Favori in cambio di appalti, perquisizioni anche a Benevento

Favori in cambio di appalti, perquisizioni anche a Benevento

CronacaItalia

La guardia di finanza e la polizia stanno eseguendo 20 perquisizioni tra Genova, Roma e Benevento, nell’ambito di una operazione che vede coinvolti dirigenti pubblici e titolari di imprese per peculato, corruzione e truffa ai danni dello Stato.

In particolare sono indagati sette dipendenti pubblici (un dirigente generale in pensione, un dirigente tecnico pro tempore del Provveditorato Opere pubbliche di Genova in pensione, un dirigente con incarichi presso la Prefettura e presso la Questura di Genova, un sovrintendente del ruolo tecnico della locale Questura, due impiegati del Provveditorato Interregionale per il Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta con sede a Genova nonché un funzionario dell’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Liguria).

Contestato anche il falso materiale, la frode e la rivelazione di segreto d’ufficio.
    Coinvolte anche 11 persone, tra imprenditori e dipendenti delle 8 imprese aggiudicatarie delle procedure di gara oggetto d’indagine, tutte con sede in provincia di Genova, indiziati a vario titolo e in concorso tra alcuni di loro dei di turbata libertà degli incanti, corruzione per atti contrati ai doveri di ufficio, truffa ai danni dello Stato o di un altro ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture. Gli investigatori stanno provvedendo al sequestro di materiale presso i domicili degli indagati e le sedi delle rispettive società. Queste ultime formano un consorzio con sede a Genova, costituito appunto da 3 società per responsabilità amministrativa degli enti e delle società. I reati contestati sono stati commessi dal 2019 al 2024.

Benevento, nuovo protocollo per la tutela della legalità nel settore degli appalti

Benevento, nuovo protocollo per la tutela della legalità nel settore degli appalti

Politica

Nel quadro delle iniziative mirate alla tutela della legalità nelle opere e nei lavori pubblici, è stato sottoscritto questa mattina a Benevento dal Prefetto, dr. Carlo Torlontano e dal Presidente dell’Ente Parco Regionale Taburno Camposauro, dr. Costantino Caturano, il Protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore degli appalti.

L’accordo prevede che l’Ente Parco Regionale Taburno Camposauro inserisca nei propri bandi e contratti apposita clausola che impone alle ditte contraenti di dimostrare l’iscrizione negli elenchi previsti per i settori di attività considerati a maggior rischio di infiltrazione mafiosa (white list) e di vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro, retributive e previdenziali.

Attraverso la sottoscrizione dell’atto, le parti firmatarie si sono inoltre impegnate a prevedere verifiche antimafia più stringenti estendendole anche ai contratti pubblici aventi soglie inferiori a quelle previste dalla normativa vigente.

Il dr. Caturano ha dichiarato che “le istituzioni devono essere il baluardo della legalità. Chi gestisce enti pubblici è tenuto a garantire il rispetto delle leggi, la correttezza e la trasparenza in ogni atto. Non esistono alternative o interpretazioni ambigue. È in quest’ottica che si inserisce il protocollo di legalità siglato questa mattina. Desidero esprimere un sincero ringraziamento al dr. Carlo Torlontano per la pronta disponibilità a sottoscrivere questo protocollo, il primo in Campania da parte di un ente gestore di un’area protetta. Un grazie anche ai membri della Giunta dell’Ente e agli uffici per aver sostenuto e concretizzato questa iniziativa”.

Nel corso degli anni l’esperienza dei protocolli di legalità – ha sottolineato il Prefetto Torlontano – ha consolidato l’utilità di tali strumenti pattizi quale mezzo in grado di innalzare il livello di efficacia dell’attività di prevenzione generale amministrativa a fini antimafia per scongiurare che eventuali infiltrazioni criminali nell’economia legale possano negativamente influire sul sano sviluppo del territorio”.

VIDEO – Ad Apice il secondo appuntamento sul nuovo codice degli appalti: semplificare priorità assoluta

VIDEO – Ad Apice il secondo appuntamento sul nuovo codice degli appalti: semplificare priorità assoluta

Economia

Si è tenuto questa mattina ad Apice il secondo approfondimento itinerante sul Codice degli appalti organizzato da ANCE Benevento.

