Smantellato giro di droga: arresti anche a Benevento

Smantellato giro di droga: arresti anche a Benevento

BeneventoCronaca

Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite a Benevento, Milano, Perugia e Ancona, a cui si è aggiunto l’arresto in flagrante di un italiano trovato in possesso di 1,5 kg di marijuana e 5 gr di cocaina a Marotta di Mondolfo (Pesaro Urbino), altri 25 gr di cocaina trovati in varie aree pubbliche della cittadina, 13 indagati, numerose perquisizioni locali e domiciliari, il sequestro di 25mila euro complessivi in contanti, cellulari e appunti manoscritti.

Sono alcuni dei numeri dell’operazione ‘Mare d’Inverno’ condotta dai carabinieri del comando provinciale di Pesaro Urbino, che hanno smantellato un giro di spaccio di stupefacenti, in particolare cocaina, destinate al territorio delle province di Pesaro Urbino, Ancona, Rimini e Perugia, con Marotta come sede di spaccio al dettaglio.

L’indagine è stata avviata nella primavera del 2022 e ha portato ad individuare ruoli e modalità operative di ogni singolo indagato: lo stupefacente era stoccato, in grandi quantità, in un agriturismo in provincia di Perugia, dove veniva frazionato in quantitativi compresi tra i 100 e i 500 grammi e poi trasportato in auto presso un ristorante annesso a un campeggio estivo di Marotta, gestito da due degli indagati. Qui avveniva lo smistamento della droga per gli acquirenti finali. Ingegnosi i nascondigli dello stupefacente, occultato in anfratti, canne fumarie, tubi dei condizionatori d’aria, scatolette di metallo attaccate con calamite sotto ad auto in sosta.

Nel corso dell’indagine sono stati eseguiti due arresti e due denunce per detenzione ai fini di spaccio e sono stati documentati più di 30 episodi di cessione e vendita di stupefacente, per un quantitativo accertato di oltre 9 kg di cocaina, dei quali 1,5 kg sottoposti a sequestro.

Montesarchio, detenzione ai fini di spaccio: ai domiciliari in tre

Montesarchio, detenzione ai fini di spaccio: ai domiciliari in tre

CronacaProvincia

Sono stati sottoposti ai domiciliari i tre uomini arrestati dai Carabinieri di Montesarchio: detenzione ai fini di spaccio, è questa l’ipotesi di reato contestata ai tre.

Ai tre, tutti di Montesarchio e segnatamente: Sergio Uliva, 55 anni, Vincenzo Avella, 59 anni, e Giuseppe Taddeo, 30 anni, sono stati sequestrati 27 grammi di hashish mentre erano in piazza La Garde. Sono tutti difesi dall’Avv. Mario Cecere.

Tentano di investire un Carabiniere al posto di blocco: arrestati due giovani

Tentano di investire un Carabiniere al posto di blocco: arrestati due giovani

CronacaProvincia

I Carabinieri della Compagnia di Benevento nel corso di servizio finalizzato al controllo del territorio ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella tarda serata di ieri intercettavano sulla SS Appia di Montesarchio un’autovettura Fiat Punto con due persone a bordo, che poco prima avevano forzato un posto di blocco.  Il conducente dell’auto, infatti notata la presenza della pattuglia aumentava la velocità  ed indirizzava l’autoveicolo verso il militare, il quale solo all’ultimo istante riusciva ad indietreggiare repentinamente evitando così di essere investito.

Ne seguiva un inseguimento, ad alta velocità, per circa un chilometro e, durante tale azione, il passeggero lanciava dal finestrino un involucro. Tale diversivo non ha tuttavia colto di sorpresa i Carabinieri, che avendo compreso cosa stesse accadendo, riuscivano immediatamente a recuperare sulla strada l’involucro consistente in due buste di cellophane sottovuoto contenente cocaina da tagliare per un peso complessivo di 130 grammi.

Gli occupanti sono stati identificati in una coppia di Benevento che venivano tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e per il solo conducente anche di resistenza a P.U., e posti a disposizione della Procura della Repubblica di Benevento che disponeva per l’uomo la traduzione presso la Casa Circondariale di Benevento mentre per la donna gli arresti domiciliari presso il proprio domicilio.

Il provvedimento eseguito è una misura pre-cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed i destinatari sono persone sottoposta alle indagini e, quindi, presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Scoperto carico di droga tra Benevento e Campobasso: fermati in due

Scoperto carico di droga tra Benevento e Campobasso: fermati in due

BeneventoCronaca

I carabinieri di Bojano (Campobasso) hanno intercettato e sequestrato un carico di droga, complessivamente 50 grammi di cocaina, mentre veniva trasportato dalla Campania verso Bojano.

