Caso scommesse, presentate le motivazioni del TFN sulla squalifica di Pastina e sul proscioglimento di Letizia

Caso scommesse, presentate le motivazioni del TFN sulla squalifica di Pastina e sul proscioglimento di Letizia

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Quest’oggi il Tribunale Federale Nazionale ha pubblicato le motivazioni in merito alla sentenza del caso calcioscommesse che ha visto coinvolti due tesserati del Benevento e due ex giocatori della Strega.

Il 29 luglio scorso il dispositivo del Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare (QUI i dettagli) ha prosciolto Letizia e Brignola, squalificando invece Pastina (per 2 anni, con l’aggiunta di 15mila euro d’ammenda) e Forte (per 9 mesi, più 6mila euro).

Di seguito, dunque, uno stralcio delle motivazioni presentate dal TNF in merito alla squalifica di Pastina e al proscioglimento di Letizia, i due attuali tesserati della Strega (QUI l’intera documentazione). Ora, entro sette giorni, le parti o la Procura avranno la possibilità di presentare ricorso davanti alla Corte d’Appello Federale, cosa già comunicata sui social da parte del difensore di Battipaglia.

Con riferimento alla posizione del Sig. PASTINA, assumono rilievo le risultanze delle indagini effettuate dalla Guardia di Finanza e le conseguenti ammissioni effettuate dal PASTINA anche in sede di audizione personale innanzi alla Procura della FIGC. La difesa del PASTINA contesta, da un lato, l’avvenuta apertura – e l’esistenza – del conto Hill Side intestato a suo nome e, da ultimo, con la memoria difensiva integrativa, anche l’effettuazione delle quattro scommesse in precedenza esplicitamente ammesse, eccependo al riguardo l’utilizzo dell’account a lui intestato da parte di diversi soggetti. La tesi sostenuta non appare,
tuttavia, convincente. Con riferimento alle scommesse effettuate e risultanti sul conto Hill Side, di cui dà ampia contezza la Guardia di Finanza, non appaiono apprezzabili le considerazioni effettuate dal PASTINA che, invero, si è limitato a sostenere di non aver aperto alcun conto presso la cennata piattaforma, ma ha anche aggiunto di non voler sporgere denuncia per la grave violazione che sarebbe avvenuta – qualora il conto fosse stato aperto a sua insaputa ed a suo nome – da soggetti a lui sconosciuti, anche per le gravi conseguenze che tale circostanza può potenzialmente comportare. A tal proposito, poi, come già osservato con riferimento alla posizione del LETIZIA, il deferito in questione si limita ad insinuare un dubbio sui comportamenti di quest’ultimo nel senso che lamenta l’impossessamento di fatto del suo account e la disponibilità di tutte le credenziali necessarie per aprire anche uno o più conti a suo nome, senza tuttavia addebitargli alcun comportamento specifico. Né il Pastina, oltre che lamentare l’intrusione di terzi sui propri conti e la conseguente non imputabilità ad alcuno (ad eccezione delle quattro scommesse dal medesimo ammesse) degli intrusi, ha affermato e neppure dedotto circa la sua estraneità alla effettuazione di scommesse sul calcio. In merito, poi, alla sostenuta inesistenza del conto “Hill Side”, asserzione che la difesa ritiene possa trovare fondamento nelle considerazioni formulate nell’ultima memoria difensiva, questo Tribunale osserva che, invero, la risposta formulata dalla Procura della Repubblica a seguito della richiesta dei tabulati