SECONDA CATEGORIA. GINORE B. Virtus Benevento corsara in casa dell’Airola, nel sedicesimo turno del campionato di Seconda Categoria, Girone B. I giallorossi riescono ad avere la meglio al termine di un match ricco di emozioni, portando a casa i tre punti grazie alle reti di Piccolo, Di Tuccio e Bergantino che fissano il successo sul 3-2. Di Iodice e D’Onofrio, entrambe dagli undici metri, le reti dei padroni di casa.
Virtus, dunque, che sale a quota 19 punti conquistando il centro della classifica; Airola, invece, che resta ferma a quota 10.
Clan dei Casalesi: scarcerato il boss Massimo Venosa e mandato ai domiciliari ad Airola
Il Tribunale di Sorveglianza, accogliendo l’istanza dell’ avvocato Vittorio Fucci, ha scarcerato il boss Massimo Venosa, 46 anni di San Cipriano d’Aversa, residente e domiciliato ad Airola, considerato elemento di spicco del Clan dei Casalesi, in particolare del gruppo Schiavone-Venosa. Il Venosa era detenuto nel carcere di massimo di sicurezza di Sulmona, era stato arrestato il 24 febbraio del 2020 a seguito di una condanna definitiva a 10 di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafiosa, traffico di stupefacenti ed una serie di estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Le indagini erano assistite da intercettazioni telefoniche, ambientali, da appostamenti e dalla collaborazione di alcuni pentiti, in particolare del boss pentito Raffaele Venosa, reggente pro-tempore del Clan dei Casalesi, che durante la collaborazione con la giustizia, delineava la figura del parente Massimo Venosa, come elemento di spicco del Clan dei Casalesi, che era il promotore di una serie di estorsioni e che gestiva intere piazze di spaccio, tra cui quella di Casale di Principe fino ad arrivare al Sannio. Il maxi-blitz in cui fu coinvolto Massimo Venosa portò all’ arresto anche di Walter Schiavone, figlio del super-boss Francesco Schiavone alias “Sandokan”. Il Tribunale di Sorveglianza, accogliendo l’ istanza dell’ avvocato Vittorio Fucci, ha disposto la scarcerazione di Massimo Venosa, concedendogli gli arresti domiciliari in Airola.
Airola, violenta e riempie di botte una connazionale: ivoriano agli arresti domiciliari
La pretesa sessuale avanzata durante tutto il tragitto veniva giustificata quale compenso per aver accompagnato la connazionale in macchina fino a Napoli.
Nella mattinata odierna, all’esito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, la Stazione CC di Airola ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un trentunenne, residente a Benevento, originario della Costa d’Avorio, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione dei delitti di violenza sessuale e lesioni aggravate in danno di una sua connazionale.
In particolare, l’attività investigativa svolta traeva origine dalla denuncia sporta dalla donna nell’immediatezza dei fatti, dopo essere stata soccorsa lungo la strada statale nei pressi di Airola da una passante, che l’aveva notata camminare sul ciglio della strada, a piedi nudi ed in evidente stato di agitazione. Non appena giunta presso gli uffici di polizia giudiziaria, la persona offesa riceveva i primi soccorsi dal personale del 118 contattato dalla p.g. operante, che accertava la presenza sul volto e sul collo della donna di alcune ferite da graffio, nonché la tumefazione dell’occhio e dello zigomo destro. La vittima riferiva che la violenza sessuale era stata perpetrata in suo danno dall’odierno arrestato mentre si trovavano in macchina di rientro da Napoli. La pretesa sessuale avanzata durante tutto il tragitto veniva giustificata quale compenso per aver accompagnato la connazionale in macchina fino a Napoli e, a fronte del fermo diniego opposto dalla vittima, l’indagato con violenza la costringeva a subire atti sessuali contro la sua volontà, impedendole altresì di gridare e richiedere aiuto, finché la stessa riusciva a sfuggire alla presa dell’aggressore e ad uscire dal veicolo, dandosi alla fuga.
Le attività di indagine, coordinate dalla Procura e avviate tempestivamente dal personale della Stazione CC di Airola a seguito della denuncia della persona offesa, hanno consentito di raggiungere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, in relazione al predetto episodio di violenza sessuale e di lesioni. In particolare, dopo aver sentito la vittima, si procedeva a raccogliere gli elementi necessari per l’identificazione dell’indagato e ad acquisire riscontri in merito al transito della autovettura sulla quale viaggiavano lo stesso e la persona offesa in luoghi ed orari compatibili con quanto riferito dalla vittima, previa analisi dei fotogrammi del sistema di videosorveglianza della Valle Caudina. Secondo l’ipotesi di accusa, condivisa dal gip in punto di gravità indiziaria, quanto denunciato trova puntuale conferma nelle fonti di prova dichiarative, documentali e nel referto di pronto soccorso, raccolte dalla p.g. operante all’esito di meticolose e tempestive indagini. La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Seconda Categoria, Girone B. Pago Veiano-Airola 5-3: Caruso fa volare lo Sporting
SECONDA CATEGORIA. GIRONE B. Risultato pirotecnico quello che matura al “Giuseppe Ospedale” di Pago Veiano tra i padroni di casa dello Sporting e l’Airola: al termine dei 90 minuti di gioco il risultato sorride agli uomini di mister Mercuri, bravi a imporsi per 5-3.
Mattatore di giornata Mario Caruso, autore di una tripletta. A segno, tra le fila dei padroni di casa, anche De Girolamo e Gagliarde. Di D’Onofrio, Ruggiero e Iodice le reti dell’Airola.