I militari hanno arrestato un uomo di 62 anni, che è ora ai domiciliari, e denunciato un 53enne che era alla guida dell’auto sulla quale i due stavano viaggiando. La macchina è stata fermata sulla statale 87, al confine tra le province di Campobasso e Benevento.

Il 62enne durante il controllo ha tentato di far cadere sotto l’abitacolo l’involucro contenente la droga. Nelle successive perquisizioni nelle case dei due, che vivono in un paese della zona e che sono parenti, sono stati trovati un bilancino di precisione e una modica quantità di hashish.

Droga, arrestati due beneventani

Droga, arrestati due beneventani

BeneventoCronaca

Nella mattinata odierna, all’esito di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione alle misure cautelari personali della custodia cautelare in carcere  e degli arresti domiciliari disposte dal GIP nei confronti di due soggetti, di cinquantatré e trentacinque anni, raggiunti rispettivamente da gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di illecita detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e ricettazione.

L’attività di indagine trae origine da una perquisizione domiciliare svolta presso l’abitazione di uno dei due indagati, ove venivano rinvenuti le sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, nonché tre bilancini di precisione.

I successivi approfondimenti investigativi, compiuti mediante intercettazioni telefoniche, servizi di OCP, perquisizioni e sequestri, acquisizione di tabulati telefonici, escussione a sommarie informazioni degli acquirenti, consentivano di acquisire gravi indizi nei confronti del soggetto di cinquantatre anni in ordine ad una stabile attività di cessione di sostanze stupefacenti di vario tipo (cocaina, hashish, metadone e crack) nel rione Capodimonte per un corrispettivo compreso tra un minino di euro 20,00 e un massimo di euro 90,00. Le cessioni avvenivano quotidianamente da ottobre 2021 a febbraio 2022, a seguito di specifiche richieste avanzate dai singoli acquirenti, i quali in sede di sommarie informazioni confermavano l’attività di spaccio dell’indagato, le dosi acquistate ed il relativo prezzo.

Nel corso dell’attività si acquisivano gravi indizi, altresì, in ordine alla ricettazione ad opera di un soggetto di trentacinque anni di tre calici in ottone e due pissidi a forma di ciotola, denunciati provento di furto in quanto sottratti dalla Chiesa San Giuseppe Moscato di Benevento nel mese di novembre 2021, nonchè di diverso materiale di cantiere ed attrezzature provento di furto in un cantiere edile avvenuto il 5 gennaio 2022. Il predetto materiale veniva rinvenuto e restituito agli aventi diritto.  

Sulla scorta degli elementi raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento condivideva il compendio probatorio emerso in fase di indagine e, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura, applicava la custodia cautelare in carcere al primo e gli arresti domiciliari al secondo degli indagati, ravvisando il pericolo di reiterazione dei reati della medesima specie.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Nasconde droga tra le tegole in giardino: a Ceppaloni arrestata 31enne

Nasconde droga tra le tegole in giardino: a Ceppaloni arrestata 31enne

CronacaProvincia

Vasta e diversificata l’operazione di perlustrazione e controllo del territorio condotta nella serata di ieri dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio, su disposizione del Comando Provinciale di Benevento, finalizzata principalmente al contrasto dei reati di tipo predatorio ed a quello di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

A Ceppaloni una 31enne è stata arrestata perché trovata in possesso di 40 grammi di cocaina. Il dispositivo dei militari è stato integrato con unità cinofile di Sarno: intervenuti con il pastore tedesco Neo, dopo una meticolosa ricerca, i cinofili hanno rintracciato la droga occultata tra le tegole ammassate in giardino e, per eludere i controlli, ermeticamente sigillata in un barattolo di latta.

Oltre allo stupefacente sono stati individuati e sottoposti a sequestro vari strumenti per la pesatura ed il confezionamento della sostanza ed una somma di denaro in contanti superiore ai duemila euro, ritenuta riconducibile all’illecita attività in materia di sostanze stupefacenti.

La donna, dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato di turno è finita agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, mentre nella mattinata odierna, in sede di udienza l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di presentazione alla p.g. a giorni alterni.

Benevento, inseguimento in zona Palazzine: arrestato 31enne sannita

Benevento, inseguimento in zona Palazzine: arrestato 31enne sannita

BeneventoCronaca

Nella serata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Benevento, nell’ambito di ulteriori servizi di controllo del territorio traevano in arresto un 31enne di Benevento per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Benevento dopo un breve inseguimento di un’autovettura sospetta con due giovani a bordo, intercettata nella zona delle cosiddette “Palazzine”, riuscivano a bloccare la stessa e procedere al controllo degli occupanti. Nel corso degli accertamenti il passeggero 25 enne, dopo essere sceso dall’auto con un gesto fulmineo si disfaceva di un involucro risultato poi contenere 2 grammi di cocaina e si dileguava nel reticolo delle vie che compongono il complesso residenziale. La conseguente perquisizione eseguita invece presso l’abitazione del conducente, un 31enne di Benevento, consentiva di rinvenire nello sciacquone del bagno del suo garage tre confezioni contenenti complessivamente 40 grammi di hascisc ed un’ulteriore confezione di cocaina occultata nella camera da letto, nonché la somma in contati di oltre 600 euro, ritenuta il provento dell’attività di spaccio.