di dettaglio dei conti, si limita a dare contezza dell’invio del solo conto Vincitù ma non esclude l’esistenza dell’altro conto che, come ha fatto correttamente osservare il rappresentante della Procura Federale, è gestito da società avente sede fuori dal territorio italiano. Nel contesto delle circostanze sopra esposte, il Pastina, in particolare, ha negato di aver effettuato le 141 scommesse su partite di calcio risultanti sul suo conto gioco di cui in particolare quelle nei giorni 10 e 11 dicembre 2022, insinuando che le stesse potessero essere state fatte dal Letizia presente in Tribuna durante la partita del 12 dicembre notato (da parenti e amici non indicati nominativamente) “smanettare”, imprecando, sul proprio telefonino. Al riguardo, già si è detto, esaminando la posizione del LETIZIA, che il suo comportamento (giocare imprecando) comporta l’effettuazione di giochi e scommesse “quick games”, consentendo di conoscere immediatamente l’esito della scommessa (laddove per i risultati delle partite di calcio occorre evidentemente attenderne l’esito temporalmente differito). Inoltre, i tempi delle scommesse in esame risultano assolutamente compatibili con le attività sportive del Pastina, risultando compatibili anche gli orari del pranzo e della cena e la mezz’ora successiva all’arrivo allo stadio; laddove assai significativamente l’ultima delle scommesse è delle 14,01; un’ora prima dell’inizio della gara. Circostanza, quest’ultima, inconfutabile e prova certa che quelle scommesse non sono state effettuate dal Letizia (che FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO smanettava e imprecava in tribuna, durante la partita; cioè, dopo le ore 15:00). Venuta così meno l’insinuazione (per vero significativa) in danno del Letizia e in assenza di altra diversa tesi difensiva (che non sia quella generica, come tale insignificante, del “tutti giocavano su tutto”) specifica rispetto a tali scommesse, conclusione da indizi precisi, plurimi e concordanti è che queste scommesse vanno addebitate al Pastina. Ne deriva la piena responsabilità degli illeciti a lui ascritti, non rilevando, in questa sede, fra l’altro, la mancata volontà della Procura Federale di procedere all’accordo ex art.126 CGS FIGC in ragione anche di quanto sostenuto da autorevole indirizzo giurisprudenziale secondo il quale “Se si è ritenuto che sussista un obbligo deontologico della Procura federale di dare riscontro a una proposta di accordo per la riduzione della sanzione (obbligo la cui mancata osservanza, peraltro, non comporta nullità del deferimento), l’art. 126 C.G.S. non costringe in alcun modo l’Organo requirente ad accettare, formulare una controproposta o respingere motivatamente la proposta di accordo (Corte fed. app., Sez. I, n. 71/2021-2022). Viene in gioco, invece, una valutazione rimessa all’esclusivo apprezzamento discrezionale della Procura federale, con il solo limite ostativo del comma 7 dell’art. 126; apprezzamento che non è possibile sindacare in sede giustiziale” (Corte Federale app., sez. I, 28 giugno 2024, n.134). Sotto il profilo sanzionatorio, il Tribunale ritiene di condividere le richieste della Procura Federale, riconoscendo al deferito l’attenuante conseguente al suo conclamato stato patologico da ludopatia con sanzione finale che si ritiene equa nella misura di anni 2 (due) di squalifica ed euro 15.000,00 (quindicimila) di ammenda
“.

Orbene, dall’esame degli atti acquisiti al procedimento in oggetto, ritiene il Collegio di poter affermare che riguardo alla posizione dei Sigg.ri Gaetano LETIZIA ed Enrico BRIGNOLA non possa essere raggiunta “una ragionevole certezza in ordine alla commissione dell’illecito” in quanto non risultano ricorrere quegli “ indizi gravi, precisi e concordanti ” richiesti dalla giurisprudenza endofederale ed esofederale (Collegio di Garanzia CONI, SS.UU., n. 55/2021) per raggiungere lo “standard” probatorio minimo, proprio del processo sportivo. Passando, quindi, a scrutinare, la posizione del Sig. Gaetano LETIZIA, soggetto afflitto da una gravissima forma di ludopatia certificata dalla ASL di Salerno con nota del 17.05.2024 e dallo stesso ammessa in sede di interrogatorio reso il 20.02.2024 al P.M. della Procura della Repubblica di Benevento laddove ha dichiarato di aver perso oltre 1.400.000 euro in vari giochi d’azzardo, dall’esame di quanto in atti il Collegio ritiene di non poter raggiungere alcuna ragionevole certezza che possa portare ad affermare sia pure seguendo gli “standard” probatori minimi di cui si è detto, che il deferito abbia scommesso anche su gare di calcio direttamente o per interposta persona. Premesso che con annotazione del 29.01.2024 il Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, rispondendo a precisa richiesta formulata dalla Procura Federale, testualmente riferisce: “In relazione a quanto richiesto con la comunicazione in riferimento, si rappresenta che, allo stato, non vi è evidenza di scommesse effettuate direttamente dal LETIZIA Gaetano, il cui nominativo è stato erroneamente riportato …”, dichiarazione di non poco momento, gli addebiti mossi dalla Procura Federale al LETIZIA dovrebbero trovare fondamento nelle dichiarazioni rilasciate dal Sig. Christian Diego PASTINA in sede di audizione innanzi all’Ufficio inquirente in data 9.05.2024, dopo la notifica della comunicazione di conclusione delle indagini, e in quelle rilasciate dal Sig. Pasquale Pio Covino innanzi alla Procura della Repubblica di Benevento in data 5.02.2024. In merito il Collegio rileva che né il PASTINA né, tantomeno, il COVINO dichiarano esplicitamente che il LETIZIA ha effettuato, direttamente o loro tramite, scommesse su gare di calcio ma si limitano solamente a sostenere che quest’ultimo usava i conti gioco a loro intestati, che ricaricava periodicamente tramite vari metodi di pagamento, per la propria attività di scommettitore mai negata dallo stesso che anzi ha evidenziato come fosse solito effettuare scommesse su giochi ad esito istantaneo, i cosiddetti “quick games”, usufruendo di numerosi conti gioco intestati a persone di comodo sia al fine di aggirare la normativa sui limiti di plafond, ricaricando carte di debito di diversi soggetti compiacenti, sia i controlli dei suoi familiari. Peraltro il PASTINA, che avrebbe avuto tutto l’interesse ad accusare esplicitamente qualcun altro per le numerose scommesse calcistiche rinvenute sui conti gioco a lui intestati (in tal senso si veda l’annotazione del 22.11.2023 nonché l’annotazione del 12.01.2024 entrambe del NSPV della GdF), nelle dichiarazioni del 9.05.2024 rilasciate alla Procura Federale, mai accusa esplicitamente il LETIZIA ma si limita a insinuare un dubbio sui suoi comportamenti, dapprima dichiarando che in virtù di un rapporto molto stretto fra i due questi aveva tutte le credenziali e i documenti per poter aprire un conto gioco a nome del primo e poi, in merito alla contestazione di aver scommesso su 141 gare di calcio, affermando che le stesse non potevano essere state da lui effettuate perché le date delle giocate, risalenti al 10 e 11 dicembre 2022, combaciavano con la sua convocazione per la disputa della gara Benevento – Cittadella, gara alla quale il LETIZIA aveva assistito dalla tribuna in quanto non convocato, aggiungendo che in tale occasione “… mi veniva riferito dai miei parenti e amici, che Letizia invece di guardare la gara, era impegnato a usare il telefonino … il giorno dopo ho saputo che Letizia durante la gara giocava non so quale piattaforma e su cosa giocava … imprecava sul gioco che stava facendo”. Aggiunge poi il dichiarante “Non sono in grado di dire se Letizia, … e altri, scommettevano sul calcio”. Comunque, in disparte la compatibilità degli orari delle 141 scommesse con la disputa della gara di calcio, di cui si dirà in seguito, quanto dichiarato dal PASTINA non fa che confermare che il LETIZIA era affetto dal vizio del gioco evidenziando, peraltro, quanto da quest’ultimo sempre sostenuto e cioè che era solito cimentarsi