ciascuno per i propri ambiti di competenza”.
Da Futuridea dunque c’è grande soddisfazione per l’incontro che si è tenuto “Grazie a tutti i relatori e al numeroso pubblico presente è un grazie affettuoso all’amico assessore regionale Nicola Caputo per le belle parole spese a favore di Futuridea e per aver colto l’ auspicio di lavorare in sinergia con le organizzazioni agricole e le istituzioni locali per dare nuovo slancio ad un settore fondamentale per l’ uomo e l’ ambiente”.
COMUNICATO STAMPA
Futuridea, ‘Agricoltura del Futuro-Aree interne e nuovo PSR’: domani il focus con l’Assessore Regionale Caputo
“Agricoltura del Futuro – Aree interne e Nuovo PSR”: è questo il tema del confronto promosso da Futuridea per domani, venerdì 6 maggio alle ore 15:30, presso il Polo Innovazione in contrada Piano Cappelle a Benevento.
Aprirà il Presidente facente funzioni della Provincia di Benevento Nino Lombardi; introdurrà i lavori Carmine Nardone, Presidente di Futuridea, sullo scenario che investirà l’agricoltura nei prossimi anni. Interverranno a seguire: Roberto Costanzo, Presidente della Fondazione ‘Mario Vetrone’; Gennarino Masiello, Presidente Provinciale Coldiretti; Antonio Casazza, Presidente Provinciale Confagricoltura e Carmine Fusco, Presidente Provinciale CIA. Concluderà i lavori Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania. Modererà il giornalista Angelo Cerulo
. Parteciperanno rappresentanti istituzionali del territorio. Si affronteranno approfondimenti e proposte per il nuovo PSR 2023-2027; poi di ricambio generazionale in agricoltura, di tutela della biodiversità e di tanto altro.
Morcone, domani il convegno sull’attivazione del progetto “Valore sociale”
Il “futuro green” dell’Alto Tammaro e del Titerno passa attraverso l’attuazione del progetto “Valore Sociale”. E’ l’argomento del convegno in programma domani, sabato 5 marzo, con inizio alle 10.30, nella sala universitas del comune morconese. Si parlerà dell’attivazione dei percorsi didattico-formativi e laboratoriali di inclusione sociale, correlati al progetto e finalizzati a diffondere la cultura dell’educazione alimentare e ambientale. Si punta a promuovere un salubre stile di vita ed a favorire l’inserimento lavorativo in agricoltura delle fasce deboli. L’area territoriale di riferimento è quella del Gal Titerno Alto Tammaro, con particolare indotto a beneficio delle zone rurali.
Al simposio, coordinato dal giornalista Michele Di Maina, relazioneranno: Luigino Ciarlo, sindaco di Morcone; Carmen Cenicola, presidente della cooperativa sociale “Oltre Le Mura”; Tommaso Paulucci, promotore del sistema agrosociale dell’Alto Tammaro; Giuseppe Bozzuto, sindaco di Castelpagano; Franco Mucci, sindaco di San Lupo; Pasquale Narciso, sindaco di Campolattaro. “Valore Sociale” è promosso da un partenariato pubblico-privato, con capofila la cooperativa “Oltre Le Mura”, in rete con San Lupo, Campolattaro, Castelpagano, Morcone ed alcune aziende agricole dell’area. Lo finanzia il Gal Titerno Alto Tammaro, sul “FEASR-Programma di sviluppo rurale 2014-2020” regionale, per la misura sul “Sostegno per la diversificazione delle attività agricole riguardanti l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’agricoltura sostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale e alimentare”.
Comunicato Stampa
Agricoltura, Rota (FAI CISL): “Con bonus sanata ingiustizia, ora avanti con il confronto per sostenere lavoratori”
“Con le rassicurazioni ottenute dal Ministro Patuanelli sul bonus anche per i lavoratori agricoli, che sarà contenuto nel prossimo decreto sostegni, andiamo finalmente a sanare un’ingiustizia che non aveva ragione di esistere”. Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il segretario generale Onofrio Rota dopo l’incontro svolto assieme alle segreterie nazionali di Flai Cgil e Uila Uil con il Ministro Patuanelli. A seguito dell’incontro, i sindacati hanno scelto di sospendere la mobilitazione nazionale dei lavoratori agricoli, che prevedeva per il 30 aprile manifestazioni in ogni regione. “Ora andiamo avanti con coerenza e grande senso di responsabilità – aggiunge Rota – per costruire provvedimenti adeguati con cui dare risposte a tutto il comparto agricolo e ai nostri pescatori. Confidiamo nel metodo del confronto scelto dai Ministri Patuanelli e Orlando per risolvere tutte le criticità che hanno colpito i lavoratori che nell’anno della pandemia hanno perso milioni di giornate di lavoro”.
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