Chiuso circolo ricreativo: era usato per lo spaccio di droga

Chiuso circolo ricreativo: era usato per lo spaccio di droga

CronacaRegione

Nel fine settimana, a Montemiletto, i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano hanno dato esecuzione all’ “ordine di sospensione delle attività” emanato dal Questore di Avellino ai sensi dell’art.100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, con il quale è stata disposta la chiusura – per 15 giorni – di un circolo ricreativo ubicato nella centralissima Via Roma.

Un luogo di ritrovo per molti giovani di quel centro, all’interno del quale – qualche settimana fa – i militari dell’Arma avevano arrestato in flagranza un 25enne del posto, gestore di fatto del circolo, trovato in possesso di circa 35 gr. di sostanze stupefacenti di varia tipologia, già suddivise in dosi, nonché di materiale per il taglio e confezionamento.

Un locale pubblico che – nei fatti – veniva utilizzato quale base logistica per lo spaccio a Montemiletto. Per situazioni simili il nostro ordinamento prevede la possibilità di procedere, nei confronti del titolare della licenza, alla sospensione delle attività.

Carcere di Airola, rinvenuti cellulari e sostanza stupefacente a due detenuti

Carcere di Airola, rinvenuti cellulari e sostanza stupefacente a due detenuti

CronacaProvincia

Nella giornata odierna, durante una scrupolosa attività di vigilanza ed osservazione, la Polizia Penitenziaria ha rivenuto, all’Istituto Penale per Minorenni di Airola, due telefoni cellulari e sostanza stupefacente a due detenuti.

A darne notizia è Giuseppe Merola segretario nazionale FSA CNPP che esprime soddisfazione per l’apprezzabile operato dei poliziotti penitenziari, a salvaguardia dell’ordine e della sicurezza sia penitenziaria che pubblica. Da tempo l’Istituto di Airola sta vivendo delle forti criticità organizzative/gestionali, dettate dalle limitazioni logistiche e strutturali, oltre alla presenza di detenuti con problematiche.

Non per ultimo, la settimana scorsa sono evasi due giovani detenuti (uno dei quali è stato ripreso alcuni giorni fa). Non è più tempo di attese, occorrono politiche risolutive ad horas, come l’immediata riqualificazione edilizia dell’intera struttura – chiosa Merola – per poi avviare un tavolo tra le parti sindacali e la Direzione (insediata recentemente) per una nuova organizzazione del lavoro e dei servizi.

Esprimiamo il nostro compiacimento alla professionalità della Polizia Penitenziaria di Airola – conclude Domenico Pelliccia Segretario Generale Aggiunto della FSA CNPP – e rinnoviamo l’invito all’Amministrazione Centrale di adottare impellenti interventi a tutela di tutta comunità penitenziaria.

Estorsione e traffico di droga, 14 arresti nel Beneventano

Estorsione e traffico di droga, 14 arresti nel Beneventano

CronacaProvincia

Nella mattinata odierna, nelle province di Benevento, Avellino, Caserta e Catanzaro, i Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 14 soggetti.

I destinatari della misura cautelare sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, nonché estorsione, danneggiamento, detenzione di materiale esplodente, detenzione e porto illegale di armi e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare l’associazione camorristica denominata clan PAGNOZZI, operante nei comuni di Montesarchio (BN), Moiano (BN), Airola (BN), Sant’Agata de Goti (BN), San Martino Valle Caudina (AV) e San Felice a Cancello (CE).

L’odierno provvedimento scaturisce da un’articolata indagine avviata nel 2018, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotta dalla Compagnia Carabinieri di Montesarchio, che ha consentito di accertare la perdurante esistenza e operatività del citato sodalizio criminale, egemone nella Valle Caudina, delinearne l’attuale articolazione e individuarne i referenti preposti a ciascuna area territoriale di influenza.

