E’ ancora forte lo sdegno per quanto accaduto nella Villa Comunale di Montesarchio, dove un gattino è stato lapidato a colpi di pietra da ignoti.
A denunciare l’accaduto è stato il primo cittadino, Carmelo Sandomenico, che ha assicurato come verrà fatyo tutto il possibile per rintracciare l’autore o gli autori dell’atto criminale. In tal senso, verranno visionate anche le telecamere del sistema di video sorveglianza.
Intanto, l’AIDAA – Associazione Italiana Difesa Animale ed Ambiente – ha posto una taglia di 20.000 euro che sarà pagata a chi darà informazioni decisive ai fini dell’individuazione dei responsabili.
“La lapidazione è uno dei riti più antichi e violenti usati già ai tempi degli imperi pre romani per dare la morte, in questo caso non crediamo che si tratti di un rito esoterico richiamato alle antiche tradizioni, ma molto più probabilmente di un gesto vigliacco compiuto quasi certamente da più persone– si legge in una nota degli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA- sulla vicenda stiamo predisponendo una denuncia per il momento contro ignoti e una taglia di 20.000 euro che pagheremo a chiunque con la sua testimonianza raccolta dalle forze dell’ordine secondo la legge aiuterà a individuare e far condannare in via definitiva i responsabili di tale crimine”.
“Sono stati denunciati con nome e cognome – scrive Aidaa Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – i componenti del gruppo di giovani e giovanissimi che da settimane terrorizzavano il rione Libertà di Benevento e che si sono resi responsabili di atrocità, sevizie ed uccisioni di gatti dapprima bastonati e quindi resi inoffensivi e poi usati come pallone da calcio e successivamente uccisi sia con il fuoco che soffocandoli (due gatti sono stati ritrovati morti con il sacchetto di plastica legati al collo). I ragazzi individuati sono stati denunciati dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA all’autorità giudiziaria beneventana”.
“Abbiamo inviato questa mattina – spiegano dall’Associazione – la seconda parte della denuncia con allegate le fotografie che ritraggono questi componenti di una vera e propria baby gang picchiare, torturare ed uccidere i gatti nel rione Libertà di Benevento inoltre abbiamo allegato anche altri documenti che certificano l’identità dei giovani componenti di questa baby gang che agiva in maniera precisa con lo scopo di colpire e far del male ai gatti e forse anche di intimidire le famiglie proprietarie degli animali inducendole quanto meno al silenzio. Ci auguriamo ora che gli accertamenti siano rapidi e che i ragazzi e le loro famiglie siano chiamati a rispondere di questa situazione anche in sede penale, perché riteniamo che esistano delle connivenze e delle responsabilità che sono estese oltre ai singoli fatti di violenza ai gatti e che sono maturate in un contesto di inaccettabile tolleranza e connivenza in un ambiente di forte degrado sociale che ha bisogno di interventi sociali molto forti oltre che di una punizione severa per gli autori dei fatti”.