“Il Benevento aveva già una rosa di grande spessore. Si è creato un problema con Lapadula ed è arrivato Forte, poi Farias e anche Petriccione. Tra gli altri colpi ho apprezzato quelli del Brescia, Torregrossa al Pisa e Ndoj al Cosenza, uno che se sta bene fisicamente può essere trainante. E poi ho un debole per Stefano Marchetti e per il suo modo di lavorare: Laribi a Cittadella può rigenerarsi”. Così Mauro Meluso, ex ds tra le altre di Cosenza, Lecce e Spezia, che nel corso dell’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”ha fatto un bilancio dell’ultimo mercato di B.
Forte: “Ecco perché ho scelto il giallorosso. Faccio gol a Buffon e porto il Benevento in A”
Il nuovo attaccante giallorosso, ospite della trasmissione Ottogol, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo arrivo al Benevento e non solo.
Queste, quindi, le parole di Francesco Forte:
SUL PRIMO APPROCCIO IN GIALLOROSSO: “L’approccio è positivo. Negli ultimi sei mesi ho visto poco il campo, devo rimettere minuti nelle gambe. Sono contento di essere qui, la squadra è forte e daremo del filo da torcere alle altre. Ho individuato nel Benevento la squadra più forte del campionato in cui potevo inserirmi nel più breve tempo possibile. Ho visto un gruppo compatto ed unito, abbiamo le carte in regola per dire la nostra e superare i momenti difficili che ci saranno“.
SUL VENEZIA E SUL SUO TRASFERIMENTO: “Vengo da un campionato vinto da protagonista, diciamo insperatamente. Mi sono ritrovato in Serie A, che inseguivo da dieci anni, ed il mio obiettivo è ancora quello. Ho fatto una scelta, avevo bisogno di una nuova sfida, a Venezia si stava spegnendo il fuoco che avevo dentro. Avevo bisogno di fiducia e, quando mi è stata data, ho sempre ripagato in campo con i fatti“.
SU MISTER CASERTA: “Caserta lo ho trovato più motivato di me, ed io già lo sono molto. Ho sentito subito la fiducia del Mister ma sapevo anche di quella del direttore Foggia, mi sono sentito apprezzato“.
SULL’OBIETTIVO DEL BENEVENTO: “L’obiettivo è andare in Serie A, una squadra così forte non può che puntare alla Serie A, che sia promozione diretta o tramite play-off“.
SUL MERCATO INVERNALE: “Sono tanti anni che vivo il mercato, è sempre un momento un po’ particolare. Non possiamo permetterci di sbagliare nulla, né l’atteggiamento né un allenamento, si rema tutti dalla stessa parte verso l’obiettivo“.
SULL’IMPORTANZA DELLE MOTIVAZIONI: “Per me le motivazioni sono tutto. Dopo anni a Venezia ho fatto una scelta non facile. Ma voglio dimostrare di poter fare un passo indietro per farne due avanti. Qui, in questa categoria dove si è tutti livellati, conta chi ha più fame di vincere e soffrire, i campionati si vincono con la fatica settimanale e la sofferenza“.
SULLA PRESSIONE: “Penso che la pressione sia qualcosa che ti può aiutare, a me stimola a lavorare di più per dimostrare a chi non crede in me che si sbaglia. Se la impari a gestire ti dà qualcosa in più, dobbiamo essere bravi in questo. Dobbiamo trasformare la pressione in rabbia e cattiveria agonistica il sabato o la domenica“.
SULLA SUA MENTALITA’: “Nel calcio hai sempre l’opportunità di metterti in gioco ed in discussione. Bisogna avere la memoria breve, senza lasciarsi trascinare da belle vittorie o da pesanti sconfitte. Questa mentalità mi ha portato lontano e mi porterà lontano, devo ancora esplodere. Il lavoro che ho fatto negli anni sta arrivando al culmine, lo sento, e devo dimostrarlo sul campo e non a chiacchiere davanti alle telecamere. E lo dico perché ci credo“.
SUL LAVORO: “Penso a lavorare e fare quello che ho sempre fatto, poi i gol arriveranno. Ho dieci anni di carriera alle spalle, so quello che devo fare. Spero di aiutare la squadra, voglio raggiungere l’obiettivo con la squadra. Ci saranno delle situazioni difficili ma l’importante è come le affrontiamo e come le superiamo. In questi giorni devo dimostrare che sto bene, poi sarà il Mister a decidere“.
SUGLI ALTRI 9 DI LIVELLO IN B: “Ho un debole per Massimo Coda, che ha giocato anche qui. Ci siamo conosciuti in campo ed ogni tanto ci sentiamo, è un attaccante straordinario che non capisco come non sia esploso in A“.
