Scontri Curva B durante Napoli-Milan, coinvolto anche un 37enne sannita

Scontri Curva B durante Napoli-Milan, coinvolto anche un 37enne sannita

CronacaRegione

Un 32enne napoletano e un 37enne della provincia di Benevento sono stati arrestati perchè ritenuti coinvolti negli scontri scoppiati nella curva B dello stadio Maradona durante Napoli-Milan.

Gli arresti in differita sono stati emessi dopo le indagini della Digos che ha anche visionato le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza.

Ai due tifosi del gruppo “Ultras 72” è contestato il possesso di oggetti contundenti e son accusati anche di rissa aggravata.

Contestualmente sono stati emessi anche due provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo) della durata di 5 anni.

San Giorgio del Sannio, rubano 47 uova di Pasqua dai supermercati della zona: arrestate due donne

San Giorgio del Sannio, rubano 47 uova di Pasqua dai supermercati della zona: arrestate due donne

CronacaProvincia

Due donne di nazionalità romena sono state arrestate dai Carabinieri di San Giorgio del Sannio per aver trafugato ben 47 uova di pasqua dagli scaffali di diversi supermercati della zona. Le due, dopo essere state segnalate da alcuni clienti che avevano notato il loro comportamento sospetto sono state rintracciate all’interno di un altro supermercato poco distante, dove avevano tentato di nascondersi dopo aver notato l’arrivo della pattuglia.

Durante il controllo una delle due donne veniva trovata in possesso di una chiave di accensione di una Lancia Ypsilon che veniva rintracciata dai militari, in sosta nell’area di parcheggio del primo supermercato.

La conseguente perquisizione consentiva di rinvenire nell’auto le confezioni di cioccolato di diverse case produttrici, il cui valore complessivo ammonta a circa 700 euro, nonché qualche capo d’abbigliamento anch’esso trafugato; il tutto restituito al gestore del supermercato.

A seguito dell’arresto le due donne, presunte innocenti fino a sentenza definitiva, sono state tradotte in giudizio per via direttissima, nel corso del quale il Giudice nelle more del termine a difesa richiesto dal legale di fiducia ha disposto per entrambe la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G.

Valle Telesina, due arresti per spaccio

Valle Telesina, due arresti per spaccio

CronacaProvincia

Non conosce sosta il lavoro della Polizia di Stato nell’attività di prevenzione e repressione dei reati predatori e, in particolare, dello spaccio di sostanza stupefacente.

L’attività di repressione di tale fattispecie di reato, inquadrata in un più ampio progetto di contrasto alla microcriminalità nell’intera Valle Telesina disposto dal Questore della provincia di Benevento, ha consentito agli Agenti della Squadra Volante del Commissariato di P. S. di Telese Terme di procedere all’arresto di due giovani.

L’attenzione degli operanti veniva attirata dai movimenti sospetti dei due uomini e, a seguito di un attento controllo, nelle tasche dei pantaloni indossati da uno dei due, proveniente da Napoli, già tratto in arresto in provincia di Roma perché trovato in possesso di un kg di marijuana, si rinveniva una cospicua somma di denaro, poi sottoposta a sequestro.

L’altro giovane, residente in Telese Terme, veniva trovato in possesso di una tavoletta di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso complessivo di gr.100; nel corso di una successiva perquisizione domiciliare a carico dello stesso venivano rinvenuti due bilancini di precisione.

A termine delle operazioni di rito, su disposizione della competente A.G., l’uomo proveniente da Napoli veniva condotto presso la Casa Circondariale di Benevento mentre il giovane di Telese veniva accompagnato presso la propria abitazione, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

La misura precautelare è soggetta a convalida dell’A.G., può essere impugnata e le persone raggiunte dalla stessa sono indagate e presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Montesarchio, detenzione ai fini di spaccio: ai domiciliari in tre

Montesarchio, detenzione ai fini di spaccio: ai domiciliari in tre

CronacaProvincia

Sono stati sottoposti ai domiciliari i tre uomini arrestati dai Carabinieri di Montesarchio: detenzione ai fini di spaccio, è questa l’ipotesi di reato contestata ai tre.

Ai tre, tutti di Montesarchio e segnatamente: Sergio Uliva, 55 anni, Vincenzo Avella, 59 anni, e Giuseppe Taddeo, 30 anni, sono stati sequestrati 27 grammi di hashish mentre erano in piazza La Garde. Sono tutti difesi dall’Avv. Mario Cecere.

