Benevento, possibile ritorno in Serie B per l’ex Cannavaro

Benevento, possibile ritorno in Serie B per l’ex Cannavaro

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Possibile ritorno in Serie B per Fabio Cannavaro, che la scorsa stagione ha debuttato in cadetteria da allenatore del Benevento.

L’ex tecnico della Strega infatti, stando a quanto riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, sarebbe finito nel mirino del Bari dopo la sconfitta per 3-0 contro il Palermo di ieri sera.

Il Presidente De Laurentiis, infatti, avrebbe contattato il D.S. biancorosso Polito per valutare l’esonero di Pierpaolo Marino dalla panchina dei Galletti.

Foto: Getty Images

L’ex giallorosso Cannavaro: “Io al Napoli? Sono pronto, sarebbe anche l’ora”

L’ex giallorosso Cannavaro: “Io al Napoli? Sono pronto, sarebbe anche l’ora”

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L’ex tecnico della Strega, però, ammette di non avere ricevuto chiamate da Adl ma che l’unico contatto è arrivato dall’Estero.

Al Napoli la situazione è molto difficile: il dopo Spalletti, tecnico straordinariamente meticoloso, non ha funzionato.

E sono pesate anche le ulteriori partenze di Kim e Giuntoli. Ventidue punti in meno rispetto a un anno fa sono un’enormità, i tifosi rabbiosi…  Io in patria? Sarebbe anche ora, eh! Mi pare il caso, io sono pronto. Ma a decidere è il presidente e, onestamente, non mi sono arrivati messaggi in tal senso.

L’unico contatto reale, concreto, è stato con i turchi del Besiktas. Alla fine però, proprio qualche giorno fa, hanno optato per Fernando Santos, l’ex ct del Portogallo”.

Così l’ex tecnico del Benevento, Fabio Cannavaro, in una intervista rilasciata a Tuttosport.

Benevento, cronaca di un 2023 da dimenticare

Benevento, cronaca di un 2023 da dimenticare

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Il Benevento si appresta a salutare un 2023 da dimenticare, che passerà alla storia come uno degli anni più fallimentari della società giallorossa, con l’augurio di vivere un 2024 da assoluto protagonista.

La Strega ha cominciato il 2023 in Serie B: dopo un girone d’andata al di sotto delle aspettative, i giallorossi a fine dicembre occupavano la quattordicesima posizione con 22 punti, a -4 dalla zona play-off e a +2 sulla zona play-out. In panchina, all’epoca (sembra una vita fa…), sedeva Fabio Cannavaro: il Campione del Mondo 2006 era arrivato all’ombra della Dormiente tra l’entusiasmo generale di una piazza che aveva mal digerito le prestazioni della squadra sotto la guida di Fabio Caserta ed era convinta che l’allenatore partenopeo, alla sua prima esperienza in Italia, potesse portare i giallorossi almeno a giocarsi la promozione in Serie A. Il 4 febbraio 2023, al termine di una sessione invernale di calciomercato non soddisfacente, arrivò l’esonero per l’ultimo Pallone d’Oro italiano, in concomitanza con quello del Direttore Sportivo Pasquale Foggia.

Il Presidente Oreste Vigorito, uomo solo al comando, affidò la squadra a un profilo d’esperienza quale Roberto Stellone. Nulla da fare, però, neanche per l’ex Frosinone, Palermo, Ascoli e Reggina: arrivato con il Benevento penultimo a 23 punti, il 10 aprile rassegnò le dimissioni da allenatore giallorosso dopo aver perso 3-1 in casa contro la Spal. Il tecnico romano lasciò la squadra sannita all’ultimo posto in classifica con 29 punti, a cinque lunghezze dalla zona play-out.

Si aprì dunque l’ennesimo capitolo della stagione 2022-23 della Strega: la missione impossibile della salvezza venne affidata ad Andrea Agostinelli, una delle pochissime note positive della scorsa annata insieme alla scoperta di Carfora (di cui, a oggi, sembrano essersi perse le tracce). Nonostante le voci su una possibile permanenza in Serie B pur arrivando terz’ultimo, il Benevento chiuderà il suo campionato cadetto in ultima posizione con 35 punti, tornando a disputare la Serie C a 7 anni dall’ultima volta.

