Gennaro Masiello eletto vice presidente nazionale Coldiretti: gli auguri del Pd Sannio

Gennaro Masiello eletto vice presidente nazionale Coldiretti: gli auguri del Pd Sannio

Politica
“Una bella notizia per il Sannio e le aree interne”, scrive in una nota il segretario provinciale Dem, Giovanni Cacciano.

“A nome di tutto il PD Sannita, esprimo le più sincere congratulazioni a Gennaro Masiello, appena eletto Vice Presidente Nazionale di Coldiretti.

Una bella notizia per il Sannio e per tutte le Aree interne della nostra Regione. Il settore primario resta una chiave di volta imprescindibile dello sviluppo e della cura dei nostri territori, per di più rappresenta la sfida decisiva del lungo e poderoso processo di transizione energetica da iscrivere all’interno di una quadro di sostenibilità sociale ed economica.

Siamo certi che l’impegno, la passione e la competenza di Gennaro Masiello saranno essenziali per  tenere insieme le doverose esigenze locali con le altrettanto ineludibili impellenze globali. Buon lavoro”.

Così in una nota stampa, il segretario Provinciale Dem, Giovanni Cacciano.

VIDEO – Ambrosone: “Benevento sempre più protagonista  sia nel panorama culturale che enogastronomico”

VIDEO – Ambrosone: “Benevento sempre più protagonista sia nel panorama culturale che enogastronomico”

Politica
“Nessuno prima aveva promosso le eccellenze sannita come sta facendo questa Amministrazione”, evidenzia l’assessore alle Attività Produttive.

A margine della cerimonia della bruschetta record, tenutasi sul corso Garibaldi di Benevento (leggi QUI), abbiamo intercettato l’assessore alle Attività Produttive del comune di Benevento, Luigi Ambrosone, il quale ai nostri microfoni ha sottolineato come il mondo dell’agricoltura sannita sia sempre in prima linea per contribuire a promuovere il Sannio e le sue eccellenze. Così come testimoniato dalla presenza di Coldiretti nell’ambito della 44^ edizione di Città Spettacolo.

“Nessuno prima aveva promosso le eccellenze sannita come sta facendo questa Amministrazione”, ha evidenziato l’assessore.

Ascoltiamo le sue parole ai microfoni di BeneventoNews24.it.

VIDEO – Bruschetta da 70m lungo il Corso. Mastella: “Da record come me”

VIDEO – Bruschetta da 70m lungo il Corso. Mastella: “Da record come me”

AttualitàBenevento Città

“Benevento da oggi ha due record: Mastella, come presenza nelle istituzioni italiane, europee, regionali, comunale e quindi sono l’unico con questo primato, e la bruschetta di 70 metri”.

Esordisce così, sottolineando la sua lunga militanza politica e nelle istituzioni, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, nel suo breve discorso durante la cerimonia di “inaugurazione” della bruschetta guinnes of record da 70 metri presentata questa mattina lungo il corso Garibaldi da Campagna Amica con Coldiretti.

Questo poco prima di assaggiarne qualcuna e evidenziarne la bontà e la genuinità, garantita dal mondo agricolo sannita.

Una buschetta di 72 metri, per la precisione, come ha sottolineato Gerardo Dell’Orto, direttore di Coldiretti Benevento, rappresentativa del tricolore italiano e condita con i classici pomodorini, con la ricotta di pecora, e con il pesto di basilico.

Terminate le operazioni di preparazione e concluso il cerimoniale, la bruschetta è stata offerta ai presenti che hanno preso parte all’evento che, ricordiamo, rientra nell’ambito della 44^ edizione di Benevento Città Spettacolo.

Ascoltiamo ora le parole del sindaco Mastella e di Gerardo Dell’Orto di Coldiretti ai microfoni di BeneventoNews24.it.

