Minaccia di morte il sindaco: “Ti squarto”. Uomo ai domiciliari

Minaccia di morte il sindaco: “Ti squarto”. Uomo ai domiciliari

CronacaRegione

Nella giornata di ieri, all’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, personale del Comando Compagnia CC. di Mirabella Eclano, ha proceduto a dare esecuzione all’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento, nei confronti di un soggetto gravemente indiziato di “atti persecutori” e “violenza e minaccia a p.u.”, nei confronti del Sindaco del Comune di Pietradefusi.

Invero, la vittima denunciava che, già a partire dall’aprile u.s., il prevenuto, in più occasioni, si presentava presso gli uffici comunali di Pietradefusi, con la pretesa di ricevere “sostegni economici” da parte dell’ente, da destinare a sue esigenze personali; precisava che il soggetto fosse già destinatario del sussidio del banco alimentare, e che erano stati allertati i servizi sociali competenti perché si interessassero della sua situazione di disagio.

Ciononostante, le richieste del soggetto venivano accompagnate da minacce gravi e ripetute, quali ““io vengo a casa tua…faccio del male a te ed alla tua famiglia…ti rompo la faccia, tengo una pistola seppellita…ti do fuoco…ti ammazzo, ti squarto, ti sparo, come sei salito lì ti faccio scendere (con riferimento alla carica pubblica ricoperta), te la faccio pagare” e comunque ripetute minacce di morte.

Inoltre il medesimo soggetto, a seguito di una sua telefonata alla Centrale Operativa dei CC. di Mirabella Eclano, in cui minacciava di “uccidere” il sindaco di Pietradefusi, era stato effettivamente fermato lungo la S.P. 128; in quella occasione, oltre a confermare ai militari le minacce ed intimidazioni profferite poco prima telefonicamente, veniva trovato in possesso di un coltello pieghevole, che veniva pertanto sequestrato.

I fatti denunciati trovavano riscontro nelle informazioni rese da altre persone, in particolare da familiari della vittima, dai dipendenti del Comune ed assistenti sociali tanto da consentire l’acquisizione di gravi indizi nei suoi confronti per i delitti per cui è stata emessa la misura cautelare, adottata in presenza del pericolo di reiterazione. 

Prima minaccia l’ex, poi danneggia l’auto del nuovo compagno di lei: nei guai 55enne di Benevento

Prima minaccia l’ex, poi danneggia l’auto del nuovo compagno di lei: nei guai 55enne di Benevento

BeneventoCronaca

Nel pomeriggio odierno, a seguito di una tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile della locale Questura hanno dato esecuzione  ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa abitualmente frequentati, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 55enne della provincia di Benevento, gravemente indiziato del delitto di atti persecutori e danneggiamento.

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta dalla persona offesa in data 12.08.2023 presso gli uffici della Questura di Benevento, ove la stessa lamentava condotte moleste e minacciose da parte dell’odierno indagato, con il quale aveva avuto una relazione sentimentale durata circa quattro anni e terminata circa un anno prima.

Le condotte persecutorie erano iniziate nell’estate di quest’anno: in particolare, la donna prima aveva trovato alcuni bigliettini sulla sua auto nei quali l’uomo insistentemente le chiedeva di tornare con lui, poi aveva ricevuto numerose telefonate e ripetuti messaggi finalizzati al medesimo scopo, e, da ultimo, avendo lo stesso appreso di una nuova relazione della vittima, si era recato a casa sua, bussando alla porta ripetutamente con pugni e calci e pronunciando gravi frasi minacciose al suo indirizzo.

Non ricevendo alcuna risposta, l’uomo decideva di rivolgere le sue attenzioni contro la macchina del nuovo compagno della ex, danneggiandone la carrozzeria e gli specchietti retrovisori. Minacciava altresì il nuovo compagno della persona offesa lasciando a quest’ultima un ennesimo bigliettino sul parabrezza dell’auto, proprio il giorno dopo che questa aveva subito il danneggiamento degli pneumatici.

Le condotte appena descritte inducevano nella donna un grave stato di ansia e paura nonché un mutamento delle abitudini di vita, inducendola a dimorare altrove per qualche tempo ed a ridurre la frequenza e la durata delle uscite da sola, per paura dell’odierno indagato.