in giochi d’azzardo ad esito istantaneo e non in scommesse su gare calcistiche posto che “imprecava sul gioco che stava facendo” e quindi aveva la percezione immediata dell’esito della scommessa, evidentemente negativo, e quindi incompatibile con le scommesse calcistiche che non consentono un riscontro immediato dell’esito. Né a diversa conclusione può giungersi dall’esame delle dichiarazioni rilasciate dal Sig. Pasquale Pio COVINO innanzi alla Procura della Repubblica di Benevento in data 5.02.2024. Questi, dopo aver ricostruito temporalmente i suoi contatti dapprima con il LETIZIA, poi anche con il PASTINA e il BRIGNOLA, ai quali, fra l’altro, prestava la carta Postepay e quella Revolut per poter ricaricare i conti gioco, o anche apriva conti gioco con le proprie credenziali al fine di consentire una maggiore mole di scommesse, riferisce di aver completamente perso il controllo dei propri conti gioco e dei vari account che erano stati ceduti anche ad altri soggetti, che non indica. Dopo aver spiegato che rimetteva le somme relative alle vincite ai vari scommettitori tramite bonifici bancari disposti di volta in volta a favore del beneficiario indicato dal vincitore, in proposito alle numerosissime scommesse su gare di calcio rilevate dalla Guardia di Finanza sui suoi conti, dichiara che quelle di importo minimo erano certamente state fatte da lui stesso mentre quelle di importo più cospicuo non erano a lui addebitabili testualmente riferendo “Io non so direttamente se loro hanno giocato con le mie credenziali sul calcio, dovete controllare l’importo delle giocate, quelle grosse non le ho fatte io”. In tale contesto il COVINO afferma anche “… ho visto che le giocate riguardavano giochi virtuali d’azzardo”, certamente cosa diversa dalle scommesse su gare di calcio che costituiscono eventi reali e non virtuali, e, infine, a precisa domanda, risponde “io non ho certezze di chi fra di loro tre faceva le singole giocate; peraltro accedevano anche contemporaneamente al medesimo account”. Orbene, anche a voler dare pieno credito alle dichiarazioni del COVINO, non esiste, allo stato degli atti, alcun elemento che possa consentire di affermare che le scommesso sugli eventi calcistici che compaiono sui conti gioco intestati allo stesso, di importo cospicuo, siano state fatte dal LETIZIA, o dal PASTINA, o dal BRIGNOLA, o da tutti e tre, o da due su tre. Si consideri, ancora, a proposito della posizione del LETIZIA, ma il ragionamento è valido anche per il BRIGNOLA, che la Procura Federale, pur avendo la possibilità di individuare e di indicare le partite di calcio sulle quali risultano aver scommesso il Sig. Francesco FORTE e il Sig. Christian Diego PASTINA, non avendo la possibilità di fare altrettanto per il LETIZIA e il BRIGNOLA, la cui posizione appare certamente più debole sotto il profilo dell’accertamento della responsabilità disciplinare, ha optato per contestare a tutti e quattro lo stesso identico capo di incolpazione, assolutamente generico, senza indicazione delle gare sulle quali il singolo avrebbe scommesso, differenziando le posizioni solo per periodi temporali e campionati oggetto di puntate. Ciò perché nei confronti del LETIZIA e del BRIGNOLA non è dato individuare neanche una gara calcistica sulla quale hanno scommesso. Infine, in questo contesto, occorre considerare che la difesa del LETIZIA ha prodotto, unitamente alla memoria depositata prima dell’udienza dell’11.07.2024, le varie movimentazioni sui conti gioco dallo stesso utilizzati per il gioco d’azzardo, intestati a lui medesimo e ai Sigg.ri Davide Dell’Annunziata, Stefano Ferrara, Alessio Letizia e Cosimo Barbato. Analizzando le giocate che compaiono sui singoli tabulati, i cui dati non risultano essere stati contestati dalla Procura Federale, si può riscontrare che tutta l’attività ludopatica del LETIZIA era esercitata sul “quick game” denominato “Aviator” e su qualche altro gioco istantaneo quale “Spaceman”, o “Black Mamba”, o altro. Conclusivamente, su oltre 22.000 puntate o scommesse, non è dato ravvisarne una sola che abbia ad oggetto una gara calcistica con la conseguenza che risulta per nulla credibile l’ipotesi che egli abbia scommesso sul calcio solo e esclusivamente sui conti gioco intestati al COVINO che, sotto il profilo della “schermatura” riguardo alla violazione dell’art. 24 del CGS offriva pari garanzia, se non inferiore, a quella degli altri soggetti, alcuni dei quali familiari. Il Sig. Gaetano LETIZIA va dunque prosciolto dagli addebiti contestatigli. Ad analoga conclusione si deve giungere per il Sig. Enrico BRIGNOLA“.