Si fa presente, al riguardo, che le indagini svolte avevano già consentito l’emissione, in data 30.06.2020, da parte del Gip del Tribunale di Napoli dell’O.C.C. nr.33822/2018 RGNR e nr.09439 RGGIP – nr. 257/20 R.O.C., eseguita in data 13.07.2020, nei confronti di MORZILLO Pietrantonio, MASSARO Biagio, MASSARO Pasquale, MASSARO Alessandro, BUONO Francesco, BUONANNO Antonio, TRUOCCHIO Luca, ZAMPELLA Umberto, in relazione ad alcuni episodi estorsivi, compiuti nell’ambito dell’operatività del clan.

In relazione a tali imputazioni i suddetti imputati in data 10 maggio 2021 sono stati condannati in sede di giudizio abbreviato dal Tribunale di Napoli, Ufficio Gip sezione 27, sentenza modificata dalla Corte di Appello di Napoli IV Sezione Penale, solo quoad poenam in data 9 dicembre 2022

I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di acquisire ulteriori elementi di prova in merito all’esistenza di un’organizzazione criminale di natura camorristica di forte allarme sociale, attiva nel territorio Valle di Suessola e della Valle Caudina ed in particolare nei comuni di Moiano (BN), Montesarchio, San Martino Valle Caudina (AV) Sant’Agata de Goti, San Felice a Cancello che, nel tempo, ha subito trasformazioni dovute soprattutto a defezioni e scissioni tra le varie anime del direttorio dello storico clan.

Dall’attività investigativa sono emersi, infatti, rilevanti elementi probatori circa il capillare controllo criminale del territorio realizzato dal clan PAGNOZZI, di cui è stata accertata la disponibilità di armi utilizzate per compiere richieste estorsive ai danni di imprenditori edili operanti nella provincia di Benevento, alcune delle quali anche mediante incendi e danneggiamenti.

Contestualmente, è stata documentata la gestione di “piazze” di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana (approvvigionate nell’hinterland napoletano) in vari comuni delle province di Benevento e Avellino, attraverso una precisa ripartizione di ruoli tra i sodali.

L’indagine ha consentito anche di documentare un tentativo di condizionamento delle elezioni amministrative del Comune di Moiano svoltesi il 26 maggio 2019, mediante la presentazione di una lista elettorale e il compimento di atti intimidatori nei confronti di soggetti riferibili allo schieramento politico contrapposto, risultato comunque vincente.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Montesarchio, 31enne e 29enne denunciati per droga

Montesarchio, 31enne e 29enne denunciati per droga

CronacaProvincia
Un 45enne ed un 24enne del posto, invece, sono stati segnalati alle autorità poiché trovati in possesso di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” e “hashish”.

E’ stata vasta e diversificata l’operazione di perlustrazione e controllo del territorio condotta nel fine settimana dai Carabinieri della Compagnia di Montesarchio (BN), su disposizione del Comando Provinciale di Benevento, finalizzata principalmente al contrasto dei reati contro lo spaccio e la detenzione di sostanza stupefacente nonché al controllo della circolazione stradale.

Il servizio, svolto per massimizzare l’attività preventiva e, se del caso, repressiva, ha interessato tanto le vie cittadine quanto le aree rurali delle varie contrade disseminate ambito comuni di Montesarchio, Foglianise e Ceppaloni.

Sono stati impegnati nell’attività di controllo, dieci equipaggi automontati composti da venti militari dipendenti dalla Compagnia di Montesarchio che hanno controllato in totale 106 persone di interesse operativo e 78 veicoli, effettuato 11 perquisizioni, elevato 9 contravvenzioni al Codice della Strada e proceduto al sequestro amministrativo di 1 ciclomotore poiché condotto da un soggetto che non aveva mai conseguito la patente, nonché privo di targa e copertura assicurativa.

In Montesarchio (BN) sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, un 31enne ed un 29enne del posto, poiché trovati in possesso di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e “cocaina”; sono stati segnalati alla Prefettura di Benevento ai sensi dell’art. 75 del d.P.R. 309/90, un 45enne ed un 24enne del posto, poiché trovati in possesso di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” e “hashish”.