L’estate, poi, è stata tesa e travagliata. A Marcello Carli, nuovo Direttore Tecnico giallorosso, è stato affidato l’arduo compito di ricostruire una squadra praticamente da zero. L’obiettivo era, in pochi mesi, di fare un repulisti generale tra i calciatori scontenti e negativi per l’ambiente giallorosso e di compiere l’impresa di far quadrare i conti societari risolvendo contratti che erano già onerosi per la Serie B, figuriamoci per la C. Missione parzialmente raggiunta, ci sentiamo di dire: hanno salutato giocatori che il loro tempo a Benevento lo avevano terminato, sono restati altri elementi che avrebbero ancora potuto dire la loro per la Strega che sarebbe stata e sono arrivati giocatori che avrebbero costituito un bel mix di qualità e carisma, di gioventù ed esperienza.

Sulla panchina sannita, nella prima parte della stagione 2023-24, si è seduto Matteo Andreoletti. Il tecnico bergamasco, il più giovane dei campionati professionistici italiani fino a metà dicembre (appena 34 anni), ha mostrato fin da subito tanta sicurezza e voglia di far bene. I giocatori però, nonostante un filotto di 12 risultati utili consecutivi in campionato dopo la sconfitta all’esordio contro la Turris, non hanno reso come avrebbero dovuto, ancora in preda probabilmente alla retrocessione di qualche mese prima che si respirava nell’ambiente. Nulla da fare: tra cambi modulo, infortuni e caso calcioscomesse (Pastina risulta tutt’ora escluso per scelta societaria), Mister Andreoletti non riesce a costruire la tanto agognata identità di squadra: il suo tempo nel Sannio, il 23 dicembre, giunge al termine.

Dopo l’esonero del tecnico bergamasco nel giorno dell’AntiViglia di Natale, a Santo Stefano arriva l’ufficialità del suo sostituto: Gaetano Auteri. Il tecnico di Floridia è tornato all’ombra della Dormiente a distanza di quasi 8 anni dalla stagione 2015-16 in cui, nonostante un avvio non eccellente, il Benevento vinse il girone C di Serie C conquistando la sua prima storica promozione in cadetteria. Sarà la prima volta da subentrante per l’esperto allenatore classe ’61, chiamato fin da subito a creare identità e spirito di gruppo in una squadra che non sta rendendo come ci si aspettava. Le qualità ci sono, come affermato da Auteri stesso nella conferenza stampa di presentazione, vanno solamente valorizzate. Nella finestra di mercato ormai alle porte il Direttore Carli sarà chiamato a completare la rivoluzione iniziata in estate: la sensazione, infatti, è che l’avventura giallorossa di alcuni giocatori sia ai titoli di coda e che, per ricominciare con lo spirito giusto, sia necessario che tutte le componenti remino nella stessa direzione.

L’augurio, ovviamente, è che il 2024 possa essere l’anno del Benevento. La Juve Stabia capolista dista 12 lunghezze, è vero, ma la stagione è ancora lunga e tutto può ancora accadere. I sogni posso avverarsi (ce lo hanno insegnato proprio gli uomini di Auteri 8 anni fa), gli obiettivi possono essere raggiunti: la determinazione e il coraggio, però, non devono venire mai meno, e tutti devono dare il proprio contributo per il bene della squadra.

Foto Collage: Cannavaro, Stellone, Agostinelli – Getty Images; Andreoletti – Federico Simeone

Benevento, l’ex Foggia su Cannavaro: “E’ un grande allenatore, merita una possibilità in Serie A”

Benevento, l’ex Foggia su Cannavaro: “E’ un grande allenatore, merita una possibilità in Serie A”

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Nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete, condotta da Raffaele Auriemma e in onda su Radio CRC, è intervenuto l’ex Direttore Sportivo del Benevento, Pasquale Foggia, per parlare del ritorno sulla panchina del Napoli di Walter Mazzarri.