Sporting che, dunque, si conferma in vetta alla classifica del girone, insieme al Real San Nicola, a quota 29 punti. Fermo a 10 punti l’Airola, terz’ultimo.
AIROLA. L’importante incremento di casi registrato nelle ultime ore ha indotto il sindaco di Ariola ad adottare misure piuttosto drastiche. Il numero dei positivi attuali è pari a 244. Così, il sindaco della cittadina caudina, Vincenzo Falzarano, ha disposto dal 6 al 9 gennaio la chiusura di tutti gli esercizi pubblici (ristoranti, bar, pub, pizzerie), sale da gioco, circoli et similia per le ore 22; ma non solo: dalle 22 in poi è proibito anche l’asporto, nonché lo stanziamento nei luoghi pubblici. Ad Airola, insomma, ritorna il coprifuoco.
Assolto Antonio Esposito, il giostraio accusato di lesioni gravissime
La Corte di Appello di Napoli, I sezione, accogliendo la tesi degli Avvocati Vittorio Fucci e Anna Corraro, ha assolto Antonio Esposito, di 53 anni, riformando la sentenza del Tribunale di Benevento che lo aveva condannato a 6 mesi di reclusione per lesione gravissime e invalidanti subite da un suo dipendente nell’ambito dell’attività di giostraio.
La sentenza della Corte di Appello fa seguito a quella della Suprema Corte di Cassazione, che, accogliendo il ricorso dell’Avvocato Vittorio Fucci, aveva annullato la precedente sentenza della Corte di Appello di Napoli che confermava quella di condanna del Tribunale di Benevento.
A seguito dell’annullamento con rinvio pronunciato dalla Suprema Corte, il nuovo processo si è svolto innanzi ad una diversa Sezione della Corte di Appello che ha assolto l’Esposito.
Come si ricorderà nel settembre del 2009, in occasione dei solenni festeggiamenti in onore della Madonna SS. Addolorata di Airola, alla quale gli airolani sono particolarmente devoti, veniva allestito un parco giochi dall’imprenditore Esposito, nella piazza Caduti di Nassiriya.
Nell’occasione un dipendente dell’Esposito, di nazionalità straniera, veniva travolto da un trenino di un “mini ottovolante bassotto”, riportando lesioni gravissime ed invalidanti, che comportarono il sequestro dell’attrezzatura e l’imputazione a carico dell’Esposito di lesioni gravissime per violazione delle leggi antinfortunistiche.
Airola, situazione drammatica: 35mila mq andati in fumo. Non si riesce a spegnere l’incendio, si teme danno ambientale
Situazione drammatica ad Airola, dove ieri pomeriggio si è innescato un incendio nei capannoni della Sapa, azienda di logistica sita alla zona industriale della cittadina sannita. Nonostante l’ingente impiego di mezzi e uomini dei Vigili del Fuoco provenienti da tutta la Regione non si riesce a domare le fiamme e a spegnere l’incendio, favorito dalla possibilità di bruciare grandi quantità di plastica presente in loco. Il bilancio dei danni è già molto grave: sono oltre 35mila i metri quadrati già andati in fumo e ben tre le aziende interessate.
La preoccupazione, con il passare delle ore, cresce sempre di più sia per i danni ambientali che potrebbero verificarsi e sia perché le aziende costituiscono un patrimonio notevole per l’intera comunità, dando lavoro a diverse famiglie.
L’unica nota positiva è l’assenza di feriti e di morti: tutti gli operai presenti in azienda sono riusciti a mettersi in salvo. Per adesso non è stato deciso alcuno sfollamento, sebbene l’attenzione sia massima e l’Amministrazione abbia già emesso dei provvedimenti cautelativi, quali la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
IL DANNO AMBIENTALE. La coltre di fumo si è diffusa ben oltre il perimetro della cittadina, arrivando sino alle zone del casertano e oltre: le nubi nere sono state avvistate anche nel napoletano, spingendo alcuni sindaci anche a prendere dei provvedimenti. Come nel caso del sindaco di Mariglianella che ha raccomandato ai suoi cittadini di non sostare all’aperto e di tenere chiuse finestre e balconi, onde evitare l’inalazione dei fumi.
Quella ambientale è una delle questioni che più preoccupano, le istituzioni e i cittadini: la probabilità che i fumi siano nocivi, essendo il frutto della combustione di materiale di natura plastica, è molto alta. E’ chiaro, quindi, che c’è il timore di essere dinanzi a un disastro ambientale con conseguenze anche nel lungo periodo in termini di salubrità dell’aria. Sul punto, da diverse ore sta svolgendo delle indagini l’Arpac; operazioni tese a valutare la conseguenze prodotte dall’incendio.
SCUOLE CHIUSE, MERCATO SETTIMANALE ANNULLATO: LE REAZIONI. “Gentili cittadini, a scopo precauzionale ed in attesa degli accertamenti ARPAC conseguenti all’ incendio che ha interessato la zona industriale del nostro paese, SI CONSIGLIA vivamente di:- Evitare il consumo di frutta e verdura del territorio o di consumarle previa ancora più accurata azione di risciacquo;- Evitare la pratica sportiva all’aperto“. Queste le raccomandazioni dell’Amministrazione comunale di Airola che già precedentemente aveva comunicato la decisione di annullare il Mercato settimanale previsto per oggi 14 ottobre.
Chiuse anche le scuole: “Nella giornata di domani (oggi n.d.r.), Giovedì 14 Ottobre 2021, tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale di Airola resteranno chiuse“.
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