In Piazza “La Garde” sono state rinvenute e sottoposte a sequestro alcune confezioni contenenti sostanza stupefacente del tipo “hashisc” e “marijuana”.

In Ceppaloni (BN) un 31enne del posto è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento poiché responsabile di violazione degli obblighi attinenti alla libertà vigilata.

In Foglianise (BN) è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, un 32enne del posto poiché nel corso di un controllo alla circolazione stradale, forniva false attestazioni sull’identità personale.

Delivery della droga durante la pandemia: blitz anche nel Sannio

Delivery della droga durante la pandemia: blitz anche nel Sannio

BeneventoCronaca

Un’operazione antidroga è scattata la scorsa notte a Gioia Tauro dove 11 persone sono state arrestate dai carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura di Palmi, diretta da Emanuele Crescenti. Nove indagati sono finiti in carcere e due ai domiciliari.

Il blitz dei carabinieri, nell’ambito dell’inchiesta “Smart delivery”, ha interessato non solo la provincia di Reggio Calabria ma anche quelle di Benevento, Vibo Valentia e Siracusa.

Gli indagati sono accusati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Stando alle indagini dei carabinieri della compagnia di Gioia Tauro, tra l’agosto 2020 e il giugno 2022, un gruppo di soggetti originari di alcuni comuni della Piana utilizzando un sistema rodato e ben collaudato, si sarebbero occupati di gestire, in varie località, lo spaccio di cocaina, marijuana e crack.

Nel periodo del lockdown per l’emergenza Covid, nella Piana di Gioia Tauro la droga veniva consegnata a domicilio. Da qui il nome – Smart delivery – dato all’operazione condotta oggi dai carabinieri che hanno arrestato undici persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del procuratore di Palmi Emanuele Crescenti.

Sono complessivamente 23 gli indagati, accusati, a vario titolo di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. In 9 sono finiti in carcere: Domenico Laganà di 28 anni residente a Gioia Tauro, Antonio Paladino (41) di Rosarno, Francesco Cosoleto (45) di Gioia Tauro, Rosario Caminiti (42) di Rosarno, Michele Pronestì (48 anni) di Polistena, Mario Martorano (26) di Rosarno, Fortunato Martorano (24) di Rosarno, Domenico Scarmato (55) di Rosarno e Andrea Facciolo (22) di Rosarno. Ai domiciliari sono finiti Alessandro Laversa (42) residente a Rizziconi, e Antonio Larosa (45) di Taurianova.

L’indagine prende spunto da alcune informazioni raccolte nel 2020 da una pattuglia dell’Arma, nel corso di un intervento per una lite in famiglia: nella circostanza, i carabinieri della compagnia di Gioia Tauro si accorsero che la lite nasceva da un debito legato al traffico di stupefacenti.

“Sto arrivando con una birra ma senza vino”. “Se vuoi passare, una birra te la posso dare”. Sono i dialoghi criptati decifrati dai carabinieri che, grazie alle intercettazioni e all’attività di indagine classica, sono riusciti a ricostruire numerosi episodi di detenzione e cessione di cocaina, marijuana e crack. L’inchiesta della Procura di Palmi ha acceso un fato su due “piazze di spaccio”, una a Rosarno e una a Gioia Tauro. Sono stati, inoltre, individuati alcuni “posti sicuri” dove gli indagati tenevano la droga a Rizziconi.

Con più di cento episodi di spaccio documentati, i pm hanno riscontrato un voluminoso giro di affari e clienti, gestito da soggetti ritenuti comunque vicini agli ambienti della ‘ndrangheta che utilizzavano una serie d’espedienti per evitare i controlli delle forze di polizia, ad esempio intestando le schede cellulari a cittadini stranieri o addirittura a persone inesistenti. Non era il cliente a recarsi dallo spacciatore, ma dopo aver concordato, anche telefonicamente o via social, la consegna della droga avveniva direttamente a domicilio.