Le modalità di rinvenimento hanno fatto ritenere che la droga sarebbe stata destinata allo spaccio verso terze persone. Al termine dell’attività di polizia giudiziaria, l’uomo veniva deferito alla Procura della Repubblica di Benevento, in stato di arresto, “per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e pertanto veniva informato il Sostituto Procuratore di turno che disponeva gli arresti domiciliari.

L’altro giovane fuggitivo, poiché noto ai militari operanti veniva denunciato in stato di libertà per resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

La misura precautelare disposta dalla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, verrà sottoposta alla convalida dell’Autorità giudiziaria, avverso cui sono ammessi mezzi d’impugnazione. Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e pertanto presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Prosegue dunque da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento e delle sue articolazioni, il contrasto a questa forma di illegalità che si prefigge principalmente la tutela della salute verso i nostri giovani, oltre che un importante obiettivo di contrasto alla criminalità comune ed organizzata.

Valle Caudina, controlli dei Carabinieri: scattano denunce e  perquisizioni

Valle Caudina, controlli dei Carabinieri: scattano denunce e perquisizioni

CronacaProvincia

Vasta e diversificata l’operazione di perlustrazione e controllo del territorio condotta nella serata di ieri dai Carabinieri della Compagnia di Montesarchio, su disposizione del Comando Provinciale di Benevento, finalizzata principalmente al contrasto dei reati di tipo predatorio, a quello di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti nonché al controllo della circolazione stradale per prevenire incidenti stradali. Venivano infatti controllati circa 60 autoveicoli, effettuate 15 perquisizioni e contestate oltre 20 infrazioni per violazioni al codice della strada.

Nello specifico, i militari dell’Arma hanno deferito in stato di arresto alla Procura della Repubblica di Benevento in tre distinti controlli tre persone locali, di cui una con precedenti giudiziari. Infatti, a Moiano un 30enne di Airola veniva sorpreso alla guida della propria autovettura senza mai aver conseguito la patente di guida, già recidivo per gli stessi fatti; a Bucciano, un 59enne del posto veniva segnalato, stanti le circostanze del rinvenimento, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente perché in possesso di 41,30 grammi di marijuana e di 152 semi ed infine a Montesarchio, un 20enne aveva violato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Ed ancora, i militari della Compagnia caudina, qualche giorno fa, nell’ambito dei servizi di contrasto al commercio illecito di stupefacenti, in Ceppaloni, deferivano, in stato di arresto all’Autorità Giudiziaria sannita, perché trovati in possesso di un panetto di 100 grammi di hashish nr. 3 soggetti i quali, alla vista dei Carabinieri avevano anche tentato di disfarsi della droga lanciando l’involucro dal finestrino.

Sempre nell’ambito del contrasto agli stupefacenti, nel fine settimana, i CC di Montesarchio segnalavano alla Prefettura di Benevento quali assuntori di stupefacenti, nr.7 persone, rinvenendo numerose dosi di hashish, marijuana, cocaina ed eroina, sottoposte a sequestro amministrativo.

Le misure precautelari disposte dalla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, sono state sottoposte alla convalida dell’AA.GG. avverso cui sono ammessi mezzi d’impugnazione. Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e pertanto presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Arbitri, procuratore capo arrestato: è bufera sull’Aia

Arbitri, procuratore capo arrestato: è bufera sull’Aia

Calcio

E’ bufera sull’Associazione arbitri dopo l’arresto del procuratore capo Aia, Rosario D’Onofrio, l’ex militare finito nella rete di un’operazione della Dda di Milano e della Guardia di Finanza per traffico di droga.

Operazione portata a termine giovedì, ma i cui particolari, emersi nelle ore successive, hanno condotto alle dimissioni dall’incarico di D’Onofrio, al forte imbarazzo dell’Aia che si difende e si dichiara “tradita”, alle parole dure di Gabriele Gravina.

Il presidente della Federcalcio si dice “sconcertato” e chiede al presidente Aia, Trentalange, di chiarire come possa essere avvenuta come sia avvenuta la nomina, venti mesi fa, di D’Onofrio alla guida degli inquirenti del mondo arbitrale. L’Aia denuncia quello che definisce “un vero e proprio tradimento che ha creato un serio danno d’immagine a tutta l’Associazione che, è bene ricordarlo, non ha poteri istruttori per esercitare opera di verifica e controllo di quanto dichiarato dagli associati”.

