Il Reparto di Polizia penitenziaria ha intercettato un carico di stupefacenti e di telefoni cellulari destinato ai detenuti. A darne notizia è il direttore della Casa Circondariale sannita, Gianfranco Marcello.
“L’operazione – spiega Marcello – si è svolta con successo grazie all’acume e allo spirito di osservazione del personale che nelle ore notturne ha notato l’arrivo di un drone.
E’ stata immediatamente organizzata una perquisizione mirata che ha consentito il rinvenimento di quanto introdotto illegalmente.
Ancora una volta il Reparto di Polizia Penitenziaria beneventano ha dimostrato professionalità e senso del dovere non comuni, per di più, posti in essere in una costante situazione di impoverimento di risorse dovute ai numerosi pensionamenti”.
Accusato di maltrattamenti e minacce al figlio, scarcerato 62enne
Accusato di maltrattamenti e minacce al figlio e per questo motivo tratto in arresto dalla Polizia ed associato al carcere di Benevento G. C. di anni 62.
In data odierna, dopo la udienza di convalida con il GIP Pietro Vinetti, a seguito della difesa dell’avvocato Giorgione, lascia il carcere e gli viene applicato il divieto di avvicinamento alle persone offese.
L’indagato ha respinto le accuse contestando ogni addebito ed anzi dichiarando la assoluta inesistenza di quanto affermato dalle persone offese.
L’avvocato Giorgione precisava una serie di incongruenze nelle dichiarazioni delle persone offese dimostrando la impossibilità di quanto accusato al prevenuto. Pertanto il Gip accoglieva la richiesta di modifica della misura rimettendolo in libertà.
Detenuto napoletano morto in Carcere di Benevento: disposta autopsia
E’ il secondo decesso in pochi giorni nelle carceri campane. Il Garante Ciambriello: “Si continua a morire in carcere e di carcere”.
Un detenuto napoletano si è spento nel carcere di Benevento. Aveva 51 anni. Secondo una prima ricostruzione, dopo pranzo l’uomo avrebbe accusato un malore che non gli ha dato scampo. Dopo il sopralluogo della pm Chiara Maria Marcaccio e del medico legale Umberto De Gennaro, la salma è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale San Pio dove verrà sottoposta a esame autoptico.
Solo sabato scorso, sempre in Campania, vi era stato un altro decesso tra i detenuti. Nel carcere di Poggioreale era scomparso un 24enne algerino.
Anche in quel caso la salma fu trasportata in ospedale per essere sottoposta ad esame autoptico.
“Si continua a morire in carcere e di carcere”, ha commentato Samuele Ciambriello, garante dei detenuti in Campania.
Agente aggredito al carcere di Benevento, Sguera (Azione): “Detenuto da trasferire nell’immediato”
Di seguito nota stampa di Vincenzo Sguera, segretario provinciale di Azione.
“Apprendiamo dalla denuncia del Sappe dell’ennesimo episodio di violenza all’interno del carcere di Benevento. Ancora un agente della Polizia Penitenziaria aggredito da un detenuto.
Episodio dai contorni particolarmente cruenti, tra l’altro. Non se ne può più. Le strutture detentive continuano – nel disinteresse della gran parte delle forze politiche e della pubblica informazione – a essere luoghi del tutto insicuri. Sia per chi ci lavora sia per i detenuti.
Nell’attesa che chi di dovere faccia qualcosa, esprimo la mia solidarietà all’agente ferito e al corpo della penitenziaria. Nell’immediato, però, le autorità competenti intervengano per disporre il trasferimento del detenuto violento”.
Carcere Benevento, detenuto aggredisce poliziotto con pugni alla tempia e al volto
“L’agente è stato trasportato presso l’ospedale Rummo di Benevento per essere sottoposto alle cure del caso”.
Grave aggressione, ieri, contro un poliziotto penitenziario provocata da un detenuto ospite del carcere di Benevento. E l’ira del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria è rivolta a tutti coloro che non hanno raccolto, in questi mesi, i reiterati allarmi dei rappresentanti sindacali dei Baschi Azzurri.
“L’aggressione, particolarmente violenta, ha provocato al nostro poliziotto seri danni fisici, tanto da essere portato presso l’ospedale Rummo di Benevento per essere sottoposto alle cure del caso”, ricostruisce e denuncia Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che esprime all’uomo vicinanza e solidarietà.
