Durante la notte i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Cerreto Sannita sono intervenuti in aiuto di una donna e della propria figlia ed hanno tratto in arresto per atti persecutori il suo ex marito, un 40enne di San Lorenzo Maggiore (BN). I militari, nella tarda serata di ieri, infatti su richiesta, sono giunti presso l’abitazione dell’uomo, ove la moglie, di fatto separata e domiciliata in altro comune della Valle Telesina si era recata con la figlia minorenne per far visita agli altri figli, conviventi col padre, perché uno di loro era ammalato. Quando le due donne sono arrivate presso l’abitazione sono state aggredite dall’uomo, tanto che è stato necessario ricorrere alle cure mediche del 118. Dopo la formalizzazione della denuncia da parte delle vittime e le incombenze previste in questi casi, l’aggressore, già denunciato dalla donna per le sue precedenti condotte violente, è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, ristretto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Benevento.
TELESE TERME. Nel pomeriggio odierno, intorno alle ore 14, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato, nel transitare nei pressi del lago di Telese, in via Turistica del Lago, ha individuato due giovani sul tetto di un edificio, una struttura dismessa già adibita ad hotel, chiaramente intenti a smontare le grondaie presenti. È stata subito allertata la Volante del Commissariato e si è proceduto a circondare il plesso, bloccando le probabili vie di fuga. Di lì a poco, gli operatori hanno fatto irruzione all’interno dell’hotel. I due malviventi, scesi a piano terra ed avvedutisi di essere stati scoperti, hanno tentato la fuga, ma sono stati inseguiti e bloccati, uno all’uscita posta sul retro dell’immobile, controllata da personale della polizia giudiziaria ed un altro in via Scafa, dall’equipaggio della Volante opportunamente attestato.
Al piano terra della struttura sono stati rinvenuti 7 metri lineari di grondaia in rame, una cappa da cucina industriale, una canna fumaria ed altri raccordi in alluminio pronti al trasporto. Tutta la refurtiva recuperata è stata restituita all’avente diritto. Sul tetto dell’edificio sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro vari attrezzi utilizzati per asportare il materiale in questione.
I due giovani, di 20 e 21 anni, di Solopaca e Telese Terme, entrambi con precedenti di polizia, sono stati dichiarati in arresto per tentato furto aggravato in concorso e, dopo gli adempimenti di rito presso il posto di polizia scientifica del Commissariato, posti agli arresti domiciliari su disposizione del Pubblico Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.
All’esito di un servizio di appostamento, venerdì sera gli investigatori della Squadra Mobile di Benevento hanno arrestato in flagranza di reato un 26enne gravemente indiziato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, La Polizia ha, inoltre, proceduto al sequestro di circa 12 grammi di cocaina, suddivisi in varie dosi pronte alla vendita e di oltre 200,00 euro in contanti ritenuti provento dell’attività delittuosa.
L’operazione di Polizia ha permesso alle Forze dell’Ordine di documentare la cessione di sostanza stupefacente ad un noto assuntore, da parte del 26enne, già conosciuto per reati analoghi; nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione di quest’ultimo è stata rinvenuta sostanza stupefacente suddivisa in varie dosi e occultata nel mobilio della casa.
Il giovane è stato arrestato, mentre l’assuntore, trovato in possesso di circa 2 grammi di cocaina e stato segnalato al Prefetto, e deferito all’A.G. per il reato di favoreggiamento.
Nel corso della perquisizione domiciliare è stato, inoltre, rinvenuto e sequestrato anche un bilancino elettronico di precisione, a riprova del fatto che le dosi di droga venivano pesate e preparate all’interno dell’abitazione per il successivo spaccio.
Il 26enne, all’esito delle formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.