L’attività di indagine, rapida e meticolosa, ha consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico dell’autore delle condotte denunziate e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, dalla quale dovrà serbare una distanza minima di 500 metri.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Benevento| Aggredisce e tempesta di telefonate l’ex minorenne: nei guai 24enne

Benevento| Aggredisce e tempesta di telefonate l’ex minorenne: nei guai 24enne

BeneventoCronaca

Nel pomeriggio di ieri, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, Ufficiali e Agenti del Commissariato di P.S di Ariano Irpino hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con prescrizione di non comunicare con la stessa emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 24enne abitante in Montecalvo Irpino e  gravemente indiziato dei reati di atti persecutori e lesioni aggravate nei confronti della ex fidanzata minore di anni diciotto.

Le indagini venivano avviate in seguito dell’intervento delle Forze dell’Ordine presso un esercizio commerciale ritrovo dei ragazzi del luogo e ove veniva richiesto il loro intervento da parte di alcune amiche della minore, poco prima aggredita fisicamente dal suo ex fidanzato.

Nelle ore immediatamente successive la persona offesa si determinava a presentare querela e a raccontare il sistema di condotte morbose e intimidatorie cui veniva sottoposta da tempo da parte dell’indagato che, non rassegnato al termine della relazione affettiva, aveva iniziato a tempestarla di messaggi intimidatori e molesti, arrivando in due occasioni ad aggredirla fisicamente.

L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa, nell’escussione delle persone informate dei fatti, nell’acquisizione di files immagine e “screeenshot” relativi alle conversazioni tra l’indagato e la minore, nell’acquisizione dei referti ospedalieri relativi alle lesioni patite dalla giovane, consentiva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 24enne, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e divieto di comunicare con la stessa, misura ritenuta proporzionata alla gravità della condotta nonché idonea a prevenire il rischio di reiterazione della stessa a carico dell’indagato che ha tenuto nel corso della relazione e al termine della stessa comportamenti sistematicamente volti ad assediare la persona offesa, intimidendola e generando nella stessa sensi di colpa per impedirle di cessare la loro relazione.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Non accetta fine della relazione, versa liquido infiammabile su bucato e auto della ex e della figlia

Non accetta fine della relazione, versa liquido infiammabile su bucato e auto della ex e della figlia

CronacaRegione
Per l’uomo, un 48enne, è scattato il divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Nel pomeriggio del 29 settembre 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica di Benevento, a carico di un quarantottenne della Provincia di Avellino, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di atti persecutori.

L’indagato avrebbe realizzato, in maniera reiterata nel tempo, nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023, condotte moleste ai danni di una donna di cinquantadue anni con cui aveva avuto una relazione sentimentale, e della figlia di questa, con lei convivente. I comportamenti, che sarebbero stati tenuti dall’indagato anche dinanzi ad una nipote minore della vittima, sono stati ritenuti gravi al punto di cagionare, nelle persone offese, un grave stato di paura e ansia.

Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino da giugno del 2023, momento della presentazione della denuncia da parte della donna, e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, hanno evidenziato come l’indagato, non avendo accettato la fine della propria relazione, abbia posto in essere una serie di atti persecutori caratterizzati da innumerevoli telefonate, messaggi, video-chiamate, pedinamenti e appostamenti presso l’abitazione e i posti di lavoro delle vittime, spingendosi, in una circostanza, a versare liquido infiammabile sul bucato delle due donne e sulle autovetture a loro in uso.

In virtù della misura applicata, l’indagato non potrà avvicinarsi alla persona offesa e ai familiari di quest’ultima con lei conviventi.

Non accetta la fine della loro relazione, pedina e molesta l’ex: uomo accusato di atti persecutori, furto e danneggiamento

Non accetta la fine della loro relazione, pedina e molesta l’ex: uomo accusato di atti persecutori, furto e danneggiamento

CronacaProvincia

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Amorosi, questa mattina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della Misura Cautelare Personale del divieto di dimora nella provincia di Benevento, emessa nei confronti di un soggetto, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, a conclusione di indagini svolte in relazione a reiterate condotte minacciose, intimidatorie e dal tenore molesto attuate nei confronti della vittima, finalizzate a recuperare la relazione sentimentale giunta al termine, che causavano nella stessa un perdurante e grave stato di ansia e paura, ingenerandole un fondato timore per la propria incolumità e per quella del figlio, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita e, in particolare, a trasferirsi dal comune di Telese Terme, dapprima a San Lorenzo Maggiore e, successivamente ad Amorosi.

Le indagini, svolte dalla Stazione CC. di Amorosi e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno consentito non solo di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato per il reato di atti persecutori, commesso nel periodo temporale compreso tra marzo del 2017 e giugno 2023, ma anche gravi indizi di colpevolezza per il reato di furto aggravato e danneggiamento commessi, sempre in danno della vittima, in Amorosi lo scorso 11 aprile.