Non è mancata, però, una parentesi su Fabio Cannavaro, ex allenatore della Strega e serio candidato per il post-Garcia prima della definizione dell’accordo con il tecnico toscano.

Queste, dunque, le parole di Pasquale Foggia sul Campione del Mondo 2006: “Con Fabio Cannavaro ho fatto meno punti nei miei anni a Benevento, ma posso garantire sia un grande allenatore. È un grande conoscitore del calcio, ha vinto tutto quello che c’era da vincere, sa trasmettere concetti giusti, gli va data la possibilità. Credo che Fabio Cannavaro abbia diritto ad una possibilità sul nostro palcoscenico, poi sarà bravura sua o meno dimostrarlo, ma credo che possa dire la sua in Serie A“.

Foto: Screen DAZN

Benevento, senti Cannavaro: “Mi era stata chiesta la salvezza e con un attaccante in più ce l’avremmo fatta”

Benevento, senti Cannavaro: “Mi era stata chiesta la salvezza e con un attaccante in più ce l’avremmo fatta”

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Ospite della redazione di Calciomercato.com, l’ex tecnico giallorosso, Fabio Cannavaro, è tornato a parlare della sfortunata avventura sulla panchina del Benevento.

Dopo l’entusiasmo iniziale, il Pallone d’Oro non è riuscito, complice anche diversi altri fattori non riconducibili al suo operato, a imprimere la propria impronta sulla squadra che in una lenta agonia si è trascinata sino alla retrocessione in Serie C, nonostante altri due cambi in panchina e quattro allenatori totali succedutisi.

“La Serie B è un campionato difficile – spiega Cannavaro -, anche se meno tecnico e più fisico rispetto a quello cinese.

Per fare il gioco che voglio io serve tecnica e un po’ di cattiveria, ma sono convinto che quel Benevento con un attaccante in più non sarebbe retrocesso. A me era stata chiesta la salvezza, se avessimo avuto un’altra punta l’avremmo raggiunta”.

Foto: imago

Benevento, l’ex Cannavaro in lizza per la panchina della Nazionale

Benevento, l’ex Cannavaro in lizza per la panchina della Nazionale

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C’è anche l’ex tecnico del Benevento, Fabio Cannavaro, nella lista di nomi per la successione di Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale.

In mattinata, improvvisamente o quasi, la notizia delle dimissioni dell’ormai ex ct. . Alla base della decisione la contrarietà dell’allenatore alla nuova riorganizzazione delle nazionali. Non ultimo il dispiacere del Mancio per l’addio del suo vice Evani.

Diversi ora i nomi per la sua successione: da Spalletti, a Conte, all’idea Grosso fino a De Rossi e proprio Cannavaro, reduce dalla negativa esperienza con la Strega.

Clamoroso, l’ex Cannavaro in corsa per la panchina del Napoli

Clamoroso, l’ex Cannavaro in corsa per la panchina del Napoli

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Stando a quanto riportato da Il Mattino, Fabio Cannavaro, ex tecnico del Benevento, sarebbe finito nel mirino degli azzurri come possibile successore di Luciano Spalletti.

Ha i connotati di una vera e propria bomba di mercato, quella lanciata dal quotidiano “Il Mattino”, secondo il quale in lizza per la successione di Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli scudettato ci sarebbe anche l’ex allenatore giallorosso, Fabio Cannavaro.

Nel ricostruire le dinamiche circa la scelta del nuovo tecnico degli azzurri, il quotidiano sottolinea come il pole ci sia Vincenzo Italiano che, però, è legato alla Fiorentina.

Qualora non si riuscisse a trovare un’intesa con i Viola, e stante la non volontà di Adl di incrinare i rapporti con il collega Commisso, allora la candidatura di Cannavaro potrebbe prendere quota. Sostiene sempre “Il Mattino”.

Benevento, nuova avventura in Serie B per l’ex Cannavaro?