La Promozione della filiera agroalimentare sannita nel territorio

La Promozione della filiera agroalimentare sannita nel territorio

AttualitàBenevento Città

Si è concluso l’incontro “La Promozione della filiera agroalimentare sannita nel territorio” tenutosi presso la sede di Ama experience (nuovo progetto culinario nato a Benevento e sito in viale Principe di Napoli 135), una vera e propria ambasciata del gusto e dei sapori del Sannio.

Il tavolo dei relatori si è potuto fregiare della presenza dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo e delle associazioni del territorio: CIA-Agricoltori italiani e Coldiretti.

La conferenza stampa si è aperta con i saluti istituzionali del vicesindaco del Comune di Benevento Francesco De Piero e dell’assessore Raffaele Ambrosio, i quali focalizzano l’attenzione su tutta “la provincia sannita, storicamente a vocazione agricola, divenuta una vera e propria eccellenza nel settore, oggi trainante l’economia locale”.

“Un progetto -proseguono- quello di Ama experience di grande spessore, che porterà grande lustro al sannio e nel Sannio. Valorizzare una filiera come la nostra può solo portare nuove economie per il territorio e i suoi abitanti”.

Dichiarazioni importanti sono venute dall’arch. Flavian Basile, tra i titolari del progetto Ama experience, che si sofferma su un tema caldo,:l’importanza del “fare squadra” e non primeggiare esclusivamente “nell’uno a uno”. “Bisogna avere la forza e la volontà di fare rete -prosegue Basile nella sua dichiarazioneperché per aree interne come la nostra la capacità di aggregazione deve essere volano di sviluppo ma anche di valorizzazioni come i prodotti e le risorse umane. È proprio ciò su cui da tempo stiamo lavorando con la mia famiglia, non solo con questo nuovo progetto Ama experience ma anche con Antum Hotel e Tierra Samnium, che porterà nuove economie in termini di posti di lavoro e partecipazione alla vita del territorio”

Unanime, invece, l’intervento dei due rappresentanti delle associazioni del territorio, Carmine Fusco per CIA e Libero Petraccaro in rappresentanza di Coldiretti, che non solo esaltano l’incontro e il tema legato alla valorizzazione del territorio. “C’è da dare una svolta a quello che è oggi il sistema imprenditoriale agricolo – afferma il Presidente Provinciale CIA Carime Fusco – è necessario capire che siamo delle vere e proprie imprese e ragionare da imprenditori; in tal senso le filiere si devono chiudere: produrre, valorizzare e commercializzare per creare reddito e lo dobbiamo alle generazioni future”.

Chiude la conferenza stampa l’Assessore regionale all’Agricoltura che sottolinea la “vivacità del territorio e delle produzioni”. “Il progetto Ama experience può diventare un punto di riferimento per la valorizzazione dei prodotti tipici nelle aree interne.

Nel Sannio ci sono imprenditori molto vivaci, capaci di stimolare un efficace sistema agricolo e agroalimentare che può contaminare nel tempo anche gli altri territori.

Dobbiamo imparare, però, a fare un ulteriore step per essere maggiormente competitivi: siamo bravi a promuovere le nostre aziende, ma non sempre a fare squadra.

La sfida ambiziosa è fare rete e lanciare un grande progetto comune, a partire dallo studio delle caratteristiche funzionali dei nostri prodotti agroalimentari che possono garantire alle imprese più reddito e ai consumatori produzioni che fanno bene alla salute.

In Regione stiamo investendo molto in termini di valorizzazione delle filiere di eccellenza e di rafforzamento del brand Campania, in sinergia con il turismo e, in particolare, con i nuovi itinerari dedicati all’enoturismo e all’oleoturismo.

È arrivato il momento di essere maggiormente consapevoli della forza della nostra agricoltura e scommettere sull’identità dei luoghi, come ha ben fatto la famiglia Basile puntando sulla caratterizzazione territoriale.

I territori devono promuovere i prodotti tipici e i prodotti devono diventare veri e propri testimonial dei nostri territori”.

La mattinata si è conclusa con un assaggio dei prodotti del territorio, studiati e preparati per esaltarne le peculiarità.