“Il percorso avviato sta dando i primi frutti. Spiega Mario Ferraro Presidente di ANCE Benevento. Sono sempre più numerose le casistiche che lo sportello Appalti costituito presso ANCE Benevento sta esaminando in collaborazione con i tecnici dei comuni ed in virtù delle novità del nuovo codice degli Appalti. Tra i temi affrontati dai nostri tecnici vi sono i motivi di esclusione dalle gare, l’affidamento sotto soglia, il passaggio a due livelli rappresentanti dal progetto di fattibilità tecnico economica e dal progetto esecutivo, la variante compensativa.

Questo modello di collaborazione e confronto – prosegue il presidente Mario Ferraro –  tra stazioni appaltanti ed imprese sta funzionando e vede una risposta sempre più significativa da entrambe le parti. Il nuovo codice degli appalti rappresenta una grande occasione di confronto su cui stiamo costruendo una rete strutturata di esperti, tecnici referenti delle stazioni appaltanti ed imprese in grado di affrontare le singole casistiche. Vorrei ringraziare le amministrazioni Comunali per l’importante risposta ricevuta. Siamo pronti a proseguire il nostro itinerario anche con il nuovo anno al fine di fornire risposte concrete ”

“Sono onorato – Spiega Angelo Pepe, Sindaco di Apice – di poter ospitare presso la mia amministrazione l’ANCE di Benevento nel suo percorso itinerante di aggiornamento sul codice degli appalti. Le questioni relative agli appalti pubblici, sebbene vi sia la condivisa prospettiva della necessaria semplificazione, evidenziano ancora diverse criticità. La strada intrapresa che privilegia il risultato, ovvero i tre aspetti fondamentali di un opera pubblica quali tempi, costi e qualità, è tuttora una strada in salita, con vincoli burocratici.”

All’incontro hanno partecipato i Sindaci dei comuni coinvolti, i Tecnici e le imprese interessate del territorio.”

L’evento ha visto, tra gli altri, la partecipazione con il patrocinio e crediti formativi degli ordini degli ingegneri con il Vice Presidente Lisi e degli architetti con il Presidente Tomaselli. Si ringrazia Gennaro Leva che ha garantito la presenza della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e paesaggio per Benevento e Caserta con l’intervento del dott. Schiavo.

Per lo sportello ANCE Benevento hanno relazionato l’Avv. Oreste di Giacomo, l’Avv- Raffaele Benevento; l’Avv. Michela Villanova; l’Ing. Francesco Riboldi.

Ascoltiamo ora le parole del sindaco di Apice, Angelo Pepe, e del presidente di Ance Benevento, Mario Ferraro, ai microfoni di BeneventoNews24.it.

Appalti, in manette politico e imprenditore

Appalti, in manette politico e imprenditore

CronacaProvincia
Obbligo di firma, invece, per un agente della polizia municipale membro della commissione di gara, ritenuto colluso con il sistema.

Nella mattinata odierna, all’esito di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento e della Compagnia Carabinieri di Montesarchio hanno dato esecuzione ad una misura cautelare personale e reale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura, nei confronti di tre soggetti, sottoposti rispettivamente alla “custodia cautelare in carcere”, agli “arresti domiciliari” ed all’“obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria”, poiché gravemente indiziati dei reati di turbata libertà degli incanti e trasferimento fraudolento di valori.

Si tratta di Nicola Panella, 59enne di Montesarchio, finito in carcere e di Gennaro Caporaso, 47 anni, sindaco di Tocco Caudio, per il quale sono scattati gli arresti domiciliari. Obbligo di firma, invece, per un agente della polizia municipale. 

La complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura di Benevento, condotta mediante l’assunzione di sommarie informazioni, l’acquisizione di copiosa documentazione, l’esecuzione di attività di osservazione controllo e pedinamento, l’esecuzione di intercettazioni telefoniche e ambientali, l’esame di tabulati telefonici e telecamere, consentiva di acquisire significativi e convergenti elementi indiziari nei confronti del sindaco di un comune della provincia di Benevento, al quale è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, in ordine alla sistematica attuazione di un personale modus operandi volto a turbare la regolarità di alcune procedure pubbliche del relativo Comune.

In primo luogo, l’indagine consentiva di acquisire gravi indizi in ordine all’avvenuta turbativa della gara d’appalto relativa ai lavori di messa in sicurezza e di sistemazione idraulico – forestale di una strada, resa possibile grazie alla ritenuta collusione tra il Sindaco ed un Vigile Urbano – quale membro della commissione di gara, al quale è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. – che permetteva di individuare a monte l’impresa aggiudicataria, il cui titolare era legato al Sindaco da un rapporto di asservimento, tanto che durante il periodo di pubblicazione del bando e prima dell’aggiudicazione, il primo cittadino commissionava informalmente all’imprenditore piccoli lavori di manutenzione stradale per accontentare il proprio elettorato e che l’imprenditore eseguiva a titolo di favore.

In secondo luogo, il prosieguo delle indagini consentiva di acquisire gravi indizi in ordine all’avvenuta turbativa della procedura di gara “per l’affidamento del servizio di accoglienza integrata per i minori stranieri non accompagnati” attraverso la costituzione di una ATI (associazione temporanea di imprese) promossa in prima persona dal Sindaco, che si adoperava per la formazione, la costituzione e la partecipazione della stessa ATI alla gara. Nella circostanza il medesimo primo cittadino, prima ancora della pubblicazione del bando, individuava l’immobile da destinare all’accoglienza dei minori, nella consapevolezza che i locali non fossero ancora idonei alla ricezione degli ospiti, ed aveva altresì scelto la cooperativa sociale che avrebbe dovuto vincere la citata gara d’appalto, promuovendo la costituzione della stessa in una ATI di cui sceglieva personalmente i partecipanti. Tuttavia non si giungeva alla prevista aggiudicazione unicamente per una difficoltà tecnica riscontrata dall’ATI promossa dal Sindaco nell’inserimento della domanda al sistema MEPA.

Gravi indizi venivano raccolti anche in ordine alla turbativa della procedura di “affidamento del servizio di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati” del medesimo Comune, affidata a marzo 2022 all’impresa che risultava già affidataria del servizio, in violazione del principio di rotazione, attuando una effettiva alterazione concorrenziale dell’affidamento, in quanto l’impresa aggiudicataria risultava l’unico operatore economico a rispondere alla richiesta di negoziazione del Comune e venendo aggiudicata la gara alla stessa per un periodo di due anni, coincidenti con il termine del mandato del Sindaco ed inferiore al termine inizialmente ipotizzato dallo stesso, abbassando di fatto l’importo posto a base della gara e quindi consentendo di svolgere una procedura negoziata con invito di almeno 5 operatori. Inoltre, per ottenere l’aggiudicazione, il legale rappresentante dell’impresa aggiudicataria, notoriamente già sottoposta a sequestro preventivo e amministrazione giudiziaria in altro procedimento, ometteva di indicare tale condizione della società nella domanda di partecipazione alla gara; il reale dominus della predetta società aggiudicataria veniva sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.

Le ulteriori attività d’indagine permettevano di raccogliere gravi indizi in ordine al trasferimento fraudolento di valori posto in essere dal citato indagato, già destinatario di analoghe misure per fatti della stessa specie, in relazione alla fittizia attribuzione della titolarità formale delle quote societarie di un’impresa a due soggetti prestanome, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali. All’indagato veniva applicata dal GIP la misura della custodia cautelare in carcere.

Veniva altresì eseguito il sequestro preventivo, disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura, della predetta società, compresi gli asset aziendali, i beni strumentali, i beni mobili e immobili alla stessa intestati.

Nell’ambito del medesimo procedimento sono state effettuate numerose perquisizioni e risultano indagati per i medesimi reati anche altri 10 soggetti che saranno interrogati nei prossimi giorni.

Ciampi a Bocchino: “Ripensaci e ritira le dimissioni”

Ciampi a Bocchino: “Ripensaci e ritira le dimissioni”

Politica

Le dimissioni del vice sindaco di San Giorgio del Sannio, Maurizio Bocchino, rischiano di certificare una vera e propria crisi politica in seno alla Giunta Ciampi.

Già qualche mese fa, il sindaco aveva dovuto registrare l’uscita dei consiglieri Diego Mercurio e Gianluca Melillo. Oggi la notizia delle dimissioni di Bocchino (leggi QUI) che certificano, appunto, un problema politico serio tra le fila della Maggioranza o di quel che resta di essa.

L’ormai ex vice sindaco ha motivato la sua decisione parlando di “oggettiva impossibilità di perseguire gli scopi prefissati in maniera serena”, “stante le note circostanze sopravvenute”, chiaro ed evidente, sebbene implicito, il riferimento alle indagini della Dda che vede protagonista, suo malgrado, proprio il sindaco Ciampi (leggi QUI).