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Caso scommesse, la decisione del Tribunale: assolti Letizia e Brignola, condannati Pastina e Forte

Caso scommesse, la decisione del Tribunale: assolti Letizia e Brignola, condannati Pastina e Forte

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Nuovo capitolo del caso calcioscommesse, che vede coinvolti i difensori giallorossi Pastina e Letizia e due ex attaccanti del Benevento quali Brignola Forte, oggi tesserati rispettivamente di Catanzaro e Ascoli. L’accusa nei loro confronti era di “aver effettuato nelle stagioni sportive 2021/22 e 2022/23 scommesse – direttamente o per interposta persona sia presso soggetti autorizzati che presso soggetti, e piattaforme, non autorizzati a riceverle – aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc e di campionati di calcio professionistici stranieri”.

L’udienza dinanzi Tribunale Federale Nazionale, attesa per l’11 luglio scorso, è slittata a oggi per acquisire la dichiarazione testimoniale di uno dei due indagati non tesserato (P.P.C., uno dei prestanome dei calciatori nonché collettore dei soldi di questi). A inizio luglio (QUI) la Procura aveva respinto le rinnovate richieste di patteggiamento presentate dai legali di Pastina e Forte, richiedendo anzi squalifiche pesanti per i calciatori. Una mano pesante, appunto, quella della Procura, che aveva chiesto una squalifica di 2 anni più 1 anno di servizi sociali per il centrale di Battipaglia, 6 mesi di squalifica più altri 6 di servizi sociali per l’attaccante romano, 3 anni di squalifica per Brignola e 3 anni e 6 mesi per Letizia.

Al termine dell’udienza odierna, a cui non ha preso parte P.P.C., il collegio giudicante ha deciso di prosciogliere Letizia e Brignola; di condannare a due anni di squalifica e al pagamento di 15mila euro di ammenda Pastina e di squalificare Forte per 9 mesi infliggendogli 6mila euro di ammenda. Ribaltate quasi del tutto, dunque, le richieste della Procura sopra illustrate. Il TFN avrà dieci giorni per depositare le motivazioni e solo dopo, entro sette giorni, le parti o la Procura avranno la possibilità di presentare ricorso davanti alla Corte d’Appello Federale. La squalifica, comunque, è immediatamente esecutiva per Pastina e Forte.

Di seguito il dispositivo del Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare.

Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, proscioglie i sigg.ri Gaetano Letizia ed Enrico Brignola.
Irroga le seguenti sanzioni:

per il sig. Francesco Forte, mesi 9 (nove) di squalifica ed euro 6.000,00 (seimila/00) di ammenda.

per il sig. Christian Diego Pastina, anni 2 (due) di squalifica ed euro 15.000,00 (quindicimila/00) di ammenda“.

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Caso scommesse, mano pesante della Procura ma la sentenza del Tribunale slitta al 29 luglio

Caso scommesse, mano pesante della Procura ma la sentenza del Tribunale slitta al 29 luglio

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Nuovi sviluppi in merito al caso calcioscommesse a seguito dell’inchiesta avviata dalla Procura di Benevento e che vede coinvolti i difensori giallorossi Pastina e Letizia e i due ex attaccanti della Strega Brignola e Forte. Per oggi, infatti, era in programma l’udienza dinanzi Tribunale Federale Nazionale.

La Procura ha respinto le rinnovate richieste di patteggiamento presentate dai legali di Pastina e Forte, richiedendo anzi squalifiche pesanti per i calciatori. Una mano pesante, quella della Procura, che ha chiesto una squalifica di 2 anni più 1 anno di servizi sociali per il centrale di Battipaglia, 6 mesi di squalifica più altri 6 di servizi sociali per l’attaccante romano, 3 anni di squalifica per Brignola e 3 anni e 6 mesi per Letizia.

La sentenza dei giudici era attesa stesso nel pomeriggio odierno, ma è slittata al 29 luglio. Il Tribunale Federale Nazionali infatti, come si legge dal comunicato emesso, hanno ritenuto di rinviare la decisione sul procedimento al prossimo 29 luglio per acquisire la dichiarazione testimoniale di uno dei due indagati non tesserato. “Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, non definitivamente pronunciando, ritenuto opportuno acquisire la dichiarazione testimoniale del sig. P. P. C. sui fatti oggetto del procedimento con riguardo ai suoi rapporti con i sigg.ri Christian Diego Pastina, Gaetano Letizia ed Enrico Brignola; ritenuto altresì opportuno mantenere l’unitarietà del procedimento; dispone che la Procura Federale o comunque la parte più diligente provveda a comunicare, con i mezzi ritenuti opportuni, la presente ordinanza ovvero il suo contenuto al sig. P. P. C. affinché lo stesso presenzi e renda la dichiarazione testimoniale di cui sopra; rinvia il presente procedimento all’udienza del 29 luglio 2024, ore 10:30, in presenza“.

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Caso scommesse, l’udienza si terrà giovedì 11 luglio

Caso scommesse, l’udienza si terrà giovedì 11 luglio

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Si avvicina la data dell’udienza per il caso calcioscommesse, che vede interessati quattro tra attuali ed ex tesserati del Benevento.

Inizialmente il dispositivo del Tribunale Nazionale Federale riguardante Letizia, Pastina, Brignola e Forte sarebbe dovuto arrivare oggi ma, già da ieri, la data era stata spostata a giovedì 11 luglio, come recita il decreto: “l’udienza di discussione del procedimento RG n. 244/TFN-SD, già fissata per il giorno 20 giugno 2024 e poi per il giorno 17 luglio 2024, è anticipata al giorno 11 luglio 2024, ore 11:30, in modalità “in presenza”, con salvezza dei diritti di prima udienza“.

Il rinvio è avvenuto perché il legale di Forte aveva chiesto di procedere all’udienza in presenza (non a un cambio della data ma semplicemente dalla modalità, salvo poi tornare sui suoi passi), alla luce della delicatezza della questione. Contemporaneamente anche l’avvocato di Letizia ha presentato un’istanza di discussione in presenza, mentre quello di Pastina ha chiesto il differimento dell’udienza per “sopravvenuti impegni professionali“. Per tutti questi motivi e per per ragioni organizzative e di presenza dei componenti del già designato Collegio decidente, oltre alla disponibilità delle date del Tribunale, si è arrivati alla decisione di fissare l’udienza per l’11 luglio prossimo.

Attesa, dunque, di altri 20 giorni circa, prima di capire quale potrà essere il destino dei quattro giocatori e, soprattutto, dei due difensori che sono ancora tesserati della società di via Santa Colomba.

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Benevento, caso scommesse: deferimenti per Letizia, Pastina, Brignola e Forte

Benevento, caso scommesse: deferimenti per Letizia, Pastina, Brignola e Forte

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La notizia era nell’aria già da aprile (QUI), dopo la chiusura delle indagini, e poco fa è stata pubblicata anche la nota ufficiale della FIGC: sono arrivati i deferimenti per Gaetano Letizia, Christian Pastina, Enrico Brignola e Francesco Forte.

I quattro, all’epoca dei fatti (i due difensori tutt’ora) tesserati del Benevento Calcio e non solo, sono stati deferiti dal Procuratore Federale al Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare a seguito delle segnalazioni della Procura della Repubblica di Benevento “per aver effettuato, quantomeno nella stagione sportiva 2021-22 e 2022-23, scommesse, direttamente o per interposta persona…, aventi a oggetto risultati relativi a incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC…“. I calciatori, accusati di aver scommesso su partite di calcio (cosa vietata da regolamento), rischiano almeno tre anni di squalifica: il processo inizierà a giugno.

Di seguito, quindi, la nota della FIGC:

“Il procuratore federale, a seguito di segnalazione della Procura della Repubblica di Benevento, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale–Sezione Disciplinare:

per la violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, e per la violazione dell’articolo 24, commi 1 e 2, del Codice di Giustizia Sportiva:

  • il sig. PASTINA Christian Diegoall’epoca dei fatti, calciatore tesserato per la società Benevento Calcio S.r.l.;
  • il sig. FORTE Francesco, all’epoca dei fatti, calciatore tesserato per la società Venezia F.C. S.p.A., per la società Benevento Calcio S.r.l. e per la Società Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A.;
  • il sig. LETIZIA Gaetano, all’epoca dei fatti, calciatore tesserato per la società Benevento Calcio S.r.l.;
  • il sig. BRIGNOLA Enrico, all’epoca dei fatti, calciatore tesserato per la società Benevento Calcio S.r.l., per la società Cosenza Calcio S.r.l. e per la U.S. Catanzaro 1929 S.r.l.;

per aver effettuato – quantomeno dalla stagione sportiva 2021/22 e nella stagione sportiva 2022/23 – scommesse – direttamente o per interposta persona sia presso soggetti autorizzati che presso soggetti, e piattaforme, non autorizzati a riceverle – aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC e di campionati di calcio professionistici stranieri”.