Maltempo, Coldiretti Campania: distrutto 60% raccolto ciliegie

Maltempo, Coldiretti Campania: distrutto 60% raccolto ciliegie

AttualitàDalla Regione

Troppa acqua dopo un inverno mite, che non ha rafforzato i frutti. È la tempesta perfetta che ha colpito in Campania il frutto che annuncia l’estate: la ciliegia. Lo comunica la Coldiretti Campania, alla luce della ricognizione effettuata sul territorio regionale.

Le ciliegie sono letteralmente scoppiate per l’eccesso di pioggia fuori stagione, arrivando a perdite che superano il 60% della produzione. Un colpo pesante per i cerasicoltori.

La Campania è la seconda regione italiana per produzione di ciliegie con circa 30 mila tonnellate. I frutti sopravvissuti al maltempo non riusciranno a soddisfare la domanda, pur mantenendo le straordinarie qualità nutrizionali. La produzione è talmente compromessa che l’APC – Associazione Produttori di Ciliegie ha annullato lo storico appuntamento con la Festa della Ciliegia a Chiaiano sulle colline di Napoli.

Le ciliegie campane sono un patrimonio di biodiversità con cultivar molto apprezzate: “Malizia”, “del Monte” e “della Recca”, che si ritrovano adesso a fare i conti con competitor stranieri dalle caratteristiche qualitative inferiori, standardizzate in termini di colore, polpa e forma.

Con ben 500 eventi estremi fa registrare in Italia fino ad ora nel 2023 si è verificato rispetto allo scorso anno un aumento del 64% di grandinate, bombe d’acqua, bufere di vento e tempeste di vento alternate a siccità che hanno devastato le campagne e le città da nord a sud della Penisola.

E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Eswd in riferimento al rapporto pubblicato dalla World Meteorological Organization (Wmo) che ha evidenziato venti meteorologici, climatici e idrici estremi hanno causato 11.778 disastri negli ultimi 50 anni, con due milioni di morti e danni economici per miliardi di dollari in tutto il mondo.

Precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d’acqua, si abbattono – continua la Coldiretti – su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con ben il 93,9% dei comuni italiani, che sono a rischio idrogeologico secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.

A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che negli ultimi 25 anni è sparto oltre ¼ della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari.  Per questo – continua la Coldiretti – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne.

Per affrontare i danni dei cambiamenti climatici – precisa Coldiretti – servono interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia.

Al via “Campania Alleva Expo 2023”: questa mattina il taglio del nastro (FOTO)

Al via “Campania Alleva Expo 2023”: questa mattina il taglio del nastro (FOTO)

AttualitàBenevento Città

Sono oltre 600 gli animali, tra ovini, bovini e suini, presenti a “Campania Alleva Expo 2023”, l’evento dedicato alla zootecnica organizzato dall’Associazione Allevatori Campania Molise, con il patrocinio della Regione Campania.

Questa mattina il taglio del nastro presso la Cecas, struttura che ospita l’evento, con la tradizionale benedizione ad opera di Mons. Felice Accrocca.

Un evento dai numeri imponenti ed inediti: 15 mila metri quadrati espositivi coperti, 10 mila scoperti, 300 aziende coinvolte da 7 regioni del centrosud, 600 animali in esposizione, 3 mostre nazionali, 2 mostre interregionali, 3 mostre regionali, 4 esposizioni, 5 ring per valutazioni morfologiche e prove attitudinali.

Nella maxi fiera, di contrada Olivola, una vera e propria arca di Noè della biodiversità animale italiana: 4 razze bovine, 5 ovine, 5 caprine, 2 suine, 4 equine, 20 di conigli, 50 avicole, 50 canine.

Di seguito le foto dell’inaugurazione.

Coldiretti, Loffreda: “Per il rispetto che si deve ai sacrifici delle imprese Bruno si dimetta”

Coldiretti, Loffreda: “Per il rispetto che si deve ai sacrifici delle imprese Bruno si dimetta”

AttualitàDalla Regione

Abbiamo scelto il silenzio, confidando in una presa d’atto di una situazione imbarazzante, ma la soglia della dignità è stata oltrepassata.