Il materiale probatorio a carico dell’indagato raggiunto dalla misura cautelare personale è stato acquisito grazie alla ricezione delle denunce sporte dalla vittima, alle sommarie informazioni raccolte dalle persone informate sui fatti, all’acquisizione delle videoregistrazioni dei sistemi di sorveglianza prossimi ai luoghi dei reati, a rilievi fotografici, nonché alla perquisizione effettuata nei confronti dell’indagato.

Le indagini espletate hanno così permesso di ricostruire il modus operandi dell’indagato, che consisteva nel pedinare e molestare la vittima.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa sono allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

S. Giorgio del Sannio| Atti persecutori e diffamazione tramite social network: 37enne agli arresti domiciliari

S. Giorgio del Sannio| Atti persecutori e diffamazione tramite social network: 37enne agli arresti domiciliari

CronacaProvincia

Nella serata odierna, all’esito di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Stazione Carabinieri di San Giorgio del Sannio e personale della Sezione di Polizia Giudiziaria, aliquota Polizia di Stato in servizio presso la Procura di Benevento hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di un 37enne ed al sequestro preventivo degli account su social network allo stesso riconducibili, come disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Benevento, attesa la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine alla perpetrazione dei reati di atti persecutori, violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e diffamazione tramite social network.

Le indagini, in particolare, hanno preso le mosse in seguito alle condotte poste in essere dall’uomo a partire dal mese di Agosto 2021, nonostante lo stesso fosse stato già arrestato in flagranza per fatti simili nel mese di Gennaio 2021 (episodi per i quali è già stata pronunciata sentenza di condanna in primo grado). Addirittura, in alcuni casi, è stata proprio la celebrazione del processo a favorire la perpetrazione di ulteriori condotte di molestia nei confronti della persona offesa.

L’attività investigativa, condotta sinergicamente da Carabinieri e Polizia di Stato, in ogni caso, si è concentrata sull’ascolto della vittima e delle persone informate sui fatti nonché sull’estrapolazione ed analisi dei contenuti multimediali pubblicati dall’uomo sui social network, in molti casi connotati da un tenore diffamatorio, ingiurioso e, soprattutto, gravemente intimidatorio. Ne emergeva un contesto caratterizzato da plurime condotte moleste e minacciose, tali da produrre un grave pregiudizio alla tranquillità della persona offesa, costringendola persino a modificare le proprie abitudini di vita.

Sulla scorta degli elementi raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento emetteva, pertanto, il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari, ravvisando il pericolo di condotte recidivanti; contestualmente, disponeva anche il sequestro preventivo degli account su social network mediante i quali erano stati pubblicati i contenuti multimediali illeciti, considerato il pericolo di protrazione delle conseguenze dannose di tali condotte.

Molestie e percosse all’ex compagna, 30enne indagati per atti persecutori e lesioni

Molestie e percosse all’ex compagna, 30enne indagati per atti persecutori e lesioni

CronacaProvincia
Per l’uomo divieto di avvicinamento alla persona offesa, alla sua abitazione di residenza ed ai luoghi da ella abitualmente frequentati.

A seguito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, in data odierna i Carabinieri della Stazione di Colle Sannita, diretti dalla Compagnia di San Bartolomeo in Galdo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, alla sua abitazione di residenza ed ai luoghi da ella abitualmente frequentati, emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un 30enne ritenuto – allo stato – gravemente indiziato dei reati di atti persecutori e lesioni personali aggravate.

L’attività investigativa che ha portato all’emissione del provvedimento cautelare è stata avviata nello scorso mese di febbraio in seguito alla denuncia di una giovane della Val Fortore, consentendo di ricostruire abituali e reiterati episodi di ingiurie, molestie e percosse poste in essere dall’uomo nei suoi confronti durante e dopo l’interruzione della loro relazione sentimentale, dal 2017 al febbraio 2022, che avevano ingenerato nella donna un fondato timore per la sua incolumità, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita. In un’ultima occasione precedente alla denuncia, l’uomo aveva aggredito la donna provocandole lesioni che l’avevano costretta a recarsi in ospedale.

Il provvedimento eseguito oggi è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Benevento, minaccia l’ex fidanzata di diffondere video intimi: nei guai 25enne

Benevento, minaccia l’ex fidanzata di diffondere video intimi: nei guai 25enne

BeneventoCronaca

A seguito di tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale della Squadra Mobile della locale Questura, nella mattinata odierna, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 25enne di Benevento, gravemente indiziato del reato di atti persecutori.