“Nel primo pomeriggio, un detenuto straniero ubicato alla sezione G1 del quarto piano, dopo aver terminato la telefonata ordinaria, senza nessun motivo si è scagliato contro il poliziotto che era di servizio aggredendolo e colpendolo con pugni alla tempia e al volto.
Il collega è riuscito a suonare l’allarme e, prontamente, sono intervenuti gli altri colleghi che hanno bloccato il detenuto”.
Impietosa la denuncia di Capece: “Tutti i giorni, in Campania, i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori.
Mi riferisco alla necessità di nuove assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui non c’è traccia alcuna in periferia”.
Unifortunato, studenti tirocinanti accolti presso la Casa Circondariale
Questa mattina, presso la Casa Circondariale di Benevento, sono stati accolti dal Direttore Dott. Gianfranco Marcello gli studenti dell’Università Giustino Fortunato che svolgeranno un periodo di tirocinio di orientamento e formazione semestrale presso gli uffici del Carcere cittadino.
Gli studenti sono stati accompagnati dal Prof. Paolo Palumbo Delegato alle attività di orientamento e placement dell’Unifortunato.
Dopo il successo del primo ciclo di attività di tirocinio e il rafforzamento delle attività di collaborazione tra le due istituzioni, l’iniziativa odierna vedrà impegnati gli studenti, affiancati dai tutor, dirigenti e funzionari dell’Istituto penitenziario, nella collaborazione nei settori ed ambiti educativo, amministrativo, economico-gestionale.
Soddisfazione è stata espressa dal Direttore del Carcere Marcello che ha sottolineato l’importante apporto prestato dai tirocinanti, evidenziandone le qualità umane e le competenze e sottolineando la relazione umana e professionale che si è venuta ad instaurare con gli studenti, molti dei quali hanno deciso di continuare l’esperienza di collaborazione con l’istituzione carceraria come volontari penitenziari.
Il Prof. Palumbo ha rivolto parole di ringraziamento al Direttore ed ai dirigenti ed i funzionari che hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa e gli studenti ed hanno sempre mostrato grande disponibilità. Si tratta – ha affermato Palumbo – di un’esperienza che non solo arricchisce il curriculum dei laureandi ma permette di migliorare le competenze professionali affinando gli studi universitari sul campo, in un’istituzione importante e complessa come il carcere.
Prossimo obiettivo della collaborazione tra Unifortunato ed il Carcere di Benevento, estendere i benefici della relazione istituzionale ai detenuti, offrendo loro percorsi ed iniziative di formazione e studio.
Con un drone hanno tentato di portare nel carcere di Benevento droga e cellulari, ma l’operazione è stata sventata dalla Polizia penitenziaria.
E’ accaduto nella notte, secondo quanto riferisce il segretario regionale campano di Asppe confederata Consipe, Luigi Castaldo. Gli agenti, che hanno avvistato il drone, a seguito di una perquisizione straordinaria hanno trovato sei smartphone, quattro microtelefonini e un grosso quantitativo di sostanza stupefacente.
Secondo Castaldo “purtroppo nonostante l’inasprimento delle pene relative all’introduzione e al possesso di materiali e sostanze non autorizzate all’interno di un penitenziario, il business gestito dalla criminalità non ha remore, mentre per qualcuno la presenza di droni è un miraggio”.
Per il segretario generale Asppe confederata Consipe Claudio Marcangeli, “mentre qualcuno si preoccupa di dignità dei ristretti, di trattamento, di torture e di come ampliare i benefici per la popolazione detenuta, la criminalità non perde tempo ed investe in tecnologia per i propri fini illeciti in barba ad un sistema penitenziario che fa acqua da tutte le parti”.
Per i due sindacalisti Asppe “urge un efficace e lungimirante piano organizzativo del sistema penitenziario che metta in primo piano il benessere del personale di polizia penitenziaria. Come sempre – concludono – il nostro plauso va alle donne ed agli uomini del Corpo di Polizia penitenziaria che ogni giorno, nonostante tutto, espletano con alto senso del dovere e spirito di sacrificio il proprio mandato istituzionale”.