Solo le dimissioni di Pino Bruno potranno rimettere la neonata Camera di Commercio Irpinia-Sannio sui binari della credibilità istituzionale.”

E’ duro e senza appello l’affondo del direttore di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda, dopo settimane di schermaglie, di numeri legali saltati in consiglio e di sfide alla giunta.

Non siamo in un film western – sottolinea Loffreda – dove Bruno dagli occhi di ghiaccio si dichiara pronto a difendere il fortino contro l’assalto dei pellerossa.

Proseguendo il direttore Loffreda insiste sulle responsabilità relative ad un ente che si occupa di temi importanti come imprese e sviluppo economico:

Se la Camera di Commercio si ritrova in una condizione di ingovernabilità, le responsabilità hanno nomi e cognomi.

Lo avevamo detto e ripetuto, senza spirito corporativo, che la creatura era nata male. La governance di un ente importante per le imprese e per lo sviluppo economico di due province non può scaturire da voltafaccia, da accordi sottobanco, da ammiccamenti a vicende che attengono a rapporti personali”.

Concludendo, Loffredo chiede le dimissioni di Bruno:

La Coldiretti contesta questo costume, che è un pessimo esempio per le aree interne. Soprattutto in un momento storico di particolare sofferenza per la comunità e per il sistema produttivo, non ci si può mettere a giocare con le ambizioni personali.

Pino Bruno prenda atto del fallimento di un tentativo maldestro e disarticolato. Per il rispetto che si deve ai sacrifici che le imprese stanno sostenendo e per evitare ulteriori perdite di tempo, chiediamo a Bruno di mollare il fortino, consentendo alle rappresentanze di aprire una fase nuova. Prenda atto che è finita.

Diga di Campolattaro, Coldiretti: “Investimento su invasi sono un’urgenza, l’acqua non si deve sprecare”

Diga di Campolattaro, Coldiretti: “Investimento su invasi sono un’urgenza, l’acqua non si deve sprecare”

AttualitàDalla Provincia

“Il raggiungimento della quota di laminazione a Campolattaro, in pochi giorni e prima dell’inizio dell’inverno, è la prova provata che l’acqua si può e si deve conservare. Gli investimenti sugli invasi sono un’urgenza da mettere in cima all’agenda politicaNon ci si può fermare alle allerte meteo per evitare rischi ai cittadini, ma bisogna lavorare per prevenire i rischi“. Così Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti, dopo l’annuncio della Provincia di Benevento e dell’Agenzia Asea del traguardo dei 377,25 metri di altezza dell’acqua alla diga sul fiume Tammaro, il più grande lago artificiale della Campania.

“Ci troviamo di fronte ad un dato importante – sottolinea il presidente Masiello – che porta a compimento il percorso quarantennale di un’infrastruttura nata per servire l’agricoltura. Ma non possiamo ignorare due temi che ne derivano. Il primo riguarda la sicurezza. Senza la diga il carico d’acqua sull’asta fluviale avrebbe causato danni a valle. Il secondo riguarda il sistema idrico campano. L’invaso di Campolattaro è il nodo centrale per la resilienza ai cambiamenti climatici, non solo per il Sannio. Se non accumuliamo acqua e, soprattutto, se non la ridistribuiamo quando manca, ci troveremo nei prossimi decenni a fare i conti con l’avanzare della desertificazione. Motivo per cui abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere di spingere la distribuzione capillare per l’irrigazione parallelamente al progetto per l’uso potabile. Senza acqua nei campi non c’è cibo, non ci sono eccellenze agroalimentari, salta un pezzo fondamentale della nostra economia, si rompe l’equilibrio ambientale. Oltre a Campolattaro, chiediamo di continuare ad investire sugli invasi, anche piccoli. Coldiretti e Anbi hanno presentato un progetto al governo che prevede la realizzazione di 10 mila laghetti per conservare l’acqua piovana. Anche la Regione Campania può fare la sua parte in questo percorso”.