Benevento, nuova avventura in Serie B per l’ex Cannavaro?

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Dopo l’esperienza non entusiasmante con il Benevento, il Campione del Mondo e Pallone d’oro 2006 potrebbe continuare la propria carriera da allenatore in Serie B.

Fabio Cannavaro, infatti, potrebbe essere la scelta per la panchina del Cosenza in caso di addio di William Viali.

L’attuale allenatore rossoblù, dopo la salvezza conquistata pochi giorni fa ai play-out con i Lupi, ha richiamato le attenzioni di altre formazioni cadetto e potrebbe lasciare la Calabria.

Benevento, con Carli arriva anche un esperto dello scouting: ha lavorato con Marcello Lippi

Benevento, con Carli arriva anche un esperto dello scouting: ha lavorato con Marcello Lippi

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La rivoluzione targata Marcello Carli è iniziata e coinvolge non solo il campo ma anche l’organigramma societario afferente al settore tecnico.

Il nuovo Direttore Tecnico, infatti, tra le altre cose ha deciso di rifondare anche l’area scouting del club giallorosso e, proprio per questo, ha deciso di portare con sé uno dei suoi più preziosi collaboratori.

Si tratta di Andrea Innocenti, ex responsabile del settore giovanile dell’Empoli che vanta un’esperienza internazionale avendo collaborato con Marcello Lippi prima e con l’ex tecnico della Strega Fabio Cannavaro poi al Guangzhou Evergrande e nella nazionale cinese.

Innocenti, che affiancherà l’ormai ex Mister Andrea Agostinelli nel settore scouting, ha scoperto giocatori del calibro di Mattia Viti, Kristjan Asllani (oggi all’Inter), Samuele Ricci (ora al Torino) e Tommaso Baldanzi (astro nascente del calcio italiano).

Foto: Web

Cannavaro: “Nel calcio contano i calciatori, appena arrivato al Benevento avevano timore di me…”

Cannavaro: “Nel calcio contano i calciatori, appena arrivato al Benevento avevano timore di me…”

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Ospite di Pierluigi Pardo nella trasmissione, targata DAzn, Supertele, l’ex tecnico del Benevento, Fabio Cannavaro, ha parlato del suo “nuovo” ruolo da tecnico e, ovviamente, della sua sfortunata esperienza al Benevento.

“Quando non arrivano i risultati per un allenatore è logorante, cerchi di dare il massimo e di aiutare i giocatori. Alla fine la parte più importante nel calcio sono sempre i calciatori, se non ce l’hai…”, ha spiegato l’ex difensore azzurro.

Cannavaro che prima di arrivare nel Sannio aveva avuto la chance di guidare la Polonia. Proposta rispedita al mittente. Quella scelta, oggi, la definisce un errore: “Forse quello è stato un po’ il mio errore, il voler aspettare qualcos’altro. Era prima del Mondiale…La Polonia è, comunque, una buona Nazionale ma non c’erano i tempi giusti per preparare le gare che dovevano affrontare in quel periodo. Così dissi di no”.

Sul suo futuro, invece, il tecnico partenopeo è telegrafico ma chiaro: “L’importante è allenare, in qualsiasi Paese e in qualsiasi categoria”.

“Una volta che smetti di giocare a calcio si azzera tutto; quando inizi un altro mestiere ricominci daccapo”, ha sottolineato l’ex Pallone d’Oro che ha poi spiegato una delle prime difficoltà incontrate alla guida della Strega: “Una delle difficoltà iniziali con i giocatori al Benevento avevano quasi timore a guardarmi, erano con la testa china, timidi. Poi piano piano abbiamo preso confidenza e hanno capito che ero uno di loro. E’ giusto così perché uno deve spogliarsi di quanto fatto in passato da calciatore.

“L’esperienza di Benevento mi è servita molto,” sono tornato a calcare campi che avevo calcato tanto tempo fa. Ogni tanto tornare indietro fa bene, E’ sempre esperienza per un allenatore”, ha concluso.