Agevolazioni economiche per iscrizione ai corsi di studio: siglata convenzione tra Unifortunato e Carcere di Benevento
A siglare l’accordo il Rettore Acocella ed il Direttore Marcello.
Questa mattina, presso la sede dell’ Università “Giustino Fortunato, è stata sottoscritta una convenzione tra l’Ateneo telematico e la Direzione dell’Istituto Penitenziario di Benevento per il riconoscimento di agevolazioni economiche ai dipendenti dell’Istituto e familiari per l’iscrizione ai corsi di studio proposti dall’Ateneo.
La Direzione Penitenziaria, allo scopo di favorire iniziative di miglioramento del benessere del personale e dell’organizzazione e con l’intento di promuovere e sostenere iniziative di elevazione culturale che tornano comunque a beneficio dell’organizzazione e all’immagine dell’Amministrazione, ha accolto con entusiasmo e condiviso la possibilità di riconoscere ai dipendenti del Comparto Funzioni Centrali e del Comparto Sicurezza e loro familiari di fruire di agevolazioni economiche per l’iscrizione ai corsi di studio proposti dall’Ateneo (Laurea Triennale, Laurea Magistrale, Master e Corsi di Perfezionamento) .
La convenzione, siglata dal Magnifico Rettore dell’UniFortunato Prof. Giuseppe Acocella ed il Direttore dell’Istituto Penitenziario di Benevento dott. Gianfranco Marcello, segue il rapporto di collaborazione già in corso per lo svolgimento di tirocini curriculari e di orientamento che potranno essere effettuati presso l’Istituto Penitenziario.
VIDEO – Presentata la II edizione di “Cortincarcere”
Presentata questa mattina, presso i locali della Casa Circondariale di Benevento, la seconda edizione di “Cortincarcere”, l’iniziativa ideata dalla Camera Penale di Benevento in sinergia all’APS Libero Teatro di Benevento, con il supporto tecnico-logistico della Direzione del carcere.
L’obiettivo, chiaramente, è quello di portare il cinema in carcere, come percorso di formazione e di riabilitazione socio educativo. Così come hanno sottolineato l’avv. Simona Barbone, presidente della Camera Penale di Benevento, e il dottor Gianfranco Marcello, direttore della Casa Circondariale di Benevento, ai nostri microfoni.
Ascoltiamo, dunque, le loro parole nell’intervista realizzata dal direttore, Gerardo De Ioanni.
Venerdì la presentazione della seconda edizione di “Cortincarcere”
Venerdì 10 marzo 2023, alle ore 11,30, presso i locali della Casa Circondariale di Benevento, sarà presentata la seconda edizione del progetto “Cortincarcere”, un’iniziativa che porta il cinema in carcere, come percorso di formazione e di riabilitazione socio-educativa.
Tale percorso, attraverso il linguaggio cinematografico, inteso quale strumento di reinserimento sociale di persone sottoposte a limitazione della libertà personale, insieme ai film, porta oltre le sbarre anche autori, attori ed esperti del settore.
È un progetto ambizioso, realizzato con l’apporto e la collaborazione di tutto il personale della Casa Circondariale. A promuoverlo la Camera Penale di Benevento insieme all’APS Libero Teatro di Benevento, con il supporto tecnico-logistico della Direzione del carcere.
La Direzione artistica di “Cortincarcere” è affidata all’Associazione Libero Teatro, organizzatrice del Benevento Social Film Festival ArTelesia, Concorso internazionale del cinema sociale, giunto alla XV edizione. Il percorso – che si svilupperà nell’arco di tre mesi e riguarderà il reparto comuni, alta sicurezza e sex offender – è strutturato in due parti: una destinata a fornire le conoscenze di base dell’analisi del film, privilegiando un punto di vista tecnico, l’altra finalizzata al dibattito sulle tematiche sociali oggetto dei corti proiettati.
Dal 10 marzo al 26 maggio 2023, nelle sale predisposte dalla Casa Circondariale, i migliori cortometraggi in concorso saranno proiettati e valutati da una giuria formata da detenuti e presieduta da un professionista.
Si tratta, dunque, di una manifestazione di grande apertura del carcere verso il mondo del cinema e la società civile, in un progetto comune di elevata contaminazione reciproca e di notevole qualità artistica che ha già mostrato, nella sua prima edizione, le sue ricadute positive, anche sul territorio.
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