Tentano di investire un Carabiniere al posto di blocco: arrestati due giovani

Tentano di investire un Carabiniere al posto di blocco: arrestati due giovani

CronacaProvincia

I Carabinieri della Compagnia di Benevento nel corso di servizio finalizzato al controllo del territorio ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella tarda serata di ieri intercettavano sulla SS Appia di Montesarchio un’autovettura Fiat Punto con due persone a bordo, che poco prima avevano forzato un posto di blocco.  Il conducente dell’auto, infatti notata la presenza della pattuglia aumentava la velocità  ed indirizzava l’autoveicolo verso il militare, il quale solo all’ultimo istante riusciva ad indietreggiare repentinamente evitando così di essere investito.

Ne seguiva un inseguimento, ad alta velocità, per circa un chilometro e, durante tale azione, il passeggero lanciava dal finestrino un involucro. Tale diversivo non ha tuttavia colto di sorpresa i Carabinieri, che avendo compreso cosa stesse accadendo, riuscivano immediatamente a recuperare sulla strada l’involucro consistente in due buste di cellophane sottovuoto contenente cocaina da tagliare per un peso complessivo di 130 grammi.

Gli occupanti sono stati identificati in una coppia di Benevento che venivano tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e per il solo conducente anche di resistenza a P.U., e posti a disposizione della Procura della Repubblica di Benevento che disponeva per l’uomo la traduzione presso la Casa Circondariale di Benevento mentre per la donna gli arresti domiciliari presso il proprio domicilio.

Il provvedimento eseguito è una misura pre-cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed i destinatari sono persone sottoposta alle indagini e, quindi, presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Investe pedone e scappa via: nei guai 34enne

Investe pedone e scappa via: nei guai 34enne

Provincia

Una vasta e diversificata operazione di perlustrazione e controllo del territorio è stata condotta durante il fine settimana appena trascorso, dai Carabinieri della Compagnia di Montesarchio (BN), su disposizione del Comando Provinciale di Benevento, finalizzata principalmente al contrasto dei reati di tipo predatorio, spaccio e detenzione di sostanza stupefacente nonché al controllo della circolazione stradale.

Il servizio, svolto per massimizzare l’attività preventiva e, se del caso, repressiva, ha interessato tanto le vie cittadine quanto le aree rurali delle varie contrade disseminate ambito comuni di Montesarchio, Pannarano, Castelpoto e Sant’Agata.

L’attività, che ha visto l’impiego di n.11 equipaggi automontati composti da n. 22 militari dipendenti dalla Compagnia ha consentito di controllare in totale 60 persone di interesse operativo e 48 veicoli, effettuare 9 perquisizioni, elevare 18 contravvenzioni al Codice della Strada ed il sequestro di 2 veicoli, contribuendo così ad innalzare il senso di sicurezza e fiducia nelle Istituzioni da parte della cittadinanza.

In questo contesto venivano deferite in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica, tre persone di nazionalità Giorgiana di 55, 38 e 33 anni, per essersi resi responsabili di furto aggravato in concorso ai danni di una rivendita di tabacchi di Arienzo (CE); due di questi venivano anche deferiti per non aver ottemperato all’ordine di espulsione dal territorio nazionale emesso dalla Questura di Torino.

Contestualmente i militari dell’Arma sannita hanno denunciato per omissione di soccorso una donna di 34 anni che nel Comune di Pannarano non si sarebbe fermata a prestare le dovute cure ad un pedone appena investito con la propria vettura. Mentre a Castelpoto (BN) un 53enne del posto è stato denunciato per aver detenuto munizionamento di vario tipo senza la relativa licenza. In conclusione, a Montesarchio, venivano segnalati alla Prefettura di Benevento, quali assuntori sostanze stupefacenti,  un 45enne ed un 21enne poiché, trovati in possesso di numerose dosi di sostanza stupefacente rispettivamente del tipo crack il primo e Marijuana il secondo.

Furto in supermercato, nascondono prodotti cosmetici in passeggino: arrestate due rumene

Furto in supermercato, nascondono prodotti cosmetici in passeggino: arrestate due rumene

CronacaProvincia

Nella giornata del 15/11/2022, i Carabinieri della compagnia carabinieri di Cerreto Sannita e della stazione di Amorosi, hanno deferito in stato di arresto alla Procura della Repubblica di Benevento, due donne, originarie della Romania e residenti a Napoli, per furto all’interno di un supermercato sito a Telese Terme.

Infatti, le donne, servendosi di un passeggino nel quale era stato ricavato un doppio fondo e che trasportava un neonato, avevano occultato numerosi prodotti di cosmesi, per un valore di circa 1.000 euro, prelevati dai ripiani dell’esercizio commerciale. Le donne, giunte alla cassa presentavano un solo prodotto, evento che insospettiva il personale del supermercato perché rispetto alla presentazione di un solo prodotto vi era stata una non plausibile perdurante presenza delle donne nell’esercizio commerciale.

Pertanto, veniva richiesto l’intervento dei militari dell’arma che prontamente giunti, nel corso del controllo, riscontravano che nel passeggino vi era un doppio fondo che celava la merce, poi restituita al legittimo proprietario.

Le due donne, al termine delle procedure di rito, sono state accompagnate presso le rispettive abitazioni e sottoposte agli arresti domiciliari, come disposto dal pubblico ministero di turno della procura della repubblica di benevento.

In questa mattinata, a seguito dell’udienza di convalida celebrata presso il tribunale di benevento, l’autorita’ giudiziaria convalidava l’arresto operato dai carabinieri e disponeva l’obbligo di dimora presso il comune di residenza, a napoli.

Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e pertanto presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Il pronto intervento dei militari intervenuti anche in questa occasione ha interrotto attività a delinquere di carattere predatorio, per le quali si rende necessaria la collaborazione con i cittadini. E’ fondamentale la tempestiva segnalazione al “112”, numero unico europeo per le emergenze, di situazioni inconsuete di veicoli o persone sospette al fine di rendere più incisivo l’impiego dei carabinieri nel capillare controllo del territorio per garantire sicurezza e rispetto della legalità.

Benevento| Favoreggiamento della prostituzione: agli arresti madre e figlio

Benevento| Favoreggiamento della prostituzione: agli arresti madre e figlio

BeneventoCronaca
Il tutto avveniva mediante la gestione di una struttura “Casa Vacanze” sita in Benevento, nonché di un altro appartamento.

Nella mattinata odierna, all’esito di intensa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione ad una misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di una sessantaduenne e del figlio venticinquenne, raggiunti da gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di favoreggiamento della prostituzione, mediante la gestione di una struttura ricettiva extralberghiera – affittacamere “Casa Vacanze” sita in Benevento, nonché di un altro appartamento sito in Benevento concesso in locazione a scopo di esercizio di una casa di prostituzione.

In particolare, l’attività d’indagine traeva origine dalla segnalazione di un cittadino circa un movimento di persone all’interno di un appartamento adibito a struttura ricettiva.

Le conseguenti indagini svolte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Benevento, attraverso servizi di osservazione, consentivano di verificare l’effettiva presenza di persone che si recavano all’interno dello stabile e, quindi, procedevano alla loro identificazione ed alla loro escussione quali clienti delle persone dedite all’attività di prostituzione.

Successivamente, veniva avviata attività di intercettazione telefonica a carico di varie utenze, che offriva ulteriori riscontri e rendeva conto della redditività dell’attività posta in essere dal gestore e titolare della struttiva ricettiva per l’esercizio del meretricio. In particolare venivano raccolti gravi indizi a carico della donna, che gestiva di fatto l’attività, teneva i contatti con le persone esercenti la prostituzione, ne organizzava i turni di regola settimanali, sovente ne curava gli spostamenti, favoriva la compresenza di più persone nell’appartamento – ciascuna nella propria camera da letto, cercando di soddisfare le richieste delle singole persone quanto alle compagne di appartamento -, puliva i locali al termine di ciascun turno, concordava il prezzo del soggiorno e riscuoteva il denaro, tollerando che le persone pubblicassero fotografie dell’appartamento sui siti di incontri ove offrivano prestazioni sessuali a pagamento. Venivano raccolti altresì gravi indizi a carico del figlio della donna, il quale curava la parte burocratica, registrando le presenze presso la struttura ricettiva e predisponendo le fatture, nonché stipulando contratti di locazione del secondo immobile, scritti o verbali, di durata breve, dai sette ai quattordici giorni, nella consapevolezza dell’attività di prostituzione esercitata dalle persone soggiornanti negli immobili medesimi.