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Caso scommesse, 900mila euro su conto di un prestanome: i dettagli riferiti da “Il Mattino”

Caso scommesse, 900mila euro su conto di un prestanome: i dettagli riferiti da “Il Mattino”

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Come noto, ieri la Gazzetta dello Sport ha lanciato la notizia della chiusura delle indagini da parte della Procura Federale in merito al “caso calcioscommesse” emerso qualche mese fa.

L’avviso è stato notificato a due attuali calciatori del Benevento, i difensori Pastina e Letizia (quest’ultimo in prestito alla Feralpisalò) e agli ex attaccanti giallorossi Forte (in forza al Cosenza) e Brignola (che inizialmente non figurava nell’ordinanza della Procura di Benevento, oggi al Catanzaro). Nel caso di un altro ex invece, Coda, non sono stati disposti ulteriori accertamenti.

Quest’oggi, sulle colonne de Il Mattino, il collega Luigi Trusio ha sviscerato i dettagli del caso. I quattro calciatori sopra citati rischiano 3 anni di squalifica nel caso venissero appurate responsabilità: qualora i giocatori negassero gli addebiti, scatterebbe il deferimento e conseguentemente il giudizio davanti al Tribunale Federale Nazionale per illecito sportivo. Ulteriori strategie difensive, da definire nei prossimi 15 giorni, sarebbero il patteggiamento, ammettendo in tal caso la responsabilità con conseguente condanna più lieve (6 mesi, plausibilmente), o la collaborazione con la Procura fornendo nuovi elementi e nomi che non siano già emersi dalle indagini.

Forte avrebbe già reso dichiarazioni volontarie alla magistratura ordinarie e a breve si presenterà anche di fronte a quella sportiva. Stesso destino dovrebbe toccare anche a Pastina, che ha sempre negato di aver scommesso sul calcio ammettendo però di aver giocato solo alle slot-machine e affermando che il suo conto era in uso anche dall’ex Letizia. Stanno proseguendo, contestualmente, anche le indagini della Procura di Benevento: tra gli elementi acquisiti a carico degli indagati sarebbe avvenuto il sequestro di 30mila euro in contanti presso l’abitazione di uno dei prestanome che effettuavano materialmente le giocate, sul cui conto corrente sarebbero transitati circa 900mila euro (riporta sempre Il Mattino).

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Calcioscommesse Benevento, spunta l’ipotesi di frode sportiva: altri giocatori coinvolti

Calcioscommesse Benevento, spunta l’ipotesi di frode sportiva: altri giocatori coinvolti

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Continua il caso calcioscommesse: stando a quanto riporta il Corriere dello Sport tra le ipotesi di reato ci sarebbe anche la frode sportiva, con ripercussioni in ambito penale più rilevanti rispetto all’esercizio abusivo di attività di gioco o scommessa.

Su questo si sta muovendo la Procura di Benevento, dopo aver raggiunto con un mandato di perquisizione due tesserati del Benevento (il difensore Pastina e Letizia, oggi in prestito alla Feralpisalò) e due ex Strega (Coda e Forte).

Insieme ai calciatori, come noto, hanno ricevuto l’avviso di garanzia anche il telesino Pasquale Pio Corvino e il napoletano Davide Dell’Annunziata. Secondo l’accusa loro sarebbero i “collettori”, avrebbero cioè ricevuto da Letizia e Coda somme di denaro da destinare alle scommesse sportive.

L’inchiesta, però, potrebbe anche allargarsi e coinvolgere altri calciatori che si sarebbero rivolti a Corvino e Dell’Annunziata per puntare su piattaforme illegali.

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Calcioscommesse, l’ex Forte: “Accusato di riciclaggio per aver acquistato un rolex per conto di Letizia, non ho mai scommesso”

Calcioscommesse, l’ex Forte: “Accusato di riciclaggio per aver acquistato un rolex per conto di Letizia, non ho mai scommesso”

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“Giovedì mattina si sono presentati a casa gli uomini della Guardia di Finanza, che mi hanno notificato l’avviso di garanzia“, esordisce così Francesco Forte, ex attaccante del Benevento indagato nell’ambito del caso calcioscommesse che vede al centro quattro tra tesserati ed ex calciatori della Strega.

Ovviamente sono rimasto incredulo, mai avrei pensato di rimanere coinvolto in cose che sono lontane da me anni luce”, ha proseguito lo Squalo ai microfoni di Il Quotidiano del Sud. “Non ho mai scommesso nè su siti legali nè illegali. Mai! E’ un vizio che non mi appartiene. Mi contestano scommesse sui siti, ma io non ho mai avuto un account, non ho mai scommesso, nemmeno un solo euro. Leggo di altri nomi coinvolti, uno in particolare compagno di stanza a Benevento, forse questo ha indotto la Guardia di Finanza a pensare che ci fosse un collegamento con me.

Ho acquistato un rolex per conto di Letizia da un gioielliere di Venezia mio amico. Tutto tracciabile. Poi non so perché la restituzione della cifra spesa mi è arrivata da Pastina e non da Letizia. Per questo movimento mi hanno accusato di riciclaggio. Pazzesco! In settimana partirò per Benevento, ho chiesto al PM di essere ascoltato. Voglio chiarire subito la mia posizione di assoluta estraneità. Purtroppo la notizia ha già fatto il giro d’Italia, chi mi ripagherà del danno di immagine ormai fatto, una volta dimostrata la mia innocenza?“.

Le parole di Forte hanno fatto seguito alle dichiarazioni del legale dell’attaccante attualmente in forza al Cosenza, che aveva affermato l’assoluta estraneità ai fatti dell’ex 88 giallorosso.

Foto: Screen OttoChannel

Calcioscommesse, il Benevento ferma Pastina in via cautelativa

Calcioscommesse, il Benevento ferma Pastina in via cautelativa

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Nonostante abbia scontato la squalifica nel match di lunedì contro il Monterosi Tuscia, il difensore giallorosso Christian Pastina non prenderà parte al derby di domani contro la Juve Stabia.

Il Benevento infatti, stando a quanto riporta Il Mattino, avrebbe deciso di non convocare il centrale di Battipaglia per la sfida del Menti di domani pomeriggio in via cautelativa, alla luce del suo coinvolgimento nel caso calcioscommesse che, in queste ore, vede protagonisti quattro tra tesserati ed ex Strega.

Diversi invece, almeno al momento, gli orientamenti delle altre società coinvolte. Forte e Coda, anche loro indagati, sono stati convocati rispettivamente da Cosenza e Cremonese per le partite contro Ternana e Pisa.

La Feralpisalò, invece, non ha dovuto prendere una decisione nell’immediato in virtù della squalifica per tre giornate di Letizia a seguito dell’espulsione rimediata contro il Como nell’ultimo turno.

Calcioscommesse, il DS della Cremonese sull’ex Coda: “Ci aveva avvisati e rassicurati”

Calcioscommesse, il DS della Cremonese sull’ex Coda: “Ci aveva avvisati e rassicurati”

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Questa mattina Il Mattino ha reso noto un filone delle indagini sul calcioscommesse che riguarda anche il Benevento o, per meglio dire, il difensore giallorosso Pastina e gli ex Letizia, Coda e Forte (QUI).

In merito ai fatti contestati, che risalirebbero alla scorsa stagione culminata con la retrocessione in Serie C della Strega, è intervenuto Simone Giacchetta, Direttore Sportivo della Cremonese in cui attualmente milita Massimo Coda.

“Massimo ci ha avvisati per tempo che erano in corso delle verifiche e ci ha anche rassicurati sulla sua posizione” ha affermato il DS grigiorosso, come riportato da CremonaSport.it. “In questo momento si sta allenando e sarà a disposizione del mister per la gara con il Pisa”.

Dalla Lombardia, dunque, filtra serenità in merito all’indagine in corso. Il Benevento in ogni caso, come società, non rischia nulla.

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