Le indagini sono state avviate nel febbraio 2022 a seguito della denuncia-querela sporta dalla parte offesa, la quale ha riferito di essere vittima di atti persecutori da parte dell’ex fidanzato, con cui, fin dall’inizio della relazione sentimentale, si era trovata in uno stato di soggezione a causa del carattere violento e prevaricatore dello stesso.

Poi, una volta cessaata la relazione, la giovane – che già si era rivolta nel 2021 ad un centro antiviolenza per lo stato di timore in cui versava – è stata costantemente molestata e minacciata da messaggi e note audio inviati dall’indagato sia di giurno che di notte, tali da farla vivere nell’angoscia e nel terrore che l’ex fidanzato potesse aggredirla o potesse fare del male alla propria famiglia.

L’attività di indagine, rapida e meticolosa, ha consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico del 25enne, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, ritenuta necessaria per frenare gli impulsi “primitivi” dell’indagato, che, al fine di intimorire ulteriormente la vittima, ha anche minacciato di diffondere video a contenuto sessualmente esplicito.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Atti persecutori nei confronti della ex moglie: misura cautelare per 60enne

Atti persecutori nei confronti della ex moglie: misura cautelare per 60enne

CronacaRegione

AVELLINO. A seguito di una mirata ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione di Castel Baronia (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un sessantenne di Castel Baronia attinto da gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di atti persecutori.

Le indagini, avviate nel mese di maggio 2021 e conclusesi nel mese di dicembre 2021, hanno consentito di acquisire gravi indizi a carico del destinatario del provvedimento cautelare, in ordine alla sistematica attività di persecuzione perpetrata nei confronti dell’ex moglie di quarantacinque anni: l’uomo, nel tentativo di riappacificarsi con la donna, con condotte reiterate, consistite in pedinamenti, appostamenti, frequenti telefonate e invii di messaggi, offese e atteggiamenti intimidatori, molestava la donna cagionando in lei un perdurante stato d’ansia e di paura ed ingenerando nella stessa un fondato timore per l’incolumità propria tale da farle modificare la gestione del quotidiano. Le condotte persecutorie si concretizzavano anche attraverso appostamenti presso l’abitazione della persona offesa in diverse ore del giorno e della notte, pedinamenti, nonché ingiurie offensive della donna e del figlio di lei.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

La fidanzata lo lascia e lui si vendica diffondendo foto e video intimi di lei agli amici: divieto di avvicinamento per 54enne

La fidanzata lo lascia e lui si vendica diffondendo foto e video intimi di lei agli amici: divieto di avvicinamento per 54enne

CronacaRegione

ARIANO IRPINO. A seguito di una mirata ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, il personale del Commissariato di Ariano Irpino ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa con divieto di comunicare con quest’ultima mediante qualsiasi mezzo emessa dal gip del tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un cinquantaquattrenne di Ariano Irpino attinto da gravi indizi di colpevolezza in ordine ai gravi delitti di di atti persecutori (art. 612 bis c.p.), diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art. 612 ter c.p.). 

Le indagini, avviate nel dicembre 2020, hanno consentito di accertare gravi indizi a carico del destinatario del provvedimento cautelare in ordine alla sistematica attività di persecuzione perpetrata nei confronti di una donna ucraina e del proprio compagno convivente, sfociati addirittura in un’aggressione fisica: il prevenuto, non accettando la decisione della donna di interrompere la loro relazione sentimentale, inviava e diffondeva a terzi, tramite l’uso del social “WhatsApp” e senza il consenso della stessa, le immagini a contenuto sessualmente esplicito, destinate a rimanere private, allo scopo di vantarsi della relazione che aveva avuto precedentemente con la donna e di recare nocumento alla sua reputazione.

Inoltre, non pago, poneva in essere reiterate condotte di minaccia, financo di morte, e di molestia nei confronti della coppia in modo da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerando loro un fondato timore per la propria incolumità, al punto da costringerli ad alterare le proprie abitudini di vita. 
Le condotte persecutorie si concretizzavano attraverso appostamenti e ripetuti passaggi presso l’abitazione della persona offesa, specifiche minacce di morte, nonché gesti significativi che facevano capire alla stessa che le avrebbero sparato o tagliato la testa. 

Il G.I.P. presso il Tribunale di Benevento ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari a carico dell’indagato, accogliendo la richiesta della Procura di applicazione della misura del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.