 Ad uno degli indagati, Antonio Paladino, inoltre, la Procura ha contestato il reato di morte come conseguenza di altro delitto poiché, nel 2021, un 56enne è deceduto dopo aver acquistato da lui e successivamente assunto per endovena, cocaina pura all’82,4%.

Nel corso delle indagini, infine, all’interno di una casa apparentemente abbandonata è stato sequestrato un vero e proprio arsenale pronto all’uso. Dentro un secchio di plastica, infatti, ben occultati da diversi strati di cellophane sono stati rivenuti una mitraglietta Uzi, perfettamente oleata e fornita di caricatori e proiettili, un ordigno artigianale improvvisato e 4 chili di polvere pirica.

Montemiletto| Arrestato per spaccio il gestore di una sala giochi

Montemiletto| Arrestato per spaccio il gestore di una sala giochi

CronacaRegione

Continua l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, che negli ultimi due giorni hanno presidiato i comuni di Sturno, Frigento, Gesualdo e Montemiletto.

I servizi – che hanno visto l’impiego complessivo di oltre 30 pattuglie in appena 48 ore – hanno riguardato il contrasto ai reati predatori ed alle violazioni della normativa sugli stupefacenti.

Grazie alla penetrante opera di monitoraggio, tanto sulle strade quanto nei locali pubblici, nella tarda serata di ieri un uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di circa 35 grammi di stupefacenti di vario genere, già suddivisa in dosi.

Si tratta di un 25enne, gestore di una sala giochi di Montemiletto, tradito dall’infallibile fiuto di “Neo”, il pastore tedesco del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno, che ha rintracciato la droga nonostante fosse stata sapientemente occultata in un vano del bancone di mescita del locale.

Altre tre persone sono state trovate in possesso di modiche quantità di stupefacente, e dunque amministrativamente segnalate alla Prefettura di Avellino, mentre un 74enne pregiudicato originario della provincia di Foggia è stato proposto per l’applicazione del Foglio di Via Obbligatorio dal comune di Montemiletto.

L’attività ispettiva ha riguardato anche il rispetto delle norme della circolazione stradale (con 8 contravvenzione elevate, 3 patenti ritirate e un veicolo sequestrato) e quelle in materia di pubblica sicurezza, con svariati controlli ai detentori di armi da sparo.

Nel complesso sono stati controllati circa 150 veicoli ed oltre 220 persone.

Arrestato medico 35enne in servizio al carcere di Avellino: nascondeva droga e telefoni in confezione di sigari

Arrestato medico 35enne in servizio al carcere di Avellino: nascondeva droga e telefoni in confezione di sigari

CronacaRegione

Personale della Squadra Mobile della Questura di Avellino nel corso di un’attività investigativa finalizzata al contrasto dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti, ha tratto in arresto, in flagranza di reato, un 35enne di Marcianise (CE).

Il predetto, medico in servizio presso il complesso penitenziario “A. Graziano di Avellino” è stato fermato a bordo della propria autovettura mentre si recava sul posto di lavoro.

Nella circostanza a seguito di perquisizione personale, all’interno della borsa da medico, venivano rinvenute due confezioni di sigari, apparentemente sigillati, al cui interno però erano celati due panetti contenenti 98, 25 grammi di hashish, nonché 4 mini telefoni cellulari con relativi cavi da destinare presumibilmente ai detenuti della Casa Circondariale.

L’uomo, pertanto, veniva condotto in Questura e, a conclusione degli accertamenti di rito, su indicazione della Procura della Repubblica di Avellino posta a disposizione dell’A.G. che successivamente convalidava l’arresto applicando della misura degli arresti domiciliari.