SUL RUOLO DELLO PSICOLOGO: “Penso che tutto possa aiutare, curare il dettaglio fa la differenza. Sono convinto che parta tutto dalla testa, se sei forte mentalmente non molli. Il mio idolo è Ibrahimovic, ha 39 anni e non molla ancora. Personalmente mi sono sempre allontanato da queste figure perché c’è sempre stata la mia famiglia ed ho provato ad allontanarmi sempre da solo dalle situazioni complicati, perché avevo la paura che senza questa figura sarei rimasto solo. Secondo ma da giovane è una figura che ti aiuta e può aiutare“.
SUL NUMERO 88: “Mi sembravano quattro tre sovrapposti e, siccome penso sia un numero fortunato, lo ho scelto“.
L’88 E’ ANCHE IL NUMERO DI BUFFON: “Credo nel destino, sarebbe bello segnare a Buffon con il Benevento. Sono tifoso della Roma, ho esordito con l’Inter contro la Roma ed ho segnato il primo gol contro la Lazio. Anche i colori qui sono gli stessi, lo ho scelto anche per questo (scherza, ndr)“.
SUI PROSSIMI IMPEGNI, CON GLI SCONTRI DIRETTI IN TRASFERTA: “Di base questo è un male, i campionati si vincono in casa. Quest’anno i valori sono simili e si può far risultato anche fuori casa. Il Monza è nella parte finale di stagione, si potrebbe decidere lì il campionato come potrebbe essere ininfluente. Ma dobbiamo pensare partita dopo partita, senza guardare al calendario. Un occhio al calendario lo dai, è normale, ma sei focalizzato sull’allenamento di domani e sul dormire bene stanotte anche prima della partita di sabato. Io la vivo così e cerco di non farmi distrarre da tutto il resto. Questo è tutto un discorso di mentalità“.
SUL PROSSIMO MATCH CONTRO IL PARMA: “Abbiamo avuto tempo per allenarci in base alle caratteristiche dell’avversario e studiarlo. Per quanto Pandev e Buffon abbiano una certa età sono campioni assoluti. Stiamo comunque parlando di una squadra fortissima. Dobbiamo essere umili ed affrontare la partita con l’atteggiamento giusto per esprimere il nostro gioco“.
SULLA SCONFITTA CONTRO L’ALESSANDRIA: “Purtroppo ogni partita è a sé. Il Mister sa dove intervenire e cosa curare in vista di sabato, ma qualcosina di buono la avevamo fatta. Contro squadre che si devono salvare, in casa loro, sono partite fastidiose e, come contro la Spal, anche portare a casa un punto è importante. Sicuramente è un’esperienza da cui dobbiamo imparare“.
SUI POCHI FALLI FATTI: “Abbiamo giocatori di qualità, è normale tenere tanto il possesso. Non mi attaccherei alla statistica sui pochi falli fatti“.
L’EDITORIALE – Benevento, troppa confusione e poco cinismo: con l’Alessandria un campanello d’allarme
Brutta prestazione quest’oggi del Benevento che esce dal “Moccagatta” meritatamente sconfitto da una buona Alessandria. Anzi, al netto del palo di Forte, i piemontesi avrebbero potuto vincere anche con un vantaggio più consistente.
Eppure c’era margine per far male ai grigi, che spesso hanno lasciato campo agli attacchi in profondità troppo poco cercati dai sanniti. Nelle poche volte in cui si è cercata questa strada, Tello e Insigne avrebbero potuto e dovuto far male ai padroni di casa.
E’ mancato anche questo al Benevento di oggi: il cinismo, la cattiveria sotto porta e questa è una conferma poco piacevole di quanto già visto a Ferrara contro la Spal. Bisognerà ritrovare equilibrio, anche a metà campo dove ha regnato la confusione e la mediana composta da Ionita, Calò e Acampora non ha dato quanto ci si aspettava e quanto rientra nelle sue possibilità.
Un discorso a parte meriterà l’attacco, che realizza sempre troppo poco rispetto a quanto si crea. Anche oggi, difatti, al netto di una prestazione insufficiente, le occasioni per segnare ci sono state ma non sono state capitalizzate. Urge cambio di rotta se si intende fare un campionato di vertice e puntare alla promozione diretta.
Senza, per ciò, creare allarmismi o buttare al macero quanto di buono finora costruito. Perdere una gara dopo sette risultati utili consecutivi non è un dramma, a maggior ragione se sei in un momento di difficoltà (infortuni e “rivoluzione” in attacco) però un piccolo campanello d’allarme oggi (dopo Ferrara) è suonato: sempre meglio agire quando si è ancora in tempo.
Foto: Benevento Calcio_Mario Taddeo
Benevento, Forte si presenta: “Non poteva capitarmi società migliore per tornare in Serie A”
Francesco Forte, nuovo acquisto del Benevento, ha rilasciato alcune dichiarazioni ad Ottopagine.
Queste, dunque, le prime parole del nuovo attaccante giallorosso:
SULL’ARRIVO NEL SANNIO: “Voglio dimostrare che anche in serie A posso dire la mia e in tal senso non poteva capitarmi una società migliore per ritornarci. Appena ho saputo dell’interesse ho subito accettato la sfida, sono qui con motivazioni altissime. Sono davvero contento di essere qui, la trattativa è stata velocissima. Non ci ho pensato su due volte ad accettare”
SU MISTER CASERTA E SUL DS FOGGIA: “Tra i motivi principali del mio arrivo a Benevento c’è sicuramente Mister Caserta, mi ha voluto fortemente. Poi devo dire che ho subito avvertito la fiducia totale del direttore Foggia: anche lo scorso anno in serie A ha cercato di ingaggiarmi”.
SUL SUO CARATTERE IN CAMPO:“A pochi metri dalla porta do tutto me stesso per essere decisivo, ma non mi sono mai risparmiato neanche in posizione più arretrata per dare una mano ai compagni e allo sviluppo del gioco. L’esperienza degli ultimi anni mi ha aiutato molto, sono qui per mettermi a disposizione di tutti”.
SULL’APPROCCIO CON I NUOVI COMPAGNI: “Cercherò di entrare in punta di piedi nello spogliatoio, facendomi voler bene dai compagni”.
SULLA VITTORIA CONTRO IL MONZA, A CUI HA ASSISTITO DALLA TRIBUNA: “E’ stata una vittoria fondamentale, penso che questo sia un campionato difficilissimo. Il Benevento è molto forte, starà a noi mostrare il nostro valore per cercare di lottare fino alla fine per i vertici”.
SULLA PROSSIMA SFIDA CONTRO LA SPAL: “Nel calcio, e a gennaio in particolare, le cose vanno molto veloci. Sono a disposizione, cercherò di inserirmi all’interno del contesto nel più breve tempo possibile. Farò il possibile per aiutare la squadra a conquistare gli obiettivi stagionali”.
Francesco Forte è ufficialmente un nuovo giocatore del Benevento. Il classe ’93 lascia il Venezia in prestito con obbligo di riscatto.
Questo, quindi, il comunicato ufficiale della società giallorossa:
“Il Benevento Calcio comunica di aver raggiunto l’accordo con il Venezia FC per l’acquisizione a titolo temporaneo con obbligo di riscatto delle prestazioni sportive del calciatore Francesco Forte.
L’attaccante classe 1993 nato a Roma, approda in giallorosso, dove ritrova Foulon suo compagno con la maglia del Waasland-Beveren, dopo le recenti esperienze con le maglie di Juve Stabia e Venezia con le quali ha collezionato 86 presenze e 34 gol. Benvenuto a Benevento Francesco“.
Foto: Benevento Calcio
Benevento, Forte ha firmato: i dettagli dell’accordo
Il suo arrivo al Benevento non era più un mistero; per di più, la sua presenza al Ciro Vigorito nel corso di Benevento-Monza ha fornito un ulteriore indizio. Adesso, però, possiamo dire che Francesco Forte è un nuovo calciatore della Strega. Manca solo l’ufficialità che, come noto, può essere data solo dalle due società parti della trattativa. A breve, comunque, dovrebbe arrivare il comunicato ufficiale da parte del Benevento.
Francesco Forte è a tutti gli effetti un calciatore del Benevento calcio: in serata, prima che la punta raggiungesse il Vigorito per assistere al match dei suoi nuovi compagni di squadra, le parti hanno messo nero sul bianco a un accordo che era già stato trovato da giorni.
LE CIFRE. L’ex Venezia arriva nel Sannio a titolo definitivo per 1,2 milioni di euro; per lui contratto triennale.
Benevento-Monza, ospite speciale al “Vigorito”: Forte presente in tribuna
Sarà Francesco Forte, attaccante scuola Inter e reduce dalla positiva esperienza con il Venezia, il nuovo numero 9 del Benevento Calcio. L’esplosione del caso Lapadula (leggi QUI), ha imposto alla società sannita accelerare sul mercato. La scelta è ricaduta, appunto, su Forte.
L’attaccante, come vi abbiamo detto ieri (leggi QUI) in serata è partito alla volta del Sannio. Il Venezia ha dato il proprio benestare alla trattativa, autorizzando le visite mediche dell’attaccante con la formazione giallorossa. Ultime ore da calciatore veneto, insomma, per Forte che, prima di buttarsi anima e corpo nella nuova avventura, ha voluto salutare così Venezia, il Venezia e i suoi tifosi: “Che dire è arrivato il momento dei saluti… vorrei solo dire grazie a tutte le persone che lavorano per il Venezia che mi hanno fatto sentire a casa da subito, vorrei ringraziare tutti i miei compagni con cui abbiamo scritto un pezzo di storia e abbiamo fatto qualcosa di unico per una città meravigliosa a cui auguro il meglio.. vorrei ringraziare tutti i tifosi del Venezia che purtroppo non ci hanno potuto accompagnare partita dopo partita l’anno scorso ma che quest’anno ci sono stati sempre vicino anche nei momenti difficili… ringrazio anche e soprattutto chi non ha creduto in me perché come ho sempre fatto nella mia carriera farò di tutto per dimostrargli che si sbagliavano… a presto Venezia sarai per sempre nel mio cuore!“
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