Sulla scorta degli elementi raccolti il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, condividendo la richiesta della Procura, emetteva il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti della donna e del figlio, in considerazione del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, poiché l’attività investigativa consentiva di rilevare il radicamento del proposito criminale, tanto che, la donna nel corso dell’attività investigativa dispiegata si procurava, acquistandolo, il secondo immobile da destinare alla medesima attività di meretricio. Il GIP del Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della Procura, disponeva altresì il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, dei due appartamenti, atteso che gli stessi hanno costituito e costituiscono tuttora, uno degli strumenti adoperati dai prevenuti per favorire l’attività di meretricio.

Il provvedimento oggi eseguito -avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione- è stato disposto in fase di indagini preliminari, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Montesarchio| In giro con un chilo di cocaina: arrestati

Montesarchio| In giro con un chilo di cocaina: arrestati

CronacaProvincia

Nell’ambito dell’attività preventiva e controllo del territorio dei Reparti del Comando Provinciale di Benevento,  i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montesarchio nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale, nel tardo pomeriggio di ieri traevano in arresto per “detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti” un cinquantatreenne della provincia di Frosinone e una trentaseienne della provincia di Macerata i quali notati procedere ad un’andatura sostenuta nel centro abitato venivano fermati controllati a bordo di un’autovettura Alfa Romeo.

Al controllo dei militari gli occupanti apparivano in forte stato d’agitazione ed infatti una successiva approfondita perquisizione del veicolo consentiva di rinvenire abilmente occultato nel sedile posteriore un chilogrammo di cocaina. I predetti dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Benevento.

Il provvedimento oggi eseguito – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione- è stato disposto in fase di indagini preliminari, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Violenza sessuale di gruppo: scattano gli arresti

Violenza sessuale di gruppo: scattano gli arresti

CronacaProvincia
I tre, due uomini e una donna, avrebbero indotto una giovane a subire atti sessuali contro la sua volontà nell’abitazione di uno degli indagati.

A seguito di tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale della Squadra Mobile della Questura di Benevento e della Polizia-Sezione di P.G. della locale Procura stanno eseguendo in data odierna tre misure cautelari -disposte dal GIP presso il Tribunale di Benevento conformemente alla richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica- degli arresti domiciliari nei confronti di due uomini ed una donna, gravemente indiziati del delitto di violenza sessuale di gruppo ex art. 609 octies c.p. nei confronti di una donna, nonchè, per uno degli indagati, per il reato di calunnia aggravata.

Le indagini relative alla violenza, avvenuta a Ceppaloni nel mese di dicembre 2021, sono consistite nell’immediata audizione della persona offesa -anche con l’ausilio di personale specializzato- e nella verifica delle relative dichiarazioni mediante l’escussione di persone informate sui fatti, attività di intercettazione, visite mediche, perquisizioni e sequestri, delicato confronto tra la versione dei fatti resa dalla vittima e quella fornita da una delle persone sottoposte alle indagini, acquisizione di documentazione e soprattutto delle conversazioni scambiate nell’immediatezza dei fatti e nei giorni successivi tramite l’applicativo whatsapp tra la persona offesa e uno degli indagati nonché tra gli indagati stessi: la valutazione complessiva degli elementi ha consentito -allo stato- di contestare provvisoriamente ai tre indagati di avere, in concorso tra loro, indotto una giovane donna, con cui gli stessi avevano trascorso la serata, a subire atti sessuali contro la sua volontà nell’abitazione di uno dei tre, approfittando ed abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica della vittima, determinate dall’assunzione volontaria, da parte di tutti, di sostanze alcoliche nelle ore precedenti alla violenza.

Nei confronti di una delle persone sottoposte alle indagini si acquisivano gravi indizi di colpevolezza in ordine all’ulteriore reato di calunnia aggravata nei confronti della parte offesa, in quanto -interrogata dall’A.G. per fornire la propria versione dei fatti- denunciava falsamente di aver subito ella stessa una violenza sessuale da parte della vittima della violenza di gruppo.

I provvedimenti oggi eseguiti sono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.