L’inchiesta milanese ha fatto venire a galla la doppia vita di una persona che nel 2013, sotto la presidenza di Marcello Nicchi, era entrata nella commissione disciplinare Aia e che poi l’attuale presidente, Alfredo Trentalange, ha nominato a capo dell’ufficio che indaga su eventuali irregolarità degli arbitri.

Secondo la Guardia di Finanza, D’Onofrio, ribattezzato ‘Rambo’, era al centro di un traffico di droga tra Italia e Spagna, e durante il lockdown usava la mimetica dismessa per muoversi liberamente.

L’Associazione arbitri si trova esposta sulla delicata questione anche perchè prima dell’arresto di due giorni fa – coinvolto in un traffico internazionale di sostanze stupefacenti anche con l’accusa di associazione per delinquere -, D’Onofrio era stato arrestato nel maggio 2020 in flagranza di reato mentre consegnava un carico di 40 chili di marijuana. Per oltre due anni, l’ex militare ha continuato ad esercitare la sua attività, prima da componente della Commissione di disciplina e quindi, con la nomina avvenuta nel marzo 2021 – un mese dopo il cambio delle guardia alla guida dell’Associazione tra Nicchi e Trentalange – quale Procuratore capo. Nel calcio, l’unico motivo di ‘sospetto’ nei suoi confronti, ma del tutto lontano da vicende legate al traffico di droga, era emerso di recente. La Procura della Figc, guidata da Giuseppe Chine’, lo scorso 28 ottobre lo aveva deferito per una vicenda riguardante il suo incarico, imputandogli la mancata apertura di un procedimento disciplinare e l’avvio di attività inquirenti “in assenza dell’instaurazione di un formale procedimento”. La commissione federale di garanzia esaminerà il caso in un’udienza già fissata per il 25 novembre.

Intanto Gravina è durissimo: “Ho subito chiesto riscontro al presidente Trentalange sulle modalità di selezione del Procuratore, in quanto la sua nomina è di esclusiva pertinenza del comitato nazionale su proposta del presidente dell’Aia. Una cosa è certa, la Figc assumerà tutte le decisioni necessarie a tutela della reputazione del mondo del calcio e della stessa classe arbitrale”. L’Aia ha espresso “sorpresa e sgomento” per la vicenda di D’Onofrio e sottolinea che “per assumere la qualifica di arbitro, l’interessato deve dichiarare l’assenza di procedimenti penali nonché di condanne superiori a un anno per reati dolosi” e che il regolamento impone anche “l’immediata comunicazione di avvisi di garanzia, pendenze di procedimenti penali e misure restrittive della libertà personale”.

“Questo – prosegue l’Assoarbitri – non è mai accaduto” nel caso di D’Onofrio, neanche dopo la nomina a procuratore e quindi l’Aia “è stata vittima ed indotta in errore con una gravissima e dolosa omissione. Un tradimento che ha creato un serio danno d’immagine a tutta l’Aia che non ha a disposizione poteri istruttori. Un aspetto questo – è la conclusione – che dovrà essere oggetto di un’attenta valutazione e di eventuali nuove misure operative per non ritrovarsi in futuro in situazioni simili”.

Intanto, la Procura federale ha chiesto alla Dda e alla procura di Milano di accedere agli atti dell’inchiesta in cui è coinvolto D’Onofrio per eventualmente procedere a sua volta. Insomma, il caso è aperto.

Spaccio, annullata (con rinvio) la condanna di una 47enne di Benevento

Spaccio, annullata (con rinvio) la condanna di una 47enne di Benevento

BeneventoCronaca

La Corte di Cassazione, sesta sezione penale, ha annullato la condanna – rinviando per un nuovo giudizio alla Corte di appello di Napoli – emessa a carico di Luongo Anna, 47 anni, di Benevento.

Come si ricorderà la donna era astata arrestata il 21 giugno dello scorso anno per un accusa di numerose cessioni di sostanza stupefacente a tossicodipendenti della provincia di Benevento e per avere occultato la stessa sostanza anche nel vano ascensore dello stabile in cui risiede al rione Ferrovia di Benevento.

Il Tribunale l’aveva condannata alla pena di anni 2 di reclusione restituendole però parte della somma sequestrata e ritenuta il provento dello spaccio.

La Corte di Appello di Napoli in data 28 marzo 2022 ha ridotto lievemente la pena ad anno 1 e mesi 10 di reclusione accogliendo parzialmente l’appello e ritenendo che la condotta integrasse un solo reato eliminando così l’aumento per la continuazione.

Luongo Anna, pluripregiudicata in materia di droga (difesa dall’Avv. Luca Russo), che era stata per questo reato sottoposta agli arresti domiciliari e poi all’obbligo di firma, è tornata completamente libera per questa causa avendo la Corte di Appello revocato ogni misura cautelare nei confronti della stessa.