Montesarchio, 30enne arrestato per spaccio di droga

Montesarchio, 30enne arrestato per spaccio di droga

CronacaProvincia

Nella tarda serata di mercoledì 27 settembre i Carabinieri del Comando Compagnia di Montesarchio hanno tratto in arresto, nella presunta flagranza di spaccio di stupefacenti un giovane di 30 anni, di Montesarchio, il quale ha nominato come proprio difensore l’Avvocato Vittorio Fucci.

In particolare, secondo i militari, il 30enne caudino sarebbe stato rinvenuto con una molteplicità di dosi di diverse sostanze stupefacenti, tra cocaina hashish e marijuana, pronte per essere cedute a tossicodipendenti.

Il giovane è stato sottoposto, però, alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Nelle prossime ore ci sarà l’udienza di convalida innanzi al Giudice delle indagini preliminari.

Montesarchio, al bar con stupefacenti e revolver: arrestati

Montesarchio, al bar con stupefacenti e revolver: arrestati

CronacaProvincia

Quello di ieri doveva essere un tranquillo sabato sera per un Carabiniere che al termine del servizio si è fermato a sorseggiare un caffè in un Bar nei pressi di piazza La Garde, punto di riferimento anche per la movida giovanile, quando la sua attenzione ricade sul comportamento di due giovani ed in particolare sul marsupio da uno di questi indossato che appare notevolmente pesante, al punto che l’uomo spesso è costretto a risistemarlo.

Il militare, insospettito dall’atteggiamento dei due, si allontana e senza allarmare le persone presenti in piazza, chiama il 112 e chiede l’intervento dei suoi colleghi.

In men che non si dica interviene sul posto una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Montesarchio che bloccano i due uomini, un 53enne del posto ed un 40enne originario del napoletano.

A seguito di perquisizione personale i militari rinvengono addosso al 53enne un notevole quantitativo di sostanza stupefacente, mentre nel marsupio del 40enne trovano un revolver di grosso calibro pronto all’uso, rubato in provincia di Campobasso.

Lo spacciatore ed il suo guardaspalle armato, sono stati tratti in arresto in quanto ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, di detenzione e porto di armi da fuoco e di ricettazione. I due su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica di Benevento sono stati associati alla Casa Circondariale di Benevento.

Benevento, getta droga dalla finestra: arrestato 32enne sannita

Benevento, getta droga dalla finestra: arrestato 32enne sannita

BeneventoCronaca

Continua incessante l’opera di prevenzione e repressione in ordine al contrasto di attività illecite legate al fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Benevento, quotidianamente impegnati per garantire sicurezza e rispetto della legalità.

In tale contesto, un’altra importante attività è stata condotta dai militari della Compagnia di Benevento che nella tarda serata di ieri.

Nello specifico, personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, nel corso di accurato servizio di osservazione nei pressi di un’abitazione di un 32enne di Benevento, constavano che questi gettava dalla finestra “un involucro” ad un giovane che, dopo averlo occultato negli slip, saliva a bordo di un’autovettura e, a forte velocità, si allontanava in direzione del centro abitato.

Inseguito e fermato il ragazzo, un 22enne di Benevento, veniva trovato in possesso di una dose di cocaina ed una di crack, proprio negli slip, mentre nell’autovettura, occultato in un pacchetto di sigarette, quattro dosi di hashish.

L’azione di contrasto veniva proseguita presso l’abitazione del 32enne che notato l’avvicinarsi dei militari lanciava dalla finestra altri due involucri, nell’aiuola sottostante che una volta individuati e raccolti risultavano essere cinque bilancini di precisione, alcuni dei quali con tracce di stupefacente, nonché una dose di cocaina ed una dose di crack per un peso complessivo di 7 grammi circa. 

Alla luce delle evidenze raccolte l’uomo veniva dichiarato in arresto per spaccio e detenzione ai fini di spaccio e tradotto, come disposto dal Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Benevento, al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione mentre il 22enne segnalato, quale assuntore, alla Prefettura di Benevento.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura pre cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, adottato nella fase delle indagini preliminari e il destinatario dello stesso è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.