Dimissioni, quelle del dottor Bocchino, che il sindaco annuncia di voler rifiutare. “Nel prendere atto della tua nota in data odierna con la quale hai manifestato l’intenzione di dimetterti dalla carica di vice sindaco e da assessore – scrive Ciampi a Bocchino -, ritengo che proprio per il momento che stiamo vivendo e per l’alta dedizione e passione con cui hai dato seguito al tuo mandato, sia opportuna una forte coesione e pertanto ti invito vivamente, insieme a tutti i consiglieri di maggioranza, a ripensare e ritornare sui tuoi passi, ritirando le dimissioni, che per quanto mi riguarda respingo fermamente”.

“Qualsiasi incomprensione ci possa essere stata, ritengo vada chiarita nelle sedi opportune con la massima disponibilità al dialogo e con spirito costruttivo nel bene e nell’interesse esclusivo della nostra comunità”, conclude il sindaco.

Indagini su Appalti: perquisito il sindaco di San Giorgio del Sannio, Angelo Ciampi

Indagini su Appalti: perquisito il sindaco di San Giorgio del Sannio, Angelo Ciampi

CronacaProvincia

Importante operazione del Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta, coordinata dalla Dda di Napoli, che ha portato stamani a diverse perquisizioni nella zona del Casertano tra imprenditori e politici. 

Al centro delle indagini diversi appalti pubblici. 

Tra le persone sottoposte a perquisizione, però, c’è anche il sindaco di San Giorgio del Sannio, Angelo Ciampi, chiamato in causa per l’appalto del servizio rifiuti.

Ricordiamo che l’Ing. Ciampi è sindaco di San Giorgio del Sannio dall’ottobre 2021.

Ance Benevento, approdano in Valle Caudina gli incontri itineranti sugli appalti

Ance Benevento, approdano in Valle Caudina gli incontri itineranti sugli appalti

AttualitàDalla Provincia

È organizzato per il prossimo 29 settembre alle ore 10.30 presso la sede del Comune di Montesarchio il primo degli incontri itineranti organizzati da ANCE Benevento in merito al codice degli appalti.

L’iniziativa nasce a seguito del percorso avviato nel mese di giungo presso la Provincia di Benevento quando l’ANCE Benevento si impegnò a portare avanti un percorso di collaborazione con le amministrazioni comunali.

“ANCE Benevento – spiega il presidente Mario Ferraro – è un vero e proprio laboratorio di confronto tra stazioni appaltanti ed imprese. Un luogo in cui definire le priorità ed affrontarle congiuntamente. Il nuovo codice degli appalti è la prima palestra su cui lavorare. Solo partendo dal confronto possiamo migliorare continuamente ed in questo percorso le amministrazioni comunali rappresentano un nostro importante interlocutore”

Il nuovo codice degli appalti mette in campo le precondizioni affinchè si possa lavorare con celerità partendo dalla semplificazione delle procedure ed il suo maggiore impatto si realizzerà in Campania dove gli appalti fino a 5 milioni, ossia quelli con le maggiori semplificazioni, rappresentano il 98% del mercato.

L’obiettivo è quello lavorare a stretto gomito con le amministrazioni al fine di raggiugere gli standard europei nella realizzazione delle opere. All’incontro parteciperanno i Sindaci dei comuni coinvolti, i Tecnici e le imprese interessate del territorio.”

VIDEO – Modifiche al nuovo codice degli appalti: convegno alla Rocca

VIDEO – Modifiche al nuovo codice degli appalti: convegno alla Rocca

AttualitàBenevento Città
L’ANCE Benevento pronta a tramutarsi in laboratorio per Imprese e Stazioni Appaltanti.

Si è tenuto ieri pomeriggio, presso la Rocca dei Rettori, il Focus di approfondimento “Le Modifiche al nuovo codice degli Appalti”, evento organizzato da ANCE Benevento in collaborazione con Confindustria Benevento e Provincia di Benevento.

“Abbiamo una grande responsabilità  – ha spiegato Mario Ferraro  presidente di ANCE Benevento– spendere nei tempi richiesti le risorse a disposizione.

Per farlo ci occorrono gli strumenti giusti e la riforma del codice degli appalti può certamente rappresentare una prima risposta.

Il nostro obiettivo è quello di essere in grado di anticipare ed evitare le criticità che potrebbero derivare da paradigmi rinnovati e per fare ciò abbiamo ritenuto opportuno mettere i diversi attori coinvolti in questo percorso, allo stesso tavolo di confronto.

In più abbiamo anche dato vita ad uno sportello che offre consulenza legale al fine di evitare l’insorgere di frizioni guardando prioritariamente al risultato.

Il nuovo codice degli appalti mette in campo le precondizioni affinchè si possa lavorare con celerità partendo dalla semplificazione delle procedure.

Basti pensare che ad oggi occorrono 16 anni per realizzare un’opera pubblica sopra i 100 milioni di euro e circa 5 per quelle meno complesse.

Il nuovo codice degli appalti avrà un impatto significativo in  Campania in quanto gli appalti fino a 5 milioni, ossia quelli che subiranno le maggiori semplificazioni, rappresentano il 98% del mercato.

Insomma si mira a raggiungere un vero e proprio patto di fiducia tra pubblica amministrazione ed imprese che avrà come obiettivo finale la realizzazione di opere in tempi rapidi più vicino a quelli degli altri partner europei.

In questo percorso ANCE Benevento si candida a divenire un laboratorio per stazioni appaltanti ed imprese per un nuovo confronto sui lavori pubblici trasparente ed efficiente.

L’incontro rappresenta il primo di una serie di appuntamenti che ci vedrà presenti nelle varie macroaree della provincia attraverso focus itineranti  al fine di sensibilizzare e aggiornare gli interlocutori di riferimento sulle novità che riguardano gli appalti.

Ringrazio tutti i presenti e soprattutto le Amministrazioni Comunali che saranno i nostri compagni di viaggio in questo nuovo percorso che ci apprestiamo a intraprendere.”

Ascoltiamo, ora, le dichiarazioni del presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, e del numero uno di ANCE Benevento, Mario Ferraro, ai microfoni di BeneventoNews24.it, nell’intervista realizzata dal direttore, Gerardo De Ioanni.

Ance, lunedì approfondimento sulle “Modifiche al nuovo codice degli Appalti”

Ance, lunedì approfondimento sulle “Modifiche al nuovo codice degli Appalti”

Economia

E’ in programma per il prossimo 19 giugno con inizio alle ore 17.00, presso la Rocca dei Rettori,  il Focus di approfondimento “Le Modifiche al nuovo codice degli Appalti”, evento organizzato da ANCE Benevento in collaborazione con Confindustria Benevento e Provincia di Benevento.

Come vivono le amministrazioni e le imprese le modifiche introdotte dalla riforma del Codice degli appalti?

L’iniziativa del 19 giugno mira a dare delle prime risposte e a favorire la divulgazione e la conoscenza delle novità in vista dell’attuazione delle disposizioni previste per il prossimo 1 luglio rivolgendosi ai principali destinatari della riforma: imprese, amministrazioni e ordini professionali.

Un primo momento di confronto diretto a costruire un percorso in cui ciascuno si senta protagonista, sia in grado di affrontare in anticipo le criticità che potrebbero conseguire dalle novità introdotte ed evitare così l’insorgere di possibili contenziosi.

L’attuale riforma del Codice degli appalti deve, infatti, rappresentare il primo passo per favorire le capacità di spesa e raggiungere così il principale obiettivo per il quale è stata messa in campo.

Nel corso dell’incontro sarà focalizzata l’attenzione sulle prime fondamentali novità con alcuni concreti spunti operativi soprattutto sul nuovo sistema di qualificazioni delle Stazioni appaltanti e Centrali uniche di committenza.

Tramite lo sportello legale sarà offerta consulenza volta a favorire il periodo transitorio in cu vigerà l’ultrattività di alcune disposizioni precedenti, con la previsione di appositi incontri di studio e approfondimento itineranti su tutta la provincia.

Il programma dei lavori

Ore 17.00 registrazione partecipanti

Ore 17:15 Saluti

Dott. Nino Lombardi  – Presidente Provincia di Benevento

On clemente Mastella – Sindaco Comune di Benevento

Ore 17.30 Introduzione

Arch. Mario Ferraro – Presidente Ance Benevento

Intervengono:

Ing. Ivan Verlingieri – Presidente Ordine Ingegneri

Arch. Diodoro Tommaselli – Presidente Ordine degli architetti

Geom- Giampaolo Biele – Presidente Collegio Geometri

Prof Gerardo Canfora – Rettore Università degli studi del Sannio.

Ore 18.30 Presentazione sportello legale ANCE Benevento

Avv. Oreste di Giacomo

Corruzione e appalti truccati: arrestato il sindaco di Pago Veiano

Corruzione e appalti truccati: arrestato il sindaco di Pago Veiano

CronacaProvincia
Stessa misura cautelare anche per un imprenditore edile, Michele Formichella (50 anni di Dugenta) e di un tecnico di fiducia del sindaco, Rito Pennucci (59 anni di Benevento).

Come disposto dal Procuratore della Repubblica di Benevento, Dott. Aldo Policastro, pubblichiamo il seguente comunicato:

Nella mattinata odierna, all’esito di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, la Tenenza della Guardia di Finanza di Piedimonte Matese ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti del sindaco di Pago Veiano, Mauro De Ieso, di un imprenditore edile, Michele Formichella (50 anni di Dugenta) e di un tecnico di fiducia del sindaco, Rito Pennucci (59 anni di Benevento), raggiunti da gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione di più delitti di corruzione e turbata libertà degli incanti, volti ad agevolare e consentire l’aggiudicazione in favore di imprese riconducibili allo stesso imprenditore di due gare di appalto del valore complessivo di euro 5.000.000,00, relative alla realizzazione di una scuola elementare e al rifacimento di una strada provinciale.

Le attività di indagine, intraprese inizialmente presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e poi trasmesse per competenza a questo Ufficio, si articolavano in lunghe e complesse attività di intercettazione, servizi di o.c.p. da parte della polizia giudiziaria operante, e acquisizioni documentali.

Il compendio probatorio raccolto e condiviso dal GIP nell’ordinanza applicativa della misura cautelare personale oggi eseguita consentiva di acquisire gravi indizi in ordine all’intercessione del Sindaco con i componenti delle commissioni di gara, allo stato non individuati, al fine di consentire l’aggiudicazione a società riconducibili allo stesso imprenditore dei più importanti lavori pubblici da svolgersi nel territorio comunale, con l’ausilio del tecnico di fiducia per la predisposizione della documentazione amministrativa.

In particolare, l’attività di agevolazione dell’imprenditore iniziava con la individuazione dei lavori da aggiudicare prima ancora della formale pubblicazione del bando di gara, proseguendo con la turbativa della gara ed il continuo confrontarsi tra loro anche per i dettagli più trascurabili, al fine di eliminare i concorrenti.

L’accordo criminoso contemplava la corresponsione al Sindaco e al tecnico di fiducia di un corrispettivo, per una somma non inferiore ad euro 90.000,00, il “prezzo corruttivo”, per favorire l’imprenditore nell’aggiudicazione di gare, nonostante le società allo stesso riconducibili fossero prive dei necessari requisiti professionali di partecipazione alla gara con la corresponsione anche a commissari di gara, non ancora identificati, di una somma compresa tra 4000.00 e 5000,00 euro ciascuno.

Inoltre, l’accordo non si concludeva neanche con l’aggiudicazione, ma proseguiva nella fase successiva, quella della impugnativa da parte del concorrente davanti al TAR, così monitorandone lo sviluppo.

Con riferimento all’esecuzione dei lavori per la scuola elementare, la direzione dei lavori veniva affidata proprio al tecnico di fiducia del Sindaco, così come preventivato dagli indagati prima ancora della pubblicazione del bando di gara, incidendo l’accordo corruttivo anche sul regolare svolgimento della relativa gara. Il tenore perentorio delle espressioni utilizzate consente di ravvisare un vero e proprio modus operandi da parte del Sindaco, determinato nel pretendere il pagamento della propria tangente nell’ambito di ogni gara di appalto, quale compenso per il coordinamento tra il suo tecnico di fiducia e le commissioni di gara, sulle quali esercitano la loro influenza.

Tali circostanze evidenziano non solo la gravità dei fatti, ma anche una certa abitualità tipica di chi è dedito a “gestire” le gare e ad orientarle a proprio piacimento, preordinandone l’aggiudicazione anche prima della pubblicazione, come di fatto è avvenuto per la gara relativa ai lavori della scuola.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva”.