E dunque il presidente Masiello ribadisce: “Sprecare acqua quando piove, di fronte ad un drammatico cambiamento del clima, è un delitto. Non ci possiamo permettere ulteriori ritardi. La competitività alimentare è una priorità, ma senza disponibilità di acqua si riduce la capacità produttiva e si mette a rischio l’autosufficienza con un impatto pesante sui cittadini.”

Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica contro il cibo sintetico: partita la raccolta firme

Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica contro il cibo sintetico: partita la raccolta firme

AttualitàDall'Italia

Per la prima volta negli Stati Uniti è stata autorizzata per il consumo umano la “carne” in provetta.

A darne notizia sono Coldiretti e Filiera Italia dopo l’annuncio della Food and Drug Administration (Fda) di aver approvato un prodotto a base di carne ottenuto da cellule animali proposto dalla Upside Foods, un’azienda che produce “pollo” sintetico raccogliendo cellule da animali vivi che vengono moltiplicate in un bioreattore.

Si tratta – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – della prima autorizzazione al consumo umano di cibi in provetta rilasciata dall’Autorità alimentare statunitense che rischia di aprire la strada a scenari preoccupanti”.

Fondata nel 2015 come prima azienda al mondo di carne in provetta Upside Foods, con sede a Berkeley, in California, produce “carne”, “pollame” e “frutti di mare” sintetici ed ha raccolto fondi per un totale di 608 milioni di dollari, anche da Abu Dhabi Growth Fund (ADG), Bill Gates, Richard Branson, Kimbal e Christiana Musk, Cargill, Baillie Gifford, Future Ventures, John Doerr, John Mackey, Norwest, Softbank, Temasek, Threshold, Tyson Foods e altri.

L’avvenuta approvazione negli Stati Unti potrebbe aprire presto la strada – secondo Coldiretti e Filiera Italia – ai “cibi sintetici” nell’Unione Europea dove già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue“.

Una preoccupante novità contro la quale si schiera il 75% degli italiani che non sarebbe disposto a portare a tavola nel piatto la “carne” di Frankestein secondo gli ultimi dati del Crea, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi economica.

Per questo in Italia è partita la grande mobilitazione di Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica contro il cibo sintetico, con il via alla raccolta di firme su tutto il territorio nazionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy.

La petizione può essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello nazionale e locale.

L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla “carne” prodotta in laboratorio al “latte” senza mucche fino al “pesce” senza mari, laghi e fiumi.

Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.

Per quanto riguarda la “carne” da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non è carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato, non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani delle grandi multinazionali.

Coldiretti: “Caldo record: la natura è in tilt e le campagne sono in difficoltà”

Coldiretti: “Caldo record: la natura è in tilt e le campagne sono in difficoltà”

AttualitàDall'Italia

“La natura è in tilt con il caldo record che ha fatto scattare l’allarme siccità fuori stagione per tutte le colture in campo con gli imprenditori agricoli che stanno intervenendo addirittura con irrigazioni di soccorso per non compromettere le coltivazioni, dalle semine di grano ai kiwi prossimi alla raccolta, dal radicchio ai carciofi fino agli ortaggi lungo tutta la Penisola”.

È l’allarme lanciato da Coldiretti sugli effetti delle alte temperature che stanno sconvolgendo la vita di piante e animali. “Nelle campagne – precisa l’associazione – gli effetti si fanno sentire anche per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo, come avviene peraltro nelle città dopo sono ancora diffuse zanzare e mosche”.

“Il caldo – continua Coldiretti – sta anche provocando l’allungamento della fase vegetativa delle piante con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo”.

“Sui colli Euganei – viene rilevato – per le elevate temperatura e per la mancanza di escursione termica tra notte e giorno sono addirittura già fiorite le mimose che ora sono esposte all’arrivo delle gelate prima dell’appuntamento dell’8 marzo”.

Gli effetti dei cambiamenti climatici hanno prodotto perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che, quest’anno, secondo le stime di Coldiretti, superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale.